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IL PROVVEDIEMNTO AMMINISTRATIVO
Un provvedimento amministrativo è la conclusione di un processo amministrativo ed è la fase definitiva in
cui la pubblica amministrazione ha deciso.
La struttura del provvedimento amministrativo e fatta da:
Titolazione: viene attribuito un titolo all’atto in modo da avere più facilità nel momento in cui si va a
● cercarlo.
Premesse motivazionali: Parte dell’atto che contiene le ragioni e le giustificazioni del perché sia stato
● adottato l’atto che di seguito verrà riportato.
La legge 241/1990 ha introdotto l’obbligo che qualora un provvedimento amministrativo non si e a
conoscenza dell'Iter-logico, il provvedimento è dichiarato illegittimo. Il provvedimento si dice illegittimo
anche quando non è conforme ai parametri normativi vigenti e contenuti all’interno dell’ordinamento
giuridico. Le tre ipotesi di illegittimità di un provvedimento amministrativo secondo la legge 241/1990
sono: Violazione di legge
● Eccesso di potere
● Vizi di incompetenza ( cioè se l’atto viene emesso da un’autorita che però non aveva la competenza e
● il potere attribuiti dalla legge per farlo).
Un provvedimento qualora viene definito illegittimo può essere annullato o da parte del giudice oppure la
pubblica amministrazione può auto-annullare il suo stesso provvedimento con il suo potere di auto-tutela.
La pubblica amministrazione può annullare un provvedimento amministrativo già adottato attraverso i
provvedimenti di secondo grado, per correggere i suoi stessi errori e ci sono due tipologie per le quali un
atto può essere annullato e sono:
Annullamento d’ufficio: ossia il provvedimento attraverso il quale la pubblica amministrazione
● elimina un atto illegittimo, ovviamente se si hanno i seguenti presupposti:
-Illegittimità dell’atto ( il requisito non è necessario di conseguenza non sufficiente)
-legittimo e incolpevole affidamento (l’atto viene applicato dal cittadino in buona fede, ma ad emanarlo è
stata la pubblica amministrazione)
Gli effetti dell’annullamento d’ufficio sono:
-Effetto demolitorio: l’atto viene eliminato dalla pubblica amministrazione
-Effetto ripristinatorio: l'atto viene cancellato dalla pubblica amministrazione e si torna alla situazione
precedente.
Revoca: la revoca si applica invece ad atti legittimi ma non più opportuni per l’interesse pubblico i
● presupposti sono:
-mutamento delle circostanze ( le condizioni che giustificano l’atto non sussistono più )
-nuovi motivi di interesse pubblico
-ius penitenti (cambio di valutazione della pubblica amministrazione, in sostanza si pente )
La differenza tra l’annullamento d’ufficio e la revoca e che, l’annullamento è applicato ad atti illegittimi
mente la revoca è applicata ad atti legittimi 8
Un provvedimento amministrativo può essere annullabile o nullo:
-annullabile( richiede l’intervento del giudice o della pubblica amministrazione):atto è illegittimo e può
essere annullato o dal giudice o dalla pubblica amministrazione
-nullo(opera automaticamente): l’atto e privo di effetti giuridici, i casi in cui un atto e definito nullo sono:
Mancanza di elementi essenziali del provvedimento
● Oggetto del provvedimento illecito o impossibile
● Difetto di attribuzione del provvedimento
●
Violazione dei diritti o esclusione della partecipazione del giudicato
● Nullità testuale
●
INTRODUZIONE ALL’URBANISTICA
I piani per la pianificazione urbanistica si articolano secondo una gerarchia di livelli ossia:
In cima troviamo il piano di coordinamento regionale ( linee guida generali)
● Al secondo livello troviamo il piano di coordinamento provinciale ( attuano le strategie dettate dalla
● regione)
Alla base troviamo il piano regolatore generale (organizza lo sviluppo urbano a livello comunale)
●
IL PIANO REGOLATORE GENERALE: Il piano regolatore generale e disciplinato all’interno della
legge 115o/1942, rappresenta lo strumento di panificazione in scala dettagliata a livello comunale. Stabilisce
le linee guida per l’uso del suolo e definisce la destinazione urbanistica delle varie aree.
La finalità del piano regolatore generale è quella di regolare l’uso del territorio e pianificare attraverso delle
norme contenute nel piano. Il piano regolatore generale ha una duplice natura ovvero:
Amministrativa: consiste nei provvedimenti ovvero l’attuazione in concreto delle norme.
● Normativa: consiste nell’elaborazione delle norme.
●
Quando parliamo del contenuto del piano regolatore generale si fa sempre riferimento alla legge 1150/42,
attraverso questa legge veniamo a conoscenza dei contenuti all’interno del piano regolatore generale che
sono onizzazione e lottizzazione.
Il piano regolatore generale si divide in
Piano strutturale/generale: è un piano di ampio respiro guidando la pianificazione a lungo termine
● del territorio, definisce le scelte fondamentali relative alla struttura urbanistica di un’area
stabilendo: Obiettivi di sviluppo
●
Aree di protezione ambientale
●
Linee guida per le infrastrutture
●
Piano di Attuazione: è un piano che rispetto al precedente ci fornisce una visione più dettagliata
● attraverso l’utilizzo degli strumenti attuativi, poi applicati nei piani attuativi ( i piani attuativi
traducono in sostanza le indicazioni contenute all’interno del piano regolatore generale in interventi
concreti, vengono utilizzati appositamente per pianificare e inoltre servono per attuare il piano
regolatore generale, i principali che abbiamo identificato sono: 9
Piano particolareggiato di esecuzione
●
Il piano particolareggiato di esecuzione e previsto dall’ articolo 13 della legge 1150/42, è lo strumento che
attua le previsioni del piano regolatore generale.
Le funzioni principali sono :
- Tradurre la visione del piano regolatore generale
- Dettagliare l‘utilizzo del suolo
- Bilanciare aree edificabili con aree verdi
I contenuti del seguente piano sono:
-Suddivisione in lotti edificabili
-Destinazione della rete viaria
-Destinazione d’uso del suolo
-Norme tecniche di attuazione Iter di approvazione del piano particolareggiato
●
1. redazione( dal comune o dai privati presentano la proposta)
2. Adozione ( il comune adotta il piano particolareggiato di esecuzione,
pubblicato entro 30 giorni per l’approvazione cittadina)
3. Approvazione definitiva ( avviene dopo l’osservazione)
4. Durata (5-10 anni ma può esserci una proroga se non attuato nei termini)
Altri piani Attuativi: Piano per l’edilizia economica e popolare: realizzazioni di abitazioni a basso costo
● Piano di lottizzazione: suddivisione delle aree in lotti edificati o da edificare
● Piano per gli insediamenti produttivi: uguale al piano di lottizzazione,
● ma per gli insediamenti produttivi
Piano di recupero: interventi finalizzati al recupero delle aree degradate
●
Il sistema di pianificazione urbanistica definisce e costituisce il diritto urbanistico che ha come oggetto di
studio il territorio per garantire il suo assetto, ma per garantire l’assetto e il corretto funzionamento del
territorio abbiamo bisogno di andare a intervenire su esso attraverso gli interventi edilizi, ed è lecito
ricordare che alcuni interventi edilizi non richiedono alcun titolo abilitativo e di conseguenza ricadono nella
libera edilizia mentre alcuni richiedono titoli abilitativi ossia ( SCIA, CILA, PERMESSO DI COSTRUIRE ) 10
ZOONIZZZAZIONE E LOTTIZZAZIONE
Quando parliamo di zonizzazione facciamo riferimento ad una divisione del territorio in aree, per dirla
meglio evidenziamo delle zone alle quali imprimiamo una determinata funzione ed un certo uso. I criteri di
identificazione delle zone si dividono in criteri qualitativi e criteri quantitativi, inoltre le zone si dividono
secondo categoria di appartenenza che sono tre (residenziale, produttiva, e ad uso collettivo)
ZONA USO CRITERIO CATEGORIA
A Centro storico qualitativo Residenziale
B Zona di completamento quantitativo Residenziale
C Zona di espansione quantitativo Residenziale
D Industriale qualitativo Produttiva
E Agricola qualitativo Produttiva
F Interesse pubblico qualitativo Uso collettivo
Per definire se un'area è appartiene alla zona B o zona C bisogna andare ad analizzare la superficie
complessiva e quella costruita ovvero:
rientra nella zona B ( zona di completamento) la zona che ha parti parzialmente parzialmente o
● totalmente edificate, la superficie costruita deve occupare ⅛ della superficie complessiva ovvero il
12,5%
rientra nella zona C ( zona di espansione )la zona che ha arti destinate a nuovi complessi edilizi, la
● superfice costruita è inferiore ad 1/8 della superficie complessiva ovvero il 12,5%
Criterio di attribuzione alla zona A
La zona A per essere definita tale ha dei criteri di attribuzione inoltre in quanto centro storico di un
● territorio si mira a preservare il valore architettonico e culturale. I criteri di attribuzione del valore
storico ad un immobile sono i seguenti: Importanza storica
●
Caratteristiche artistiche e architettoniche
● Autenticità e integrità dell’edificio
●
Gli interventi consentiti nella zona A sono: Restauro conservativo
●
Risanamento conservativo
●
A completamento di questa definizione di zone c’è il decreto ministeriale 1444/168 che stabilisce i limiti
inderogabili dei rapporti massimi tra gli spazi.
La lottizzazione ( articolo 28 della legge urbanistica 1150/42) si basa sulla trasformazione del territorio per
uso edificatorio, viene accompagnata da vincoli. Si basa sulla convenzione tra privato e comune( come nel
caso del consenso che il privato può richiederlo nel momento in cui non ha il diritto ed ha un limite
all’esercizio, esempio: individuo un lotto sul quale voglio andare a realizzare un interesse pubblico, la
pubblica amministrazione valuterà il mio progetto, la collocazione e deciderà se concedere o no il permesso
di costruire, questo purché la nuova costruzione non danneggia l’interesse pubblico e rientra in quello che il
pianificatore ha redatto nel piano regolatore generale) 11
Attraverso questo si stipula una convenzione che obbliga il privato a realizzare e finanziare le urbanizzazioni
primarie e di contribuire parzialmente a quelle secondarie, il comune è obbligato ad approvare e garantire
l’attuazione degli interventi pianificati.
La convenzione è vincolata e deve essere trascritta nei registri immobiliari per assicurare la validità e la
pubblicazio