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CONTROLLO SOSTANZIALE
Attività che ha come punto di partenza la presentata dichiarazione x verificare la situazione del periodo d'imposta e se abbiano trovato il contribuente, cioè che i fatti redditualmente rilevanti realizzati siano in contraddizione con quanto dichiarato.
Atto di provvedimento che consegue all'attività di controllo/istruttoria è l'avviso di accertamento: solo i fatti che l'amministrazione può provare sono in grado di fondare un avviso di accertamento, i fatti devono essere dimostrabili dall'amministrazione.
L'attività di controllo prevede degli atti che la chiudono, ci sono cioè atti tributari istruttori ma non sono provvedimenti che creano effetti giuridici nuovi nella sfera dei destinatari ma vengono notificati al contribuente (sono meri atti e possono essere posti a fondamento di un avviso di accertamento).
Il controllo sostanziale implica anche l'utilizzo delle banche dati, sempre più numerose.
Prima l'unica banca dati era l'anagrafe tributaria dove vi erano dati che riguardavano i contribuenti e che erano ricavati dalle dichiarazioni dei contribuenti o dagli accertamenti fatti dall'amministrazione. Oggi è molto più ricca, si hanno anche i conti bancari dei contribuenti.
L'amministrazione finanziaria parte con notizie e informazioni sul contribuente da accertare e controllare. Il controllo sostanziale non avviene su tutti i contribuenti ma sulla base di criteri selettivi, anche se questi non vincolano l'amministrazione. L'ufficio può controllare anche il contribuente che non rientra nei criteri. Attraverso questo controllo l'amministrazione vuole scoprire l'evasione, la materia imponibile evasa, non correttamente individuata (non l'imposta non versata). L'oggetto del controllo sono i fatti rilevanti e non dichiarati, quello che finisce nel contenuto essenziale della dichiarazione.
È con il contenuto essenziale che il contribuente dichiarante rende conoscibile all'amministrazione i fatti fiscalmente rilevanti. Il soggetto evade perché non dichiara l'imponibile. Controllo più strutturato bc amministrazione finanziaria ha dei poteri istruttori anche molto penetranti, amministrazione può farsi aiutare dalla Guardia di finanza: corpo militare dello Stato che svolge attività proprie e di ausilio di altre autorità come funzioni di polizia giudiziaria, indagini dell'amministrazione). Attività istruttoria x amministrazione finanziaria (come se fosse longa manus. I risultati delle attività sono poi posti a disposizioni dell'amministrazione finanziaria. Il coinvolgimento della Guardia di finanza si ferma al controllo bc il potere provvedimentale è dell'amministrazione. Controllo sostanziale ha ad oggetto posizione di un determinato contribuente: può essere svolto sia coinvolgendocontribuente che 3i pubblici o privati (amministrazione ha quindi poteri a tt tondo).Le norme che prevedono i poteri istruttori si trovano nel DPR 600/73 (riguarda la dichiarazione el’accertamento) + rinvio a parte delle norme sulle imposte sui redditi al (sull’IVA):DPR 633/72 Art(poteri che si svolgono dai locali dell’ufficio),31 (attribuzioni), 32 33 (poteri che si svolgono pressoil contribuente) + rinvio all’Art 52 DPR 633/72 (accessi, ispezioni e verifiche + coinvolge anche ildecreto dell’IVA).controllo sostanziale è la fase istruttoria x arrivare all’avviso di accertamento e può essere svoltaIldai funzionari dell’amministrazione o da Guardia di finanza e si distingue a seconda del luogo in cuisi svolge:1) Chiamando contribuente presso gli ufficiCosì si svolge contraddittorio istruttorio bc consente confronto con contribuente ma non a suovantaggio ma x raccogliere gli elementi istruttori.Le norme previste a garanzia
Le disposizioni relative al controllo del contribuente si limitano a prevedere il rispetto di determinati termini e formalità, ma si tratta di un controllo meno invasivo: al contribuente può essere chiesto di produrre presso l'ufficio documenti, registri contabili, fatture e altra documentazione.
Se il contribuente si rifiuta o non risponde alla richiesta, può verificarsi una preclusione probatoria: non potrà in futuro utilizzare a suo favore la documentazione che ha omesso di consegnare all'amministrazione o alla Guardia di Finanza.
La richiesta dell'ufficio deve essere specifica e puntuale (deve essere espressamente individuato il documento da produrre in relazione al quale si deve poter riferire il rifiuto), con un tempo congruo (termine non inferiore a 15 giorni per rispondere) e il contribuente non deve avere una valida motivazione per la mancata produzione.
L'amministrazione potrebbe formulare anche dei questionari, cioè domande specifiche a cui il contribuente deve dare risposta, e analoghe richieste ai terzi che abbiano avuto dei rapporti con il contribuente stesso.
sostituti alla fonte, rapporti commerciali. Il 3° può essere un privato, un’altra PA, ente o società: quando è un istituto di credito o l’ente posteitaliane o soggetti che gestiscono il denaro del contribuente, l’amministrazione può rivolgere richieste documentali al fine di far emergere le movimentazioni di denaro effettuate dal contribuente. Ai sensi dell’Art 32.2 le risultanze dei conti intrattenuti dal contribuente hanno una specifica valenza probatoria, possono essere utilizzate attraverso una specifica metodologia accertativa. Pag. 60 di 1182) Nei locali del contribuente (Art 12 Statuto) Amministrazione quando sospetta che ci possano essere dei documenti che il contribuente non porterà mai volontariamente li cerca materialmente attraverso: accessi, ispezioni, verifiche (poteri più penetranti). Accesso: Consente all’amministrazione di entrare nei locali del contribuente tramiteun'autorizzazione amministrativa e si distinguono gli accessi a seconda di quei luoghi (una volta dentro amministrazioni può fare ispezioni e verifiche):
- In cui si esercita attività produttiva di reddito: funzionari devono essere dotati l'autorizzazione del capo ufficio mentre se guardia di finanza devono avere quella del comandante di zona (quindi del soggetto gerarchicamente sovraordinato).
- In cui si svolge attività produttiva ma in modo promiscuo con utilizzazione di questi luoghi x vita privata (anche luoghi di domicilio privato): La cosa si complica bc non c'è solo necessità di controllare ma c'è anche ao contraltare una situazione protetta costituzionalmente della inviolabilità del domicilio.
Riferimento costituzionale nell'Art "il cheo 14 Cost domicilio è inviolabile" rimanda all'Art 13 Cost:
"La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma"
alcuna di detenzione, di ispezione operquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei solicasi e modi previsti dalla legge." Quindi la violazione del domicilio deve avvenire con stesse modalità con cui è possibile violare la libertà personale. Art 52 DPR 633/1972 + Art 33 DPR 600/1973. Si aggiunge ulteriore autorizzazione x soddisfare requisito dell'Arto 13 Cost che prevede il coinvolgimento dell'autorità giudiziaria. Mentre x limitare in maniera rilevante la libertà personale vi è necessità di un provvedimento giurisdizionale, qui però autorità giudiziaria interviene nell'ottica di un controllo amministrativo quindi non come provvedimento preso nella funzione giurisdizionale ma amministrativa. Quindi serve anche autorizzazione del procuratore della repubblica (PM) che svolge suaAttività presso la procura (ufficio dove esercitano attività magistrati della magistratura inquirente cioè che esercitano attività della pubblica accusa nei processi penali). Quindi servono 2 autorizzazioni: superiore gerarchico + PM (a garanzia della necessità di questa astratta violazione del domicilio).
Adibiti ad esclusivo domicilio privato: violazione del domicilio è ancora più evidente quindi si richiede un requisito ulteriore x legittimità dell'accesso: serve che autorizzazione del PM sia motivata in ragione dei fondati sospetti di gravi violazioni fiscali.
Negli istituti bancari: Non esiste più il segreto bancario nel nostro ordinamento quindi no particolare protezione dei dati conservati dagli istituti bancari, anzi oggi esiste un'anagrafe bancaria dove alcuni dati bancari confluiscono x amministrazione finanziaria. Amministrazione attraverso anagrafe viene a conoscenza di determinati conti.
del segreto professionale, è necessaria l'autorizzazione del soggetto sovraordinato e la presenza del titolare o di un suo delegato durante l'accesso. In caso di verifica presso un istituto di credito, il contribuente può richiedere tutte le movimentazioni registrate, ma è necessario accedere solo se una richiesta circostanziata di certi documenti è stata precedentemente respinta dall'istituto bancario. In caso contrario, se l'istituto non collabora, è possibile accedere solo con l'autorizzazione del soggetto sovraordinato. L'istituto di credito ha l'obbligo di comunicare al cliente l'accesso effettuato. Pagina 61 di 118Da segretoprofessionale, il titolare può opporre il segreto professionale su determinati documenti. Se il titolare lo oppone, l'organo procedente deve fermarsi. Se l'organo accertatore desidera esaminare quel determinato documento, dovrà ottenere un'autorizzazione dal PM. Una volta ottenuta l'autorizzazione, l'amministrazione può svolgere ulteriori poteri come ispezioni e verifiche. Questi controlli possono essere mirati a cose o persone e coinvolgere un oggetto più ampio, ad esempio una verifica contabile. L'organo non può procedere autonomamente, ma deve ottenere l'autorizzazione del PM. L'amministrazione decide di effettuare una verifica generale che consente di controllare tutto ciò che sta all'interno dei luoghi.
(generale) Autorizzazione del PM anche per apertura di armadi/casseforti