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POMPEO

Nel 70 a.C. c'è il consolato di Crasso e di Pompeo: restituiscono i poteri ai tribuni e per la prima volta dopo 15 anni vengono rieletti i censori (sono ristabiliti i poteri delle magistrature); ci si occupa di cambiare le proporzioni dei poteri dei giudiziari mettendo nelle giurie cavalieri, senatori e popolari. Contemporaneamente dopo la morte di Silla si assiste alla decadenza del partito dei sillani.

A un certo punto a Pompeo viene assegnato un particolare imperium, dato dalla lex Gabinia de bello piratico: legge che riguardava la guerra contro i pirati che infestavano il mar Mediterraneo (67 a.C.) → veniva concesso un imperium proconsolare (stessa qualità di quello dei consoli, imperium militiae = potere sulle provincie; imperium domi invece è quello di Roma): ma Pompeo avrà l'imperium su tutte le provincie costiere ed è un imperium che dura per 3 anni (riferimento Augusto: potere maius et infinitum: maggiore di tutti i consoli e.

infinito sia spaziale che temporale). Pompeo è conosciuto perché ha fatto parte del primo triumvirato (60 a.C.): collegio formato da tre uomini che si spartiscono il potere: sono Pompeo, Giulio Cesare e Crasso; questo è un accordo personale, non ha valore costituzionale (a differenza di quello fatto da Augusto), si dividono il potere nel 56 a.C. si incontrano a Lucca per confermare questo patto ma nel 53 a.C. Crasso, il politico che mediava i rapporti tra Cesare e Pompeo muore in una campagna militare: inizia quindi la guerra civile tra Cesare e Pompeo, vinta dal primo che consolida il suo potere.

15/10/2021

CESARE

Giulio Cesare, esponente del partito popolare nonostante le sue origini aristocratiche, è un generale e politico raffinato; attua delle riforme molto importanti, che prendono il nome di lex Iulia.

  1. Lex iulia de provinciis: legge che riguarda le provincie e che stabiliva che i propretori potevano rimanere solo un anno mentre i proconsoli per due anni.

Lex Iulia de sacerdotiis: legge sui sacerdozi con cui amplia il numero degli auguri.

Lex Iulia de magistratibus: legge che riguarda i magistrati, con cui cambia il numero dei pretori che diventano prima 10, poi 14 ed infine 16 e i questori invece diventano 40.

Lex Iulia sumptuaria: legge contro il lusso; ampio strato della popolazione viveva in povertà, non voleva che i ricchi sperperassero le loro ricchezze.

Lex Iulia iudiciaria: legge con cui vengono cambiate le percentuali dei componenti delle giurie, metà dovevano essere senatori e metà cavalieri.

Lex iulia municipalis (per alcuni in realtà era di Augusto): legge che ha riformato le autonomie locali, regolando i municipi che si trovavano nel territorio dello stato romano (riunificazione attraverso la romanizzazione: gli italici diventano cittadini romani). Nel territorio si creano tanti municipi è un modo per arrivare a una via di mezzo tra il centralismo di Roma e l'autonomismo.

delle colonie. Non si sa cosa comporti realmente tale legge ma si comprende come si forma lo Stato: c'era il Senato (curia icui componenti si chiamavano de curioni), c'erano delle magistrature. Magistrature municipali: - IVviri: magistratura collegiale, formata da 4 uomini; divisa in IIviri (2 magistrati) iure dicundo e IIviri aediliapotestate. I primi erano quelli che avevano il potere politico (sindaci della città) e anche amministrativo, si occupavano anche dell'amministrazione della giustizia; gli altri due avevano i poteri che erano propri degli edili (ordine pubblico, potere di polizia, ordine della città). I magistrati potevano anche essere svincolati tra di loro (2+2) ma quelli iure dicundo erano sempre più rilevanti. Si dice che Cesare abbia cercato di codificare il diritto. Cesare muore nel 44 a.C., prima di morire era diventato dittatore (magistratura straordinaria, interrotta dalla sua morte). Essendo dittatore aveva un magister equitum= Marco.Antonio (uomo più fedele). 3. FASE IMPERIALE: prima = principato (manuale: libro 3, titolo 2, capitolo 2) Augusto Alla morte di Cesare c'è il problema della successione: da una parte Ottaviano (nipote adottivo, erede familiare) e dall'altra Marco Antonio (collaboratore più fedele). Nel 43 a.C. marcia su Roma da parte di Ottaviano (diventa console con la forza, contro il parere del Senato). → Nel 42 a.C. c'è il secondo triumvirato: formato da Ottaviano, Marco Antonio e Lepido considerata una vera e propria magistratura straordinaria quinquennale e non un accordo privato da 3 uomini. Nel 37 a.C. viene riconfermata a Taranto. Fanno parte di questo triumvirato Ottaviano (futuro Augusto), Marco Antonio e Lepido. → Nel 36 a.C. subito dopo la riconferma, Lepido viene deposto scontro inevitabile tra i due potenziali eredi di Cesare. Ci sarà uno scontro, la battaglia decisiva è quella d'Azio del 31 a.C. che vede l'uccisionedi Marco Antonio e la conseguente vittoria di Ottaviano. Dal 30 a.C. l'Egitto diviene quasi una proprietà di Ottaviano, perché aveva sconfitto Marco Antonio. Nel 29 a.C. Ottaviano torna a Roma, chiude il tempio del Dio Giano, aperto quando Roma era in guerra e chiuso quando era in pace. Prima aveva il potere dei triumviri ma era ormai scaduto, lui però mantiene i poteri fin quando non si pone il problema fondamentale di tradurre in forma costituzionale questi straordinari poteri (comanda da solo). Negli anni 28 e 27 a.C. Augusto cerca di realizzare questo scopo. Il Senato non lo osteggia, non è contro di lui, vedono in lui un alleato, colui che è riuscito ad eliminare Marco Antonio. Dal 28 a.C. inizia un'opera di normalizzazione, è console per la sesta volta, abolisce le norme triumvirali e ripristina la legislazione ordinaria. Nel 27 a.C. il 13 gennaio c'è una seduta del Senato in cui Ottaviano dichiara di voler

restituire al Senato la res publica, non vuole essere imperatore. Nel frattempo, Ottaviano diventa console per la settima volta; il Senato per ringraziarlo per il gesto generoso gli conferisce l'amministrazione delle provincie non pacificate (le altre appartengono al senato). Nel frattempo, sono ripristinate le magistrature, le assemblee pubbliche: gesto politico e simbolico, mantiene lui il potere più importante. Il 17 gennaio il Senato torna a riunirsi e conferisce onori ad Ottaviano, gli conferiscono la corona d'alloro. Viene coniata una moneta (scudo d'oro) dove sono segnate le virtù di Ottaviano: clemenza, valore e giustizia e gli viene conferito il titolo di Augusto (da augere= accrescere: come se fosse un nuovo fondatore di Roma). Supera tutti per auctoritas (più autorevole) ma il suo potere era uguale a quello degli altri magistrati (non era così ma questo è quello che scrive di se stesso). In realtà dal 27 a.C. per alcuni

Inizia una nuova forma di governo, ovvero il principato (per altri l'inizio è nel 23 a.C.). Ha un potere immenso, favorito anche inconsapevolmente dal Senato.

Nel 23 a.C. ad Augusto viene concesso l'imperium proconsulare maius et infinitum (riferimento Pompeo) → imperium = potere di derivazione militare, comando supremo; proconsulare = stesso imperio che in epoca repubblicana avevano i magistrati che uscivano di carica e andavano a governare le province (Silla): il proconsole aveva un potere limitato nel tempo e nello spazio (avevano una sola provincia e non per sempre); maius et infinitum = è un potere superiore a quello degli altri proconsoli e infinito sia in senso spaziale che temporale, gli affidano tutte le province a vita. Inoltre, questo imperium lo ha anche nella città di Roma (non avveniva prima): è un potere assoluto.

Sempre nello stesso anno gli viene attribuita anche la tribunicia potestas = ovvero il potere che apparteneva in precedenza ai

tribuni della plebe (potere inviolabile e di origine popolare). Poteva anche bloccare ogni tipo di iniziativa di tutti i magistrati. Grazie alla coercitio poteva multare. I primi due sono i poteri su cui si basa il principato. Augusto è il primo imperatore; ci sono diverse teorie sul tipo di potere: per alcuni si tratta di una monarchia, per altri invece è ancora una repubblica; per altri una diarchia (potere dell'imperatore e del senato), per altri ancora è un patronato (=rapporto principe e sudditi uguale a padroni e clienti, ovvero un rapporto privato), per altri è un ordinamento sovranazionale (c'è un vincolo giuridico di tipo internazionale), per altri è un governo misto che contiene diversi elementi. È una monarchia ma il potere varia a seconda del principato: 1. da Augusto a Traiano (fino al 117 d.C.) si può vedere un certo equilibrio di poteri fra l'imperatore e il Senato (con prevalenza del primo); 2. secondo

Periodo da Adriano ad Alessandro Severio (dal 117 al 235 d.C.) c'è una netta prevalenza dell'imperatore;

L'ultimo periodo è quello che va dai successori di Alessandro Severio a Diocleziano (escluso) dal 235 al 284 d.C. in cui c'è una prevalenza di anarchia militare (successione rapida e continua di imperatori).

Caratteristiche del principato:

Nuova forma di governo:

  1. C'è l'imperatore che ha la condizione di causa (a lui compete il processo quando non delega);
  2. Ci sono le assemblee popolari (Concilia Plebis, Comitia Tributa) che esistono ancora ma con un rilievo minore, rimangono perché bisogna dimostrare al Senato che si mantengono le tradizionali forme della repubblica;
  3. Rimangono alcuni magistrati ma non tutti:
    • Il console rimane ma il suo potere è svuotato, tutti i suoi poteri sono ora propri dell'imperatore (potere amministrativo, politico), rimane quindi con rilievo minore, è una figura

simbolica: serve per presiedere il Senato e le assemblee e soprattutto dà il nome dell'anno.- Il pretore mantiene il suo ruolo originario, era un potere più tecnico che politico: ha la competenza giudiziaria(si occupa delle cause), conserva tutti suoi poteri. Sotto Augusto si mantiene il questionaes perpetuae evengono aggiunti anche altri tribunali.- Sparisce anche la figura del censore perché ormai il censimento compete all'imperatore che delega tale incarico ai funzionari.- Gli Edili perdono gran parte delle loro funzioni che sono assorbite da "funzionari" creati dall'imperatore(Principe).- Il Questore rimane perché ha funzioni tecniche4. Cambiamento nell'impero per la gestione dei vari incarichi visto che molte magistrature scompaiono: nascono i funzionari imperiali (chiamati scrinia), nasce la burocrazia.5. Ci sono degli uffici che compongono la cancelleria imperiale, che sono di vario tipo. Questi uffici iniziano

afunzionare sotto Augusto ma lui si fa aiutare più da amici e parenti, solo da Adriano iniziano a funzionare comeveri e propri uffici.- Ab epistulis: ufficio suddiviso

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Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

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