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Responsabilità del Capo dello Stato

1. La responsabilità politica

Gli atti del Presidente della repubblica devono essere controfirmati dal Presidente del consiglio o ai singoli Ministri. Gli atti di competenza propria del presidente sono:

  • la promulgazione di una legge o la richiesta di riesame della stessa
  • l'invio di messaggi alle camere per invitarle a prendere determinati provvedimenti
  • la nomina di cinque senatori a vita
  • la convocazione delle camere
  • la nomina di cinque giudici della corte costituzionale

2. La responsabilità giuridica

Il capo dello stato non è responsabile degli illeciti che commette nell'esercizio delle sue funzioni alla massima carica dello stato. La costituzione ha garantito la più ampia libertà d'azione nello svolgimento della sua attività. Il capo dello stato non può essere considerato responsabile per quegli atti che mettono in pericolo l'esistenza della repubblica. Per alto tradimento si...

Intende un comportamento doloso che viola il giuramento di fedeltà alla repubblica. L'attentato alla Costituzione è diretto a sovvertire le istituzioni costituzionali.

IL GOVERNO

Il Governo costituisce un organo costituzionale complesso (formato da una pluralità di organi) con funzioni politiche, esecutive, di alta amministrazione, di controllo ed eccezionalmente legislative.

Il Governo è composto di organi-necessari: Presidente del consiglio, Ministri e Consiglio dei Ministri; non necessari: Vicepresidente del consiglio, Ministri senza portafoglio, commissari straordinari di governo, consiglio del gabinetto, comitati interministeriali.

Il presidente della repubblica nomina il presidente del consiglio dei ministri e, su proposta di quest'ultimo, nomina i ministri. Si verifica all'inizio di ogni legislatura, il governo in carica all'insediamento delle nuove camere è tenuto a dare le dimissioni. Nessuna norma è invece dettata in sede.

Il rapporto tra Governo e Parlamento si fonda sull'istituto della fiducia. Consiste in una relazione continua e reciproca che si instaura istituzionalmente tra Governo e Camere attraverso la quale si esprime la funzione di indirizzo politico. Di conseguenza, quando il governo perde l'appoggio del Parlamento si apre la crisi di Governo. Aperta la crisi, il presidente del consiglio è tenuto a presentare le dimissioni al Presidente della Repubblica che le accetta con riserva. Dopo la verifica dell'ordinamento di maggioranza delle forze politiche in Parlamento, il presidente della Repubblica incarica chi gli sembra più idoneo a formare il nuovo governo. L'incaricato sonda le opinioni dei capi gruppo parlamentari e alla fine di tali preliminari o accetta l'incarico o vi rinuncia. In questa seconda ipotesi, il Presidente della Repubblica può attribuire l'incarico a un'altra persona o sciogliere il Parlamento e indire nuove elezioni.

Entro 10 giorni dalla nomina il Governo si deve presentare davanti a ciascuna Camera per ottenere il voto di fiducia.

Il presidente del Consiglio dirige la politica generale del governo e ne è responsabile. Mantiene l'unità di indirizzo politico e amministrativo promuovendo e coordinando l'attività dei Ministri.

Le attribuzioni del presidente del consiglio possono riassumersi:

  • dirige la politica generale del governo
  • mantiene l'unità di indirizzo politico e amministrativo del governo ed esercita la sua leadership sull'attività dei ministri
  • controfirma gli atti presidenziali che hanno valore legislativo e gli altri atti indicati dalla legge
  • può assumere la direzione di un ministero che sia vacante
  • dirige l'ufficio della presidenza del consiglio
  • può sempre intervenire nei giudizi di legittimità alla corte costituzionale
  • presiede il CIPE
  • esercita funzioni di direzioni in materia di servizi per la sicurezza
segreto di stato - presenta alle camere i disegni di legge e le iniziative governative - promuove e coordina l'azione del governo relativamente alle politiche dell'unione europea - promuove gli adempimenti governativi conseguenti alle pronunce della corte europea L'assunzione di cariche di governo comporta l'obbligo di adottare decisioni che incidono in maniera sostanziale sull'assetto economico del paese. Nell'ipotesi in cui tali cariche siano ricoperte da soggetti con rilevante potere economico, la possibilità di un abuso ai fini personali della carica istituzionale ricoperta è in agguato. Si richiede quindi ai titolari delle cariche di governo una dedizione esclusiva alla cura degli interessi pubblici. Le condizioni di incompatibilità prevedono: - ricoprire cariche o uffici diversi dal mandato parlamentare - esercitare attività professionali o di lavoro autonomo - esercitare qualsiasi tipo di impiego o lavoro pubblico o privato -può gestire le imprese, tuttavia può continuare a esserne il proprietario. I MINISTRI I ministri sono nominati con decreto del presidente della repubblica su proposta del presidente del consiglio. Possono essere scelti anche fra i cittadini non appartenenti al parlamento. Sono revocabili con gli stessi limiti con cui è revocabile dal presidente della repubblica il presidente del consiglio. Sono organi costituzionali con funzioni politiche perché collaborano all'attuazione dell'indirizzo politico del governo e amministrative perché sono a capo dei Ministeri dei quali dirige un articolare settore della pubblica amministrazione. Nell'ambito delle funzioni costituzionali dei Ministri rientrano: - l'iniziativa legislativa mediante la presentazione al consiglio dei ministri di disegni di legge - la controfirma degli atti del presidente della repubblica - il diritto/dovere di partecipazione alle riunioni e alle attività. I Ministri, in qualità di organiamministrativi svolgono invece le seguenti funzioni:
  • Rappresentano il Dicastero (ufficio ministeriale e il rispettivo settore amministrativo) sia politicamente che giuridicamente
  • Stabiliscono le direttive generali cui i dipendenti degli uffici centrali e periferici del ministero devono uniformarsi
  • Deliberano le nomine, le promozioni e i trasferimenti di sede del personale
  • Emanano i regolamenti nei limiti della propria competenza per materia
  • Emanano atti amministrativi di varia natura
Le responsabilità dei ministri sono le seguenti:
  • Per gli atti esclusivamente di loro competenza
  • Per gli atti del presidente della repubblica a cui essi hanno collaborato e che hanno controfirmato
  • Per gli atti dei loro sottoposti
I ministri dunque sono responsabili collegialmente degli atti del consiglio dei ministri e individualmente degli atti dei loro dicasteri (cd responsabilità politica). Qualora il presidente del Consiglio non riponga più fiducia in un ministro, può invitarlo a dimettersi al cd rimpasto di governo.

governo.Per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni i ministri sono responsabili degli atti compiuti(responsabilità giuridica)I ministri senza portafogli sono nominati dal Presidente della Repubblica con funzioni loro delegatedal presidente del consiglio. Essi non sono a capo di alcun Dicastero e il loro numero varia di volta involta, ma partecipano a pieno diritto alle deliberazioni del consiglio dei ministri dei cui atti sonoresponsabili collegialmente al pari dei ministri titolari del dicastero.

Altra figura sono i Sottosegretari di Stato, essi non fanno parte del governo nè hanno rilievocostituzionale ma sono semplicemente incaricati di coadiuvare i ministri.

Il consiglio dei ministri è un organo collegiale formato da tutti i ministri (anche da quelli senzaportafoglio), dal Presidente del consiglio dal vice presidente del consiglio e dal sottosegretario allapresidenza del consiglio. Funzione principale del consiglio dei ministri determina la

funzioni decisionali o consultive. Il Consiglio dei Ministri è presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, che è il capo del governo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri è responsabile della politica generale del governo e dell'indirizzo generale dell'azione amministrativa. Il Consiglio dei Ministri delibera su ogni questione relativa all'indirizzo politico fissato dal rapporto fiduciario con le camere. Tra le attribuzioni del Consiglio dei Ministri vi è il potere di dirimere i conflitti di attribuzione tra i ministri e di esprimere l'assenso all'iniziativa del Presidente del Consiglio dei Ministri di porre la questione di fiducia dinanzi alle camere. Nelle competenze del Consiglio dei Ministri rientrano anche settori della pubblica amministrazione che sono di competenza di più ministeri. In questi casi, possono essere istituiti dei comitati composti da tutti i ministri interessati. I comitati si distinguono in comitati di ministri, che hanno compiti di studio e preparazione in vista della deliberazione del Consiglio dei Ministri, e comitati interministeriali, ai quali sono attribuite specifiche competenze di indirizzo e di amministrazione. I comitati interministeriali si distinguono a loro volta in comitati con funzioni istruttorie o consuntive e comitati con funzioni decisionali o consultive.

Specifiche competenze di indirizzo e di amministrazione attiva.

Esempi di comitati sono il CIPE (comitato internazionale per la programmazione economica).

Il Governo svolge funzioni politico-costituzionali e amministrative che possono essere normali o istituzionali oppure eccezionali o speciali. La veste formale dei principali atti governativi è quella del decreto.

I decreti del Governo si distinguono in:

  1. Presidenziali emanati dal presidente della repubblica
  2. Ministeriali emanati da singoli ministri e possono assumere la forma di:
    • Decreti del presidente del consiglio
    • Decreti ministeriali emanati dai singoli ministri
    • Decreti interministeriali da due o più ministri

La giurisdizione è una delle tre funzioni tipiche in cui si esplica la sovranità statale e consiste nella potestà pubblica e autonoma di dare applicazione concreta alle norme dell'ordinamento giuridico e distinguiamo tra:

  • Giurisdizione ordinaria esercitata dai magistrati ordinari per tutte le
controversie che la legge non affidi ai giudici speciali. Allo scopo di garantire l'autonomia e l'indipendenza della magistratura, la Costituzione ha previsto l'istituzione di un organo, il Consiglio Superiore della Magistratura, che ha giurisdizione speciale su determinate materie espressamente indicate. La giurisdizione ordinaria si distingue in penale, che è preposta all'attuazione delle norme penali, e civile. Nella giurisdizione speciale rientra anche la giurisdizione amministrativa. La Costituzione italiana prevede i seguenti principi in materia di giurisdizione: - il diritto alla tutela giurisdizionale: tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi; - il diritto al giudice naturale: nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. Questa norma tutela il cittadino affinché la scelta del giudice competente a giudicarlo venga effettuata in base a criteri rigidi e astrattamente predeterminati.testo sia formattato utilizzando tag html.
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A.A. 2023-2024
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Zu.c.c.a di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Boccella Nicola.