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TUE.
L’accordo di recesso fra l’Unione Europea e il regno unito è stato approvato nell’ottobre del 2019 ed entrato
in vigore nel 2020. L’accordo riconosce una posizione particolare all’Irlanda del Nord, che resta nel territorio
doganale del Regno Unito ma, allo stesso tempo, beneficio dell’accesso al mercato unico.
Dal 2020 gli Stati membri dell’Unione Europea sono dunque 27.
I valori fondamentali e lo Stato di diritto: accesso all’Unione Europea e
sanzioni nei confronti degli Stati in adempienti
Fin dall’inizio, l’Unione Europea avuto un forte ambizione ideale che la distingueva dalle altre organizzazioni
internazionali: costituire un’unione più stretta fra i popoli europei per conseguire una federazione europea.
I trattati costituiscono le varie fasi di questo processo per tappe. L’unione si basa su alcuni valori fondamentali
che occorre rispettare per essere ammessi come membri. Tali valori europei sono già contenuti nelle costituzioni
degli Stati membri ed esprimono i valori chiave di convivenza dei popoli europei.
Per entrare nell’Unione Europea, oltre a rispettare i criteri di Copenhagen, occorre un voto all’unanimità degli
Stati membri e la stipulazione di un accordo internazionale.
Se uno Stato membro non rispetta questi principi, l’articolo sette TUE prevede due modalità di sanzione politica:
• Modalità ex post;
• Modalità ex ante;
Le finalità dell’unione e la cittadinanza europea
L’articolo tre TUE riassume gli ambiti in cui è competente l’Unione Europea. Innanzitutto, il mercato interno, che
include la libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali.
Il mercato unico è perfezionato dall’unione economica e monetaria.
Il trattato di Maastricht ha attribuito a tutti i cittadini degli Stati membri anche la cittadinanza europea, che si
acquistano automaticamente in virtù del possesso della cittadinanza di uno Stato membro.
A tale cittadinanza sono connessi alcuni diritti:
• Diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri;
• Diritto alla protezione diplomatica e consolare di qualsiasi paese UE nel territorio di paesi terzi,
qualora l’Italia non abbia una propria rappresentanza;
• Diritto di petizione al parlamento europeo;
• Diritto a rivolgersi al mediatore europeo;
• Diritto di adire la corte di giustizia contro le violazioni dei diritti fondamentali del UE;
• Diritto all’elettorato attivo e passivo alle elezioni comunali nello Stato membro di residenza;
• Diritto di elettorato attivo e passivo alle elezioni del parlamento europeo.
L’unione non si occupa dei diritti degli stranieri non-UE. In questo ambito l’Unione Europea adotta controlli alle
frontiere esterne, stabilisce misure appropriate per gestire l’immigrazione ed emana disposizioni per la
prevenzione e la lotta contro la criminalità.
Il principio di attribuzione e le competenze dell’UE
Una cosa importante da comprendere è che l’Unione Europea non può fare qualsiasi cosa, poiché non è uno
Stato sovrano, ma può esercitare solo le competenze che le sono riconosciute dai trattati (principio di
attribuzione).
Le competenze si dividono in due categorie principali: esclusive i concorrenti.
Se una competenza è esclusiva possono essere emanati solo atti dell’Unione Europea, e gli Stati membri
possono intervenire solo se delegati o per attuare i primi. così nel caso della politica monetaria e della politica
commerciale comune. Altre competenze esclusive sono l’unione doganale, le regole di concorrenza per il
funzionamento del mercato interno e la conservazione delle risorse biologiche del mare nel quadro della
politica della pesca.
Le competenze concorrenti dell’Unione Europea interessano settori importanti, quali i trasporti, l’energia, il
mercato interno, l’ambiente, l’agricoltura e la pesca, la coesione economica, i problemi comuni di sicurezza in
materia di sanità pubblica. In questi settori gli Stati membri possono emanare atti normativi nella misura in cui
l’Unione Europea non è intervenuta. Ciò significa che se l’Unione Europea ha adottato un atto normativo, gli
Stati devono rispettarlo e applicarlo.
Per valorizzare il ruolo degli Stati si applica anche il principio di sussidiarietà. Perché l’Unione Europea possa
intervenire occorrono quindi che si realizzino due condizioni:
1. L’azione decisa a livello europeo realizza meglio le finalità perseguite di quella adottata a livello
statale;
2. Gli Stati membri non sono in grado di farlo in misura sufficiente.
Al principio cardine della sussidiarietà si aggiunge anche quello della proporzionalità, secondo il quale il
contenuto e la forma dell’azione dell’Unione Europea devono limitarsi a quanto necessario per il conseguimento
degli obiettivi dei trattati. Quindi, fra un regolamento e una direttiva, si preferisce quest’ultima sia sufficiente
a conseguire l’obiettivo stabilito nei trattati UE.
L’Unione Europea non ha competenze in materia fiscale o di politica economica. Sono gli Stati membri che
decidono in questo ambito; tuttavia, essi hanno l’obbligo di coordinare le loro politiche economiche nell’ambito
dell’Unione Europea.
Infine l’Unione Europea svolge azioni per sostenere coordinare o completare l’azione degli Stati membri in
alcuni campi, come la tutela della salute umana, l’industria, la cultura, il turismo, istruzione…
Le istituzioni
Le istituzioni dell’Unione Europea sono: parlamento europeo, consiglio europeo, consiglio, commissione
europea, corte di giustizia dell’Unione Europea, Banca centrale europea, corte dei conti.
L’Unione Europea ha un organo decisionale che stabilisce le norme vincolanti o che rappresenta i governi degli
Stati membri.
Si tratta del consiglio UE costituito dai ministri degli Stati membri. Nel tempo, è stato affiancato dal parlamento
europeo, che attualmente detiene il potere legislativo, e che quindi, è condiviso dal consiglio e parlamento.
Inoltre, l’Unione Europea ha un organo esecutivo che svolge la sua attività in permanenza e assicura la buona
gestione amministrativa dell’unione: la commissione europea.
Infine, esiste una corte di giustizia dell’Unione Europea (organo giurisdizionale), competente per dirimere i
conflitti che possono crearsi nell’applicazione dei trattati.
A questi organi si sono aggiunti nel corso del tempo altre istituzioni, come il consiglio europeo, la BCE, la corte
dei conti.
Il parlamento europeo
Il parlamento europeo è l’unica istituzione UE che, dal 1979, è eletta ogni cinque anni direttamente dai
cittadini dell’unione. Esso, infatti, rappresenta gli interessi della popolazione europea.
Le elezioni avvengono su base nazionale e con sistemi elettorali distinti, anche se tutti gli Stati adottano un
sistema proporzionale.
In Italia è in vigore la legge 18/1979, che prevede un sistema proporzionale di lista con la possibilità di
esprimere una o più preferenze.
Il numero attuale di membri del parlamento europeo è di 705; l’Italia a 76 membri.
Il parlamento europeo ha sede a Strasburgo, dove si tengono le plenaria, ma la sua attività prevalente si
svolge a Bruxelles. Il presidente è eletto dei membri del parlamento europeo.
Esistono, numerose commissioni parlamentari, con competenze ampie o più specifiche, alle quali partecipano
i parlamentari. Le commissioni discutono e preparano i disegni di atti normativi, che poi sono approvati in
plenaria. Le votazioni avvengono a maggioranza semplice.
I poteri del parlamento europeo si sono evoluti nel tempo. adesso esercita la funzione legislativa insieme al
consiglio UE. Tuttavia, in alcuni specifici ambiti il parlamento europeo ha una funzione meramente consultiva.
Il parlamento approva insieme al consiglio anche il bilancio annuale dell’unione.
Inoltre, il parlamento europeo esercita una funzione di indirizzo politico e di controllo nei confronti soprattutto
della commissione europea: il parlamento ha un peso fondamentale nel processo di nomina, in primo luogo,
del presidente della commissione. Successivamente, tutta la commissione è soggetta collettivamente a un voto
di approvazione del parlamento europeo, una specie di voto di fiducia; il parlamento può anche far dimettere
la commissione tramite mozione di censura.
Il consiglio, l’ecofin e l’eurogruppo
Il consiglio è composto dai ministri degli Stati membri, in modo da coprire le varie competenze. Esistono, infatti,
tante formazioni del consiglio, come il consiglio “affari generali“ che si occupa di coordinare le varie formazioni
del consiglio e di preparare le riunioni del consiglio europeo; e il consiglio “affari esteri“ che si occupa di
elaborare l’azione esterna dell’unione europea.
Ogni formazione del consiglio si riunisce all’incirca una volta al mese ed è preceduta, a turno, da uno Stato
membro per un periodo di sei mesi, in base a un sistema di rotazione.
Un ruolo fondamentale è svolto dal consiglio” economia e finanza” (ecofin).esso si occupa principalmente di
politica economica, questioni di fiscalità e regolamentazione dei servizi finanziari. Inoltre, predispone il bilancio
annuale dell’Unione Europea e si occupa di risolvere le questioni giuridiche e pratiche dell’euro.
L’azione dell’ecofin ha un impatto formidabile sulle decisioni economiche e di bilancio degli Stati membri. In
primo luogo, emana raccomandazioni contenenti indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati
membri.
In secondo luogo e sorveglia l’evoluzione economica nell’unione e negli Stati controllando che si attengono
agli indirizzi di massima.
Il consiglio, inoltre, svolge un ruolo fondamentale nell’ambito della procedura sui disavanzi pubblici eccessivi.
Per prevedere un luogo di dialogo dato gli Stati che hanno adottato l’euro come moneta unica, il trattato di
Lisbona ha riconosciuto l’eurogruppo che riunisce i ministri dell’economia e delle finanze dei soli 19 Stati membri
che hanno adottato l’euro, al fine di instaurare un coordinamento più stretto delle politiche economiche.
Il consiglio vota gli atti normativi dell’Unione Europea e il bilancio insieme al parlamento europeo.
La commissione europea, il presidente e l’alto rappresentante per gli
affari esteri e la politica di sicurezza
La commissione europea si compone di 27 commissari, uno per ogni paese dell’Unione Europea. È l’organo
che ha maggiore caratteri di originalità, poiché persegue l’interesse europeo ha un peculiare status di
indipendenza. Gli stessi commissari sono scelti sulla base della propria es