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E UNIONE EUROPEA

Alla base del concetto di Stato contemporaneo, sta il principio di

sovranità. Esistono due tipi:

1. Sovranità Interna: lo Stato può imporre norme giuridiche vincolanti

per tutti i soggetti dell’ordinamento;

2. Sovranità Esterna: lo Stato è sovrano se la sua esistenza non

deriva da altri ordinamenti e se è in grado di respingere le

influenze provenienti da altri soggetti esterni.

Alla fine della Seconda guerra mondiale quest’ultimo concetto entrò in

crisi, in quanto l’applicazione di quest’ultimo principio aveva portato allo

scatenarsi di due conflitti mondiali e allo sterminio di milioni di persone.

In tal modo, si rafforzò negli Stati la volontà di creare una forma di

integrazione politica fra gli Stati europei, progetto favorito anche grazie

al progresso tecnologico e agli interessi economici e commerciali.

Da un punto di vista istituzionale ciò fu reso possibile grazie alla

creazione di organizzazioni internazionali aventi come obiettivo

promuovere la pace ed il benessere delle nazioni, basate su trattati o

accordi internazionali nei quali gli Stati limitano la propria sovranità

(proprio in alcuni ambiti, lo Stato non decide da solo ma in comune con

gli altri per consenso o tramite voto).

Gli elementi delle organizzazioni internazionali sono tre:

- Soggetti costituiti da Stati o ad altre organizzazioni internazionali;

- Base di trattato internazionale, ossia di un accordo scritto regolato

in base al diritto internazionale;

- Aventi un organo che esprime una volontà distinta rispetto a quella

degli Stati membri.

Unanimità: per decidere sul piano internazionale c’è bisogno del placet

(il consenso) di tutti gli Stati che fanno parte dell’organizzazione.

Organizzazioni Intergovernative: organizzazione che è composta da

Stati e Governi, e i loro rappresentanti. Le norme di queste

organizzazioni non hanno effetto diretto negli ordinamenti degli Stati

membri, quindi non sono self-executive.

Organizzazioni Sovranazionali: organizzazione che decide a

maggioranza, portando gli Stati ad essere obbligati ad applicare politiche

per le quali hanno votato in modo contrario.

L’Unione Europea è un’organizzazione sovranazionale. Si differenzia

dalle altre in quanto il diritto europeo prevale sul diritto interno nel caso

di conflitto e può essere invocato non solo dagli Stati ma anche dagli

individui e, in alcuni ambiti, ha la sovranità trasferita degli Stati membri.

I singoli Stati possono decidere se aderire o recedere da quest’ultime;

tuttavia, se si considera il recesso bisogna tener conto che la decisione

può portare ad avere un costo politico ed economico molto alto (la

conseguenza va a peggiorare a seconda della permanenza dello Stato

nell’organizzazione, es. Brexit).

Esistono organizzazioni internazionali regionali o mondiali:

1. Regionali, prevedono la partecipazione soltanto dei paesi

appartenenti a una certa area geografica;

2. Mondiali, prevedono la partecipazione di tutti i paesi del mondo.

Le Nazioni Unite: organizzazione mondiale fondata nel 1945

attualmente composta da 193 paesi membri. Il suo obiettivi fondamentali

sono mantenere la pace e sicurezza internazionale, sviluppare relazioni

amichevoli tra le nazioni e promuovere ed incoraggiare il rispetto dei

diritti umani senza alcun tipo di distinzione. Tali principi possiamo trovarli

nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, dove esistono diritti

di tipo collettivo (associazione, riunione) o transazionali (diritto di asilo).

Tale dichiarazione rispetta il principio di non discriminazione, stabilendo

che tali diritti spettino ad ogni individuo. Quest’ultima non ha carattere

giuridicamente vincolante, ma influenza l’azione dei tribunali e delle

assemblee di tutto il mondo, che citano spesso le loro decisioni.

Nell’ambito dello sviluppo economico, l’ONU ha lanciato una strategia

che comprende i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in cui tutti i paesi

del mondo sono chiamati a proteggere il pianeta e promuovere la

prosperità.

Poiché gli ambiti dell’ONU si sono ampliati, sono state create numerose

agenzie che si occupano di diversi settori:

- UNICEF, per la tutela dell’infanzia;

- FAO, per l’alimentazione e la cultura;

- FIDA, Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo;

- OMS, organizzazione mondiale della salute;

- OMPI, organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale;

- UNESCO, organizzazione per la scienza, l’istruzione e la cultura;

- UPU, l’unione postale universale;

- Banca Mondiale, svolge funzioni di sviluppo economico per

ridurre il tasso di povertà e accrescere il livello di vita nel mondo.

Governance delle Nazioni Unite: ciascuno dei 193 membri fa parte

dell’Assemblea Generale, organo che si riunisce periodicamente per

emanare raccomandazioni.

L’organo esecutivo e decisionale è il Consiglio di Sicurezza, dove sono

rappresentati 15 Stati membri, 10 eletti a rotazione ogni 2 anni e 5 con

diritto di veto e permanenza (le cosiddette potenze vincitrici della

Seconda Guerra Mondiale – Federazione Russia, Francia, Cina, Regno

Unito e Stati Uniti).

Il Consiglio Economico e Sociale si compone di 54 membri eletti

dall’Assemblea Generale ed è un organo che adotta raccomandazioni

per assicurare che vengano rispettati i diritti dell’uomo, propone il testo

di convenzioni all’Assemblea Generale e controlla l’attività delle agenzie

specializzate.

L’attività di amministrazione è svolta dal Segretario al cui vertice siede il

Segretario generale dell’ONU.

Nel caso in cui ci siano controversie fra Stati, interviene la Corte

Internazionale di Giustizia dell’Aia. Quest’ultima ha una duplice funzione:

risolve le controversie giuridiche tra gli Stati e dà pareri consultivi su

questioni giuridiche che le vengono presentate o tra le agenzie

specializzate.

Nel 1948 fu adottata dall’ONU, in seguito al movimento per la protezione

dei diritti umani sul piano internazionale, la Convenzione per la

prevenzione e la punizione dei crimini di genocidio: per la prima volta i

reati di genocidio vennero definiti come atti commessi con l’intento di

distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico o religioso.

Quando questa Convenzione fu adottata, si ebbe la necessità di istituire

un Tribunale, ossia la Corte Penale Internazionale, entrata in funzione

nel 2002. Prima della sua istituzione, erano attivi i Tribunali Penali

Speciali.

Carta dei diritti fondamentali dell’UE: include diritti fondamentali come il

diritto alla vita e all’integrità della persona, il principio di eguaglianza

davanti alla legge, la giustizia e i principi di solidarietà. Include anche i

diritti della “terza generazione” come il diritto alla privacy e alla

protezione dei dati personali. I diritti della Carta devono essere applicati

dalle istituzioni e organi dell’UE e degli Stati Membri solo per la loro

attuazione.

Il rapporto fra ordinamento italiano e diritto internazionale si basa sul

principio di separazione degli ordinamenti.

1. Il Diritto Internazionale si basa su consuetudini internazionali,

accordi o trattati internazionali (cosiddetto diritto pattizio). Il Diritto

Interno si basa sulla Costituzione;

2. I soggetti sono diversi in entrambi i diritti: il diritto internazionale è

un diritto interstatale, mentre il diritto interno è un diritto

interindividuale, si applica direttamente ai singoli individui.

Per far sì che una norma di diritto internazionale entri a far parte

dell’ordinamento italiano, bisogna che essa venga recepita, ossia venga

tradotta in un atto interno.

La separazione fra gli ordinamenti non significa che il diritto italiano non

sia aperto alle fonti internazionali: l’apertura della Costituzione si rinviene

negli articoli 10 e 11 di quest’ultima, inseriti nei principi fondamentali.

L’art. 11 della Costituzione fu introdotta come esplicita denuncia alla

guerra, intesa come strumento per perseguire il dominio politico ed

economico ed annientare il prossimo. Sebbene nell’articolo sia iscritto

“l’Italia ripudia la guerra” questa clausola non esclude che l’Italia possa

reagire con forza in grado di aggressione. L’articolo è anche considerato

come un “European clause” perché è attraverso questa norma che

l’Italia ha ceduto parti importanti della sua sovranità all’UE.

Unione Europea: l'organizzazione internazionale più sviluppata in

Europa.

Nel 1951 fu creata la Comunità europea del carbone e dell'acciaio

(CECA) di cui facevano parte Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda e

Lussemburgo. Sei anni dopo, negli stessi paesi, furono creati la

Comunità economica europea (CEE) e la Comunità per l'energia

nucleare Euratom.

La CECA e la Euratom si incentravano su un settore specifico.

La CEE aveva competenze generali: il suo scopo era la creazione di un

mercato comune europeo, all'interno del quale garantire e assicurare la

libera circolazione delle merci, dei lavoratori, dei capitali [etc.], le così

chiamate libertà fondamentali. Questo mercato fu instaurato attraverso

un periodo transitorio di 12 anni, diviso in tre tappe, con l'obiettivo di:

- Garantire un'espansione equilibrata e stabile;

- Il miglioramento del tenore di vita.

Furono istituite:

1. Cintura Doganale Esterna, alle quali erano soggette tutte le

merci importate da paesi esterni al mercato comune;

2. Politiche Comuni, come la politica commerciale comune agricola

e dei trasporti;

3. Una Disciplina, per assicurare la libera concorrenza fra le

imprese all'interno del mercato comune.

La CEE aveva istituito (e ha ancora) un sistema noto come “metodo

comunitario” dove la decisione è a maggioranza dei membri del

consiglio dell'UE, mentre l'assemblea parlamentare ha solo un ruolo

consultivo.

Le tre comunità (CECA, CEE, Euratom) erano fondate su trattati

internazionali. Tra cui: il Trattato di Parigi e il Trattato di Roma. Nel 1987

l’Atto Unico Europeo perfeziona il mercato comune e attribuisce alla

CEE nuove competenze. Nel 1992 ci fu il Trattato sull'Unione Europea

che portò alla sua creazione.

L’Unione Europea viene creata sulla base di tre pilastri:

1. Il tradizionale metodo comunitario;

2. Politica estera e di sicurezza comune (PESC);

3. Giustizia e affari interni (GAI).

A Maastricht è prevista l'istituzione dell'Unione economica e monetaria

(UEM) in base a un processo di integrazione che culmina nell'adozione

dell'euro da parte di

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
69 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Kekka144 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Principi di diritto pubblico e di diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Tiberii Marco.