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STATO UNITARIO A BASE REGIONALE
È impropria la definizione di Governatore della Regione Lazio, ma Presidente della Regione Lazio, questo perché
“governatore” implicherebbe la presenza di uno Stato Federale (esempio: per questo si può parlare di governatore dello
stato federale di New York). Invece la definizione di Stato Unitario a base regionale, sta a significare che lo Stato dal
giorno alla notte può decidere di eliminare le regioni con una modifica della seconda parte della Costituzione (1946 fu
proposto il sistema delle regioni e molti dei padri costituenti fecero notare che le regione avrebbero rappresentato un
sistema perverso di moltiplicazione dei centri di spesa e determinando un disavanzo e un debito pubblico molto grosso…
e così è stato, non ci sono stati dei vantaggi per i cittadini.).
La forma di Stato è quella che non è modificabile, la nostra repubblica non può essere modificata in monarchia o
qualcos’altro (ai sensi dell’art.139).Non abbiamo vincoli di forma di governo, una differenziazione di essi è: repubblica
parlamentare (nostra) e presidenziale. La forma presidenziale per eccellenza è quella in cui è un’elezione diretta o
semidiretta del Presidente della Repubblica.
Chiunque dice che il Presidente Americano è direttamente eletto dal popolo dice una sciocchezza, sono i grandi elettori
che eleggono il Presidente degli Stato Uniti, essi dicono in partenza di quale schieramento democratico/repubblicano
voterà, se si raggiunge il 50% + 1 dei grandi elettori in uno Stato, l’intero stato va al vincitore (elezione interposta) ... il
popolo mediatamente elegge il presidente degli stati uniti. In Francia vi è un’elezione diretta, non vi sono i grandi elettori,
ma vige un semi presidenzialismo, cioè che accanto al Presidente della Repubblica vi è anche il Primo Ministro.
Per quanto riguarda il presidente degli Stati uniti, mancando la figura di un presidente della Repubblica (tipo il nostro), i
singoli ministri vengono scelti direttamente dal Presidente Della repubblica americana, che quindi li può nominare e
licenziare a suo piacimento. C’è qualcosa di simile in Italia? Sì, le regioni. Quando andiamo a votare per le elezioni
regionali, noi votiamo per il Presidente della Regione che è il Presidente della Giunta Regionale (gli assessori sono scelti
da esso, non dal popolo). Nel momento in cui esce vittoriosa una forza politica dalle urne, governerà per 5 anni, se si
spacca la maggioranza si torna a votare automaticamente.
RAMI DEL DIRITTO PUBBLICO
Il diritto pubblico si occupa del rapporto tra cittadino e amministrazione, vi è il rapporto tra amministrazione e cittadino,
tra organi dello stato, tra tutto ciò che attiene alla sfera pubblica (molto più vasta della sfera che copre il diritto
civile/privato) Il diritto privato si occupa del semplice rapporto tra due soggetti privati, ossia cittadini. Il lato internazionale
dimostra tutta la sua inconsistenza attualmente, perché il Diritto internazionale, esterno allo Stato, mostra tutta la sua
inconsistenza, esso si basa sui trattati che vengono stilati tra Stati che si riconoscono tra loro.
Se il diritto internazionale si basa sui trattati, il rispetto del trattato deriva dalla buona volontà dei paesi che hanno
sottoscritto il trattato stesso. È quindi labile. All’interno dell’organizzazione internazionale (ONU) i vari organismi sono
espressione dei consociati. Le risoluzioni che possano promanare da questa organizzazione sono sempre soggette al
diritto di veto di alcune nazioni più importanti all’interno dell’ONU, se l’ONU decidesse di prendere decisioni nei confronti
di questi grossi popoli, non potrebbe, perché incontrerebbe il veto del popolo stesso.
Diritto comunitario: Ben diverso è quello succede in questo ambito, ovvero nell’ambito dell’Unione Europea e
dei 27 paesi che fanno parte. Quindi noi impareremo che gli organi dell'Unione Europea, gli organi principali,
cioè il Parlamento, la Commissione e il Consiglio, hanno un peso senz'altro maggiore rispetto ad altri organi, di
altre realtà internazionali. Vi è una ricaduta all’interno dei paesi membri perché i regolamenti dell’UE rientrano
nei regolamenti dei paesi membri.
Diritto costituzionale: riguarda la Costituzione, il funzionamento dei vari organi Costituzionali e l’organizzazione
dello Stato stesso, che è stato deciso dai padri costituenti dal 1946 al 1948 e che esce fuori dal testo
costituzionale del 1948; riguarda la tripartizione dei poteri: potere legislativo, poi il potere esecutivo e infine il
potere giudiziario.
Diritto amministrativo: regola l'attività dello Stato e degli altri enti pubblici, le norme sono contenute in numerose
leggi amministrative. Esiste anche, tra i tanti codici, anche un codice amministrativo, che è appunto una raccolta
di queste regole. Il diritto amministrativo è di importanza fondamentale nelle nostre vite: ad es. non è possibile
per il docente durante gli esami dire ad uno studente: “ora ti siedi e visto che non sei stato attento alle lezioni
etc. tu l’esami non lo superi”, ai sensi del diritto amministrativo perché costituirebbe, tra le altre cose, un
eccesso di potere. Eccesso di potere che determina la nullità dell'atto amministrativo. Perché l'esponente della
pubblica amministrazione, cioè il professore, utilizzerebbe il suo potere non per lo scopo previsto dalla legge,
che è quello di accertare la conoscenza, ma per uno scopo diverso. Il rapporto tra la pubblica amministrazione
e il cittadino è sempre su due piani diversi.
Diritto penale (ramo diritto pubblico): insieme di regole che hanno poi sanzioni importanti nei confronti di chi
pone in essere il reato, ha come scopo di mantenere l’ordine pubblico, la buona coesistenza delle persone l’una
con l’altra, evitare violenze di tipo morale e fisico, che hanno lo stesso tipo di gravità. Vi è la regola di
tipizzazione del reato: solamente ciò che costituisce reato per il Codice penale è punibile. Se il fatto non
costituisce reato, non è punibile, ci sono anche delle cause di esclusione di punibilità (esempio caso di forza
maggiore: che si verifica nel caso in cui io sono in seggiovia su un sedile doppio, sono con uno sciatore e se io
mi accorgo che la seggiovia sta cadendo, io posso buttarlo giù). Principio Importante: Solamente in base ad
una legge che sia preesistente al momento della commissione del fatto, io posso essere condannato. Vale il
criterio temporale. Nel diritto penale non si utilizza nemmeno l’analogia, è un fenomeno interpretativo, ossia non
è possibile applicare una norma prevista per un’altra fattispecie al diritto penale, o c’è o non c’è la norma
penalistica. L’analogia è applicabile a tutti gli altri diritti.
Diritto processuale: sono procedimenti che confluiscono nel processo, alcuni sono autorizzati dal codice di
procedura. Si dice sempre, ha ragione, che una causa può essere vinta da un bravo processualista (perde
tempo abbastanza da far scattare la prescrizione o fa delle richieste che portano il processo ad una determinata
conclusione). Il diritto processuale decide sull’andare a buon fine o meno di una causa.
Diritto ecclesiastico: c’è stato un concordato che è stato sottoscritto prima del 1929 e poi il 1983 per regolare i
rapporti tra lo Stato italiano e la chiesa cattolica. La ‘’particolarità’’ della religione cattolica è quella di avere uno
Stato (Vaticano) e quindi il concordato ha un trattato internazionale a tutti gli effetti e poi un concordato per il
matrimonio in chiesa (questo ha risvolti giuridici: gestione dei beni, dei figli, dell’eredità dei coniugi), chi sposa in
comune non ha gli effetti religiosi pur avendo tutti gli effetti visti nella sfera del diritto privato, anche Convenzioni
finanziarie che regolano il pagamento di tasse e di imposte per beni della Chiesa Cattolica che sono in tutto il
mondo.
Diritto tributario e Diritto finanziario: In ultimo diritto tributario e diritto finanziario, quindi imposte e tasse, che i
cittadini devono pagare allo Stato. Le sue norme sono contenute in varie leggi. Il Diritto finanziario poi stabilisce
le regole che lo Stato e gli enti pubblici devono seguire per reperire i mezzi finanziari necessari alla costruzione
di opere pubbliche e quant'altro. Quindi il reperimento delle risorse che avviene attraverso la raccolta delle
imposte e delle tasse e che poi vengono reimpiegati nella società civile.
Diritto penale
Il diritto penale fa parte del pubblico generale e regola i rapporti tra i consociati in una società e ha lo scopo di far
mantenere, a questi consociati una vita consona al principio di legalità. C’è una regola molto precisa delle norme
penalistiche che prevede la tipicità della norma penalistica: se il fatto costituisce reato, è previsto da una norma
penalistica. Se invece il fatto è irrilevante per il diritto penale, ovviamente non può essere associata nessuna sanzione o
pena. Il Codice penale prevede ogni tipo di sanzione: dalle pecuniarie, alle pene detentive… la pena detentiva più lunga
che c’è è l’ergastolo (molto difficilmente questo accade), passati 20 anni di reclusione, quasi nessuno rimane stabilmente
in carcere, questo accade perché il nostro sistema è ispirato al principio della rieducazione (rieducarlo e reinserito nella
vita civile). Esempio: volevano dare 400 anni di reclusione a Schettino, ma ciò non era ovviamente possibile, la
condanna è stata ben più lieve.
Negli Stati dove è presente la pena di morte, non c’è un effetto deterrente (se nello Stato della California, dove è prevista
la combinazione della pena capitale, le persone non si preoccupano di una pena così grave, questo perché priva di
deterrente).
REGOLE GENERALI DEL DIRITTO PENALI:
1) Principio della certezza/pena: nessuno può essere condannato se non in forza di una legge preesistente alla
commissione del fatto: ad es. se un fatto è costituito nel c.p. come fatto delittuoso, allora si può essere condannati. Se il
fatto avviene il 9.03 e non vi è nessuna pena, il caso è irrilevante per il delitto penale, ma il 10.03 esce fuori la legge per
cui quel fatto viene punito, non possiamo essere condannati per ciò che abbiamo fatto perché è stato commesso quando
la legge non c’era → il principio della retroattività della norma penale: efficace solo per il futuro, non per il passato. Vale
sempre per il diritto penale, ma vi sono alcune eccezioni per gli altri campi dell’ordinamento giuridico.
2) Principio della presunzione di innocenza: colui che viene