Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 151
Diritto dell'Unione Europea Pag. 1 Diritto dell'Unione Europea Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 151.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'Unione Europea Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 151.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'Unione Europea Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 151.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'Unione Europea Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 151.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'Unione Europea Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 151.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'Unione Europea Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 151.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'Unione Europea Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 151.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'Unione Europea Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 151.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'Unione Europea Pag. 41
1 su 151
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DEL DIRITTO.

Effetti delle sentenze pregiudiziali di interpretazione sulle sentenze pregiudiziali di validità

Di interpretazione → sentenza Cilfit.

L'AUTORITÀ DELL'INTERPRETAZIONE DATA DALLA CORTE AI SENSI DELL’ ART. 177

PUO' FAR CADERE LA CAUSA DI TALE OBBLIGO E COSÌ RENDERLO SENZA

CONTENUTO. CIÒ SI VERIFICA IN SPECIE QUANDO…

“L’autorità dell’interpretazione data dalla Corte” consiste in una precedente sentenza di

interpretazione della Corte, che fa cadere l’obbligo di rinvio pregiudiziale in capo a qualsiasi

giudice degli sm. Quindi una sentenza pregiudiziale della Corte non ha effetti inter partes:

cioè non è che il giudice nazionale fa rinvio pregiudiziale alla Corte e la sentenza della Corte

vale solo per le parti che hanno provocato il rinvio pregiudiziale; infatti la precedente

sentenza pregiudiziale della corte ha effetti anche per qualsiasi giudice di qualsiasi sm.

Quindi gli effetti della sentenza pregiudiziale di interpretazione vanno oltre a inter partes,

quindi sono o ultras parte o erga omnes.

Per escludere gli effetti erga omnes delle sentenze pregiudiziali, abbiamo già detto in realtà

che le stesse sentenze pregiudiziali della cg possono essere oggetto di un nuovo rinvio

pregiudiziale di interpretazione alla cg; quindi il giudice ha sempre la facoltà di fare un rinvio

pregiudiziale che ha ad oggetto la sentenza precedente pregiudiziale della cg. 127

Quindi il precedente pregiudiziale non è un precedente assoluto, immodificabile, (se no le

sentenze pregiudiziali della corte non potrebbero essere oggetto di rinvio pregiudiziale).

Quindi si dice che le sentenze pregiudiziali della corte hanno effetti ultra partes, cioè valgono

per tutti gli organi giurisdizionali di tutti gli sm, ma che sono in teoria riformabili, modificabili

dalla stessa CG con dei successivi rinvii pregiudiziali che possano perfezionare la

precedente interpretazione, quindi l’effetto é ultra partes più che erga omnes.

Di validità → sentenza Spa international chemical corporation

QUALORA LA CORTE SIA INDOTTA A DICHIARARE INVALIDO UN ATTO DI

UN'ISTITUZIONE, ALLE ESIGENZE RELATIVE ALL'APPLICAZIONE UNIFORME DEL

DIRITTO COMUNITARIO SI AGGIUNGONO ESIGENZE PARTICOLARMENTE IMPERIOSE

DI CERTEZZA DEL DIRITTO. RISULTA INFATTI DALLA NATURA STESSA DI UNA

SIFFATTA DECLARATORIA CHE | GIUDICI NAZIONALI NON POTREBBERO APPLICARE

L'ATTO DICHIARATO INVALIDO SENZA CREARE NUOVAMENTE GRAVI INCERTEZZE

PER QUANTO CONCERNE IL DIRITTO COMUNITARIO DA APPLICARE .

13 NE DERIVA CHE LA SENTENZA DELLA CORTE CHE ACCERTI L'INVALIDITÀ DI UN

ATTO DI UN'ISTITUZIONE, SEBBENE ABBIA COME DIRETTO DESTINATARIO SOLO IL

GIUDICE CHE SI È RIVOLTO ALLA CORTE, COSTITUISCE PER QUALSIASI ALTRO

GIUDICE UN MOTIVO SUFFICIENTE PER CONSIDERARE TALE ATTO NON VALIDO Al

FINI DI UNA DECISIONE CH'ESSO DEBBA EMETTERE.

Anche in questo caso non sono effetti inter partes, ma nemmeno erga omnes, perché nel

caso in cui la sentenza accerti la validità di un atto sulla base dei motivi specifici invocati in

un certo rinvio pregiudiziale, non è escluso che dopo un po’ vi sia un altro rinvio pregiudiziale

di validità sul medesimo atto ue ma magari su motivi differenti o su un’altra parte dell’atto

che potrebbe portare ad un’altra sentenza che ne accerta la validità o l’invalidità.

Quindi, se è possibile anche dopo una sentenza che accerta la validità dell’atto, proporre un

nuovo rinvio pregiudiziale per sottoporre alla Corte un accertamento di validità sullo stesso

atto, vuol dire che gli effetti della sentenza pregiudiziale di validità sono (come quelli di

interpretazione) ultra partes.

I vizi che possono essere sollevati in un rinvio pregiudiziale di validità da parte dei giudici

nazionali sono gli stessi del ricorso in annullamento. La differenza è che il rinvio

pregiudiziale di validità può essere sollevato solo dal giudice nazionale (quindi le persone

fisiche/giuridiche possono dire al giudice di fare rinvio pregiudiziale e poi il giudice decide se

farlo), mentre il ricorso in annullamento è un ricorso diretto, cioè che gli Stati, le istituzioni, le

persone fisiche e giuridiche possono fare direttamente al Tribunale o alla CG. In entrambi i

casi c’è ad oggetto l’accertamento di validità di un atto di diritto derivato non vincolante e

definitivo, che i vizi sono gli stessi e che la sentenza della Corte è sempre una sentenza di

accertamento della validità/invalidità dell’atto; la differenza quindi è una differenza

soggettiva.

Se la persona f/g aveva la possibilità di fare ricorso in annullamento, perchè poteva provare

le condizioni del paragrafo 4 art 263, ma non ha proposto l’accertamento di validità dell’atto

non può neanche poi costringere il giudice a fare il rinvio pregiudiziale alla CG. 128

Mercato unico: libertà di circolazione e diritto della concorrenza

Il mercato europeo prende ispirazione dal mercato nord americano, cioè il mercato libero e

concorrenziale → basato sulla concorrenza, cioè la competizione delle imprese.

Le imprese sono in concorrenza tra loro per attrarre consumatori che determinano il

successo o fallimento dell’impresa sul mercato.

(Parte speciale libro -> da fare, vedi syllabus)

Mercato unico

Il mercato unico è simbolo dell’integrazione europea, della fusione delle economie, dei diritti

sociali, del mercato del lavoro.

Ci sono 500 milioni di consumatori (7% della popolazione mondiale) e 20 milioni di

piccole/medie imprese.

PIL superiore a quello di tutte le altre economie mondiali.

Il mercato unico in concreto dà diverse possibilità:

- Ci si muove nello spazio Schengen senza esibire carta d’identità o passaporto (lo

spazio Schengen non comprende: Bulgaria, Croazia, Cipro, Irlanda, Romania e

Regno Unito).

- Si può usare la propria patente rilasciata dal paese di residenza

- L’assicurazione vale in tutta la UE: Le società di autonoleggio sono libere di fissare i

prezzi e le condizioni nei paesi dell'UE. Tuttavia, quando noleggi un'automobile le

norme dell'UE vietano la discriminazione basata sulla nazionalità o sul paese in cui

vivi.

- Anche se vado in un altro stato membro posso continuare ad usare il mio telefono: le

norme dell'UE sul roaming a tariffa nazionale ("roam like at home") consentono di

utilizzare il cellulare in qualsiasi altro paese dell'UE senza dover pagare tariffe

aggiuntive di roaming.

- Se sto male e vado in ospedale in un altro stato e mostrando la tessera sanitaria loro

mi garantiscono l’assistenza sanitaria.

- Diritto al lavoro (pubblico e privato) e allo studio in altri paesi ue: le autorità nazionali

SM di arrivo devono permetterti di utilizzare il titolo accademico che avevi nel tuo

paese di origine.

Possibili condizioni per professioni intellettuali:

- Superare esame di lingua

- Iscrizione prima di poter utilizzare il titolo professionale nell'ordine o

associazione professione del paese membro di arrivo con titolo di origine.

- Le industrie europee sono più competitive se le imprese possono vendere i loro

prodotti in tutto il mercato unico.

- Il brevetto europeo presenta un chiaro vantaggio economico per le imprese perché

devono più depositare una domanda (siccome c’è il mercato libero di accesso

dell’ue, posso registrare il brevetto/marchio a livello europeo; se lo registro solo in

Italia, quel marchio/brevetto ha limitazione al territorio italiano, quindi in Francia un

soggetto può prendere quello stesso marchio/brevetto).

Anche per quanto riguarda i prodotti importati in UE: es. I giochi hanno il marchio CE

che certifica che i prodotti che vengono prodotti nell’UE e che entrano dentro l’UE

hanno tutti una serie di requisiti uguali in materia di sicurezza e in materia

ambientale. 129

Per i consumatori l’UE:

- Regole per il prodotto difettoso

- Garanzie nelle vendite

- Clausole vessatorie (Dir. 93/13),

- Pacchetti turistici (Dir. 2015/2302);

- Pratiche commerciali scorrette (Dir. 2005/29)

- Diritti dei consumatori nei contratti a distanza (Dir. 2011/83)

- Diritto di recesso

- Cooperazione tra le autorità nazionali a tutela dei consumatori (Reg. 2006/2004)

Questi elementi non hanno fonte nazionale, ma dell’Ue-> sono infatti direttive, le quali per

caratteristica devono essere trasposte. (Collegamento: ci sono più direttive, rispetto ai

regolamenti, perché -> principio di proporzionalità, tipo di competenze, …).

- si paga e si ricevono pagamenti in unica moneta e bonifici senza tasse in tutta l’UE

- le famiglie e le imprese possono scegliere i loro fornitori di energia (collegamento:

sentenza costa c Enel) -> cioè nessun settore o pochi devono essere dei monopoli

dell’impresa e soprattutto statali, ma devono essere aperti al mercato, così che i

consumatori possano scegliere l’impresa, si crea concorrenza e i prezzi diminuiscono

(perché le imprese per attrarre i consumatori abbassano i prezzi, fanno pacchetti

vantaggiosi, ecc). I due settori ancora chiusi, dove quindi non c’è concorrenza, sono:

i servizi taxi (es. uber in Italia non c’è) e le concessioni balneari.

Fino a qui, leggilo, non studiarlo, perché non le chiede, sappile a grandi linee.

4 + 1 libertà di circolazione = mercato unico

● Libera circolazione delle merci

● Libera circolazione delle persone

CE: lavoratori; UE: persone...perché questa evoluzione? *

● Líbera circolazione dei servizi

● Libera circolazione dei capitali

+ Libera circolazione delle sentenze dei giudici degli Stati membri

*Con la CEE si parlava di lavoratori, mentre con UE si parla di persone: perché? —> con il

Trattato di Maastricht emerge l’importanza dei diritti fondamentali, dell’individuo in quanto

tale (dimensione meno economica rispetto alla CEE)

(Collegamento: cittadinanza dell’Ue e diritti fondamentali)

Obiettivi CEE e obiettivi Ue:

->Obiettivi trattato istitutivo CEE

1) Mercato unico (4 libertà di circolazione)

2) Abolizione dogane

3) Costruzione politiche comuni

->Obiettivi trattato UE

1) promuovere la pace, i suoi valori

2) spazio di libertà, sicurezza e giustizia

3) un mercato interno

4) Combatte le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra

donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore

5) rispetta diversità culturale e linguística.... 130

6) Nelle relazioni con il resto del mondo

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
151 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Francescaaa_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Crespi Serena.