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POSSIBILI SOLUZIONI REGOLATORIE:

Obblighi di disclosure,

I. per garantire trasparenza nei confronti del regolatore e del mercato;

Meccanismi di incentivo,

II. che incoraggino la rivelazione volontaria di informazioni, oltre ai

meri obblighi imposti;

Principio di proporzionalità,

III. per evitare un eccesso di vincoli che potrebbero ostacolare la

libertà di iniziativa economica e ridurre l’e cacia della regolazione.

modello principale-agente:

L’asimmetria informativa può essere interpretata attraverso il

il regolatore (principale) monitora e indirizza il comportamento dell’impresa (agente).

comportamenti opportunistici,

tuttavia, l’agente può adottare come:

• Selezione avversa: nascondere informazioni cruciali prima dell’intervento regolatorio;

• Azzardo morale: adottare strategie non trasparenti in seguito all’implementazione della

regolazione, perseguendo il proprio interesse a scapito dell’e cienza generale.

INCENTIVI E CONTROLLI incentivi adeguati.

Per allineare gli interessi tra regolatore e impresa, è fondamentale introdurre Il

discrepanza informativa

problema si aggrava all’aumentare della tra le parti, rendendo i controlli

particolarmente complessi. strumenti regolativi speci ci, programmi

Per contrastare tali di coltà, vengono adottati come i

di clemenza, collaborare con le autorità

che incentivano le imprese a fornendo informazioni utili

(ad esempio, nel caso dei cartelli). algoritmi

L’evoluzione tecnologica ha reso ancora più insidiosi alcuni fenomeni, poiché l’uso di

può facilitare la formazione e il mantenimento di intese anticoncorrenziali, rendendo i cartelli più

di cili da individuare e sanzionare.

FALLIMENTO DELLA REGOLAZIONE E INTERESSI PARTICOLARI

Il fallimento della regolazione può derivare dal perseguimento di interessi particolari, riconducibili

a tre principali fattori:

In uenza dei gruppi di interesse,

1. che condizionano l’azione politica e legislativa per ottenere

norme a loro vantaggio;

Cattura del regolatore,

2. in cui le imprese destinatarie dell’intervento regolatorio riescono a

in uenzare il regolatore, ottenendo misure favorevoli;

Distorsioni interne all’apparato pubblico,

3. quando gli stessi enti regolatori agiscono per

massimizzare il proprio interesse anziché il benessere collettivo.

teorie descrittive dell’interesse privato

Le si contrappongono alla teoria normativa dell’interesse

pubblico, mettendo in discussione l’idea che la regolazione abbia sempre l’obiettivo di

massimizzare il benessere sociale o risolvere i fallimenti di mercato. Secondo queste teorie,

politici e regolatori non operano necessariamente nell’interesse collettivo, ma spesso perseguono

il proprio vantaggio o quello di gruppi organizzati in grado di esercitare pressioni.

redistribuzione del benessere,

In questa prospettiva, la regolazione diventa uno strumento di

premiando coloro che possono o rire maggiori bene ci ai decisori politici. Individui e imprese

lobbying

investono risorse nel per ottenere regolazioni favorevoli, sfruttando la propria in uenza e

i legami politici.

Due approcci teorici spiegano questi fenomeni:

• Teoria della cattura del regolatore, secondo cui le imprese regolamentate riescono a

in uenzare l’autorità di regolazione a nché adotti misure a loro vantaggio, anziché tutelare il

mercato e l’interesse pubblico;

• Teoria della burocrazia, che evidenzia come gli stessi regolatori possano agire per il proprio

interesse, ampliando il loro potere e la loro in uenza anziché perseguire obiettivi sociali. 15

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REGOLAZIONE COMMAND AND CONTROL

command and control regole cogenti e vincolanti,

Il modello di regolazione si basa su che

sanzioni

impongono obblighi o divieti, accompagnati da in caso di inosservanza.

ELEMENTI CHIAVE

Gli elementi fondamentali di questo tipo di regolazione sono:

• Comando → obbligo

regola giuridicamente vincolante che impone un (dovere di fare) o un

divieto (dovere di non fare);

• Controllo → veri ca del rispetto delle regole da parte dei soggetti regolati;

• Sanzione → pecuniaria

penalità applicata in caso di violazione, che può essere o persino

penale (es. negli appalti pubblici per contrastare la corruzione).

Le funzioni di comando e controllo possono essere attribuite a un solo ente o a soggetti di erenti.

la sanzione ha un e etto deterrente,

Dal punto di vista economico, inducendo i destinatari della

norma ad adeguarsi alle prescrizioni.

Esempi di comandi:

• Obbligo di indossare le cinture di sicurezza

• Divieto di fumo nei locali pubblici

• Limiti alle emissioni inquinanti

• Restrizioni sul nanziamento degli enti locali

TIPOLOGIE DI SANZIONI

Sanzioni pecuniarie → multe e sanzioni economiche, che rappresentano un costo per il

trasgressore, ma generano entrate per lo Stato;

Sanzioni non pecuniarie → sospensione di licenze, revoca di autorizzazioni, pene detentive.

Queste misure comportano costi amministrativi elevati per il settore pubblico (ad esempio, i

costi del sistema carcerario).

EFFETTI ECONOMICI

Le sanzioni in uenzano il comportamento degli operatori economici, creando incentivi al rispetto

delle regole.

Sanzioni pecuniarie → agiscono come deterrente economico diretto;

Sanzioni non pecuniarie → hanno un impatto più severo, ma implicano costi sociali e

amministrativi più elevati.

MECCANISMI DI CONTROLLO

• Controllo sistematico: veri che costanti su tutti i soggetti coinvolti;

• Controllo a campione: ispezioni casuali, come negli accertamenti scali;

• Controllo ex ante: permessi e autorizzazioni preventive, per veri care la conformità prima che

l’attività abbia inizio. onerosa risorse signi cative.

L’attività di controllo è e richiede Per questo motivo, viene spesso

concentrata su soggetti più inclini a eludere la normativa o in settori ad alto rischio. 16

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REGOLAZIONE BASATA SU INCENTIVI

regolazione basata su incentivi

La è un meccanismo attraverso il quale un soggetto pubblico

comportamenti

indirizza le scelte individuali, di persone siche o imprese, verso considerati

socialmente desiderabili. Questo avviene attraverso l’alterazione dei costi e dei bene ci delle

decisioni economiche, incentivando le azioni considerate meritevoli e disincentivando quelle

ritenute dannose. sussidi e tasse

Dal punto di vista economico, questa forma di regolazione si basa su per

orientare il comportamento dei destinatari:

• Incentivi positivi (premi): ricompensa

prevedono una per chi adotta il comportamento

desiderato, come sussidi nanziari o agevolazioni scali;

• Incentivi negativi (punizioni): costo aggiuntivo

comportano un per chi non segue l’indirizzo

regolatorio, come tasse o sanzioni. libertà di scelta:

Un aspetto centrale di questo approccio è la i soggetti regolati valutano

autonomamente costi e bene ci della loro decisione, adattando il proprio comportamento in base

agli incentivi o erti.

Esempi di incentivi economici:

• Positivi: il Superbonus 110% per la riquali cazione energetica degli edi ci;

• Negativi: l’ecotassa sulle auto più inquinanti.

DIFFERENZE RISPETTO AL MODELLO COMMAND CONTROL

AND

& Control”,

A di erenza della regolazione “Command che impone obblighi giuridici vincolanti, la

regolazione basata su incentivi meccanismo di condizionamento

opera attraverso un

economico, senza imporre divieti o obblighi diretti. Le principali di erenze sono:

assenza di obblighi giuridici: la regolazione incentivante non impone un dovere di fare o non

facoltà

fare, ma lascia ai destinatari la di aderire, bilanciando autonomamente costi e bene ci;

maggiore libertà decisionale: individui e imprese mantengono un ampio margine di scelta, e il

risultato dell’intervento regolatorio dipende non solo dalle informazioni in possesso del

regolatore, ma anche dalle preferenze e dalle conoscenze dei soggetti regolati;

stimolo all’innovazione: gli incentivi non si limitano a orientare il comportamento, ma possono

nuove tecnologie

favorire lo sviluppo di per ridurre i costi di adeguamento. Ad esempio,

un’ecotassa non solo penalizza chi produce emissioni elevate, ma incentiva la ricerca di

tecnologie produttive più sostenibili.

EFFETTI ECONOMICI usso di cassa in due direzioni opposte:

La regolazione basata su incentivi in uenza il

• Sussidi: comportano aumento della spesa pubblica, con potenziali bene ci sociali e ambientali

nel lungo periodo;

• Tassazione: genera entrate per lo Stato, ma può essere percepita negativamente dalla

popolazione, specialmente se vista come un onere aggiuntivo ingiusti cato.

CRITICITÀ

criticità della regolazione

Le basata su incentivi riguardano diversi aspetti.

e etti redistributivi discutibili,

Innanzitutto, i sussidi possono generare in quanto chi ha già

adottato spontaneamente un comportamento virtuoso potrebbe percepirli come un vantaggio

ingiusti cato per chi si adegua solo grazie all’incentivo.

La tassazione, pur avendo lo scopo di disincentivare determinate attività, può paradossalmente

stigma sociale scudo scale,

ridurre lo associato a comportamenti dannosi. Un esempio è lo

che trasforma un illecito in una pratica accettabile attraverso il pagamento di una sanzione.

bilanciamento degli incentivi

In ne, il rappresenta una s da complessa: se troppo generosi, i

sussidi possono risultare ine cienti e onerosi per le nanze pubbliche; se troppo severi, le tasse

possono essere percepite come misure punitive e ingiuste, generando resistenze e malcontento.

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REGOLAZIONE BASATA SULL’INFORMAZIONE

obblighi di disclosure obblighi di trasparenza

Impone per le imprese e per gli enti pubblici, con

l’obiettivo di ridurre l’asimmetria informativa tra regolatori, aziende e consumatori.

Esempi di obblighi informativi

• Disclosure (imprese): etichette alimentari con composizione del prodotto, termini e condizioni

dei servizi digitali, prezzi chiari e trasparenti dei fornitori energetici;

• Trasparenza (enti pubblici): pubblicazione degli stipendi dei dirigenti della PA, divulgazione dei

rischi nanziari per gli investitori (come previsto dalla normativa MiFID).

CARATTERISTICHE DELLA REGOLAZIONE INFORMATIVA

"light touch regulation",

Questo approccio è spesso de nito poiché è poco invasivo e lascia

ampia autonomia ai destinatari. Il suo obiettivo principale &e

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Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

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