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5. SERVIZI E ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO CHE HANNO PER OGGETTO STRUMENTI FINANZIARI

I servizi e le attività di investimento che hanno per oggetto strumenti finanziari disciplinati nel TUF art. 1, comma 5 per

lo più svolti da Banche, SIM e in alcuni casi anche SGR, devono essere autorizzati e inseriti nell’elenco della CONSOB

affinché possano svolgere tali attività:

Servizio di consulenza in materia di investimenti (consulenza finanziaria): consiste nella prestazione di

1. raccomandazioni personalizzate a un cliente, dietro sua richiesta o per iniziativa del prestatore del servizio, riguardo

a una o più operazioni relative ad un determinato strumento finanziario.

Prima di rilasciare consulenze è fondamentale svolgere una profilatura dal cliente, in modo tale da potergli mostrare

servizi/attività più adatti alla sua situazione (TEST DI ADEGUATEZZA o TEST MIFID).

Servizio di gestione di portafoglio: prevede la gestione, su base discrezionale e individualizzata, di portafogli di

2. investimento, che includono uno o più strumenti finanziari, di un soggetto che dispone di un significativo patrimonio.

In questa attività, un intermediario finanziario investe i fondi del cliente con l'obiettivo di conservarne o aumentarne

il valore. Sebbene l'intermediario abbia il potere discrezionale di prendere le decisioni più opportune per il cliente,

vi è comunque un rapporto di mandato nei suoi confronti, ciò significa che chi lo conferisce può dare specifiche

indicazioni sull’ambito e sulle modalità con cui il gestore dovrà investire.

Esecuzione degli ordini per conto dei clienti: consiste, da parte dell’intermediario, nella conclusione di accordi di

3. acquisto o di vendita di uno o più strumenti finanziari per conto dei propri clienti, compresa la conclusione di accordi

per la sottoscrizione o la compravendita di strumenti finanziari emessi da un’impresa di investimento o da una banca

al momento della loro emissione.

L’intermediario nello svolgere la propria attività è chiamato a rispettare delle regole, in termini di tutela del cliente

ma non solo, anche se risultano più moderate, rispetto per esempio nel caso di gestione del portafoglio, in quanto

l’operato dell’intermediario si baserà sull’ordine richiesto dal cliente e non in base alla propria discrezionalità

(differenza principale tra punto 2 e 3).

È un’attività svolta principalmente da Banche e SIM.

L’intermediario guadagna attraverso il pagamento di commissioni, le quali variano da contratto a contratto, e che

viene corrisposta dal cliente. La commissione non varia dal risultato che il cliente otterrà dal servizio effettuato

dall’esecutore, in quanto si tratta di eseguire una prestazione corretta e non di risultato.

Negoziazione per conto proprio di strumenti finanziari: rappresenta il primo servizio finanziario disciplinato dal TUF.

4. Consiste nell’attività di acquisto e vendita di strumenti finanziari, in contropartita diretta, o in proprio.

Questa affermazione significa che il soggetto che opera per conto proprio è lo stesso che svolge il ruolo di

intermediario finanziario. Non riguarda quindi il singolo risparmiatore!

Questa attività la svolgono SOLO Banche e SIM e hanno ad oggetto strumenti finanziari.

In questo caso l’intermediario guadagna dalla plusvalenza o differenziale che consegue. Soprattutto in questo ambito

viene posto in essere l’HFT (negoziazione algoritmica ad alta frequenza).

Sottoscrizione e/o collocamento con assunzione a fermo sulla base di un impegno irrevocabile nei confronti

5. dell’emittente: prevede lo svolgimento di un’attività diretta ad offrire a terzi, strumenti finanziari di nuova emissione

(offerti in sottoscrizione e creati con un aumento di capitale di strumenti nuovi) o già emessi (offerta di acquisto o

collocamento) per conto di un emittente o di un potenziale (anche mercato primario).

Ad esempio, questo servizio si attua quando una società decide di collocare sul mercato dei propri titoli e si rivolge

ad un intermediario per ricevere il miglior supporto in questa operazione (intermediazione per far coincidere

domanda e offerta).

Tali titoli possono essere poi oggetto di consulenza o esecuzione di ordine in relazione ad un investitore terzo.

Inoltre, questa disciplina individua quali sono i diritti e doveri nel rapporto tra intermediario e società quando vi è un

impegno irrevocabile e quando non vi è:

a. intermediario assicura l’acquisto da parte propria di tutti i titoli eventualmente non collocati/sottoscritti →

IMPEGNO IRREVOCABILE 16

b. intermediario si assume l’incarico MA non si sobbarca alcun rischio sulla copertura dei titoli invenduti → SENZA

IMPEGNO IRREVOCABILE

La SCELTA DIPENDE DA TANTISSIME MOTIVAZIONI (sicuramente maggiore è il rischio dell’intermediario maggiore

sarà la sua remunerazione).

Ricezione e trasmissione di ordini: consiste nell’attività di chi si limita a ricevere e trasmettere (al negoziatore) gli

6. ordini di acquisto o di vendita e sottoscrizione provenienti dalla clientela, nell’ambito della quale rientra anche la

mera “mediazione”. In altre parole, l’investitore che si presenta da un intermediario con un preciso ordine e

quest’ultimo non ha la possibilità di eseguirlo (perché magari lo strumento si trova su un altro mercato sul quale egli

non ha autorizzazione ecc.), trasmetterà l’ordine in capo ad un altro intermediario.

Gestione di sistemi multilaterali di negoziazione (2004; MTF) e gestione di sistemi organizzati di negoziazione (2014;

7. OTF): la MIFID ha introdotto una sorta di nuova attività, solo per Banche e SIM, che consiste nella possibilità di gestire

un mercato dove più intermediari si scambiano strumenti finanziari e dove gli investitori non possono entrare. Si

tratta di un luogo dematerializzato in cui avvengono le contrattazioni.

MTF: sono circuiti alternativi di negoziazione, gestiti da istituzioni autorizzate o dalle stesse banche, che offrono

Ø a trader e agli intermediari finanziari un'alternativa alle borse tradizionali, consentendo di operare su una più

ampia varietà di mercati: includendo gli asset che non hanno accesso a un mercato ufficiale.

OTF: è un ulteriore circuito in cui le negoziazioni avvengono sotto limiti ancora differenti rispetto a MTF.

Ø

Oggi Banche e SIM comprano lo strumento finanziario sui mercati a cui hanno accesso attraverso piattaforme

online.

Vi sono anche:

OPC: si tratta di un mercato non regolato dove vi sono due soggetti che si mettono d‘accordo. Questa tipologia

Ø è possibile ma dipende sempre dal tipo di strumento finanziario oggetto della contrattazione.

Mercati Regolamentati: Borda d’Italia è l’unica che può gestirli.

Ø

Con l’entrata in vigore della MIFID II, e in relazione a questi servizi/attività, gli intermediari sono obbligati a fornire ai

clienti un rendiconto completo che riveli i costi e gli oneri della consulenza finanziaria. Questo documento deve essere

prodotto ed esibito al cliente. Fino a qualche anno fa, i costi e le provvigioni sui prodotti finanziari consigliati erano noti

principalmente agli intermediari, mentre i clienti avevano scarsa visibilità sui costi effettivi pagati. La MIFID II ha

cambiato questa situazione, rendendo il rendiconto costi e oneri un concetto fondamentale.

Ed essendo attività molto costose, in particolar modo: servizio di consulenza in materia di investimenti (consulenza

finanziaria) e il servizio di gestione di portafoglio, l’operato dell’uomo viene sostituito da piattaforme automatizzate,

comunemente chiamate “robot advice”.

Questi strumenti utilizzano algoritmi e intelligenza artificiale per fornire consulenza finanziaria automatizzata. Sebbene

possano essere più convenienti in termini di costi rispetto alla consulenza tradizionale, è essenziale valutare

attentamente la qualità e l’adeguatezza di tali servizi. I robot advice possono essere una buona opzione per gli investitori

che cercano soluzioni efficienti e a basso costo, ma è importante considerare anche la personalizzazione e l’attenzione

individuale che solo un consulente umano può offrire.

Le regole del TUF sono finalizzate a regolamentare i contratti derivanti da servizi e attività finanziarie, che hanno ad

oggetto strumenti e prodotti finanziari (con servizi/attività finanziare si intende proprio il precedente elenco). 17

6. CONSULENZA FINANZIARIA

Come può fare l’investitore a orientarsi a fronte di così tanti strumenti finanziari diversi?

Uno degli regolatore, soprattutto davanti ai frequenti episodi di truffe nei confronti del

obbiettivi principali del

risparmiatore, è di dell’investitore. Da una parte quindi l’intento della disciplina è stato di

aumentare la protezione

aumentare il ricorso al mercato finanziario, dall’altro fare in modo che l’investitore che vi voglia accedere detenga gli

strumenti adeguati. In questo scenario è divenuto fondamentale il servizio di finanziaria, soprattutto per

consulenza

l’investitore retail. Esso è stato specificatamente regolamentato proprio per raggiungere gli obbiettivi preposti.

Oggi gli investitori non sono più visti come una categoria omogenea (tutti uguali) come in passato, dove le regole si

applicavano allo stesso modo a tutti. Ci si è resi conto che questo non era più vero: dunque il diritto ha iniziato a

distinguere categorie diverse di investitori. Ciascuna di esse ha ricevuto una specifica disciplina che riguarda per lo più

le regole, che l’intermediario deve seguire, nel momento in cui vuole interfacciarsi con quella determinata categoria di

investitore.

Gli intermediari devono capire che tipo di cliente hanno di fronte attraverso profilatura, cioè viene creato

un’attività di

il profilo del cliente; è un obbligo, in quanto a seconda delle risposte alle domande poste dall’intermediario, vengono

assegnate delle “etichette”, cioè si effettua una catalogazione in base a ciò il cliente potrà avere un certo accesso al

mercato.

Differenza tra investitore retail e professionali

RETAIL: la legge non dice che cosa sia l’investitore retail, ma né da una definizione negativa.

INVESTITORE

Ø Il retail non è né un cliente professionale, né una controparte qualificata; è un soggetto che non ha competenze

specifiche in materia finanziaria ed è il soggetto maggiormente tutelato di tutti.

QUALIFICATA: si tratta investitori, NON retail, molto più

INVESTITORE PROFESSIONALE/CONTROPARTE

Ø consapevoli e che quindi possono muoversi nel mercato finanziario con minori protezioni.

La legge

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
36 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher monicaf1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dei mercati finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Mattasoglio Francesca.