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LE FONTI DELL'UNIONE EUROPEA (semplificato)

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, alcuni Stati europei hanno deciso di collaborare tra loro per

garantire la pace e la cooperazione. Questo ha portato alla creazione di un progetto per un'Europa

più unita. I primi passi in questo senso sono stati fatti attraverso alcuni trattati importanti:

Trattato di Parigi del 1951 : ha creato la CECA (Comunità Europea del Carbone e

• dell'Acciaio), per favorire la collaborazione in questi settori.

Trattati di Roma del 1957 : hanno dato vita a due nuove organizzazioni, l'EURATOM

• (Comunità Europea per l'Energia Atomica) e la CEE (Comunità Economica Europea).

Questi trattati hanno rappresentato le basi della futura Unione Europea.

Evoluzione degli accordi e rafforzamento della cooperazione tra gli Stati (semplificato)

Con il passare del tempo, gli accordi tra gli Stati europei sono stati modificati e migliorati,

rafforzando la cooperazione. Ecco le tappe principali:

Trattato di Maastricht (1992) e Amsterdam (1997) : hanno ampliato la collaborazione tra

• gli Stati europei.

Trattato di Nizza (2000) : ha proclamato la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione

• Europea , impegnando gli Stati a proteggere i diritti umani.

Trattato di Lisbona (2007) (in vigore dal 2009): ha portato importanti novità:

• Ha aumentato le aree in cui gli Stati devono seguire le regole comuni.

o Ha reso più democratici i processi decisionali per l'adozione di queste regole.

o Ha dato alla Carta di Nizza lo stesso valore giuridico dei trattati.

o Ha aggiornato i due principali trattati: TUE (Trattato sull'Unione Europea) e TFUE

o (Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea) .

Tuttavia, non si può ancora parlare di una vera e propria "Costituzione europea". Oggi le istituzioni

europee stanno affrontando una crisi di legittimità, come dimostrato dal caso della Brexit .

Le istituzioni principali dell'Unione Europea (semplificato)

L'Unione Europea oggi conta 27 Stati membri ed è organizzata con diverse istituzioni, ognuna con

ruoli e competenze specifiche. Ecco le principali:

Parlamento Europeo : è eletto direttamente dai cittadini degli Stati membri.

• Consiglio dell'Unione Europea : qui siedono i rappresentanti dei Governi degli Stati

• membri.

Consiglio Europeo : è composto dai Capi di Stato o Capi di Governo di ogni Stato membro.

• Commissione Europea : è formato da un rappresentante per ogni Stato membro.

• Corte di Giustizia dell'Unione Europea : ha sede a Lussemburgo e conta un giudice per

• ogni Stato membro.

Queste istituzioni collaborano per gestire e far funzionare l'Unione Europea.

Le fonti dell'Unione Europea (semplificato)

L'Unione Europea ha il potere di creare norme giuridiche vincolanti per tutti gli Stati membri.

Queste norme si dividono in due categorie:

Fonti primarie : sono i trattati più importanti, come il TUE , TFUE e la Carta di Nizza .

• Questi trattati sono al vertice del sistema normativo dell'UE e:

Definiscono come è strutturata e organizzata l'Unione Europea.

o Stabiliscono le regole principali per la convivenza tra gli Stati membri.

o Specificano in quali settori le istituzioni europee possono creare leggi.

o Descrivere le procedure che le istituzioni devono seguire per fare queste leggi.

o

Le fonti primarie sono immediatamente vincolanti, cioè non hanno bisogno di essere adattate alle

leggi nazionali: valgono subito per tutti.

Il diritto derivato o secondario dell'Unione Europea (semplificato)

Oltre alle fonti primarie, l'Unione Europea produce anche diritto derivato o secondario , che

include vari tipi di atti normativi:

Regolamenti : norme generali che si applicano direttamente in tutti gli Stati membri senza

• bisogno di leggi nazionali.

Direttiva : fissano un obiettivo che gli Stati devono raggiungere, ma lasciare ai singoli Stati

• la libertà di scegliere come raggiungerlo (decidono forma e mezzi).

Decisioni : norme subito applicabili, ma rivolte solo a specifici destinatari (uno o più Stati o

• determinate persone giuridiche o fisiche).

Raccomandazioni : atti non vincolanti, che suggeriscono agli Stati membri come orientare

• le loro politiche.

Pareri : atti non vincolanti, che esprimono l'opinione delle istituzioni europee su una certa

• questione.

Questo è il sistema delle norme che l'UE può adottare per regolare diversi aspetti della vita

comunitaria. Se vuoi approfondire qualche punto, fammi sapere!

Il primato del diritto dell'Unione Europea (semplificato)

Il diritto dell'Unione Europea ha una prevalenza sul diritto nazionale, il che significa che, in caso di

conflitto tra una norma italiana e una dell'UE, prevale quella europea. Questo principio trova

fondamento nella Costituzione italiana , precisamente nell'art . 117, comma 1 , che obbliga le

leggi nazionali a rispettare i vincoli derivanti dal diritto dell'UE e dagli obblighi internazionali.

La cessione di sovranità a favore dell'Unione Europea è sancita dagli articoli 11 e 117 della

Costituzione italiana , e garantisce che il diritto dell'UE abbia la priorità. Se c'è un conflitto tra una

legge italiana e una norma UE direttamente applicabile, il giudice deve disapplicare la legge

italiana a favore di quella europea.

Tuttavia, questa prevalenza non è assoluta. Il diritto dell'UE deve rispettare i principi fondamentali

dell'ordinamento italiano , chiamati controlimiti , che pongono un freno anche all'ingresso delle

norme internazionali nel nostro sistema. In caso di conflitto con questi principi, la Corte

Costituzionale interviene per garantire il loro rispetto.

Un esempio significativo è stato il caso Taricco (sentenza n. 24 del 2017), in cui la Corte

Costituzionale ha preferito chiedere alla Corte di Giustizia dell'UE un'interpretazione diversa di

una norma che sembrava violare un principio fondamentale del diritto penale italiano,

efficacemente applicare direttamente i controllimiti, per evitare gravi conseguenze nei rapporti tra

Italia e UE.

Casi di doppia pregiudizialità (semplificato)

La doppia pregiudizialità si verifica quando una norma nazionale sembra violare sia un diritto

fondamentale garantito dalla Costituzione italiana, sia uno protetto dalla Carta di Nizza (diritti

fondamentali dell'UE).

In questi casi, il giudice ha diverse opzioni:

1. Rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia dell'UE : il giudice può chiedere alla Corte di

giustizia dell'Unione Europea di pronunciarsi sulla compatibilità della norma nazionale con

il diritto dell'UE. La decisione della Corte influenzerà il caso in questione.

2. Disapplicare la norma interna : se la norma della Carta di Nizza violata ha effetti diretti,

il giudice può ignorare la norma italiana a favore di quella europea senza ulteriori passaggi.

3. Sollevare una questione di costituzionalità : se ritiene che la norma viola la Costituzione,

il giudice può chiedere alla Corte Costituzionale di esaminare la questione. Se la norma

viene dichiarata incostituzionale, la sentenza avrà effetto su tutti (erga omnes). Questa

possibilità è stata confermata a partire dalle frasi n. 269 del 2017 , n. 20 e n. 63 del 2019 .

Questa è una procedura per gestire casi in cui ci siano dubbi sulla compatibilità di una legge con

entrambi gli ordinamenti, costituzionale ed europeo.

Il Parlamento (semplificato)

Nel corso della storia, il termine parlamento ha indicato diverse assemblee con funzioni differenti.

Oggi, i parlamenti sono l'organo dove siedono i rappresentanti dei cittadini, scelti attraverso

elezioni per esercitare il potere di fare le leggi e partecipare alle decisioni politiche.

I parlamenti possono essere:

Monocamerali : formati da una sola camera, come in Cina, Grecia, Portogallo, Ucraina, ecc.

• Bicamerali : formati da due camere, come in Italia, Francia, Germania, ecc.

Nella maggior parte dei sistemi bicamerali , le due camere hanno modalità di elezione e funzioni

diverse ( bicameralismo imperfetto ). L' Italia , però, è un'eccezione perché ha un bicameralismo

paritario : le due camere (Camera dei Deputati e Senato) sono elette in modo simile e svolgono le

stesse funzioni.

I sistemi elettorali (semplificato)

I sistemi elettorali sono i meccanismi con cui gli elettori scelgono i propri rappresentanti. Il modo

in cui i voti vengono trasformati in seggi dipende dalla formula elettorale utilizzata. Ogni sistema

elettorale cerca un equilibrio tra due obiettivi:

1. Governabilità : assicurare che il Parlamento possa avere una maggioranza solida per

garantire un governo stabile.

2. Rappresentatività : far sì che il Parlamento riflette il più possibile le diverse opinioni

politiche del Paese.

Esistono diversi fattori che utilizzano un sistema elettorale, tra cui:

Collegi elettorali : suddivisioni territoriali in cui si svolgono le elezioni e si assegnano i

• seggi. Collegi uninominali : dove viene assegnato un solo seggio per ogni collegio.

o Collegi plurinominali : dove si assegnano due o più seggi.

o

Modalità di ripartizione dei seggi nei sistemi elettorali (semplificato)

La modalità in cui i seggi vengono assegnati nei collegi elettorali dipende dal tipo di sistema

elettorale adottato. Ci sono due principali sistemi, ognuno con vantaggi e svantaggi:

Sistemi maggioritari puri : assegnano il seggio (oi seggi) al partito o alla coalizione che

• ottiene il maggior numero di voti nel collegio.

Vantaggi : favoriscono la formazione di maggioranze solide e garantiscono

o maggiore governabilità .

Svantaggi : il Parlamento riflette meno accuratamente le diverse opinioni politiche

o del paese, penalizzando le minoranze.

Sistemi proporzionali puri : distribuiscono i seggi in base alla percentuale di voti ottenuti

• da ciascun partito.

Vantaggi : rappresentano più fedelmente le opinioni politiche del paese,

o permettendo anche alle minoranze di entrare in Parlamento.

Svantaggi : creare un Parlamento più frammentato , rendendo più difficile la

o formazione di una maggioranza stabile e quindi la governabilità.

Sistemi misti : nella pratica, i sistemi elettorali spesso combinano elementi dei sistemi maggiori e

proporzionali, o prevedono correttivi per bilanciare i vantaggi e ridurre i problemi di entrambi i

modelli.

Correttivi nei sistemi elettorali (semplificato)

I sistemi proporzionali e maggioritari possono essere modificati con dei correttivi per bilanciare

meglio rappresentatività e governabilità. Ecco alcuni esempi:

Correttivi dei sistemi proporzionali:

Soglia di sbarramento : per escludere i partiti molto piccoli, si ritiene che solo i par

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A.A. 2024-2025
88 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Beaprove di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Sacerdoti Giorgio.