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Interpretazione delle norme giuridiche
Qualora durante l'interpretazione nascano contrasti tra diverse norme, gli stessi verranno sanati mediante i seguenti criteri:
- Cronologico: prevale la norma di più recente emanazione
- Gerarchico: prevale la norma che proviene da fonte di diritto di grado più elevato
- Della competenza: prevale la norma che dispone su quella specifica materia
A seconda dei risultati ottenuti, l'interpretazione si può rivelare restrittiva o estensiva.
Ma cosa si intende per fonte di diritto? Il fatto o l'atto, idoneo a fissare una nuova norma e quindi produrre effetti giuridici; tra di esse distinguamo:
- Norme di produzione (norme, precetti e regole)
- Norme di cognizione (strumenti attraverso i quali venire a conoscenza delle norme, ad esempio la Gazzetta ufficiale)
Le fonti giuridiche hanno una rigida scala gerarchica, come prima accennato, che le vede distinte in:
- Fonti primarie (la Costituzione, le fonti Europee, le fonti dell'ordinamento statale,
Le fonti del diritto possono essere suddivise in:
- Fonti primarie (la Costituzione, le leggi, i trattati internazionali)
- Fonti secondarie (gli atti normativi adottati dalle Pubbliche Amministrazioni centrali o periferiche)
Le predette norme si rivolgono ai soggetti di diritto, identificabili sia in persone fisiche sia in enti giuridici, titolari di diritti e doveri.
Parte 2: Lo Stato e l'UE
Lo stato è definito dalla Costituzione come una comunità di individui stanziata su di un territorio ed organizzata in base ad un ordinamento giuridico. Si identifica in tre elementi essenziali:
- Popolo: la collettività di persone stanziate stabilmente sul territorio dello Stato, a cui è attribuito lo status di cittadino, da cui derivano diritti e doveri.
- Territorio: la parte di superficie terrestre su cui il popolo è stabilmente stanziato e sulla quale lo Stato esercita il suo potere di imperio; è fondamentale per l'unità dello Stato la stabilità territoriale.
- Sovranità: la potestà di
governo suprema, esclusiva ed originariaesercitata su di un determinato territorio statale, idonea a farvalere i propri comandi in forma coattiva, attraverso l'uso esclusivodella forza. La costituzione italiana, così come tutte le costituzionidel secondo dopoguerra, attribuiscono la sovranità al popolo, chela esercita però non attraverso democrazia diretta mademandando il governo allo Stato, scegliendo i proprirappresentanti.
Come si diventa cittadini italiani? E' cittadino italiano chi nasce dagenitori italiani, ovunque la sua nascita avvenga, o ancora, chi nasce nelterritorio della Repubblica se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi o ilfiglio non segue la cittadinanza dei genitori secondo la legge dello statoa cui appartengono ( ius soli ).
Elenchiamo di seguito le principali funzioni che lo stato esercitaattraverso i suoi organi:
- potere legislativo, attribuito al parlamento
- potere esecutivo, attribuito al governo che lo esercita attraverso
Le Pubbliche Amministrazioni● potere giurisdizionale, attribuito alla magistratura
Per realizzare obiettivi di pace e prevenire potenziali conflitti con altri Stati, lo Stato italiano promuove la propria partecipazione ad organizzazioni internazionali, aventi tutte il medesimo scopo. Tra queste, la principale è l'adesione dell'Italia all'ONU (Organizzazione Nazioni Unite), nata nel 1955; Tale organizzazione, che ha lo scopo di mantenere pacifici rapporti internazionali, si basa sui principi di uguaglianza dei popoli e delle nazioni e sui diritti inviolabili dell'uomo.
Altra fondamentale partecipazione è quella all'Unione Europea, con il cui trattato sul funzionamento, TFUE, viene introdotta accanto alla cittadinanza italiana, la cittadinanza europea, per tutti coloro che hanno la cittadinanza negli stati membri.
Parte 3: La Costituzione e gli organi Costituzionali
La Costituzione nasce a seguito della seconda guerra mondiale ed entra in vigore il
1° Gennaio 1948. Per comprendere l'attività generale dello Stato e delle sue Amministrazioni Pubbliche è fondamentale conoscere i principi fondamentali riconosciuti dalla nostra Costituzione, determinanti nella vita pratica degli organi ed enti statali. Vediamoli:
- principio democratico, in base al quale il governo dev'essere ricondotto alla volontà dei cittadini
- principio di sovranità popolare, per cui l'origine di ogni potere pubblico è il popolo
- principio di uguaglianza formale e sostanziale, di tutti i cittadini, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni sociali e personali
- principio del pluralismo delle formazioni sociali, enti politici territoriali, minoranze linguistiche, confessioni religiose, partiti politici ed altre
- principio della tutela del lavoro, inteso sia come diritto che dovere per ogni cittadino
- principio di solidarietà politica, economica e sociale
Il principio del ripudio alla guerra, come strumento di offesa o risoluzione controversie, è sancito dalla nostra Costituzione. Essa distingue gli Organi Costituzionali (Parlamento, Governo, Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale) dagli Organi di rilievo Costituzionale (CSM, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, CNEL e CSD). Vediamoli singolarmente.
Il Parlamento è il titolare del potere legislativo, essendo l'assemblea dei rappresentanti scelti dal popolo. Oltre alla funzione legislativa, svolge quella di indirizzo politico e di controllo sull'attività di governo. Merita un cenno anche la funzione giurisdizionale a cui è chiamato il Parlamento nel caso di messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica. Il Parlamento si compone di due camere, che godono di posizione di parità (bicameralismo perfetto) e durano in carica cinque anni:
- Camera dei Deputati, composta da 400 parlamentari (età minima 25 anni),
- Senato della Repubblica, composto da 200 senatori (età minima 40 anni).
ed eletta a suffragio universale e diretto- Senato della Repubblica, composto da 200 deputati ( età minima40 anni )ed eletto su base regionale. Chi è stato Presidente dellarepubblica è di diritto senatore a vita, mentre ogni Presidente dellaRepubblica in carica può nominare cinque senatori a vita, chehanno illustrato la patria per altissimi meriti
Per disciplinare il proprio funzionamento ed organizzazione, ilParlamento adotta i propri regolamenti a maggioranza assoluta dei suoimembri. Durante la prima seduta eleggono i propri organi interni,indispensabili per la propria attività; tra questi il Presidente della camera,che presiede il parlamento quando riunito in seduta comune, ed ilpresidente del Senato, vicario del Presidente della Repubblica qualoraimpedito a svolgere le proprie funzioni. Le deliberazioni delle assembleesono adottate mediante votazioni, per ciascuna delle quali viene previstoun quorum, strutturale, nel caso sia richiesta la
La maggioranza dei componenti del Parlamento è funzionale, nel caso sia richiesta la maggioranza dei presenti. Sui lavori delle assemblee, vige il principio della pubblicità, salvo determinate eccezioni.
Quando si riunisce il Parlamento in seduta comune?
- Per l'elezione ed il giuramento del Presidente della Repubblica
- Nel caso di messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica
- Per l'elezione di ⅓ dei giudici della Corte Costituzionale
- Per l'elezione di ⅓ dei membri del CSM
- Per la compilazione dell'elenco dei cittadini chiamati ad integrare la Corte Costituzionale nel caso di messa in stato d'accusa del Capo dello Stato
Il periodo di cinque anni di vita delle camere è chiamato legislatura; eccezione alla norma sono la proroga (in caso di guerra) o l'istituto del prorogatio (per cui l'organo scaduto continua ad esercitare le proprie funzioni sino a riunione delle nuove camere).
Esaminando il parlamento,
meritano citazione le prerogative parlamentari, ossia quegli istituti previsti dal legislatore per salvaguardare il libero esercizio delle funzioni parlamentari; tra di esse l'immunità parlamentare, per cui senza autorizzazione della propria camera i membri del parlamento non possono essere sottoposti a procedimento penale, e l'insindacabilità delle opinioni espresse, per cui i parlamentari non possono essere perseguiti per le opinioni espresse e i voti dati, né in sede civile, né penale, né amministrativa. Il Governo è l'organo che ha in mano la direzione politica dello Stato, composto dal Presidente del Consiglio ed i suoi Ministri e dura in carica cinque anni, salvo mozione di sfiducia. Terminate le elezioni, accade che il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio, il quale dovrà prestare giuramento nelle sue mani. A sua volta, il Presidente del Consiglio nominerà i Ministri scelti, i quali dovrannoanch'essi giureranno nelle mani del Capo dello Stato; una volta elaborato il proprio programma, per poter esercitare le sue funzioni, il governo dovrà ottenere necessariamente il voto di fiducia da parte del parlamento.
Esaminiamo gli organi del governo:
- Presidente del Consiglio, il quale dirige e coordina l'attività di governo; esso non ricopre una posizione sovraordinata rispetto ai ministri, ma possiamo definirlo primo tra pari. Nel caso di assenza, lo sostituirà il suo vice, che potrà occuparsi dei solo affari urgenti.
- Ministri: posti a capo dei rispettivi Ministeri, e a cui sono affidati i singoli rami della Pubblica Amministrazione. Il numero dei ministri non è fisso; a ciascuno potrà essere affidato infatti uno o più ministeri. Essi sono responsabili collegialmente degli atti del consiglio dei ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri. Definiamo reati ministeriali, quelli compiuti dai ministri abusando dei loro poteri.
poteri e funzioni.
Il Consiglio dei Ministri, composto dal Presidente del Consiglio, che lo presiede, e da tutti i Ministri. Si occupa di determinare la politica generale del governo, indirizzare l'attività amministrativa, deliberare disegni di legge, decreti aventi forza di legge, lo scioglimento di governi regionali e approvare le linee di indirizzo in materia di politica internazionale ed europea.
Il Presidente della Repubblica
Premesso che la predetta carica è incompatibile con qualsiasi altra carica, può essere eletto Presidente della Repubblica qualsiasi cittadino italiano che abbia compiuto 50 anni di età e che gode di diritti civili e politici. L'elezione avviene all'interno del Parlamento, riunito in seduta comune, per scrutinio segreto a maggioranza dei ⅔ dell'as