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PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA (ARTICOLO 3)

L’art.3 stabilisce il principio di uguaglianza e ne evidenza due aspetti :

1. Tutti i cittadini hanno apri dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali

(eguaglianza formale)

2. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,

limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della

persona umana e l’e ettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,

(uguaglianza sostanziale)

economica e sociale del paese

L’eguaglianza formale è propria della cultura liberale che riconosce la condizione di eguaglianza

nei punti di partenza, intesa come pari opportunità per ciascuno .

L’eguaglianza sostanziale, invece, evoca la concezione socialista dell’eguaglianza nei risultati ,

che impone allo stato di intervenire nella struttura economica della società al ne di rimuovere le

disuguaglianze esistenti.

I signi cati di eguaglianza (art 3.1)

davanti alla legge,

a) signi ca che questa si applica a tutti e sono vietate, in linea di massima, le

leggi ad personam, ossia che provvedono a favore (o sfavore) di singoli soggetti .

divieto di discriminazione, 3.1

b) Eguaglianza come l’art individua alcuni fattori che non

possono costituire divieto di discriminazione :

fi ff ff fi fi

- sesso = uomini e donne devono essere trattati in modo eguale e lo stesso divieto si applica alle

discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità dii genere .

- razza = è vietato introdurre e praticare discriminazioni dirette o indirette per motivi razziali . Con

la l. 645\1975 dio rati ca della Convenzione intenzione sull’eliminazione di tutte le forme Diu

discriminazione razziale è stata prevista una normativa penale .

- lingua = la legge non può fare distinzioni in base alla lingua conosciuta dai soggetti

dell’ordinamento .

- religione = la legge non può fare distinzioni in base alla religione professata .

- opinioni politiche = è un divieto di discriminazione connesso alla libertà di manifestazione del

pensiero .

- Condizioni personali e sociali = esse possono implicare sia il divieto di leggi ad personam, sia

il divieto di leggi che identi cano determinate caratteristiche della persona per introdurre una

disciplina discriminatoria . (Sent.163\1993)

c) eguaglianza dome divieto di distinzioni o pari cazioni irragionevoli, ciò signi ca che il giudizio di

eguaglianza svolto dalla Corte costituzionale ha carattere triangolare o trilaterale e poggia su tre

elementi necessari :

i) norma impugnata per violazione del principio di uguaglianza

ii) La norma parametro (art.3)

iii) La norma che fa da termine di paragone

Principio di eguaglianza ragionevole :

La legge deve trattare in modo eguale situazioni ragionevolmente eguali e in modo diverso

situazioni ragionevolmente diverse .

3.3 PROMOZIONE DELL’EGUAGLIANZA (art. 3.2)

La costituzione richiede che siano essi in atto interventi volti a promuovere l’eguaglianza . Essa

attribuisce alla Repubblica :

compito,

a) un che consiste nella rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che di

fatto limitano la libertà e l’eguaglianza .

ne

b) un che consiste nel pieno sviluppo della persona umana e nella e ettiva partecipazione di

tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese .

Quindi sono legittime singole azioni correttive di disuguaglianze di fatto (es. art.30, 31, 34, 36)

LA CITTADINANZA

CAPITOLO 8.4,

La costituzione è al cittadino che riconosce la piena titolarità dei diritti fondamentali previsti dalla

titolare

costituzione . Cittadino -> colui che è di diritti e di doveri

L. 91/1992 della cittadinanza:

Legge che disciplina l’acquisto

fi fi fi fi ff fi

Per nascita :

- glio di un cittadino italiano, madre o padre

- chi nasce nel territorio della Repubblica da genitori ignoti, apolidi o non possono trasmetterla

Per trasmissione :

- il minore straniero adottato da cittadino italiano o minore riconosciuto come glio dello stesso

- coniuge straniero che risiede legalmente in Italia, dopo matrimonio o unione civile, da almeno 2

anni (3 se residente all’estero)

Per concessione :

- lo straniero che possiede determinati requisiti dipendenti dalla durata della residenza legale in

Italia

(almeno 10 anni, 4 per cittadino dell’Ue, 5 per apolide o rifugiato, 3 per glio o nipote di cittadini

italiani per nascita)

In questi casi la cittadinanza è attribuita su domanda, tramite decreto del PdR su proposta del

consiglio dei ministri, sentito il consiglio di stato, preso giuramento di essere fedeli alla repubblica

e di osservare la costituzione e le leggi (naturalizzazione).

Per bene cio di legge :

- lo straniero glio o nipote in linea retta di chi è stato cittadino italiano, ha un vero è proprio

diritto alla cittadinanza, se ha assunto un impiego al servizio dello stato o se raggiunge la

maggior età in Italia essendovi residente legalmente da 2 anni .

- Ha diritto anche lo straniero nato e vissuto in italia se dichiara di volerla ottenere tra i 18 e 19

anni, oltre questo periodo può ottenerla per concessione .

Per merito :

allo straniero che abbia reso eminenti servizi all’Italia o quando ricorra un eccezionale interesse

dello stato

l. 91/1992

Inoltre la stabilisce che:

- doppia cittadinanza

è sempre ammessa la

- si espressa rinuncia in caso di acquisto di un altra cittadinanza,

perde la cittadinanza per di

diritto se il cittadino ha un rapporto di lavoro alle dipendenze di uno stato straniero e non ha

intenzione di cessarlo

- è consentito il riacquisto della cittadinanza per chi l’ha perduta con condizioni agevolate

- è prevista la revoca qualora il cittadino commetta reati di terrorismo o eversione .

Inoltre la costituzione stabilisce che :

- nessuno può essere privato della cittadinanza per motivi politici (art.22)

- Il cittadino può essere estradato, ossia consegnato ad uno stato estero dove abbia commesso

il reato per essere sottoposto alla giustizia per quel paese, solo nelle ipotesi espressamente

previste dalle convenzioni internazionali in materia (art. 26)

- Non è ammessa l’estradizione per reati politici ;

fi fi fi fi fi

La corte cost. ha dichiarato illegittima l’estradizione per reati puniti all’estero con la pena di morte

mandato

223\1996

(sent. sul caso Venezia); L’estradizione tra stati membri Ue è stata sostituita dal

d’arresto europeo al ne di garantire rapide procedure di consegna .

LA CONDIZIONE GIURIDICA DELLO STRANIERO

l straniero extracomunitario

o è colui che non è cittadino italiano e non è apolide, è colui che non

appartiene a nessuno stato dell’UE.

Art. 10.2 condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme dei

“la

trattati internazionali” .

La disciplina dell’ingresso, soggiorno e espulsione di extracomunitario si conforma anche al diritto

dell’Ue in tema dei frontiere interne ed esterne, asilo e immigrazione, secondo le competenze

artt.77-80 Tfue

attribuitegli dagli .

Essa è contenuta nel testo unico, che riconosce :

- comunque

i diritti fondamentali della persona umana allo straniero presente nel territorio

- regolarmente

Gli stessi diritti in materia civile del cittadino italiano allo straniero soggiornante

- Parità di trattamento e piena uguaglianza di diritti rispetto il lavoratore italiano ai lavoratori

stranieri regolarmente soggiornanti

diritto di asilo,

Art. 10.3 riconosce il secondo le condizioni stabilite dalla legge MA non gli è mai

stato dato attuazione => la giurisprudenza ha ritenuto che l'istituto costituzionale dell'asilo

dovesse considerarsi assorbito nell'istituto convenzionale del rifugio (in mancanza di leggi di

attuazione) di rifugiato”:

-> “status può essere richiesto da colui che abbandona il proprio paese a causa del

perseguitati,

forte timore di essere in realtà gode della protezione internazionale anche lo straniero

che pur non possedendo requisiti per essere riconosciuto come rifugiato correrebbe un rischio

e ettivo di subire un grave danno alla sua persona o alla sua incolumità in caso di rientro dal

paese di origine (protezione sussidiaria) Salvini (d.l 113\2018)

+ testo prevedeva anche protezione per motivi umanitari -> abolita da

I criteri per determinare quali Stato membro dell'unione competente l'esame delle richieste è

stabilito dal regolamento di Dublino III (regolamento Ue 2024\1351)

D.lgs. 286/1998 disciplina anche l’espulsione dello straniero, prevista:

- per motivi di ordine pubblico o sicurezza

- Conseguenza del soggiorno o entrata irregolare

- A titolo di misura di sicurezza, a titolo di sanzione sostitutiva o alternativa alla detenzione

Riguardo il respingimento alla frontiera :

- vietato respingimento verso uno stato in cui lo straniero possa subire persecuzioni; vietati i

respingimenti collettivi .

ff fi

SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE

8.6

Per un diritto soggettivo c’è :

- soggetto

il titolare del diritto e il contenuto del diritto ;

capacità giuridica, l’attitudine a essere titolari

Soggetti di diritto : coloro che godono di una cioè

di situazioni giuridiche :

- persone siche (individui presi singolarmente)

- persone giuridiche (raccolgono una pluralità di individui o beni)

La capacità giuridica si acquista al momento della nascita;

La capacità di agire al compimento dei 18 anni (esercitare effettivamente i diritti di cui si è titolari o

assumere obblighi).

- favorevoli

situazioni giuridiche : poteri, diritti soggettivi, interessi legittimi

- non favorevoli

situazioni giuridiche : obblighi, doveri, oneri e soggezioni

- Potere giuridico produrre

: è una situazione potenziale consistente nella possibilità astratta di

determinati e etti giuridici art.51)

( es. potere di accedere alle cariche elettive senza distinzioni di sesso

Diritto soggettivo diritto oggettivo

: l riconoscimento da parte del di una pretesa, che implica un

altrui obbligo di non fare o di fare ; e si distinguono in :

a) assoluto : che obbliga tutti i soggetti all’ordinamento a non intralciare godimento del diritto

b) relativo : dipende dal comportamento prescritto a un soggetto determinato (contratto e

prestazione)

Interesse legittimo : un diritto che si può far valere solo quando esso corrisponda a uno speci co

interesse pubblico .

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Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angelocaponero di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Morrone Andrea.
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