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IMPRESA FAMILIARE
Libro I, Art.230bis il soggetto familiare che svolge attività in modo
continuativo ha diritto al mantenimento secondo la situazione patrimoniale
della famiglia, di partecipare agli utili dell’impresa e a partecipare alle decisioni
inerenti all’impresa.
Nel 2016 questi benefici sono stati estesi anche al convivente stabile
L’imprenditore diventa tale quando ha cominciato l’attività ossia quando vi è la
spendita del nome e quando egli inizia a stipulare contratti che hanno rilevanza
all’esterno, non quando si iscrive al Registro delle Imprese.
Fenomeno dell’imprenditore occulto: è colui che non vuole apparire all’esterno
come imprenditore e usa un altro soggetto, un imprenditore palese magari
nullatenente per frapporlo tra sé e i terzi, come i creditori. Ciò è possibile ed
egli risulta soggetto al fallimento.
Art.147 della Legge Fallimentare al 5^ comma: si procede alla dichiarazione di
fallimento quando dopo la dichiarazione del fallimento di un individuale
imprenditore nei fatti non vi è un imprenditore occulto.
Art.10 della Legge Fallimentare: gli imprenditori devono essere dichiarati falliti
entro un anno della cancellazione dal Registro. Se i creditori entro un anno non
mi fanno istanza di fallimento, non vale la cancellazione della cancellazione sul
Registro e quindi non falliscono. 27/09/2017
La norma giuridica ha le seguenti caratteristiche: astratta, riguarda la notorietà
delle persone, coattiva/coercitiva, nuove (diverse a quanto c’era prima).
Come si collocano gerarchicamente, poi cronologicamente e poi la competenza
I criteri per risolvere le antinomie tra le norme (antinomie).
Al primo posto della gerarchia: Costituzione.
Legge: fonti normative (come la Costituzione). Al di sopra della Costituzione ci
sono i principi che la hanno fondata.
Art.139: La forma Repubblicana non è modificabile.
Il Parlamento per l’Art.138 può modificare la Costituzione, legiferare,… Ma se il
Parlamento emanasse una norma ingiusta, questa dopo aver seguito l’iter legis,
è valida o no?
Creonte dice ‘’il morto non può essere seppellito se è un
L’Antigone:
nemico’’ esiste lo ius sepulcri.
La lex discende dallo ius quasi sempre. I grandi principi morali e culturali sono
tali che non posso modificarli perché vi sarebbe una ribellione. Antigone non
accettò la legge ingiusta.
La Costituzione ha una sua forma che rispecchia i grandi principi morali del
popolo.
Art.11: NB! È un articolo che non ha effetto retroattivo, come le norme penali e
in favor rei. 4/10/2017
Art. 46: esalta la cooperazione di lavoratori e imprenditori nella azienda In
Italia non ha avuto grande applicazione.
Road Show: incontri con i fondi, ossia coloro che possono finanziare la propria
azienda Esempi di applicazione dell’articolo 46 (partecipazione dei lavoratori
all’organizzazione della società).
Art.47: si rivolge al sistema bancario. La funzione della Banca Pura sono
raccolta del risparmio ed esercizio del credito. Poi si è passati da Banca Pura a
Banca Generalista dove si svolgono anche altre funzioni.
Le Banche prima degli anni ’90 erano solo pubbliche, dette di Interesse
Nazionale; poi negli anni ’90 vi è stata la Privatizzazione delle Banche attuate
dal Centro Sinistra (come la privatizzazione dell’Enel nel 1963).
1990: Prima Privatizzazione delle Banche vendere assets pubblici ai privati.
Le Banche che sono pubbliche per diventare private diventano SPA. La Banca
pubblica viene scorporata in: Banca e Fondazione (ha le proprietà della Banca).
Da qui si passa alla privatizzazione sostanziale ovvero con la cessione degli
assets ai privati.
1999: Le Fondazioni con natura pubblicistica vengono definite ‘’private’’ con la
legge Ciampi. Quindi le Fondazioni Bancarie sono private.
Se la Banca è in mano pubblica è difficile che fallisca, invece la Banca privata è
più facile che fallisca perché lo Stato non può aiutare i privati, altrimenti si cade
nell’illecito (no Aiuto di Stato).
Rapporto fra Regolamento e Legge: prevale il regolamento; ma se la legge è
del 1990 e il regolamento nel 1980 prevale la Legge; negli altri casi prevale
sempre il regolamento. 4/10/2017
Manca
11/10/2017
La tutela generale serve a far sì che non si falsi la concorrenza, a discapito
della collettività.
Nel Trattato CECA e CECA sono stati introdotti gli art. 64 e 65 per tutelare la
concorrenza 1953: Primo trattato Antitrust; ma già nel ’42 c’erano articoli
che disciplinavano la concorrenza.
Art. 1321: Contratto che è da regolamentare con i trattati antitrust. La
concorrenza deve essere lecita. I limiti alla concorrenza sono di due tipi:
-Limiti alla concorrenza fattizi (contrattuali)
-Limiti alla concorrenza legali (che non guarda alla controparte)
Le norme in questione sono nel Libro V.
I limiti contrattuali possono ma non devono essere introdotti dall’imprenditore,
perché questi limiti non si applicano ai privati.
autonomo: artigiano, agente (promuove la conclusione dei
Lavoratore
contratti di vendita dei prodotti dell’impresa).
Coloro che possono conoscere info riservate, strategiche dell’impresa
nell’interesse della quale operano (come amministratori, dipendenti,…) devono
avere dei limiti legali.
Il lavoratore dipendente ha due vincoli:
-Non può fare concorrenza all’imprenditore (art.2105) (è una norma fondata
e quindi non va scritta nel contratto di lavoro)
-Non può divulgare informazioni riservate apprese sul posto di lavoro
Art.2125 è possibile pattuire il Patto di non concorrenza: per il tempo
successivo al contratto di lavoro; vi sono 5 requisiti della clausola da rispettare:
forma scritta, corrispettivo, limiti di tempo, oggetto, luogo. Durata non
superiore ai 5 per i dirigenti, e 3 per gli altri. Il patto di non concorrenza non va
fatto su tutti i lavoratori, ma solo su coloro per cui vale la pena farlo.
La forma dei contratti è libera, non ci sono contratti standard (parte quello del
tram), i contratti sono fatti ad hoc per la fattispecie, le clausole sono
necessariamente diverse. Invece, per il patto di non concorrenza la forma
scritta è ad substantiam (per la sua validità) o ad probationem (se non è
scritto, non lo puoi provare).
Un tempo i patti di non concorrenza erano abituali, c’erano quasi ovunque.
RAL=retribuzione annua lorda.
Le conseguenze naturali di aver violato il patto:
-restituire ciò che ho percepito dal patto
-risarcire il danno con una somma che non deve essere sproporzionata perché
in tal caso il giudice la regola in maniera adeguata.
È colui che sostiene che il lavoratore ha violato il patto che deve provarlo.
Limiti di luogo: il luogo è dove si esercita la propria attività.
Il lavoratore si prende il corrispettivo e deve poter lavorare; quindi questo patto
non deve limitare il lavoratore in un certo senso: egli non può essere limitato e
non lavorare sfruttando le capacità apprese sul posto di lavoro. Ciò andrebbe a
ledere il diritto al lavoro.
Art. 1751bis: Patto di non concorrenza (rubrica): rapporto di Agenzia
Contratto di Agenzia: La ditta preponente è l’impresa che dà il mandato
all’agente. L’agente è un autonomo (agente di commercio con propria partita
IVA e si muove nell’ambito del territorio assegnatogli) che promuove la
conclusione del contratto per vendere i prodotti dell’impresa; egli può essere
anche il dirigente dell’azienda. All’agente spetta una provvisione del prezzo di
vendita che gli viene dato dall’azienda preponente.
L’edicolante non ha il rischio del non venduto: il giorno dopo restituisce il non
venduto alla Casa Editrice; è la Casa Editrice che si assume il rischio.
Elementi essenziali di un contratto di compravendita:
causa, oggetto determinato e determinabile, forma, merce-prezzo.
Durante il rapporto di lavoro l’agente ha l’esclusiva, cioè la preponente non può
contattare un altro agente e l’agente non può vendere prodotti della
concorrenza. 12/10/2017
Amministratori: lavoratori nominati dall’assemblea, legati con un vincolo alla
società per cui lavorano.
Per la Società in Nome Collettivo (con almeno 2 soci) Egli risponde
illimitatamente delle azioni della società. Il socio non può svolgere attività in
concorrenza, ciò vale anche per le società in accomandita semplice.
Per la Società per Azioni: art. 2390: divieto di concorrenza. Gli amministratori
non possono svolgere attività in concorrenza in proprio, né sotto un’altra
società. I soci dell’assemblea dell’impresa X devono permettere che
l’amministratore svolga attività di concorrenza presso un’altra società; senza
questo permesso si ha una revoca per giusta causa e il risarcimento del danno.
L’assemblea dei soci può consentire agli amministratori di svolgere altri
incarichi in concorrenza, ma ciò non è sempre possibile perché alcuni incarichi
non sono compatibili con l’attività di amministratore (ad esempio questo limite
vale per le Banche, per le Controllate se queste svolgono attività inerenti)
Oltre all’Art. 2390 c’è un’ulteriore norma che parla di interesse particolare
occasionale, cioè se sono amministratore della Fiat e della Volkswagen è lecito
però la la mia società decidere di espandersi ma il problema è che il terreno
adiacente alla società è di mio fratello, il problema è che c’è un problema di
interesse. L’interesse è confliggente, perché in quanto amministratore di
società voglio pagare il terreno il meno possibile ma in quanto familiare che
venga pagato il più possibile.
Art. 1391: Obbligo di trasparenza, l’amministratore deve chiarire l’interesse
dandone notizia precisandone l’origine e l’oggetto. La vecchia norma imponeva
di comunicarlo, di partecipare eventualmente alla discussione ma di astenersi
dalla votazione e succedeva che il consigliere interessato doveva
preferibilmente uscire dall’aula. Oggi è più complicato e meno efficace,
l’amministratore delegato deve astenersi dall’operazione e il CdA deve
giustificare l’operazione perché questa è criticabile (comprare un bene di un
proprio amministratore).
Passaggio ulteriore: norma specifica in riferime