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Concetto di annullabilità e nullità del provvedimento amministrativo
NB: Concetto di annullabilità del provvedimento (decisione amministrativa passibile di annullamento)1
Concetto di Nullità del provvedimento (incapacità della decisione amministrativa di produrre i suoi effetti)
NB: Sino a quando non venga annullato un provvedimento, quest'ultimo è capace di produrre i suoi effetti (nonostante sia passibile di annullamento). Invece se un provvedimento è dichiarato nullo, non produce i suoi effetti.
Chi potrebbe annullare un provvedimento (che ha almeno uno dei tre vizi)?
- La PA stessa potere di autoannullamento.
- Il giudice amministrativo si può richiedere l'annullamento del procedimento amministrativo (illegittimo) entro il termine breve di 60 giorni.
Es: se si riscontrano irregolarità nelle graduatorie di ammissione ad un concorso pubblico, si può fare ricorso al giudice entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria stessa: scaduto il termine non vale più.
Il ricorso al giudice. Vediamo meglio i 3 vizi del potere amministrativo:
-
Violazione di legge da intendersi non come violazione della legge in senso formale, ma come violazione di un provvedimento sancito da una norma (che può essere sancita da un'amministrazione comunale, decreti ecc.)
-
Eccesso di potere quella decisione amministrativa rispetto alla quale si riesce a dimostrare che la PA ha adottato quella decisione per perseguire dichiaratamente un interesse pubblico, ma nella sostanza la PA è stata mossa da un altro interesse (l'amministrazione usa il suo potere in modo sviato). Es: trasferimento di un pubblico dipendente da una sede all'altra per esigenze dei servizi della PA, ma in realtà come forma sanzionatoria nei confronti di quel pubblico dipendente.
-
Incompetenza il legislatore si dimentica di qualificare il provvedimento. Si parla di incompetenza relativa se una decisione amministrativa è assunta da un certo
organo di una PA, ma quella decisione doveva in realtà essere assunta da un diverso organo della stessa PA. Se sono PA diverse si cade in incompetenza assoluta. Si parla di incompetenza assoluta se questa determina la nullità del provvedimento. L'amministrazione, prima di annullare una decisione, deve prendere in considerazione altri interessi e deve verificare se, attraverso l'annullamento d'ufficio del provvedimento, va a soddisfare meglio l'interesse pubblico.
Deve considerare anche l'interesse del privato destinatario della decisione di primo grado che ha fatto affidamento sulla stabilità di quella decisione. È L'amministrazione inoltre deve tenere conto del fattore tempo la PA può eliminare d'ufficio solo entro un certo tempo ragionevole.
(LEZ.16) Lezione del 6 dicembre 2022
POTERE DI AUTOANNULLAMENTO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Abbiamo visto nella lezione precedente i tre vizi del potere amministrativo, in
particolare il vizio dilegittimità.Tuttavia, non basta il vizio di legittimità per l’autoannullamento, ma la PA dovrà prendere in considerazioneanche:
- Interesse privato
- Tempo
L’art.21 novies (2015) sancisce che il potere di annullamento dele PA deve avvenire entro un termineàragionevole e non superiore ai 18 mesi (ridotto nel 2021 a 12 mesi con il D.L.77/2021 decretoamplificazione bis, convertito poi in L.108/2021) dalla decisione viziata di primo grado o dal silenzio-assenso.Scaduti questi termini temporali, poi non potrà più tornarci sopra per discuterla.
Inoltre, il potere di annullamento è limitato a provvedimenti favorevoli al privato e che ne amplino la sferagiuridica, come ad esempio:
- Provvedimenti autorizzatori
- Provvedimenti attributivi di vantaggi economici.
INGANNO DA PARTE DEL PRIVATO VERSO LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Al comma 2-bis (art.21 novies 2015), si parla di eccezione al termine di 18 mesi (poi ridotti a
12) se il provvedimento amministrativo favorevole al privato sia stato preso dalla PA sulla base di un inganno da parte del privato; dunque, il provvedimento potrà essere annullato sempre, anche una volta decorso il termine.
Nel momento in cui si ha a che fare con un inganno da parte del privato nei confronti delle PA, si entra nella sfera delle dichiarazioni mendaci (o dichiarazione del falso). Tale evento non sempre costituisce un reato penalmente perseguibile, ma dovrà essere accertato e passare attraverso un giudice previa condanna (una volta presa la decisione, non si potrà più rivedere).
Ciò coincide (o equivale) ad un eccesso di tutela verso il privato anche per eccesso di tempo necessario. Il giudice amministrativo, infatti, non considera tale disposizione (o eccezione).
L'art.39 del testo unico dell'edilizia sancisce l'annullamento del permesso di costruire da parte della regione = potere speciale di autoannullamento concesso.
alle regioni (hanno autorità sovraordinata al comune) in materia urbanistico-edilizia. L'annullamento del permesso di costruire deve avvenire entro 10 anni dalla decisione qualora il provvedimento amministrativo non sia conforme alla normativa urbanistico-edilizia vigente. 2. OPPORTUNITÀ DEL PROVVEDIMENTO Qualora la decisione di primo grado non rappresentasse più la via migliore per soddisfare l'interesse pubblico, allora la PA potrebbe tornare sul provvedimento e revocarne gli effetti: - Efficacia "Ex nunc" della revoca mantiene i suoi effetti passati sino alla revoca e li annulla per il futuro. - Annullamento d'ufficio che ha efficacia "Ex tunc" elimina retroattivamente la decisione di primo grado perché il provvedimento è viziato, egli effetti prodotti da allora. La decisione di primo grado non rappresenta più la via migliore per soddisfare l'interesse pubblico a causa di: Potere direvoca per sopravvenienza, o per nuova- Sopravvenuti motivi di interesse àvalutazione dell’interesse pubblico originario- Mutamento della situazione di fatto potere di revoca per pentimento 55àPotere di revoca per pentimento revoca-pentimento non è valida per provvedimenti§ Autorizzatori§ Attributivi di vantaggi economiciLa DIA (denuncia di inizio attività), diventata poi dal 1990 SCIA (segnalazione certificata d’inizio attività)sono due atti amministrativi utilizzati per dichiarare l’inizio di un’attività di un privato.La dichiarazione va fatta perché potrebbe ledere all’interesse pubblico.Il provvedimento/potere autorizzatorio della PA è quello di controllare preventivamente “Ex ante”, poi conun’istanza la potrà rigettare o accogliere la richiesta del privato.Il privato inoltre è tutelato da:- Silenzio-assenso- SCIAà fa diventare il privato dasoggetto istante a soggetto segnalante, che quindi potrà avviare l'attività anche senza autorizzazione della PA, la quale, in ogni caso, svolgerà successivamente un controllo "Ex post" (entro 60 giorni dal deposito della SCIA. NB: il termine è di 30 giorni se l'attività che si vuole iniziare è edilizia). 56(LEZ.17) Lezione del 12 dicembre 2022 LA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ Con il nuovo meccanismo della SCIA il privato non presenta un'istanza all'amministrazione per avere un'autorizzazione: presenta un'autorizzazione con la quale comunica alla PA che sta per intraprendere una certa attività (edilizia, commerciale, somministrazione di bevande e alimenti ecc.). Questo controllo amministrativo non è più un controllo a priori (Ex ante), ma un controllo che si svolge a valle (Ex post). È quindi un rovesciamento rispetto il regime amministrativo: prima ilprivato deve presentare un'istanza, orail controllo della PA avviene dopo, ma comunque entro un certo limite temporale.
NB: l'ambito privilegiato che ha a che fare spesso con la SCIA è quello edilizio (sicuramente c'è domanda sulla scia in sede di esame).
Non si tratta di una comunicazione semplice, ma il legislatore la qualifica certificata.
L'ambito di applicazione della scia occorre analizzare i casi in cui- il privato è comunque costretto a presentare un'istanza per avere un provvedimento autorizzatorio- oppure basta solo che comunichi alla PA.
NB: Il regime amministrativo-autorizzatorio è uno schema che coesiste con il nuovo schema (introdotto dal1990) della SCIA.
Ci sono attività per le quali il privato deve ricorrere alla SCIA, ma esistono attività per cui il privato devecomunque presentare un'istanza Ex ante alla PA.
Necessario specificare l'ambito di applicazione della SCIA.
Il primo comma dell'art. 19 della legge 241/1990 è dedicato alla SCIA (Segnalazione certificata di inizio di attività). Ogni atto di autorizzazione, comunque esso sia denominato, è sostituito da una segnalazione dell'interessato, il cui rilascio dipende esclusivamente dall'accertamento di presupposti requisiti di tipo oggettivo/soggettivo indicati direttamente dalla legge, o da atti amministrativi a contenuto generale (cioè atti che hanno valore normativo).
Dunque, la SCIA trova applicazione quando il potere autorizzatorio della PA (Pubblica Amministrazione) è integralmente vincolato, cioè se la PA dovesse decidere su quell'istanza del privato, questa sarebbe integralmente vincolata dalla legge (la PA non farebbe nient'altro se non verificare che l'istanza presenti i requisiti necessari allo svolgimento dell'attività per cui è richiesta l'autorizzazione).
La SCIA sostituisce quindi i provvedimenti amministrativi.
ma solo quelli di carattere vincolante alle PA. Molto spesso il privato potrebbe non essere in grado di raggiungere da solo i requisiti necessari, quindi, chiede la consulenza di un tecnico. Riassumendo… à La SCIA sostituisce provvedimenti autorizzatori, ma non tutti solo quelli di natura vincolata (quelli per i quali la Pa dovrebbe solo verificare requisiti necessari allo svolgimento dell’attività). Non sarebbe un’attività discrezionale, ma interamente vincolata. Ci sono delle esclusioni (sottolineate nell’art.19 comma 1 riportato qui sotto): in taluni casi, pur trovandoci di fronte a provvedimenti vincolati, il privato deve ricorrere comunque all’istanza Ex ante senza passare per la SCIA. “Ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato, comprese le domande per le iscrizioni in albi o ruoli richieste per l'esercizio di attività imprenditoriale, co