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LUOGO E DATA

Il provvedimento amministrativo è strutturato in un certo modo ed ha una parte di intestazione che rileverà quando parleremo della fase dell'avvio del procedimento. Questa parte del provvedimento si ripercuote su questa parte del provvedimento. III ANNO GIURISPRUDENZA II SEMESTRE 47 DIRITTO AMMINISTRATIVO Preambolo - tutta la descrizione della fattispecie - fase istruttoria del procedimento, che è la seconda. Motivazione - art. 3 della legge 241 e lo vedremo quando faremo il procedimento. Elemento volitivo - che i funzionari pubblici la chiamano la determina o la delibera ed è la parte in cui l'organo amministrativo manifesta la sua decisione - è questa è fase decisoria. Dispositivo - che è la parte che ci dice che è l'espressione della volontà dell'organo ed è sempre nella fase decisoria. Disposizione per l'efficacia - riguarda il

procedimento amministrativo. Un provv. adottato ma non efficace non può produrre effetti nella mia sfera giuridica e quindi io non lo posso impegnare e riguarda le comunicazioni e i controlli e lo troviamo all'interno del provvedimento. Sottoscrizione che adesso è quasi sempre digitale.

Scia: Uno dei problemi del cittadino e p.a. è la che il cittadino vuole qualcosa dalla amministrazione e l'amministrazione tace, quindi sono provvedimenti to di istanza di parte a cui dovrebbe seguire un provvedimento che non deve per forza rilasciare l'autorizzazione. Ci sono tutte una serie di attività dove io ho bisogno di un'autorizzazione da parte dell'amministrazione e se non mi autorizza sono direttamente bloccato.

Articolo. 19 -> segnalazione certificata d'inizio attività - Scia.

1. Ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato, comprese le domande per le iscrizioni

In albi o ruoli richieste per l'esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale il cui rilascio dipenda esclusivamente dall'accertamento dei requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto generale, e non sia previsto alcun limite o contingente complessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli atti stessi, è sostituito da una segnalazione dell'interessato, con la sola esclusione dei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali e degli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza, all'immigrazione, all'asilo, alla cittadinanza, all'amministrazione della giustizia, all'amministrazione delle finanze, ivi compresi gli atti concernenti le reti di acquisizione del gettito, anche derivante dal gioco, nonché di quelli previsti dalla normativa per le costruzioni in zone sismiche e di

quelli imposti dalla normativa comunitaria. La segnalazione è corredata dalle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell'atto di notorietà per quanto riguarda tutti gli stati, le qualità personali e i fatti previsti negli articoli 46 e 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, nonché, ove espressamente previsto dalla normativa vigente, dalle attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati, ovvero dalle dichiarazioni di conformità da parte dell'Agenzia delle imprese di cui all'articolo 38, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, relative alla sussistenza dei requisiti e dei presupposti di cui al primo periodo; tali attestazioni e asseverazioni sono corredate dagli elaborati tecnici necessari per consentire le verifiche di competenza dell'amministrazione. Nei casi in cui la normativa vigente

prevedel'acquisizione di atti o pareri di organi o enti appositi, ovvero l'esecuzione di verifiche preventive, essi sonocomunque sostituiti dalle autocertificazioni, attestazioni e asseverazioni o certificazioni di cui al presentecomma, salve le verifiche successive degli organi e delle amministrazioni competenti. La segnalazione,corredata delle dichiarazioni, attestazioni e asseverazioni nonché dei relativi elaborati tecnici, può esserepresentata mediante posta raccomandata con avviso di ricevimento, ad eccezione dei procedimenti per cui èprevisto l'utilizzo esclusivo della modalità telematica; in tal caso la segnalazione si considera presentata almomento della ricezione da parte dell'amministrazione. (103)

2. L'attività oggetto della segnalazione può essere iniziata, anche nei casi di cui all'articolo 19-bis, comma 2, dalla data della presentazione della segnalazione all'amministrazione competente. (109)

L'amministrazione competente, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti di cui al comma 1, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della segnalazione di cui al medesimo comma, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa.

Qualora sia possibile conformare l'attività intrapresa e i suoi effetti alla normativa vigente, l'amministrazione competente, con atto motivato, invita il privato a provvedere prescrivendo le misure necessarie con la fissazione di un termine non inferiore a trenta giorni per l'adozione di queste ultime.

In difetto di adozione delle misure da parte del privato, decorso il suddetto termine, l'attività si intende vietata.

Con lo stesso atto motivato, in presenza di attestazioni non veritiere o di pericolo per la tutela dell'interesse pubblico in materia di ambiente,

paesaggio, beni culturali, salute, sicurezza pubblica o difesa nazionale, l'amministrazione dispone la sospensione dell'attività intrapresa. L'atto motivato interrompe il termine di cui al primo periodo, che ricomincia a decorrere dalla data in cui il privato comunica l'adozione delle suddette misure. In assenza di ulteriori provvedimenti, decorso lo stesso termine, cessano gli effetti della sospensione eventualmente adottata. (108)

4. Decorso il termine per l'adozione dei provvedimenti di cui al comma 3, primo periodo, ovvero di cui al comma 6-bis, l'amministrazione competente adotta comunque i provvedimenti previsti dal medesimo comma 3 in presenza delle condizioni previste dall'articolo 21-nonies. (107)

4-bis. Il presente articolo non si applica alle attività economiche a prevalente carattere finanziario, ivi comprese quelle regolate dal testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993.

n. 385, e dal testo unico in materia di intermediazione finanziaria di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.(102)

[5. Il presente articolo non si applica alle attività economiche a prevalente carattere finanziario, ivi comprese quelle regolate dal testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, e dal testo unico in materia di intermediazione finanziaria di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. Ogni controversia relativa all'applicazione del presente articolo è devoluta alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Il relativo ricorso giurisdizionale, esperibile da qualunque interessato nei termini di legge, può riguardare anche gli atti di assenso formati in virtù delle norme sul silenzio assenso previste dall'articolo 20. (101)]

6. Ove il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, nelle dichiarazioni o attestazioni o

asseverazioniche corredano la segnalazione di inizio attività, dichiara o attesta falsamente l’esistenza dei requisiti o dei presupposti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a tre anni.

6-bis. Nei casi di Scia in materia edilizia, il termine di sessanta giorni di cui al primo periodo del comma 3 è ridotto a trenta giorni. Fatta salva l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 4 e al comma 6, restano altresì ferme le disposizioni relative alla vigilanza sull’attività urbanistico edilizia, alle responsabilità e alle sanzioni previste dal decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e dalle leggi regionali. (104)

6-ter. La segnalazione certificata di inizio attività, la denuncia e la dichiarazione di inizio attività non costituiscono provvedimenti taciti direttamente impugnabili. Gli interessati possono sollecitare l'esercizio delle verifiche spettanti all'amministrazione e,

In caso di inerzia, esperire esclusivamente l'azione di cui all'art. 31, commi 1, 2 e 3 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104. (106) (110) (111) 31/03/2022

Le posizioni giuridiche soggettive nel diritto amministrativo (prima parte)

Noi di fatto dobbiamo analizzare una serie di figure che sono tra di loro apparentate, nel senso che l'interesse legittimo poi si può declinare sotto forma di interesse diffuso e di interesse collettivo; essi sono infatti sono forme di interessi legittimi che però si riferiscono a più soggetti. Dal punto di vista strutturale, quindi, è comunque un interesse legittimo.

Per cui di fatto dobbiamo distinguere 3 situazioni:

  1. interesse di fatto
  2. diritto soggettivo
  3. interesse legittimo

Naturalmente dobbiamo collocare l'interesse legittimo in mezzo tra diritto soggettivo e interesse di fatto.

L'interesse di fatto è un interesse che io ho come soggetto privato ma che non ha una rilevanza

perl'ordinamento; cioè un interesse che è definito di mero fatto perché non intercetta in alcun modo l'ordinamento giuridico. L'interesse di fatto è dunque un interesse che resta mio, è una mia aspirazione personale, che però non trova protezione giuridica (questa è la grossa differenza con l'interesse legittimo). È una questione che riguarda solo me e non un certo numero di consociati e per questo di fatto io non ho la titolarità di una posizione giuridica soggettiva che mi permette di chiedere qualcosa all'amministrazione; al contrario, l'interesse legittimo mi mette nella condizione di poter chiedere qualcosa all'amministrazione, a seconda che sia pretensivo o positivo. III ANNO GIURISPRUDENZA II SEMESTRE 49 DIRITTO AMMINISTRATIVO Per capire cos'è l'interesse legittimo dobbiamo ripassare i diritti soggettivi, perché i diritti soggettivi hanno delle

caratteristiche che l'interesse legittimo non ha. La costruzione del diritto soggettivo si basa su varie teorie:
  1. teoria della signoria/potere della volontà
  2. teoria processualistica
  3. teoria dell'obbligo al
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A.A. 2021-2022
80 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SantagostinoAndrea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Galetta Diana Urania.