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ARTICOLAZIONE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

☆.Il procedimento amministrativo è articolato in 3 (o 4) fasi:

istanza di parte d'ufficio)

1. FASE INIZIATIVA (su o = presentata istanza da

un soggetto diverso o dalla P. Amministrazione.

2. FASE ISTRUTTORIA = l’amministrazione raccoglie tutti gli elementi di

fatto e di diritto utili per assumere la decisione consapevole,

corrispondente alla realtà e giuridicamente corretta (conforme alla

legge).

3. FASE DECISORIA (o costitutiva) = l'amministrazione dovrebbe essere

pronta ad adottare il provvedimento amministrativo.

3.1 In alcuni casi c'è una FASE EVENTUALE INTEGRATIVA

DELL’EFFICACIA = Amministrazione integra qualcosa al fine che il

provvedimento produca i suoi effetti (non sempre produce effetti una volta

procedimento legislativo).

adottata come nel

Esempi:

“Rilascio del permesso di costruire

- ” = su istanza di parte, successivamente nella

seconda fase l'Amministrazione deve valutare che sia conforme alla normativa

urbanistica-edilizia. Dopo la fase decisoria, NON è indispensabile una fase integrativa.

“Abuso manufatto edilizio”

- = d'ufficio, nella seconda fase l'Amministrazione raccoglie

gli elementi per la decisione consapevole: ordina al privato la demolizione del

ordinanza di ingiunzione

manufatto creato abusivamente ( ); dopo la fase decisoria e

l'adozione, è presente anche la fase integrativa per permettere al privato di tutelarsi

e consiste nella notificazione dell'adempimento del destinatario.

- “Espropriazione per pubblica utilità” (DPR n327/2001).

regole di stampo di matrice organizzativa art4/5/6-bis

Il Legislatore detta delle ( ):

1) ogni procedimento amministrativo deve avere all'interno un funzionario, una

figura responsabile e curi dall'inizio alla fine; il privato può dunque rivolgersi a lui

per qualsiasi chiarimento.

Art7 legge 241/1990

2) “Obbligo di comunicazione di avvio del procedimento”:

Rivolto a tutti sia d'ufficio che istanza di parte, perché nei primi la funzione è

quella di comunicare a tutti i soggetti interessati che potrebbero veder

modificata la loro sfera giuridica alla fine del provvedimento; nella seconda si

parla di soggetti terzi controinteressati (interessi contrari al privato) o

nell'interesse stesso del soggetto istante che non è ancora a conoscenza degli

elementi imprescindibili del provvedimento;

Art8 Contenuti della comunicazione di avvio del procedimento

3) : indicare

Pubblica Amministrazione;

 Oggetto;

 Ufficio, domicilio digitale, nominativo del responsabile;

 art2

Data di conclusione, o meglio il termine entro cui concludere il procedimento ( );

 Modalità accesso fascicolo informatico di atti.

Art8 L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante

:

comunicazione personale.

ad personam

La comunicazione se gravosa, sostituta da altre forme indirizzate a

o generalità di persone (es. avviso avvio procedimento sul sito web istituzionale, per

legge deve avere ogni amministrazione).

 La legge non specifica quali sono i modi comunicativi più efficienti, ma lascia spazio

all’Amministrazione = albo elettronico del comune, della provincia… (es. vincoli

paesaggistici).

II-III contenuto: Diritto di partecipare e dialogo tra Privati e Pubblica

Amministrazione

Art.10 (lettere A, B): visione e partecipazione del privato

e) DIRITTO ENDOPROCEDIMENTALE: per far sì che la partecipazione del privato

sia ragionevole, i soggetti devono essere a conoscenza, devono avere il diritto di

prendere visione dei documenti perché mostrano il punto di vista migliore =

procedimento eminentemente scritto.

f) DIRITTI DI PARTECIPAZIONE: il privato è legittimato a svolgere una funzione

difensiva dei propri interessi e può esercitare il suo “diritto alla voce”

depositando, fisicamente e telematicamente, delle memorie scritte,

accompagnate eventualmente da documenti.

Legge di riforma 15/2005

legge legge del

Il Legislatore con la modificò alcune norme e parti, come anche il titolo:

procedimento diventa anche legge del provvedimento, perché prima esistevano poche su

questo!!!

Art.10-bis: comunicazione motivi ostativi

| Nei procedimenti su istanza di parte, ha avvertito una lacuna: intervenne sul Capo III,

introducendo ex novo un articolo che non era presente nella versione originaria.

Ha ritenuto utile introdurre un altro strumento di partecipazione e dialogo preciso e

 parte istruttoria decisoria,

puntuale tra privato e Amministrazione = tra e

l'Amministrazione convinta deve comunicare al privato i motivi ostativi all'accoglimento

dell’istanza, prima che l'istanza verrà rigettata. art10-bis

| Introdotto nell’interesse della migliore Amministrazione della giustizia: come

deflattivo contenzioso

effetto e tra Amministrazione e Privato, perché l’eventuale

conflittualità NON deve manifestarsi dopo il provvedimento prima del 2005, quando

l’Amministrazione voleva il rigetto, NON aveva l’obbligo di comunicarlo, e il privato era

costretto a rivolgersi al Tribunale attraverso un ricorso giurisdizionale che comportava

dispendio di tempo, risorse ecc.

Grazie a questo il privato avrà 10 giorni per presentare eventuali osservazioni volte a

 errori

far cambiare idea e neutralizzare i motivi ritenuti ostativi (anche per dimostrare

dell'Amministrazione), ma essendo un tempo molto limitato, spesso reagire potrebbe

andare solo contro sé stesso.

In conclusione del provvedimento vi sono due strade:

motivi ostativi

1) Accetto = i vengono annullati dall’Amministrazione;

rigetto

2) Diniego = dell’istanza.

Art3: In entrambi i casi l’Amministrazione è obbligata a giustificare la risposta perché il

soggetto, come i soggetti terzi vogliono sapere i motivi (es perché al vicino è stato concesso il

permesso di costruire?)

La comunicazione dei motivi ostativi ha un effetto SOSPENSIVO del termine di conclusione.

Se il privato NON partecipa: il termine resta congelato e riprenderà a decorrere una

o volta trascorsi i 10 giorni, in particolare entro gli ultimi 2 giorni.

Se invece il privato partecipa: i 2 giorni non basterebbero all’Amministrazione,

o dunque, l’art 10-bis concede altri 10 giorni e il provvedimento riprenderà a decorrere

trascorsi questi.

Se durante il procedimento l’Amministrazione deve trattare analisi complesse, può

 1 volta soltanto

chiedere di allungare il termine per un massimo di 30 giorni.

RICORDA! Prima del 2020 non si parlava di sospensione, ma di INTERRUZIONE del termine,

ovvero bloccare e ricominciare dall'inizio il provvedimento, non da dove si è fermati:

l'amministrazione lo utilizzava per avere più tempo nel caso di motivi ostativi!

Capo III

Art13 : Le disposizioni contenute nel presente capo non si applicano nei confronti dell’attività

della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi

generali, di pianificazione (territoriale) e di programmazione, per i quali restano ferme le

particolari norme che ne regolano la formazione.

- Non dice che non si partecipa, ma semplicemente segue regole proprie dettate dalla

disciplina di settore e non quelle della legge 241 del 90.

IV contenuto: Accordo tra Privato e Amministrazione (modalità

alternativa)

comma I

Art11, : in accoglimento di osservazioni e proposte presentate a norma dell'articolo

pubblico interesse,

10, l'amministrazione può concludere, nel perseguimento del accordi con

gli interessati al contrario di utilizzare il provvedimento amministrativo (imporre al privato una

decisione).

Provvedimento e accordo sono fungibili: l'accordo amministrativo potrebbe essere il

frutto della partecipazione del privato al procedimento amministrativo e va a PROCEDERE il

provvedimeno. CONSENSUALE

La pubblica amministrazione deve agire in modo , ma anche

 bilaterale (no unilaterale) come frutto dell’incontro della volontà tra amministrazione

ACCORDO AMMINISTRATIVO legge 241 del 90

e privato = (anche prima della ).

! Di fronte l'accordo amministrativo c'è sempre stata una certa diffidenza: se

unilaterale

l'amministrazione può raggiungere l'obiettivo in modo , perché mai deve

unilaterale

accordarsi con il privato? Se infatti resta e adotta una licenza di esproprio SENZA

accordo, è possibile che la conflittualità si sposti sul piano giurisdizionale e il privato pubblico

può NON avere buon occhio, ma è sempre meglio vedere l'Amministrazione che porge la

mano.

Esempio: licenza edilizia

Art42 della Costituzione: “ ”, ovvero la convenzione tra

Amministrazione e Privato.

La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di

acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla

accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo

indennizzo (compensazione monetaria), espropriata per motivi d’interesse generale e

pubblico.

Esempio : In alcune leggi urbanistiche regionali: la via consensuale è la giusta via da

intraprendere. “Governo del territorio” “Accordi operativi”

legge 24 del 2017 (art38 ritorna all'art11

 della legge 241 del 90 = le previsioni del Pug, “Piano Urbanistico Generale” si attuano

attraverso accordi operativi tra Privati e Amministrazione).

LE 2 SPECIE DEGLI ACCORDI AMMINISTRATIVI

1) ACCORDI INTEGRATIVI: determinare il contenuto discrezionale del provvedimento

(lo precede);

2) ACCORDI SOSTITUTIVI: sostitutivi della conclusione del procedimento, no

provvedimento.

Sono assoggettati ad un insieme di regole (art11) di REGIME GIURIDICO:

- II comma, primo periodo: ad subtantiam,

Forma scritta se non è così, viene

per nullità

sanzionato = accordo NON esiste, improduttivo di effetti giuridici.

- II comma, terzo periodo Gli accordi di cui al presente articolo

aggiunto nel 2012:

devono essere motivati ai sensi dell'articolo 3, perché possono celare strane

dinamiche = deve illustrare le ragioni di diritto che hanno condotto a prendere

determinate decisioni (collegata al principio di legalità).

Legge Severino (n190, 6 settembre 2012).

 III comma: provvedimenti

- Gli accordi sostitutivi di sono soggetti ai medesimi controlli

.

previsti per questi ultimi

II comma, secondo periodo: Ad essi si applicano, ove non diversamente previsto, i

- principi del Codice civile (li

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Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher b3nnip di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Santacroce Clemente Pio.
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