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Allora esiste tale che
lim () = −∞ lim () = +∞
Supposti e
→+∞ →−∞ ∈ ∀ < : () > 100
Scelto un numero a caso (100), esiste per il quale
∈ ∀ > : () < −100
Allo stesso modo esiste per il quale
[, ]
Applichiamo il teorema all’intervallo
100 = () > 0 > () = −100
è continua e
() ()
Dunque e sono discordi (, )
∈ ) ( = 0
Le ipotesi del teorema sono verificate, quindi esiste tale che
0 0
45. Dimostrazione del secondo corollario del teorema dell’esistenza degli zeri
() () =
Se è un polinomio di grado dispari, allora ha almeno uno (ossia ha almeno una radice)
2+1 2
() = + + ⋯ + ≠ 0
Sia 0 1 2+1 0
> 0
Supponiamo 0 lim () = +∞ lim () = −∞
Questo comporta che e
→+∞ →−∞
Da qui ci ricolleghiamo al corollario 1
Questo non vale per i polinomi di grado pari perché per esempio
2
() = + 1
lim () = +∞
→+−∞
46. Dimostrazione del terzo corollario del teorema dell’esistenza degli zeri
[,
, ], , ∈
Siano continue su con ) )
() < () () > (), ∈ (, ) ( = (
Se e allora esiste tale che
ℎ() = () − ()
Sia continua
ℎ() = () − () < 0
ℎ() = () − () > 0 (,
∈ ) ℎ() = 0,
Questo implica l’esistenza di un tale che per il teorema dell’esistenza degli zeri.
) )
= ( = (
Quindi posto abbiamo
0 0 0
47. Dimostrazione del teorema dei valori intermedi
[,
], , ∈ () ()
Sia continua su assume tutti i valori compresi fra e
() = ()
Se il risultato è banale.
() > () () > > ()
Supponiamo e un qualsiasi punto tale che
() = ≥ ≥
Sia per ogni
() < () = () > () =
e ) )
∈ (, ) ( = (
Quindi per il corollario 3 del teorema dell’esistenza degli zeri esiste tale che
0 0 0
48. Dimostrazione del teorema della continuità della funzione inversa
Sia continua e invertibile su un intervallo
−
= (),
Sia allora è continua su
Applichiamo questo risultato alle funzioni inverse delle funzioni elementari
2+1
: |−→ è continua su R
1
−1
: |−→ è continua su R
2+1 1
2 −1 −1 [0,
() )
: |−→ ≥ 0; = ( = +∞)
Restringiamo il codomio a ;
2
1
−1
: |−→ è continua sul suo dominio
2
−1 [0,
() = ; = log +∞)
che è continuo su
−1 −1 [−1,1]
sin cos
e sono continue su
−1
tan è continua su R
49. Dimostrazione che se è derivabile in allora è continua in
)
lim () = (
Vogliamo dimostrare che 0
→ 0 )
()−( 0
)) ( ))
lim − ( = lim ∗ −
(() (
0 0
−
→ → 0
0 0
)
()−( 0
lim ( )
è un rapporto incrementale, quindi la derivata di in 0
−
→ 0
0 ) )
()−( ()−(
0 0
( ))
lim ∗ − = lim ( )∗0 =0
(
Però 0
− −
→ →
0 0
0 0
′ ′ ′
( ( ) ( )( ) ) ( )
∗ ) = + (
50. Dimostrazione che (formula di Liebniz)
,
Siano derivabili in 0
Dimostriamo la formula valendoci del rapporto incrementale
)( )
( +ℎ)( +ℎ)−(
0 0 0 0
lim ℎ
ℎ→0 )(
( + ℎ)
Aggiungo e sottraggo 0 0
1 )( ))
lim + ℎ)( + ℎ) − ( =
((
0 0 0 0
ℎ
ℎ→0 1 )( )( )( ))
lim + ℎ)( + ℎ) − ( + ℎ) + ( + ℎ) − (
((
0 0 0 0 0 0 0 0
ℎ
ℎ→0
Raccolgo e semplifico
1 ))( ))( ))
lim ((( + ℎ) − ( + ℎ) + + ℎ) − ( =
((
0 0 0 0 0 0
ℎ
ℎ→0 )) ))
+ℎ)−( +ℎ)−(
(( ((
0 0 0 0 ))
lim ( + ℎ) + (
( 0 0
ℎ ℎ
ℎ→0 ),
lim ( + ℎ) = (
Sapendo che perché è continua e derivabile in , possiamo semplificare
0 0 0
ℎ→0 )) ))
+ℎ)−( +ℎ)−(
(( ((
0 0 0 0
scrivendo come derivate e
ℎ ℎ
)) ))
+ℎ)−( +ℎ)−(
(( (( ′ ′
0 0 0 0 )) ( )( ) ) ( )
lim ( + ℎ) + ( = + (
( 0 0 0 0 0 0
ℎ ℎ
ℎ→0 ()
|−→
51. Teorema della derivabilità di
Sia derivabile, e quindi continua, in . Possiamo applicare a il teorema della permanenza del segno,
> () ≠ − < () < +
che dice che esiste tale che se
()
|−→
Quindi è definita e ha senso calcolarne la derivata
)−( )
1 1 1 1 ( +ℎ) 1 ( +ℎ)−(
0 0 0 0
Lim ( − ) = lim ( ) = lim (− ) =
) ) )
ℎ ( +ℎ) ( ℎ ( +ℎ)( ℎ ( +ℎ)(
ℎ→0 ℎ→0 ℎ→0
0 0 0 0 0 0
1 1 )))
lim ∗ + ℎ) − (
(− ((
0 0
)
ℎ ( +ℎ)(
ℎ→0 0 0
1
− ℎ
non dipende da quindi lo posso portare fuori dal limite
)
( 0
1 1 1 )))
− lim ∗ + ℎ) − ( =
( ((
0 0
)
( ℎ ( +ℎ)
ℎ→0
0 0 ))
+ℎ)−(
((
1 1 0 0
= − lim ( ∗ )
)
( ( +ℎ) ℎ
ℎ→0
0 0 ))
+ℎ)−(
((
1 1 ′
0 0 ( )
→
e è scrivibile come 0
)
( +ℎ) ( ℎ
ℎ→0
0 0 ′
)) ( )
+ℎ)−(
((
1 1 1 1
′
0 0 0
( )
− lim ( ∗ ) = − ∗ ∗ =−
0 2
) ) )
( ( +ℎ) ℎ ( (
ℎ→0 ))
((
0 0 0 0 0
()
|−→
52. Dimostrazione del corollario della derivabilità di
() ≠
Siano e derivabili in e sia
′ ′
( )( )−( ) ( )
( )
( ) =
Allora è derivabile in e
))
((
)
( 1
0 )
= ( ∗ . Quindi per la formula di Liebniz
0
) )
( (
0 0
1 1 1
′
) ( ) )
(( ∗ ) = + ( ( ) =
0 0 0
) ) )
( ( (
0 0 0
′ ′ ′ ′ ′
( ) ( ) ( )( ) ( )( )− ( )( )
1
′ 0 0 0 0 0 0 0 0
( ) )
+ ( ( ) = + =
0 0 2 2 2
) )
( (
)) )) ))
(( (( ((
0 0
0 0 0
53. Dimostrazione della regola della catena )
( =
Sia definita in un intorno di e definita in un intorno di
°
Se è derivabile in e derivabile in , allora è derivabile in ed è uguale a
′ ′ ′
(°) ( ) )) ( )
= ((
°,
Dobbiamo calcolare la derivata di ossia:
)
°( +ℎ)−°( 1
0 0 )))
lim = lim ((( + ℎ)) − ((
0 0
ℎ ℎ
ℎ→0 ℎ→0
) ), )
( = (ℎ) = ( + ℎ) − ( ( + ℎ) = (ℎ) + ( =
Dall’enunciato , chiamo quindi
0 0 0 0 0 0
Sostituisco nel limite
1 1
))) ))
lim ((( + ℎ)) − (( = lim (( + (ℎ)) − (
0 0 0 0
ℎ ℎ
ℎ→0 ℎ→0
(ℎ),
Moltiplico e divido per per ottenere due rapporti incrementali
))
(( +(ℎ))−(
1 (ℎ) (ℎ) 0 0
))
lim (( + (ℎ)) − ( ∗ = lim ∗
0 0
ℎ (ℎ) ℎ (ℎ)
ℎ→0 ℎ→0
(ℎ)
Esplicito nel primo fattore della moltiplicazione
))
(( +(ℎ))−(
)
( +ℎ)−( 0 0
0 0
lim ∗
ℎ (ℎ)
ℎ→0 )
(ℎ) = ( + ℎ) − (
Osservo che è continua su perché derivabile in quel punto. Quindi:
0 0 0
)
lim (ℎ) = lim ( + ℎ) − ( = 0
0 0
ℎ→0 ℎ→0
Da questo deduco che posso effettuare un cambiamento di variabile e mettere il secondo fattore sotto
forma di rapporto incrementale:
))
(( +(ℎ))−( ))
+)−(
((