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EVIDENZE MORALI ELEMENTARI

1. Un deficit di educazione morale autentica

Gli ultimi rapporti Iard sulla condizione giovanile in Italia evidenziano che:

i giovani di oggi amano l’amore non istituzionalizzato, non scelgono il

matrimonio e la famiglia come ideale di vita e impegno duraturo,

privilegiando l’autorealizzazione, in particolar modo la riuscita

professionale, le gratificazioni personali, il successo economico. Fanno

riferimento solo alla famiglia di appartenenza. Spesso sono caratterizzati

da una reversibilità delle scelte e rifiuto dell’assunzione di responsabilità.

Si tratta di un vero e proprio atteggiamento esistenziale, che il prof

chiama “estetizzante”.

Tale fenomeno riguarda post-adolescenti, o che attraversano la piena o la

tarda giovinezza, ma anche categorie sociali di giovani più ricchi.

Questo atteggiamento prevalente tra i giovani è probabilmente causato

dalla mancanza di educazione familiare, che possiamo definire

educazione morale distorta, in seguito alla quale il giovane si sente

smarrito del senso d’essere e dell’universo personale.

L’atteggiamento giovanile potrebbe anche essere l’esito di una

progressiva perdita del senso di un’etica comunitaria, causata anche

dalla soggettivazione delle norme e l’accresciuta sfiducia nell’altro.

Infine, è dovuto anche al fallimento di genitori ed insegnanti che

riconoscono l’incapacità di trasmettere il senso dell’appartenenza ad una

comunità vivente e ad una tradizione storica. I giovani, dunque, sono

proiettati sono nel presente, senza memoria e senza speranza.

2. La possibilità di dimorare eticamente nel mondo

Nella vita di ogni persona e in tutte le società umane, è la famiglia il

luogo idoneo a formare l’orientamento originario ai valori morali. Si tratta

di una progressiva acquisizione di un sentimento che forma la persona,

rendendola capace di riconoscere che il più grande bene morale è

l’essere stesso della persona.

La vita di famiglia può diventare ambito di autentica educazione morale

realtà etica in

se i coniugi scelgono di vivere il loro matrimonio come

senso eminente. In ragione de patto coniugale e del patto genitoriale la

vita familiare diventa lo spazio di formazione.

La vigilanza e il lavoro educativo degli sposi, in quanto coniugi e in

micro-comunità etica”.

quanto genitori, possono creare una “

3. I codici identitari per eccellenza

Molti analisti hanno messo in rapporto questo deficit di educazione

familiare e la conseguente mancanza di educazione morale, con la crisi

dei codici paterno e materno nella modernità, i quali sono stati svuotati

di senso e diventati sempre più inefficaci.

codici identitari per eccellenza.

Tuttavia, essi rimangono pur sempre i

Ogni legame familiare, si basa su codici identitari, questi sono un sistema

di regolazione sociale in cui si pongono spazi e flussi relazionali che

rispondono al bisogno di riconoscimento della persona. Il codice

materno elabora una risposta al bisogno di intimità dei figli, di

accoglimento incondizionato, figli che per vivere una buona qualità di

vita umana hanno bisogno di essere riconosciuti, voluti, accolti. Invece, il

codice paterno risponde al bisogno di dignità, per acquisire

un’identità culturale. Inoltre, le madri ci trasmettono la vita, e a livello

psicologico nutrono le nostre qualità affettive, come la capacità di

sperare e di aver fiducia; mentre i padri nutrono le qualità etiche, come

senso di giustizia, di lealtà. Questi tratti ci aiutano a capire la specificità

della presenza di ciascuno dei genitori, del padre e della madre.

“interiorizzazione trasmutante”

Kohut parla di che corrisponde a dei

bisogni ben definiti del nuovo nato. Per un verso, la madre permette

l’instaurarsi di un sé coeso, risponde empaticamente e svolge una

funzione di rispecchiamento; così prende forma la prima componente

del sé nucleare. Mentre il padre permette l’interiorizzazione di

un’immagine genitoriale coesiva nel bambino. Mediante l’idealizzazione

di quel sé, si forma la seconda componente del sé nucleare, l’autostima

idealità.

collegata alla sua

4. L’orientamento come attivazione esemplare SALTATO

5. La consegna educativa autentica

Possiamo distinguere tre condizioni che rendono possibile una consegna

educativa autentica e che la rendono un gesto di amorevolezza e

momento di crescita:

- CONSEGNA TESTIMONIALE: la prima condizione è il dono di una

personalità morale autentica. Consiste nel sposare un ideale di scelta,

incarnarlo nella propria personalità morale per poi farne dono ai propri

figli. Infatti, sin da quando si è coniugi, prima di diventare genitori, i due

partner devono comprendere che vivere bene è preferibile al semplice

sopravvivere e decidono di ricercare un ideale etico. Questo genitore può

divenire allora un testimone e un educatore di un agire responsabile.

- UN’ESPERIENZA DI BELLEZZA: il secondo passo, collegato al primo,

permette di tramandare un orientamento valoriale, un aspetto di verità.

Devono consegnare un tipo di esistenza che sia una promessa di felicità,

e che la renda carica di fascino, bella, buona e quindi desiderabile.

Affinché ciò avvenga, è necessario che i genitori siano personalità

ortocentriche, misurati dall’essere più che centrati su di sé. Una

personalità ontocentrica può dunque essere autentica testimone del

senso dell’essere.

- UN ORIZZONTE CONDIVISO DI SENSO: il terzo invece fa riferimento

all’interiorità personale oggettiva, cioè la capacità acquisita di

vedere e di riconoscere l’ideale di vita testimoniato, significa

interiorizzare l’ideale trasmesso, questo renderà il figlio capace di

governarsi e divenire autore della propria esistenza. Infatti, un ideale di

vita deve sempre essere vissuto in forma personalizzata => cioè no può

esserci buon esito educativo senza l’impegno deciso del figlio a

interiorizzare personalizzare.

la consegna ricevuta, per poterla poi

CAPITOLO 12: LA VERITÀ UMILE DEL PADRE

Negli ultimi due decenni l’educazione degli adulti ha gradualmente

assunto come compito

specifico e qualificante quello di educare le coppie alla vita vissuta

insieme e i genitori ad

apprendere la difficile arte e l'impegno di una crescita adeguata dei figli.

Ciò cambia sensibilmente la coscienza dei nuovi padri, che non

concepiscono più l’educazione solo un affare femminile ma come

compito che impegna entrambi i genitori. L’educazione è infatti una

relazione duale, è formata da codici che hanno senso se si integrano

reciprocamente; si può anche dire che si tratta di una relazione

empatica, segnata da una qualità che tiene sempre insieme i tratti

materni e paterni.

1. L’integrazione delle responsabilità materna e paterna

I genitori hanno il delicato compito di trasmettere insieme il senso dell’

appartenenza erranza

(le radici) e dell’ (le ali). In particolare, le madri

che «ci accolgono in terra», trasmettono in modo emblematico il senso

dell’appartenenza; mentre i padre che «ci sollevano verso il cielo»,

costruiscono in noi il senso della vastità, sono le figure che ci comunicano

madre

la necessità di diventare esploratori del reale. La è il luogo

madre

dell’originario, il padre la fonte della legittimazione. La incarna

padre

e sa trasmettere la legge della gratuità e della felicità; il

richiama e può comunicare virtualmente la legge della realtà, il senso

di giustizia che è nelle cose. L’empatia reciproca che è generata

dall’unità e dall'integrazione della madre del padre forma un clima

positivo, ed una crescita adeguata fisica, psichica e culturale. Inoltre, i

genitori vengono percepiti anche in termini non sessualizzati, ovvero

immagini parentali

come , definite da funzioni e da ruoli. Il rapporto con

la figura materna per il figlio resta di tipo simbiotico ma si

struttura quasi si trattasse delle rapporto con l'anima propria, quasi la

figura materna riflettesse in uno specchio il sé del figlio. Mentre il

rapporto con la figura paterna per il figlio si struttura come

rapporto simbolico, il padre è visto come terzo e la sua funzione è

quella di generare e nutrire il senso dell'altro. => Dunque, la madre è

nascere, vivere

importante per poter ma il padre è essenziale per

un’esistenza personale.

2. Più un’eclissi che un tramonto del padre

emergenza,

Il padre oggi appare come un’ se consideriamo il senso della

sua figura e la sua funzione nella prospettiva della crescita educativa dei

figli, nella famiglia e in generale nella società. Per un verso, sembra un

identità fragile, quasi destinata a tramontare; infatti sin dai anni 70 si è

parlato di scomparsa del padre come tratto caratterizzate la società

Lacan

tardo-moderna. Più di recente, parla di evaporazione del padre,

vista come un’ emergenza di tipo antropologico. Oggi è possibile notare

la nascita di una nuova figura di padre, forse sempre fragile, ma

meno nevrotica e psicotica, significativamente più presente e disposto a

prendersi cura dei figli e della famiglia insieme alla moglie o alla

compagna, fisicamente più presente ma anche più attento

psicologicamente e coinvolto nei compito e nei problemi educativi. Si

parla, dunque, di ritorno del padre ma in realtà si dovrebbe parlare di un

nuovo inizio, del sorgere di un fenomeno inedito.

L’emergenza è legata alla difficoltà del genere maschile di combinare il

legame affettivo generare all'attaccamento

legato all'atto del e che ne

deriva. Per fare di un uomo un padre è necessario che accanto a lui ci sia

una donna che lo accoglie come unico amore e, scegliendo di amarlo, lo

fa diventare l'uomo unico che egli può essere. Questo secondo il prof è

l’aspetto più importante, la condizione prima che può davvero aiutare il

sorgere della propria identità paterna. Altro elemento fondamentale

però, da non trascurar, e che può divenire determinante è legato al fatto

un padre

che per diventare padre, l’uomo ha bisogno di possedere «

dentro di sé » e quindi una conoscenza della propria origine. Nessun

buco nero relativo alle

uomo può esserlo se conserva

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
63 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuuver di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Formica Ivan.