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Estratto del documento

ANALISI STORICA ED EVOLUZIONE DEI CODICI DEONTOLOGICI DEGLI INFERMIERI

Analisi storica ed evoluzione:

L'ICN (International Council of Nurses) nel 1923 propose l'elaborazione di un codice deontologico che potesse valere per gli infermieri di tutto il mondo.

Il Codice internazionale di deontologia dell'ICN nel 1953 e distribuito in vari Paesi dove venne accolto e recepito da diverse associazioni professionali.

Successivamente fu rivisto fino all'ultima revisione del 2021.

Codice deontologico degli infermieri dell'ICN è una guida all'agire professionale basata sui valori e sui bisogni. Esso avrà senso solo come documento dinamico se applicato nei diversi ambiti dell'assistenza infermieristica e sociali, in continua evoluzione.

In Italia il codice deontologico elaborato dall'ICN venne introdotto dalla Consociazione Nazionale Infermieri e restò unico riferimento fino al 1960, quando venne...

Approvato il primo codice deontologico dalla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI.

Premessa codice deontologico ICN 2021- I bisogni di assistenza infermieristica sono universali. Rispetto dei diritti dell'uomo, compresi i diritti culturali, il diritto alla vita e alla scelta, alla dignità e a essere- Il trattato parte integrante dell'assistenza infermieristica. Con rispetto, fanno.

L'assistenza infermieristica rispetta tali diritti e non è influenzabile da fattori riguardanti l'età, il colore, il credo religioso, la cultura, lo stato d'invalidità o di malattia, il genere e l'orientamento sessuale, la nazionalità, l'ideologia politica, la razza o lo stato sociale.

Gli infermieri prestano i loro servizi sanitari alla persona, alla famiglia e alla comunità, coordinandoli con quelli dei gruppi correlati.

L'infermiere e le persone:

Responsabilità principale: nei confronti di coloro i quali hanno

bisogno di assistenza infermieristica. Valori professionali: rispetto, comprensione, compassione, fiducia, integrità. - Rispetto dei diritti umani, dimostrando sensibilità nei confronti dei valori, delle consuetudini e delle credenze delle persone. - Attenzione all'accuratezza delle informazioni: sufficienti, tempestive, appropriate alla cultura, per fornire le basi al consenso. - Mantiene la riservatezza. - Sostiene equità e giustizia sociale nell'allocazione delle risorse. - L'infermiere e la pratica: nell'esercizio professionale è personale e si risponde sempre dell'assistenza responsabilità svolta/erogata. - Necessità di costante aggiornamento attraverso la formazione continua. - Impegno a restare in salute per non compromettere la capacità di erogare assistenza. - Esprimere capacità di giudizio nell'accettare o attribuire attività. - Esprime una condotta che migliora l'immagine della professione infermieristica.professionista sanitario o da una situazione organizzativa.- La comunicazione deve essere chiara, aperta e trasparente, favorendo la condivisione delle informazioni e la partecipazione attiva di tutti i membri del team.- L'infermiere deve promuovere un ambiente di lavoro positivo, favorendo la collaborazione e il supporto reciproco tra colleghi.L'infermiere e il paziente:- L'infermiere deve garantire la sicurezza, la dignità e i diritti del paziente, rispettando la sua autonomia e la sua privacy.- Deve fornire cure di qualità, basate sulle evidenze scientifiche e sulle migliori pratiche.- Deve promuovere la comunicazione efficace con il paziente, favorendo la sua partecipazione attiva nel processo di cura e decisionale.L'infermiere e la società:- L'infermiere deve contribuire alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie, attraverso l'educazione e l'informazione.- Deve essere un promotore del benessere sociale, favorendo l'equità nell'accesso alle cure e la riduzione delle disuguaglianze.- Deve partecipare attivamente alla pianificazione e alla gestione dei servizi sanitari, contribuendo al miglioramento della qualità e dell'efficienza.L'infermiere e la professione:- L'infermiere deve essere un professionista competente, aggiornato e in continua formazione.- Deve rispettare il codice deontologico e gli standard professionali, agendo in modo etico e responsabile.- Deve promuovere la ricerca scientifica e l'innovazione nel campo dell'assistenza infermieristica.- Deve essere un leader e un promotore del cambiamento, contribuendo al progresso della professione infermieristica.collega o da altri. L'azione nei confronti di colleghi o collaboratori deve sempre essere improntata su una condotta etica. L'infermiere e l'assistenza come diritto umano, contribuzione alla salute ed allo sviluppo di salute globale: valore politiche sanitarie eque e riconoscimento dei determinanti della salute. → Tabelle applicative Il Codice Deontologico ICN 2012 si completa con una tabella applicativa delle quattro d'uso sezioni analizzate, per tradurre i principi nelle realtà operative, corredate di alcuni suggerimenti in situazioni concreti, ad uso di: - Infermieri impegnati nella pratica infermieristica, nel coordinamento e nella dirigenza dei servizi infermieristici; - Infermieri insegnanti e infermieri ricercatori; - Associazioni infermieristiche nazionali. È bene ricordare che il Codice deontologico rappresenta una guida, un riferimento per l'esercizio quotidiano della professione. Le norme contenute costituiscono un supporto.La qualità delle decisioni prese deriva dalla maturità professionale di ciascuno. → Dalla fine dell'800 agli anni '50 del secoloI codici deontologici degli infermieri italiani: analisi storica ed evoluzionescorso gli standard etici della professione non si discostano da quelli della Nightingale. Gli ideali e la virtù che ispiravanol'operato dell'infermiera: - Devozione - Obbedienza - Professione vissuta come missione Le tappe fondamentali: 1960 1977 1999 2009 2019 I codici deontologici degli infermieri italiani 1° CODICE (1960) - Ricerca e conquista di una propria dimensione professionalescelta dei valori etici della professione legati ad un'autonoma riflessione morale, ma indicazioni legate ai - Nondoveri, zelo professionale e disciplina - Adesione molto marcata ai valori religiosi - Scuole convitto gestite da personale religioso: allievi cui si deve forgiare il carattere - Diffusa omogeneità della

Religione cattolica

Ideale ben definito della professione: valore fondante l'obbedienza ed il rispetto dell'autorità (medico).

Relazione assistenziale: paternalismo dei sanitari- Ha carattere prescrittivo

In quegli anni, il paternalismo era il modello di relazione predominante nella società italiana, nella pratica della medicina e dell'assistenza "le infermiere proteggono il malato difendendone i diritti in quanto uomo infermieristica. (Art 3 cod. 1960): libero e intelligente che la malattia pone in stato di minorazione, e continuano ad assisterlo con uguale impegno e amore anche se esso sia inguaribile".

Viene riconfermata la posizione di sudditanza che ha caratterizzato lo status del malato all'interno delle istituzioni sanitarie.

Sono comunque affermati alcuni diritti fondamentali, soprattutto il diritto alle cure, senza differenze di razza, nazionalità, religione, classe sociale o ideologia politica.

Medico = buon padre;

infermiera = madre benevola.dell’infermiera al medico sancita anche dal DPR n° 225 del 1974 (il 2° Mansionario) che

Art. 6 CD 1960: subalternità all’assistenza all’infermo è alle dipendenze del medico → “L’infermiera italiana opera quasi esclusivamente

negli ospedali, dove c’è il “Primario”

La divisa: l’infermiere indossa la divisa con dignità

- Divisa = livrea (indossata dalla servitù)

- Uniforme = abbigliamento militare

In passato ma anche oggi:

Divisa: dell’infermiera

- Camice: del medico

Cosa succede in Italia (1960-1977):

- 1948 entra in vigore la Costituzione Italiana (art.13, 32 e 34)

- 1971 legge 124/71 Estensione al personale maschile (...)

- 1970 legge n.898/70 sul divorzio

- 1973 ratifica Accordo Strasburgo

- 1974 Nuovo Mansionario Dpr n.225

- 1975 Riforma carceraria legge n.354/75

- 1975 Riforma del diritto di famiglia legge n.151/75

- 1978 legge 833: nasce il SSN

- 1978

legge 180/78 ("Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori") - 1979 Carta del malato utente dell'ospedale - 1978 Legge 194 Norme sulla tutela sociale della maternità - 1975 riforma del diritto di famiglia, abolizione del capofamiglia - Anni 70 esteso al biennio di scuola media superiore l'accesso ai corsi regionali per infermieri professionali.

Art. 13 La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità e nei soli casi e modi previsti dalla legge. È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività,

La Costituzione italiana garantisce il diritto alla salute e fornisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Art. 34: La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

E nel mondo:

  • 1948: Dichiarazione dei Diritti Umani
  • Rivoluzione femminista
  • 1967: Accordo di Strasburgo almeno biennio scuole superiori per accedere alla Scuola per Infermieri a durata triennale
  • Prima (1968) e Seconda (1977) contestazione e rivolta giovanile e studentesca

Il CD del 1977:

Centrato sulla dimensione umana, sui rapporti sociali e

Sull'impegno tecnico-operativo e contiene elementi innovativi

L'ambito morale è ancora quello del 1960: "...l'infermiere è al servizio della vita dell'uomo, lo aiuta ad amare la vita, a superare la malattia, a sopportare la sofferenza e ad affrontare l'idea della morte" - Nobilissime intenzioni degli estensori, ma interrogativi di fondamentale importanza.

IL 2° CODICE DEONTOLOGICO (1977) "l'infermiere all'obiezione- 1977: afferma e difende il suo diritto di coscienza, di fronte alla richiesta di particolari interventi contrastanti i contenuti etici della professione..." - Il CD del 1977 rimane in vigore per 22 anni - I principi morali non sono della professione ma di ogni singola persona

IL 3° CODICE DEONTOLOGICO (1999) internazionale dell'Infermiere

Dettagli
A.A. 2022-2023
43 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AlessandraGiacomelli1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione e continuità dell’assistenza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Baiguini Isabella.