Estratto del documento

Washburne sia eccessivamente utilitaristico e che la selezione dei contenuti

istruttivi sia basata su criteri poco validi, come la loro diffusione. Inoltre, il 29

sistema ha subito critiche per la sua approssimazione psicologica e per la

mancanza di una vera integrazione dei diversi aspetti educativi.

Come osserva Margiotta, tutte le critiche, siano esse positive o negative,

possono avere elementi di verità e falsità, poiché ogni esperimento può

apparire frammentario e isolato. Questo solleva la questione se il sistema, nel

suo complesso, possa essere valutato con il criterio della verità o falsità,

considerando la sua natura particolare e specifica.

Conclusioni e Riflessioni

Il Sistema di Winnetka, come altri esperimenti educativi, ha dimostrato di

cadere nell'astrattismo del vecchio formalismo quando non ha adottato un

criterio storicistico che potesse guidare l'educazione nuova. Questi esperimenti

hanno limitato i ritmi dell'educazione a dimensioni sociali e scientifiche

particolari, senza considerare la totalità della vita spirituale.

John Dewey suggerisce un ritorno alla sua concezione di educazione

scientifica. Dewey paragonava la pratica educativa a una ingegneria sociale,

che non esclude l’elemento creativo e si basa su un metodo sperimentale.

Questa forma di educazione richiede una sintesi tra l'elaborazione intellettuale

e le situazioni empiriche, affinché il processo educativo non sia né vuoto né

cieco, ma efficace e completo.

In sintesi, il Sistema di Winnetka ha offerto spunti innovativi, ma ha anche

suscitato dibattiti riguardo alle sue applicazioni e limiti. La riflessione su questo

sistema aiuta a considerare come la pratica educativa possa evolversi,

integrando metodi empirici e teorici per un’educazione più completa e adattata

alle esigenze degli studenti. 30

Modulo 5: La teoria dello sviluppo cognitivo in Jean Piaget

Introduzione Il Modulo 5 del corso di Pedagogia Generale di Rita Minello

esplora la teoria dello sviluppo cognitivo di Jean Piaget, uno dei principali

studiosi nel campo della psicologia dello sviluppo. Piaget ha introdotto concetti

innovativi sul modo in cui i bambini acquisiscono conoscenze e si adattano al

loro ambiente. Le sue idee hanno avuto un impatto significativo sulla psicologia

e sull'educazione, contrapposte alle teorie di altri studiosi come Lev

Vygotskij, che saranno trattati nel Modulo 6.

Jean Piaget Jean Piaget (1896-1980) è stato uno psicologo e pedagogista

svizzero, noto per la sua epistemologia genetica, che studia come la

conoscenza si sviluppa attraverso il tempo e le esperienze. Piaget ha osservato

che i bambini costruiscono la loro comprensione del mondo attraverso

interazioni attive con l'ambiente. La sua ricerca si è concentrata su come le

strutture cognitive si evolvono e cambiano nel corso dello sviluppo.

Orientamento generale della teoria La teoria di Piaget risponde a domande

epistemologiche fondamentali, come: "Come conosciamo il mondo?" e "La

conoscenza è influenzata dalla nostra natura o acquisita attraverso

l'esperienza?". Piaget ha sostenuto che la conoscenza non è un'entità fissa ma

un processo attivo che evolve. Per lui, la conoscenza è il risultato

dell'interazione tra il soggetto e l'oggetto conosciuto, e non può essere

considerata oggettiva perché è filtrata attraverso le strutture cognitive

dell'individuo.

Stadi dello sviluppo cognitivo Piaget ha suddiviso lo sviluppo cognitivo in

quattro stadi principali:

1. Stadio dell’intelligenza senso-motoria (0-2 anni): I bambini

esplorano il mondo attraverso i sensi e le azioni motorie.

2. Stadio dell’intelligenza preoperatoria o rappresentativa (2-6/7

anni): I bambini iniziano a utilizzare simboli e a sviluppare la capacità di

rappresentare mentalmente oggetti e eventi.

3. Stadio dell’intelligenza operatoria concreta (7-11/12 anni): I

bambini sviluppano la capacità di eseguire operazioni mentali logiche su

oggetti concreti.

4. Stadio dell’intelligenza ipotetico-deduttiva o logico-formale (12-

14/15 anni): Gli adolescenti iniziano a pensare in modo astratto e

ipotetico.

Meccanismi di trasformazione delle strutture cognitive Piaget ha

identificato due meccanismi fondamentali nel processo di sviluppo cognitivo:

Assimilazione: Processo attraverso il quale i bambini interpretano nuove

 informazioni utilizzando le strutture cognitive già esistenti. Ad esempio,

un bambino potrebbe comprendere un nuovo tipo di animale basandosi

su ciò che già conosce. 31

Accomodamento: Processo tramite il quale le strutture cognitive

 esistenti vengono modificate per adattarsi a nuove informazioni. Questo

avviene quando le informazioni nuove non possono essere comprese con

le strutture cognitive attuali e richiedono una riorganizzazione.

Rapporto tra apprendimento e sviluppo Secondo Piaget,

l'apprendimento segue lo sviluppo. I bambini devono raggiungere

determinati prerequisiti cognitivi prima di poter apprendere nuovi concetti. In

altre parole, l'apprendimento non può avvenire senza una base di sviluppo

preesistente. Al contrario, Lev Vygotskij sosteneva che l'istruzione potesse

anticipare e facilitare il cambiamento nello sviluppo cognitivo.

Valutazione della teoria La teoria di Piaget ha diversi punti di forza:

Ha fornito un quadro chiaro di come si sviluppano le capacità cognitive

 nei bambini.

Ha influenzato significativamente la pedagogia e la psicologia

 dell'educazione.

Tuttavia, presenta anche punti di debolezza:

Alcuni critici sostengono che i suoi stadi non siano universali e che i

 tempi di sviluppo possano variare significativamente tra individui e

culture.

La sua teoria non sempre tiene conto delle influenze sociali e culturali

 nello sviluppo cognitivo.

Conclusione Il lavoro di Jean Piaget ha avuto un impatto duraturo nello

studio dello sviluppo cognitivo, evidenziando l'importanza dell'interazione

attiva con l'ambiente e del processo di costruzione della conoscenza. La sua

teoria ha contribuito a comprendere come i bambini sviluppano e trasformano

le loro capacità cognitive nel tempo.

la teoria dello sviluppo cognitivo di Jean Piaget,

Meccanismi o processi di trasformazione delle strutture cognitive

Secondo la teoria dell'epistemologia genetica di Jean Piaget, la

conoscenza del mondo cambia con lo sviluppo del sistema cognitivo del

soggetto. Questo sviluppo avviene attraverso una progressione di stadi

successivi, che sono irreversibili e qualitativamente diversi tra loro. Gli stadi

portano a una trasformazione progressiva delle strutture mentali fino a

raggiungere un equilibrio di “maturità intellettuale compiuta”, intorno ai

14 anni.

Caratteristiche degli stadi: 32

Ogni stadio ha una specifica forma di organizzazione psicologica.

 Il passaggio da uno stadio all’altro può essere graduale e variare tra i

 bambini, ma la sequenza è invariante e universale.

Ogni stadio è qualitativamente diverso dal precedente e le

 acquisizioni di uno stadio non si perdono, ma vengono integrate in

strutture più evolute.

Stadio dell’intelligenza senso-motoria (0 – 2 anni circa)

La sequenza evolutiva in questo periodo consiste nella maturazione

progressiva delle seguenti funzioni:

0 - 2 mesi:

Movimenti riflessi di braccia e gambe.

 Movimenti con la bocca (suzione) e con gli occhi (coordinazione).

3 - 5 mesi:

Motricità volontaria estesa al collo e alle braccia.

 Capacità di stare seduto con aiuto e afferrare oggetti.

6 - 9 mesi:

Motricità estesa a tronco, mani e gambe.

 Capacità di stare seduto senza supporto e afferrare oggetti con le mani.

9 mesi - 1 anno:

Controllo della motricità esteso ai piedi e alle dita.

 Capacità di muoversi a quattro zampe, mettersi in piedi e fare

 spostamenti.

Fino a 2 anni:

Uso di nuovi mezzi per raggiungere scopi.

 Inizio della rappresentazione mentale delle situazioni e degli schemi

 d’azione.

Stadio dell’intelligenza preoperatoria o rappresentativa (2 - 6/7 anni

circa)

In questo stadio, il bambino sviluppa attività rappresentativa e può evocare

mentalmente contenuti di percezioni passate. Le forme di attività

rappresentativa includono: 33

1. Imitazione differita:

Prima dei 18 mesi: imitazione immediata di movimenti.

o Dopo i 18 mesi: imitazione differita, ovvero rievocazione mentale

o del modello.

2. Gioco simbolico:

Prima dei 18 mesi: gioco percettivo-motorio, dove gli oggetti

o rappresentano se stessi.

Dopo i 18 mesi: gioco simbolico, dove gli oggetti rappresentano

o altri oggetti e possono essere usati per narrazioni fantasiose.

3. Linguaggio verbale:

Prima dell’anno e mezzo: apprendimento di parole isolate.

o Dopo i 18 mesi: sviluppo della frase di due parole e oltre, con una

o crescente consapevolezza dei nomi e delle situazioni.

Limiti dell’intelligenza rappresentativa:

Difficoltà a combinare mentalmente due fasi successive di un evento.

 Incapacità di rappresentare due situazioni mutuamente esclusive

 contemporaneamente (es. foglio intero e foglio tagliato).

Stadio dell’intelligenza operatoria concreta (7 - 11/12 anni circa)

A partire dai 6-7 anni, il bambino matura nella capacità di mantenere più

rappresentazioni mentali e di metterle in relazione tra loro. Le nozioni a

fondamento del pensiero reversibile sono:

Operazioni spazio-temporali: rapporti spaziali di ordine, distanza,

 lunghezza, area, volume.

Operazioni logiche: classi, serie, e numeri.

Stadio dell’intelligenza ipotetico-deduttiva o logico-formale (12 –14/15

anni circa)

In questo stadio, il pensiero diventa ipotetico-deduttivo. I bambini iniziano a

pensare a situazioni possibili non ancora sperimentate, utilizzando un

processo di pensiero che parte da una situazione reale per arrivare a una

situazione possibile. La capacità di darsi rappresentazioni della realtà

puramente possibile matura a questa età. 34

Il rapporto tra apprendimento e sviluppo

Piaget sostiene che le strutture logiche del pensiero emergono in

relazione alle fasi di sviluppo e non possono essere anticipate o posticipate.

L’apprendimento è limitato dal livello di maturazione strutturale del

soggetto e si configura come applicazione di operazioni acquisite. Il pensiero

è una forma di azione interiorizzata, e gli apprendimenti sono possibili solo

in relazione al livello di maturazione biologica.

Piaget definì l’intelligenza come un processo mentale fondamentale per

l'adattamento all’ambiente. I bambini costrui

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tigrotta_993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Minello Rita.
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