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I
-L’attivazione della corrente avviene a concentrazioni alte.
KACh
Modulazione dell’inotropismo
La forza di contrazione cardiaca è modulata a livello cellulare dal sistema nervoso
autonomo secondo lo schema di attivazione adrenergica B e di inibizione colinergica.
L’azione del secondo messaggero cAMP è in questo caso mediata da processi di
forsforilazione PKA-dipendente e coinvolge particolarmente la corrente di Ca2+ di tipo
L.
Dal momento che nel cuore il meccanismo di accoppiamento eccitazione-contrazione
I
dipende dall’ingresso di Ca2+, è ovvio che la modulazione della corrente ha un
CaL
effetto sull’ionotropismo cardiaco.
ATTIVITà MECCANICA DEL CUORE
L’attività cardiaca è costituita da fasi di contrazione e di rilasciamento.
Mentre nel muscolo scheletrico lo sviluppo di forza è affidato alla somministrazione
temporale di scosse semplici e regolato dalla frequenza dei potenziali d’azione del
motoneurone; nel miocardio un singolo pda genera un’unica contrazione (sistole) di
ampiezza e durata sufficienti a espellere dalle camere il volume corrispondente alla
gittata sistolica.
Il meccanismo che accoppia l’eccitazione alla contrazione del sarcomero è l’aumento
della concentrazione di Ca2+ libero; a differenza dello scheletrico, il pda cardiaco
genera un macroscopico transiente di Ca2+.
Dal picco di transiente, il Ca2+ decade lungo un decorso esponenziale, che termina
oltre la completa ripolarizzazione della membrana plasmatica. Anche nel miocardio il
transiente di Ca2+ viene in larga misura sostenuto dalla liberazione dello ione dal
reticolo sarcoplasmatico (RS).
L’elemento sensibile al potenziale di membrana è un canale voltaggio dipendente per
I
il Ca2+ ad alta soglia, che trasporta la corrente . La denominazione
CaL
farmacologica di questo canale è DHPR (recettore per le diidropiridine), in quanto le
diitropiridine agiscono come suoi bloccanti.
Questi canali differiscono da quelli scheletrici anche per la mancanza del dominio del
piede, che ne media l’interazione con i RYR (recettori sensibili alla rianodina).
Conseguenzialmente alla mancanza di questo dominio, i canali RYR cardiaci (RYR2)
vengono attivati esclusivamente dall’aumento della concentrazione di Ca2+ nello
spazio giunzionale. Questo meccanismo è conosciuto come liberazione di calcio
indotta dal calcio (CICR).
Il Ca2+ riversato dal citoplasma all’apertura di un canale RYR2 conduce all’attivazione
di quelli adiacenti la CICR è un fenomeno autorigenerativo, che una volta innescato
dovrebbe avere dimensione indipendente dal segnale di Ca2+ che lo ha iniziato.
In contrasto con ciò che è appena stato detto,
l’ampiezza del transiente di Ca2+ e la forza di
contrazione da esso innescata, sono funzione
I .
continua dell’ampiezza di CaL
Questo paradosso è chiarito dall’osservazione che il
transiente di Ca2+ rappresenta la somma di eventi
microscopici quantali, derivanti dall’attività di unità
di rilascio del Ca2+ (CRU). Ciascuna di esse è
costituita dal raggruppamento di decine di RYR sulla
membrana del RS prospiciente a ciascun canale
Ca1.2.
L’ampiezza del transiente (globale) di Ca2+ dipende
dal numero di CRU reclutate ed è dunque correlato
I .
all’ampiezza di La modulazione di
CaL
quest’ultima rappresenta il primo livello di
regolazione della contrattilità. Nell’immagine a destra sono rappresentati gli elementi
di accoppiamento eccitazione-contrazione nel cuore.
Modulazione transiente di calcio ¿
Ampiezza deltrnsiente di Ca2+ ampiezza di I = variabile denominata guadagno
CaL
¿
dell’accoppiamento EC.
Il principale fattore che regola il guadagno dell’accoppiamento EC è la quantità di
I ,
Ca2+ contenuta nel lume dell’RS. A parità di un aumento del Ca2+ si traduce
CaL
in un incremento dell’ampiezza del transiente di Ca2+ e della forza sviluppata.
Il riassorbimento del Ca2+ verso il lume reticolare è attuato da un trasporto attivo
primario, denominato SERCA (Sarco/Endoplasmic Reticulum Calcium ATPase), di cui
l’isoforma SERCA2 è espressa nel miocardio.
La costante di velocità di trasporto è proporzionale alla concentrazione di Ca2+
citosolico, inoltre l’attività di SERCA2 è aumentata da fosforilazione dipendente dalla
proteinchinasi A (PKA) e, quindi, da tutti i recettori che attivano questa chinasi.
La modulazione di SERCA2 da parte della PKA e del Ca2+ è indiretta: questi fattori
promuovono la dissociazione da SERCA2 del fosfolambano (PLB, una proteina
inibitoria che limita la funzione di trasporto di SERCA2).
L’espulsione del Ca2+ dalla cellula avviene attraverso due meccanismi:
- L’antiporto NCX NCX (antiporto sodio/calcio) è un antiporto attivo secondario
che scambia 1 Ca2+ con 3 Na+. Ciò rende NCX elettrogenico e sensibile al
potenziale di membrana
- Una Ca2+-ATPasi del sarcolemma (PMCA) simile a SERCA è un trasporto
attivo primario ad affinità elevata, ma con flusso massimale limitato (=è sempre
attivata, ma sostiene una quota di trasporto del Ca2+ < 10%).
Omeostasi del calcio intracellulare
I trasporti del Ca2+ da parte di SERCA2 e NCX competono per il pool di Ca2+
citosolico. Le relative velocità di trasporto sono tali per cui, allo stato stazionario, circa
il 70% del Ca2+ presente in sistole viene ricaptato dall’RS. La quota espulsa dalla
cellula è uguale a quella entrata attraverso il sarcolemma il contenuto intracellulare
di Ca2+ rimane così costante.
- Se il flusso attraverso SERCA2>NCX quota Ca2+ intracellulare>quota Ca2+
espulsa dalla cellula la cellula guadagna Ca2+
- Se il flusso attraverso NCX>SERCA2quota Ca2+ espulsa>quota Ca2+
intracellulare
Le alterazioni del bilancio dei flussi di Ca2+ fra i compartimenti riguardano la
transizione tra stati di maggiore o minore contrattilità. Quando un nuovo stato è stato
raggiunto, un meccanismo omeostatico ha il compito di stabilizzarlo (flusso netto
nullo). Questo meccanismo comprende: I .
- La regolazione a feedback negativo dell’ingresso di Ca2+ attraverso CaL
- La dipendenza dell’attivazione dei RYR2 dal contenuto di Ca2+ nel RS.
- La dipendenza della funzione SERCA2 e NCX dalle concentrazioni di Ca2+ nel
citosol.
Meccanismi cellulari di modulazione della forza di contrazione
1. La forza massima sviluppata dal muscolo dipende
dalla lunghezza iniziale della fibra. Tale dipendenza
viene descritta nella legge di Frank-Starling: la
pressione massima sviluppabile nel ventricolo è
direttamente proporzionale al volume che la camera
acquisisce al termine della diastole (precarico).
La pendenza della curva di Frank-Starling determina
il volume che il ventricolo raggiunge al termine
della sistole e descrive il limite funzionale del
miocardio (elastanza attiva massima Emax).
In breve: maggior riempimento atriale maggior
volume telediastolico maggiore distensione delle fibre maggiore forza di
contrazione sistole più forte maggiore gittata sistolica.
2. Il secondo tipo di meccanismo di controllo della forza si riferisce alla
modulazione dell’elastanza attiva massima. Il termine inotropo si riferisce a
questa modulazione, in quanto l’Emax può essere modulata attraverso:
- Variazioni della concentrazione di Ca2+ che innesca la contrazione (ampiezza
transiente di Ca2+);
- Variazioni della sensibilità dell’apparato contrattile al Ca2+.
Modulazione intrinseca o autoregolazione
- Effetto Anrep a un incremento del postcarico segue un aumento del transiente
di Ca2+ e, quindi, di Emax
- Effetto Bowditch l’aumento della frequenza cardiaca diminuisce il rapporto di
durata diastole/sistole, sfavorisce l’espulsione di Ca2+. Da ciò si evince che
l’Emax dipende anche dalla frequenza cardiaca.
Questi due effetti si osservano anche nel cuore isolato (denervato) e sono quindi
considerati proprietà intrinseche del miocardio.
Modulazione estrinseca
Il sn simpatico è responsabile della
modulazione estrinseca dell’elastanza
attiva massima (effetto inotropo) e della
velocità di rilasciamento (effetto
lusitropo) operata dai recettori
adrenergici B attraverso il sistema di
segnalazione cAMP-PKA. I siti di
modulazione dell’accoppiamento EC da
parte delle stimolazioni adrenergiche B
(in verde) e a (in blu) sono illustrate
nell’immagine a destra.
CICLO MECCANICO DEL CUORE
Ciclo cardiaco successione di eventi
meccanici che caratterizza l’attività del
cuore. Ogni ciclo cardiaco comprende
una sistole (“contrazione”) e una
diastole(“dilatazione”). Gli eventi
meccanici del ciclo cardiaco si verificano
contemporaneamente sia nel cuore
destro che in quello sinistro.
A una frequenza di 60bpm, la sistole ventricolare dura circa 0,4s, mentre la diastole
ventricolare 0,6s.
Negli ultimi due secondi della diastole ventricolare, si verifica la sistole atriale (che
inizia un nuovo ciclo).
Il ciclo cardiaco può essere rappresentato attraverso:
- Andamento temporale della pressione nelle cavità del cuore (diagramma delle
variazioni pressorie)
- La relazione tra le variazioni di pressione con quelle di volume nel ventricolo
(diagramma pressione-volume).
Osserva bene l’immagine in alto a destra (diagramma di Wiggers) e tornaci a volte
mentre prosegui con la lettura.
Sistole atriale
- Precede di poco l’inizio della sistole ventricolare
- Avviene quasi al termine della fase di riempimento ventricolare
- Nell’istante in cui avviene la sistole atriale la valvola atrioventricolare è aperta e
la pressione atriale è praticamente uguale a quella del ventricolo sottostante
(che è già quasi pieno di sangue)
- La sistole atriale produce un piccolo incremento della pressione, che
contribuisce alla distensione finale della camera ventricolare (che raggiunge
così un volume telediastolico “= Il volume presente all'interno del ventricolo al
termine della diastole”).
- Alla fine della contrazione atriale, il gradiente di pressione tra atrio e ventricolo
si inverte, provocando la chiusura della valvola atrioventricolare.
Sistole ventricolare
- Al termine della diastole, il ventricolo è pieno di sangue, la valvola aortica è
chiusa;
l’inizio della sistole determina inoltre la chiusura della valvola atrioventricolare.
- La contrazione del muscolo genera pressione con