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Introduzione alla cultura

cavalleresca

• La cultura cavalleresca e cortese

rappresenta uno degli aspetti più

affascinanti del Medioevo. Essa esprimeva

ideali di nobiltà, onore, amore e servizio

legati alla figura del cavaliere.

Origini della cavalleria

medievale

• La cavalleria nacque nel contesto feudale

tra X e XI secolo. I cavalieri erano guerrieri

nobili che servivano i signori in cambio di

terre, onori e protezione.

L’ideale del cavaliere

cristiano

• Il cavaliere cristiano era tenuto a difendere

la fede, proteggere i deboli, onorare Dio e

il sovrano. L’ideale cavalleresco univa

valori religiosi e militari.

La formazione del cavaliere:

infanzia e addestramento

• Il giovane nobile iniziava come paggio, poi

diventava scudiero. L’addestramento

comprendeva equitazione, armi, etichetta

e religione. L’investitura lo consacrava

cavaliere.

Il codice d’onore e la

cavalleria

• Il codice cavalleresco prescriveva fedeltà

al signore, protezione dei deboli, rispetto

della parola data, lealtà in battaglia e

onore personale.

Le virtù cavalleresche:

coraggio, lealtà, generosità

• Tra le virtù cavalleresche principali: il

coraggio sul campo, la lealtà verso il

proprio signore e i compagni, la generosità

verso i vassalli e i poveri.

Il torneo e il duello: riti

cavallereschi

• Il torneo era una simulazione di battaglia

con regole precise. Il duello era prova

d’onore individuale. Entrambi erano

occasioni per mostrare valore e cortesia.

La guerra e il ruolo dei

cavalieri

• Il cavaliere era prima di tutto un

combattente. Partecipava a guerre feudali,

spedizioni militari e difendeva i territori del

suo signore.

Cavalleria e crociate

• Durante le crociate, i cavalieri assunsero

un ruolo centrale. La guerra contro gli

infedeli era vista come sacra, e il cavaliere

diventava milite di Cristo.

Il rapporto con la nobiltà

feudale

• I cavalieri appartenevano alla nobiltà

feudale. La cavalleria era strumento di

prestigio, distinzione sociale e conferma

del potere aristocratico.

La nascita della letteratura

cortese

• Accanto alla cavalleria guerriera, nacque

una cultura raffinata nei castelli: la

letteratura cortese, con poesie, romanzi e

racconti d’amore.

L’amor cortese:

caratteristiche e simboli

• L’amor cortese esaltava un amore

idealizzato, spesso impossibile, fondato sul

servizio del cavaliere verso una dama

nobile e inaccessibile.

La donna nella visione

cortese

• La donna era al centro dell’amor cortese:

simbolo di perfezione, di purezza e di

ispirazione morale. Il cavaliere si elevava

servendola con devozione.

Tristan e Isotta: amore e

destino

• La leggenda di Tristan e Isotta esprime il

dramma dell’amore passionale che sfida

l’ordine sociale. Unisce l’eroismo e la

fatalità.

Chrétien de Troyes e i

racconti arturiani

• Chrétien de Troyes fu il principale autore

del ciclo arturiano. Nei suoi romanzi

appaiono Lancillotto, Parsifal, la Tavola

Rotonda e la ricerca del Graal.

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

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