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CAPITOLO 11: I DELITTI DEI COLLETTI BIANCHI
Teoria delle associazioni differenziali teoria delle
Passiamo all’ambito della c.d criminalità economica. Per parlarne, dobbiamo fare tratare la
associazioni differenziali, Sutherland
elaborata dal sociologo E.H. (1883-1950) intorno al 1930. In estrema
sintesi, la teoria dice che il comportamento delinquenziale è appreso.
Peraltro, secondo Sutherland, la delinquenza non viene appresa per semplice imitazione, bensì mediante
l’associazione interpersonale con altri individui che già si comportano come delinquenti (= valori e�ci
delinquenziali). L'apprendimento della condota criminosa è in relazione con i �pi di persone con le quali si
viene a contato e con i loro valori culturali, e si verifica mediante un processo di comunicazione analogo,
ma di segno opposto, a quello tramite il quale si apprende il rispeto delle norme legali.
socializzazione
Si parla di con riferimento a come si apprendono le norme legali; mentre si parla di una di
antisocializzazione quando si fa associazione a norme delinquenziali. Quindi, la partecipazione a cer� gruppi
sociali “differen�” dagli altri per la loro incuria nei confron� della legge.
Per esempio, l'associazione differenziale si trova anche nei delinquen� comuni (es. contrabbandieri,
truffatori, sfrutatori della pros�tuzione e così via), ma anche può parlarsi di associazione differenziale nel
caso di commercian� o di professionis� disones�, o di imprenditori abitualmente non osservan� di talune
norme legali.
L’aspirazione di Sutherland è di trovare una teoria unica che spieghi allo stesso modo la delinquenza
convenzionale e la delinquenza economica.
Sutherland: “In alcuni gruppi un individuo è circondato da persone che invariabilmente definiscono il codice
come un complesso di norme da osservare, mentre in altri egli può essere circondato da persone le cui
definizioni sono favorevoli alla violazione del codice stesso”.
Un esempio è l’impera�vo dell’omertà, che non è solo della criminalità organizzata, ma più in generale dei
gruppi malavitosi.
NB: l’inosservanza non si riferisce a tute le norme e leggi penali, ma solo ad alcune. Per esempio, facendo
sempre riferimento alle organizzazioni criminali, in par�colare la mafia, qualche volta l’inosservanza delle
norme sull’omicidio ecc… è accompagnata dall’osservanza piutosto rigorosa e condivisa di norme sulla
condota che si deve tenere in famiglia. Non è che si violano tute.
Quello che si ricava principalmente dalla teoria di Sutherland, è che non esiste una criminalità innata.
Magari apprendi in età precoce, ma non ce l’hai dentro.
criteri/requisi�
Sutherland descrive una serie di che devono avere le associazioni differenziali. Fra i vari
ambien� di cui un individuo si trova a far parte, avranno più elevata capacità di orientare il comportamento;
intensità;
- quelli che sono frequenta� con maggiore
priorità
- quelli nei quali i legami hanno maggiore (in quanto i membri godono per il soggeto di maggior
pres�gio); durata;
- quelli ove i rappor� hanno maggiore
anteriorità
- infine, quelli che per si sono propos� come modello in epoca più precoce e in età più
giovane.
Alcuni esempi possono essere la famiglia, ma non solo: i professori, gli allenatori. 97
Riassumendo un po’ l’idea Sutherland:
- il comportamento criminale è un comportamento appreso;
- tale comportamento è appreso atraverso il contato con altre persone e per mezzo di processi di
comunicazione;
- esso è appreso all'interno di direte relazioni interpersonali;
- si apprendono anche le tecniche necessarie al compimento del reato, le valutazioni e le a�tudini nei
confron� del crimine;
- le mo�vazioni e gli ateggiamen� emo�vi dipendono dall’interpretazione, favorevole o meno, dei
principi sanci� dalla legge;
- si diventa delinquen� quando le interpretazioni contrarie al rispeto della legge in un dato ambiente
sono prevalen� rispeto a quelle favorevoli;
- le associazioni differenziali possono variare in rapporto all'intensità, alla priorità, alla durata, alla
anteriorità del “contagio”;
- il processo di apprendimento del comportamento criminale implica gli stessi meccanismi che
verrebbero chiama� in causa in qualsiasi altro �po di apprendimento;
- sebbene il comportamento criminale sia espressione di un complesso di bisogni e valori, tutavia non è
spiegabile (questo comportamento) in ques� termini poiché bisogni e valori sono propri anche del
comportamento conforme. unicausale,
Dicevamo che Sutherland vuole proporre una teoria applicabile a tu� gli even� criminali e che
soddisfacesse i criteri di economia, logica e coerenza interna (in sostanza, i requisi� di una teoria scien�fica,
anche se in questo caso è sociologica). Egli rimane sempre fedele a questa teoria unitaria e mai abbraccia
l’approccio mul�fatoriale.
In par�colare, quello che gli serve è spiegare la criminalità dei colle� bianchi. Guardare che questo,
oltretuto, non è una cosa da poco, perché fino ad allora (con qualche eccezione) i criminologi studiavano i
rea� convenzionali e li atribuivano alla povertà. Si parlava addiritura di classi pericolose.
Forse vi ricordate: parlando di Lombroso vi ho accennato che in realtà egli fa una breve incursione nella
criminalità organizzata. Parla dei “venerabili”, parla degli scandali che già si erano avu� nell’Italia appena
unitaria. Poi a un certo punto non approfondisce, anche perché si rende conto che la sua teoria del
criminale nato non funziona (li chiamava criminaloidi). Però è un’incursione nell’argomento perché, anche
quello ve lo dicevo già, sto Lombroso ha scrito più di mille ar�coli e libri e alla fine si è occupato di tuto,
però non è certo il centro dei suoi interessi.
Invece, uno dei meri� di Sutherland è proprio l’aver puntato l’indice, accesso le luci del rifletore, sulla
criminalità dei colle� bianchi.
Non vi ho ancora spiegato perché si chiamano colle� bianchi: perché ai tempi di Sutherland a portare le
camicie erano solo gli appartenen� a classi sociali superiori; quindi, all’epoca i colle� bianchi ce li avevano
solo loro.
la teoria associazioni differenziali
Quindi, illustra i meccanismi di apprendimento di talune condote
criminali quali quelle della delinquenza professionale comune e organizzata, delle sotoculture violente, ed
anche di quella del mondo economico, della finanza, delle imprese, dei professionis�, per la quale egli coniò
il fortunato appella�vo di “criminalità dei colle� bianchi”.
Esiste però la risposta differenziale? Cioè, ci può essere uguale esposizione ad associazioni criminose? Ma
proprio tu� la seguono? Alcuni sì, ma altri no. 98
Questo per dirvi che forse, così come Lombroso sbagliava perché atribuiva tuto all’elemento soma�co,
forse anche Sutherland sbaglia quando vuole atribuire tuto alle associazioni differenziali senza prendere in
esame neanche le carateris�che anche psicologiche che possono appunto, per esempio, dare ragione della
risposta differenziale.
Dinanzi a una uguale esposizione ad associazioni criminose, perché alcuni individui, e altri no, interiorizzano
i modelli criminali propos� dall'associazione con cui vengono a contato? Tu� i giovani di Scampia
diventano camorris�? Addiritura, in una stessa famiglia qualcuno delinque e qualcuno no. Quindi, una
risposta differenziale ci deve pur essere.
È famosa questa risposta di Sutherland: “I grandi imprenditori sono capaci, emotivamente equilibrati, e la
patologia, nel loro caso, non gioca alcun ruolo. Non vi è alcuna ragione per ritenere che la General Motors
abbia un complesso di inferiorità, che l’Alluminium Company of America abbia un complesso di Edipo, che la
Armour Company abbia pulsioni di morte o che la DuPonts desideri tornare nel grembo materno”
Qui lui �ra fuori un po’ di spiegazioni di stampo psicologico e dice: “vedete che non sono applicabili a grandi
aziende?” Qual è l’errore? sono frasi molto d’effeto, ma che non reggono all’analisi logica. La General
Motors, la Armour Company e la DuPont non possono avere delle patologie perché non è l’intera company
che delinque, ma sono le singole persone. Persone, le quali certamente possono avere un contagio o una
socializzazione di �po differenziale se sono all’intero di una company che usa la criminalità e la violazione
delle regole o che addiritura incita a questa; ma poi sono i sogge� che possono avere carateris�che
psicologiche. Le companies possono avere carateris�che sociali generali, ma non possono avere
carateris�che psicologiche, perché quelle sono �piche delle persone.
Poi, c’è anche un’altra considerazione logica necessaria: ci sono condote criminose che sono nuove. La
teoria di Sutherland non spiega l’“invenzione” di talune condote delituose, o di nuove tecniche criminose
in precedenza mai u�lizzate, ovvero di quella criminalità che si manifesta sua sponte, senza preceden�
conta� con associazioni differenziali. Come si fa? Chi è stato il primo che ha trovato il modo di fregar� gli
spiccioli sul conto online? Sutherland non spiega questo fenomeno.
Altra teoria che è applicabile sempre alla criminalità, non detata dalla psicologia, è quella delle
• identificazioni differenziali.
Glaser
È una teoria elaborata da nel 1956, secondo cui taluni tenderebbero, consapevolmente o meno, a
rendersi simili a cer� modelli (cd. modelli di identificazione), dei quali vengono ad assumere anche i valori
norma�vi ed e�ci.
Certo, se i modelli sono delinquenziali è più probabile che anche la scelta dei valori sarà di �po
delinquenziale, indipendentemente dalla frequentazione diretta con costoro e pur senza il materiale
inserimento in un gruppo criminale; anzi i modelli possono essere anche immaginari.
Questa è la principale differenza con Sutherland (non è necessaria la frequentazione direta + il modello può
essere immaginario). Questo sarà importante perché darà un po’ fiato alle ricerche riguardo ai film e alla
leteratura: ci sono rischi di proporre, atraverso i mezzi di comunicazione, dei modelli criminali
rappresenta� come eroi posi�vi, in chiave lusinghiera o sugges�va (es. Lupin). 99
Tornando a Sutherland: vi dicevo, prima di lui i criminologi si erano quasi esclusivamente