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Ricerca e Metodo Sperimentale
La scienza è un insieme organico di conoscenze, il suo obiettivo è scoprire la verità dei fatti e dare una descrizione quanto più precisa possibile della realtà. È quindi un tentativo di capire in che relazione causale stanno tra loro gli eventi. Se non esistesse un ordine nella natura, se non ci fosse causa-effetto, se tutto fosse caotico, casuale non ci sarebbe né il modo né l'esigenza di scoprire nulla. Per esempio, Pasteur dimostrò in modo definitivo la relazione tra germi e malattie osservando a fine '800 che molte donne morivano post parto perché venivano infettate dai guanti dei medici. Per fare ciò mise a confronto due padiglioni dell'ospedale, uno con l'utilizzo dei guanti sporchi quindi con maggiori morti e l'altro con l'utilizzo di disinfettante prima dell'operazione e quindi meno morti. Il concetto di verità non è univoco.Esistono almeno quattro tipi di verità:
- La verità matematica (Alètheia) viene cercata e raggiunta solo per mezzo di dimostrazioni matematiche che si basano su passi formali e ragionamenti logici. Non necessita di esperimenti per essere dimostrata. Si parte da assiomi per dimostrare le cose tramite il metodo induttivo. Il matematico dovrebbe avere tutte le conoscenze per arrivare alla verità attraverso le dimostrazioni. Per esempio, dimostrazioni del teorema di Pitagora, dimostrazione della teoria della Relatività.
- La verità scientifica/sperimentale (Apocalypsis) si basa sul metodo sperimentale e quindi sulla necessità di dimostrare, tramite esperimenti, la validità (o verità) delle ipotesi. Per lo più, la scienza sperimentale si basa sul metodo induttivo (osservazioni di fatti specifici per trarre leggi generali) e procede per verifiche empiriche delle ipotesi. Verificare, dal latino "Verus Facere", fare la verità, fare luce.
Dimostrazione matematica delle ipotesi o affermazioni. Esiste quindi l'onere della prova, se si vuole sostenere che l'evento X causa Y, o che X esista, si deve poterlo provare. "L'assenza di prova non è prova di assenza" affermazione che spesso viene travisata per sostenere l'esistenza di qualcosa che non si può provare esista. Se accettiamo questo modo di ragionare allora si può sostenere qualsiasi cosa e non serve dimostrare mai nulla. -> metafora introdotta da Bertrand Russel per smontare il principio secondo cui La teiera di Russell spetti allo "scettico" provare l'essenza di un fenomeno, anziché al "credente" provare la sua presenza. -> è il metodo attraverso cui la scienza procede per raggiungere la conoscenza delle cose. Si parte da osservazioni circa alcuni eventi, si fanno delle ipotesi su come possono essere spiegati, e poi si procede alla verifica empirica
di tali ipotesi. Idealmente, se le ipotesi sono verificate si passa anche a una dimostrazione o descrizione matematica di un modello teorico che spieghi i dati. Galileo aveva suggerito di combinare la matematica (ragionamento deduttivo) con le "sensate esperienze", cioè le prove sperimentali ottenute da osservazioni (il metodo induttivo). È chiamato induttivo perché si cercano prove che confermano una certa ipotesi circa un fenomeno naturale - Sulla base delle osservazioni raccolte si arriva a conclusioni (teorie) di carattere generale. In qualche modo è come se le osservazioni ci inducessero a trarre certe conclusioni; infatti, sono i dati che suggeriscono la spiegazione. Limiti del metodo induttivo sperimentale: Bertrand Russell mise in luce un problema di principio nel metodo induttivo. Ci può essere un dato che non è d'accordo con la mia ipotesi, ma questo non significa che l'ipotesi sia falsa. Inoltre, il metodo induttivo non può dimostrare in modo definitivo la verità di una teoria, ma solo fornire prove a suo favore.tacchino induttivista, teoria di Karl Popper -> un’affermazione o teoria è scientifica se è inCriterio di FASLSIFICABILITA’o grado di indicare, almeno in linea di principio, quali risultati o osservazioni, se ottenuti, lafalsificherebbero. Quindi nessun dato sperimentale (principio di verificabilità) secondoquesto criterio può mai conferma definitivamente un’ipotesi, un dato contrario puòfalsificarla.
Lo stesso Einstein, che aveva formulato la sua teoria della relatività solo sulla base di dimostrazionimatematiche e logiche affermò che: “nessuna quantità di esperimenti potrà mai dimostrare che horagione (principio di verificabilità), ma un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato(principio di falsificabilità).
Nella realtà quotidiana la scienza sperimentale opera applicando entrambi i principi, quello diverificabilità o quello di falsificabilità.
Si cercano quindi prove circa la bontà di una teoria "se l'ipotesi X è corretta devo osservare il fatto Y", ma allo stesso tempo la teoria deve anche prevedere che "se l'ipotesi X è sbagliata devo osservare Z".Psychological Refractory Period (PRP) -> consiste, date alcune premesse generali, nel cercare di trarre conclusioni più particolari. La sua forma classica è il sillogismo, anche se non è l'unica. La verità matematica si basa sul metodo deduttivo. Contrariamente al metodo induttivo-sperimentale, che si basa sull'esperienza empirica, il metodo deduttivo non ha bisogno di esperimenti per giungere alle conclusioni.
Nonostante alcuni limiti, il metodo induttivo-sperimentale è ampiamente usato nella pratica scientifica per scoprire l'ordine della natura. Si noti che alla verità matematica basta una dimostrazione. Altre dimostrazioni non aggiungono nulla alla conoscenza matematica.
verità dimostrata. Quella sperimentale ha bisogno invece di quante più prove possibili, e più ne porta più la teoria è verosimile o vera. Dunque, la teoria scientifica è un insieme di affermazioni che, o si basano su una dimostrazione matematica, oppure hanno superato nel tempo diverse verifiche empiriche (esperimenti), o che propongono almeno un'osservazione che le confuterebbero. Le teorie scientifiche sono modelli accettabili della realtà, ma che potrebbero sempre essere falsificati da nuovi dati o nuove dimostrazioni che mettono in luce errori in quelli precedenti. Un fenomeno esiste se è misurabile. Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze CICAPTelepatia
Caso di Clever Hans: un caso famoso di comunicazione non intenzionale e implicita. Il proprietario sosteneva che il cavallo fosse in grado di eseguire operazioni matematiche. Il cavallo rispondeva a domande come 3+2 battendo lo zoccolo per indicare
Il risultato dell'operazione matematica. Nel 1911 una commissione dimostrò che il cavallo non era in grado di rispondere correttamente se gli era impedita la visione di chi poneva la domanda e chi gli poneva la domanda non sapeva la risposta. Il cavallo leggeva indizi corporei che gli indicavano (in modo implicito e involontario) quando smettere di battere lo zoccolo.
Uno degli aspetti fondamentali che rendono un esperimento scientifico, la replicabilità dei dati e quindi scientifici anche i relativi risultati, è che questi devono essere replicabili date le condizioni nelle quali sono stati osservati. I lavori scientifici contengono una descrizione accurata del metodo usato (cioè condizioni nelle quali sono osservati quei risultati). Altri ricercatori, nelle medesime condizioni, devono ottenere gli stessi risultati: replicabilità.
La descrizione del metodo è una sorta di ricetta per poter rifare l'esperimento: Introduzione su qual...
è il problema di cui ci si occupao Popolazione (sesso, età, ecc..)o Apparati e stimoli (es. computer)o Condizioni e procedureo Risultati e discussionioUna è un evento o stato del mondo riconducibile ad una data categoria, e che all’internovariabiledi tale categoria può assumere differenti valori. Sono quantità che misurano un evento nel mondoche varia.
Alcuni esempi: essere maschio o femmina, l’altezza o il peso di un oggetto o persona, il reddito, lavelocità, etc.
Un’operazione di misurazione consiste nel mettere in relazione certe proprietà degli eventi conproprietà dei numeri reali, per poter operare su questi come se stessimo operando sui primi.
Stevens (1951) propone 4 scale di misurazione:
- Scala nominale -> i numeri reali hanno una proprietà detta Cardinalità, che fa in modo che ogni numero sia diverso dagli altri: 1,2,3, etc. Questa proprietà può essere usata
Per classificare quelle variabili che si distinguono solo in base alla categoria di appartenenza; non c'è rapporto quantitativo tra i numeri. Maschio vs Femmina, Destra vs Sinistra, il colore etc. o 1=rosso, 2=verde, 3=blu, etc.
Per es.: la differenza dei valori indica una differenza di ordine nella scala (tipo 2 > Scala ordinale1). Tuttavia, la distanza tra 1 e 2 non corrisponde necessariamente al doppio di 1, così come quella tra 2 e 3 non è detto che sia la stessa di quella tra 3 e 4. È un modo di mettere ordine tra gli eventi senza avere una misura precisa delle differenze tra questi.
Per es.: possiamo chiedere ad una persona di dirci quanto freddo sente, o di stimare quanto si senta sicuro, su una scala da 1 a 5.
La differenza tra i valori è una misura precisa della loro distanza. In altri termini, gli intervalli tra i valori sono gli stessi nella misurazione del Q.I. se una persona ot