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Forza Gravitazionale
È una forza che agisce a distanza ed è esclusivamente di natura attrattiva. Infatti questo fenomeno porta al concetto di campo
Fg = - (G m₁ m₂) / (R₁₂)2
Consideriamo la configurazione:
In questo caso la massa m₁ è una sorgente che determina l'attrazione della massa m₂. Inoltre il corpo m₁ genera un campo gravitazionale tra:
gR = - (G m₁) / R2
allora
Fg12 = (G m₁ m₂) / (R₁₂)2 = gR m₂
mentre
Fg21 = (G m₂ m₁) / (R₂₁)2
Da ciò deduciamo che:
Fg12 = Fg21
Dunque il corpo m₁ genera un campo gravitazionale:
gR = (G m₁) / R2
Fg12 = gR · m₁
Inoltre il corpo m₂ è ed è trasportato dalle cariche q₁ e q₂. Se queste due cariche sono poste ad una certa distanza reciproca tra esse ci sarà un’area elettrica, oltre che la sua gravitazionale.
Forza Elettrica - Forza di Coulomb
È una forza che può essere sia attrattiva che repulsiva. La forza di carica elettrica può assumere due polarità: positiva e negativa.
Legge di Coulomb
Coulomb afferma che la forza elettrica esercitata da un corpo carico su un secondo corpo carico dipende direttamente dal prodotto delle due cariche e inversamente dal quadrato della distanza fra esse.
F = (1 / 4πε0) * (q1q2 / r2)Dove
ε0 = costante dielettrica del vuoto = 8.854 * 10-12
- Legge di Coulomb in forma vettoriale: La forza, essendo direzionata è una grandezza vettoriale. Nel caso della legge di Coulomb la verso della forza è sempre lungo la retta delle due cariche elettriche. Se consideriamo il caso che il corpo 2 esercita sul corpo 1 otteniamo: F12 = (1/4πε0) * (q1q2 / (R12)2)
Campo Elettrico
La prima carica genera un campo elettrico e la seconda interagisce con tale campo. Simmetricamente, la seconda carica genera un campo elettrico e la prima interagisce con tale campo. Il problema si traduce però in due problemi separati:
- q1 = carica sorgente
- q2 = carica soggetta E2 = (1 / 4πε0R2) * q1
- q1 = carica soggetta
- q2 = carica sorgente Fe1 = (1 / 4πε0R2) * q1q2 = E2 * q1
Campo elettrico di cariche puntiformi
Si prenda una carica q1 e una carica q2.
Considero un generico punto P di osservazione in cui calcolo il campo elettrico totale.
dove R, R1 e R2 sono rispettivamente i vettori posizione di P, q1 e q2.
Nel punto P il campo elettrico E1 creato dalla carica q1
E1 = q1(R-R1) / 4πε(R-R1)3
In modo analogo il campo E2 generato da q2 è pari a:
E2 = q2(R-R2) / 4πε(R-R2)3
Il campo elettrico totale può essere calcolato attraverso il principio di sovrapposizione degli effetti:
E = E1 + E2 = q1(R-R1) / 4πε|R-R1|3 + q2(R-R2) / 4πε|R-R2|3
Generalizzando, in caso di N cariche puntuali:
E = 1/4πε ∑i=1N qi(R-Ri)/|R-Ri|3
- Se prendo una carica nell’origine degli assi, questa produce un campo radiale
E = R q / 4πεR2
Differenza di potenziale
Dati due punti P1 e P2
La differenza di potenziale tra questi due punti si ottiene integrando la formula di Gauss tra P1 e P2:
V2 = -∫ E ⋅ dl = ∫ dV = ∫P1P2 E ⋅ de
dove Va e Va sono rispettivamente il potenziale nei punti P1 e P2.
La potenza elettrica è indipendente dal percorso tra P1 e P2.
Per ottenere la differenza di potenziale in una carica sferica si considera fissare in modo conveniente come punto di riferimento l'infinito, e quindi si attribuisce tensione zero, arrivando al valore massimo che mi rappresenta l'idea sorgente, e parto dal valore potenziale minore.
Perciò questo punto di riferimento viene scelto all'infinito.
V(P) = V2 - Va = V2 = ∫∞P E ⋅ de
Approssimare la carica nell'origine.
P(R, θ, ϕ)
E = -CR q/4πεR2
dE = -CRdR =>
=> V(P) = -∫ E ⋅ de = -∫∞P(-CRq/4πεR2) dR =>
=> V(P) = -q/4πε ∫R dR
= -q/4πε ∫∞P( 1/R) =>
= q/4πε[1/R0 - 1/R∞]
= q/4πεR∞ - R0
Man mano che mi allontano dall'origine sorgente il campo è quasi nullo.
LEGGE DI JOULE
Se ora consideriamo la potenza dissipata in un conduttore in presenza di un campo elettrico E:In una placca contenenti solo elettroni e dall’altra solo alcune lacune, con densità di carica volumetrica rispettivamente, Ne, pvr.
La carica degli elettroni e delle lacune contenute in un elemento di volume ΔV è:
qe = Ne ΔV, qR = pVR ΔVLe forze elettiche agenti su qe e qR sono:
fe = qe E = Ne ΔV E carica totale elettroniFR = qR E = pVR ΔV E carica totale lacune
Il lavoro svolto dal campo elettrico per spostare qe di un certo ΔRe e qR di un certo ΔR R è pari a:ΔWe = ΔRe + ΔWe = fe ΔRe + fR ΔR Rmentre la potenza P dissipa come la variazione di energiadell’unità di tempo, è pari a:
ΔP = ΔW / Δt = fe ue u e ΔRe = fe ue + fR UR = Ne ue ΔVUE + pVR ΔVE UR -metto in evidenza=> ΔP - ΔVE / (Ne UE + pVR UR) = ΔVEJ / J
Perciò dalla legge di Ohm J = G*E ottengoΔP - ΔVE (GE) = ΔVG‖E‖2Ora calcolo la potenza dissipata totale integrando
P = ∫ ∫ ∫ G ||E||2 dv = LEGGE DI JOULE ⇓ P = J2 R [W]
Teorema
dovuto totale compiuto è pari a:
W = ∫ dw = ∫0q q dq' = ∫0q q dq =
= 1/2 q2/C = 1/2 C ( Q2/C )
Da Q = q W
Q2 = C V2 W = 1/2 C V2 = [J]
Nel condensatore a piastre piane e parallele :
C = εr ε0 l = l
W = 1/2 C V2 = 1/2 C [C/V]
Condensatori in parallelo
Due condensatori sono collegati in parallelo se su entrambe si verifica la stessa differenza di potenziale.
La carica totale è data dalla somma delle cariche elettriche presenti su ciascun condensatore :
C1 = Q/V = => Q = C V
Q = C1 V
QTOT = Ceq V = NΣi=1 Ci
Legge di Ampere
dΦ = Σdq
dΦ x r^2 (cosΘ) x dΩ =
= Φ senΘ dΘ
dH = I/4π Σdq/R2 =>
= I/4π ∫0l (Σdq) dΩ
c = RsenΘ => R = c/senΘ
c = 2π a0 => θ = π – Θ => dΘ = dΦ =>
cosΘ = c/R = c/(R senΘ)
cosΘ = c/R – c/senΘ
H – Φ I/4π ∫0Θ2 (cosΘ senΘ)/
sec²Θ – sec²Θ secΦ dΘ =
senΘ/cosΘ dΘ = Φ I/4π (cosΘ dΘ) =>
=> H = Φ I/4π (– cosΘ2 + cosΘ1)
• cosΘ1 = c/√(z2+(R2)) ; cosΘ2 = cos(π – Θ2) =>
= cosΘ1 – cosΘ2 – 2cosΘ - 2z R – 1 =
=> cosΘ1 + cosΘ2 – 2cosΘ = 2z/R – 1 =
H = Φ I/4π – 2Φ I/√(4z2+e2) =
Φ I/2π = I/2π
Se ℓ è molto più grande di c
l ~ ℓ/c ~ l =, I ≠ 0 Φ I= I/2π
I = I - Φ de
La legge di Ampere stabilisce che la circolazione
lungo un qualsiasi percorso chiuso è uguale
alla corrente totale che attraversa la superficie di
area percorsa e lo stesso percorso