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Il connettivo più problematico è se A allora B (A → B)

che si distingue dalla comprensione intuitiva che nel abbiamo → nel linguaggio naturale, perchè assume il valore V (vero) ogni volta che l'antecedente è falso, per questa ragione esso si distingue dall'implicazione vera e propria (nella quale A → B è vero se e solo se A è vero e B vero) e prende il nome di "condizionale materiale":

  1. Se e solo se un essere umano trattiene il fiato per dieci minuti, muore - Se l'antecedente è vero (un essere umano trattiene il fiato per dieci minuti) e il conseguente è vero (l'essere umano in questione effettivamente muore), allora (i) è vera
  2. Se l'antecedente è falso (un essere umano non trattiene il fiato per dieci minuti) e il conseguente è falso (l'essere umano in questione non muore), allora (i) è vera - NON VALE ex falso quodlibet!!!

l'antecedente è vero (un essere umano trattiene il fiato per dieci minuti) e il conseguente falso (l'essere umano in questione non muore), allora (i) è falsa- Antecedente falso (un essere umano non trattiene il fiato per 10 minuti) e il conseguente è vero (l'essere umano muore), allora è (i) è falsa

Deduzione nella logica proposizionale

Nella logica proposizionale vi sono molte forme di derivazione valide che si avvalgono di premesse e conclusioni che possono essere trattate come regole che autorizzano inferenze da asserti della forma di due premesse ad asserti della forma della conclusione:

  1. Modus ponens - affermazione dell'antecedente VALIDA= se le premesse sono vere, lo è necessariamente anche la conclusione (rag. valido)
  2. es: se la corda si spezza, l'acrobata cade, la corda si spezza, quindi l'acrobata cade. Questo argomento suggerisce che certamente se la corda si spezza, l'acrobata cade e mi fornisce

L'informazione per cui la corda in effetti si spezza (la corda si spezza vero). Da questo ne deduco che l'acrobata certamente cade.

Modus tollens - negazione del conseguente VALIDA = se le premesse sono entrambe false, la conclusione è vera (rag. valido) es: se la corda si spezza, l'acrobata cade, l'acrobata non cade, quindi la corda non si spezza. Questo argomento suggerisce che certamente se la corda si spezza, l'acrobata cade e mi fornisce l'informazione per cui l'acrobata non cade (l'acrobata cade falso). Da questo ne deduco che cade la corda non si spezza.

Affermazione del conseguente INVALIDA = se B è vera, A è vera: no, ci sono 2 casi in cui B è vera e A è una volta vera e una volta falsa (non posso dire che A sia vera) es: questo argomento suggerisce che certamente se la corda si spezza, l'acrobata cade e mi fornisce l'informazione per cui l'acrobata cade (l'acrobata cade vero).

Da questo tuttavia non posso dedurne con certezza che la corda si sia spezzata. È infatti possibile che l'acrobata sia inciampato o abbia perso l'equilibrio. Se la corda si spezza, l'acrobata non ha alcuna possibilità di restare in equilibrio, ma non è detto che cada solo se la corda si spezza. Può comunque perdere l'equilibrio, anche se la corda non si spezza.

Negazione dell'antecedente INVALIDA= se A è falsa e B è falsa: no, ci sono 2 casi in cui A è falsa e B è una volta vera e una volta falsa (non posso dire che B sia falsa)es: questo argomento suggerisce che certamente se la corda si spezza, l'acrobata cade e mi fornisce l'informazione per cui la corda non si spezza (la corda non si spezza falso). Da questo tuttavia non posso dedurne con certezza che l'acrobata non cade per le ragioni già dette. È infatti possibile che l'acrobata sia inciampato o abbia perso l'equilibrio. Se la corda si spezza, l'acrobata

non ha alcuna possibilità di restare in equilibrio, ma non detto che cada solo se la corda a spezzarsi. Può comunque perdere l'equilibrio, anche se la corda non si spezza. Induzione

Inferenze induttive/applicative (utili per l'applicazione)

Inferenze induttive sono caratterizzate da 2 aspetti principali interrelati:

  1. La conclusione di un' inferenza induttiva dice qualcosa di più o di nuovo rispetto alle premesse e il contenuto informativo della conclusione non è interamente incluso in quello delle premesse.
  2. Nelle informazioni aggiuntive è inevitabilmente insito il rischio di errore: le premesse non possono conferire alla conclusione totale certezza, ma solo un certo grado di verità (anche con premesse vere, la conclusione non è necessariamente vera).

Un' inferenza induttiva non è mai valida: sono induttivi tutti gli argomenti che non sono validi.

Anche

se alla veridicità delle premesse. Se è un' inferenza induttiva non può mai essere valida, può essere forte (quando è molto probabile che da premesse vere conseguono conclusioni vere): il 98,9% delle persone che si vaccina per il morbillo non prende la malattia, Gianni si è vaccinato per il morbillo, Gianni non prenderà la malattia= la premessa dicesse che il 100% dei vaccinati non prende la malattia, l'argomento sarebbe deduttivo= argomenti forti hanno una probabilità di certezza superiore al 50%, deboli e inferiore al 50%= argomento induttivo buono (validità non necessaria per bontà in induzione vs deduzione) Anche se un' inferenza induttiva può essere forte (la probabilità che date premesse vere le conclusioni siano vere), può essere anche non buona se le sue premesse non sono vere: la bontà di un argomento induttivo si basa su 2 criteri: 1. Criterio formale legato alla forza 2. Criterio empirico è legato alla veridicità delle premesse.alla verità delle premesse! Anche nel caso degli argomenti induttivi la forza può essere valutata senza considerare se le premesse sono vere o meno deduttivi! Solo negli argomenti dove sono coinvolti dei numeri, possiamo calcolare la forza indipendentemente dalla bontà. Tipi di inferenze induttive: - Inferenza statistica: le premesse descrivono un campione estratto casualmente da una data popolazione e la conclusione riguarda l'intera popolazione (o altri campioni estratti in futuro) - Inferenze universali: generalizzazioni - Inferenze predittive: il prossimo caso osservato - Inferenze abduttive/alla migliore spiegazione: partendo da un'osservazione O ci si chiede quale teoria le spieghi al meglio (se T allora O) e se ne conclude che quella teoria dev'essere corretta (ragionamento invalido) Es: la progenie somiglia ai genitori, molte famiglie di animali si somigliano fra loro (zebre e cavalli), quindi queste famiglie di animali hanno una progenie.

comune- Inferenze analogiche: siccome Anna è bassa e salta poco, tutte le persone basse saltano poco! La forza dipende dalla rilevanza delle premesse (se esse sono accidentali, debolezza)

Deduzione e induzione

Nella deduzione è implicita l'idea per cui le premesse offrono delle ragioni per‣ credere alla verità delle conclusioni, mentre le conclusioni dell'inferenza induttiva non conservano necessariamente le verità delle premesse è un argomento induttivo non è mai valido (anche se tra premesse e conclusione c'è un legame logico)

Rapporto fra deduzione e induzione può essere descritto come un "continuum‣ di certezza" che va da una probabilità minima a una massima di certezza, dove tutto ciò che <1, è induttivo

Argomenti deduttivi e induttivi richiedono che siano soddisfatti gli stessi criteri (formale legato alla forza empirico‣ legato alla validità delle

di filosofia, quindi potrebbe essere noioso‣ = premesse sono tra loro legate

Di filosofia, questo è un libro noioso‣ = argomento NON valido perché

Tutti i gatti hanno 5 zampe, Zio è un gatto, Zio ha 5 zampe‣ = argomento valido ma NON buono (un argomento valido conserva non solo la verità, ma anche la falsità delle premesse)

Dire che tutti gli S sono P è diverso da dire che tutti i P sono S, anche se talvolta gli insiemi possono coincidere‣ (proposizione universale positiva)

Es: tutti i gatti sono felini, ma non tutti i felini sono gatti! Nessun S è P (proposizione universale negativa)‣

Qualche S è P (proposizione particolare positiva)‣

Qualche S non è P (proposizione particolare negativa)‣

Nessun sillogismo categorico è valido se ha 2 premesse negative, poiché esse negano l'inclusione in una classe‣

63. Poincaré e il convenzionalismo

Geometrie

Epistemologia tradizionale: la conoscenza è l'insieme delle credenze vere giustificate‣ = conosco X = credo

X = posso giustificare questa credenza X

Questa concezione può facilmente generare un regresso all'infinito: per provare che X è vero, dobbiamo presentare altri asserti Y dai quali X derivi logicamente (dato che Y è vero, è vero anche X), Y dev'essere supportato da Z e così via = regresso all'infinito = scettici affermano che nessuna conoscenza in senso proprio è davvero possibile

Per contrastare la posizione scettica molti autori sostengono che la conoscenza si compone di 2 tipi di contenuti:

  1. Teoremi: conoscenze mediate derivate da altre conoscenze
  2. Principi primi/assiomi/postulati: conoscenze immediate di proposizioni fondamentali che non richiedono ulteriori giustificazioni perché la loro verità è immediatamente evidente (asserti osservativi o razionalmente inconfutabili)

2 metafore per rappresentare gli assiomi: zoccolo duro (immagine 1) o nucleo (immagine 2) da cui si sviluppa tutto = pochi assiomi.

illimitati teoremi (a

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A.A. 2022-2023
78 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nikiddd di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia della scienza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Dellantonio Sara.