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REGOLA DELLE FASI O REGOLA DI GIBBS:
V = c + n -f SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 32
V = c + n -f
c = componenti chimici indipendenti
n = fattori fisici attivi
f = fasi presenti
Varianza =2 all'interno delle aree , possono variare sia T che P
Sulle linee( coesistenza due fasi) varianza = 1 , fissata la T , la P la sceglie il sistema o viceversa
Varianza 0 nel punto triplo
Utilizzi di un diagramma di fase
Un diagramma di fase è una “mappa di equilibrio”: può essere infatti utilizzato per:
– conoscere lo stato di un sistema dati i valori dei parametri (P, T, ecc…)
• determinare le fasi presenti
• calcolare le quantità relative delle fasi presenti
– conoscere i cambiamenti che il sistema subisce se alteriamo i parametri
• trasformazioni delle varie fasi
• intervalli di fusione
Per descrivere un sistema binario c’è bisogno di un nuova grandezza: la composizione.
In generale, quindi, i parametri sono temperatura, pressione, composizione (diagramma 3D).
Nell’ambito di questo corso studieremo, però, esclusivamente equilibri liquido-solido che avvengono a pressione atmosferica: in prima (e
ottima) approssimazione l’effetto della pressione può essere trascurato. Il diagramma rappresenterà quindi lo stato del sistema al variare della
composizione e temperatura.
Solubilità
In un sistema composto da due sostanze è possibile che si crei una soluzione.
Soluzione: è una singola fase composta da due o più sostanze
– componente più abbondante: solvente
– componente meno abbondante: soluto
Il limite di solubilità definisce il massimo ammontare di soluto che può essere aggiunto al solvente. La solubilità non è sempre perfetta.
Solubilità nei liquidi
PERFETTA SOLUBILITA’
•Caratteristiche chimiche simili (polarità)
•Omogeneità MACRO e MICROSCOPICA
Es. acqua+etanolo
NESSUNA SOLUBILITA’
•Caratteristiche chimiche differenti (polarità)
•Disomogeneità MACRO e MICROSCOPICA
Es. acqua+olio
Solubilità nei solidi
SOLUZIONE SOLIDA SOSTITUZIONALE
Similitudine in:
•Raggi atomici
•Valenza
•Elettronegatività
•Struttura cristallina
SOLUZIONE SOLIDA INTERSTIZIALE
•Raggi atomici “compatibili” , raggio atomico del soluto capace di entrare negli interstizi
•Possibili distorsioni reticolari
Distorsione reticolo del ferro -> lo rafforza , non scorre, non si deforma
•Solubilità completa impossibile
Solubilità casi possibili:
Immaginiamo di voler tracciare il diagramma di stato di un sistema costituito da due componenti A e B perfettamente solubili sia allo stato
liquido sia allo stato solido
Costruzione di un diagramma di fase binario
E’ necessario campionare tutto l’intervallo di composizioni (100%A – 100%B).
Si sceglie un certo numero di composizioni e si conducono prove di raffreddamento da fuso.
Scegliamo, ad esempio, le seguenti miscele:
1. 0% di B (A puro)
2. 30% di B
3. 60% di B
4. 100% di B (B puro)
Si riscalda un campione di A puro fino a liquefarlo, poi si sottrae calore a velocità costante e si diagramma l’andamento della temperatura in
funzione del tempo.
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 33
funzione del tempo.
Si riscalda una miscela di A e B (30% di B) fino a liquefarla, poi si sottrae calore a velocità costante e si diagramma l’andamento della
temperatura in funzione del tempo.
Tf e Ts coincidono
Si riscalda una miscela di A e B (60% di B) fino a liquefarla, poi si sottrae calore a velocità costante e si diagramma l’andamento della
temperatura in funzione del tempo.
Si riscalda un campione di B puro fino a liquefarlo, poi si sottrae calore a velocità costante e si diagramma l’andamento della temperatura in
funzione del tempo.
Si uniscono i "puntini"
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 34
Campi di equilibrio bifasico:
è possibile ricavare la composizione delle due fasi di cui il sistema si compone tracciando una linea orizzontale che incontr i i campi confinanti.
I rapporti quantitativi tra le due fasi si ottengono applicando la regola della leva:
Solubilità casi possibili :
Principali trasformazioni invarianti
B in A
α=soluto A in solvente B
β=soluto
due fasi solide, immiscibilità
α+β
>T > solubilità
E= composizione dell'eutettico
T eutettica SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 35
T eutettica
T fusione insieme < T singoli
EUTETTICA: Trasformazione invariante che consiste nella contemporanea separazione, di due fasi solide da una fase liquida:
L S1 + S2
→
Nel caso specifico: L α + β
→
T eutettica arresto termico
Etettico si comporta come un solido puro in cambiamento di fase
Invarianza 3 fasi in equilibrio arresto termico
Varianza 1, 2 fasi non c'è arresto termico
Solubilità aumenta con T -> raggiunge un max -> scende ( curva a campana)
Perlite (ferro-carbonio) lamellare o miscela meccanica lamellare
Cambiano le composizioni e i rapporti quantitativi ->
Diffusione degli atomi
Per separarsi in due direzioni opposte
Il potenziale chimico(forza spingente) accomuna le due fasi
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 36
Meno pendente, la T scende più lentamente
Liquido-solido c'è calore che viene rilasciato
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 37
Solido più ricco di A -> liquido si impoverisce di A
Eutettica forma le lamelle
Fase proeutettica = fase solida prima dell'eutettica, favorisce un liquido di eutettico
Fasi lapillari (accumoli solo in alcune zone) in smicelazioni in fase solida, non si possono fare grandi spostamenti
Arrotondate liquido-solido
Solubilità casi possibili:
Sempre arresto termico in totale immiscibilità trasf.eutettica
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 38
C combinazione di A e B , si comporta come un solido puro
Solido con fusione incongruente liquido che non ha la stessa composizione di partenza
Tratti orizzontali c'è invarianza
Si smiscela pure in fase di raffreddamento
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 39
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 40
Cambia struttura ma la composizione è la stessa
C a fusione congruente composizione del liquido stessa del solido
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 41
Diagrammi di fase ternari
3 parallele ai 3 lati del triangolo a partire dal punto
Punto d'intersezione scale e parallele danno la composizione
Parallele al lato opposto a B -> percentuale di B
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 42
Eutettico ternario T più bassa per avere un liquido con 3 componenti
Proprietà dei materiali
Proprietà dei solidi
Le proprietà dei solidi, e dunque quelle dei materiali che li costituiscono, dipendono dalla loro natura chimica e dalla loro struttura(degli
atomi) Quelle dei materiali dipendono anche dalla microstruttura (forma e dimensione dei grani, porosità, geometria del manufatto,più fasi
del materiale etc.).
Microstrutture diverse - proprietà diverse
Proprietà chimiche
Le proprietà chimiche attengono principalmente alla loro durabilità, ed in particolare alla loro durata in esercizio in ambienti chimicamente
aggressivi (acidi, basici, ossidanti,…).
Ambienti acidi. Buona durabilità dei solidi ionici basati sui silicati, per il carattere sostanzialmente acido della silice. Scarsa durabil ità dei
metalli di interesse tecnologico (potenziale di riduzione negativo nella scala elettrochimica). Incapacità a resistere dei so lidi ionici costituiti da
ossidi basici (ad es., MgO).
Ambienti basici. Buona capacità dei solidi ionici costituiti da ossidi basici (ad es., MgO). Scarsa durabilità dei metalli a carattere anfot ero e dei
solidi ionici basati sui silicati, per il carattere sostanzialmente acido della silice.
Ambienti ossidanti. Buona capacità dei solidi ionici, che non sono in genere ossidabili o richiedono comunque ambienti fortemente ossidanti.
Scarsa capacità dei metalli di interesse tecnologico a resistere soprattutto in ambienti umidi.
Proprietà fisiche
Le proprietà fisiche si distinguono in termiche, ottiche, elettriche etc.
Proprietà termiche
Possibilità di transizioni di fase. Es., Sn che al di sotto di 13°C perde il suo carattere metallico e si trasforma in solido covalente.
Calore specifico. Capacità di immagazzinare calore senza far crescere troppo la temperatura. Basso nei metalli, alto nei solidi inorganici no n
metallici.
Coefficiente di dilatazione. Dipende dal tipo di legame e dalla sua intensità e dalla struttura. Alto nei metalli. Medio nei solidi inorganici non
metallici.
Conduttività termica. Come sopra. Alta nei metalli. Scarsa nei sali e ossidi, che sono isolanti.
Resistenza agli sbalzi termici. È funzione di coefficiente di dilatazione e conduttività termica. Buona nei metalli, scadente nei silicati e negli
ossidi in genere per la loro scarsa conduttività.
Refrattarietà. Capacità di resistere ad alta temperatura, conservando le resistenze meccaniche. Buona nei solidi inorganici non metallici. È
collegata alla temperatura di fusione.
Non tutti i metallici sono refrattari
Proprietà meccaniche
Le proprietà meccaniche descrivono il comportamento dei materiali quando vengono sottoposti a sollecitazioni esterne: sono ra ppresentate
dalla resistenza meccanica (che comprende la resistenza a trazione, a compressione, a flessione, a torsione, a taglio), oltre che dalla
durezza e dall'elasticità.
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 43
Quando su un corpo agisce una forza esterna, oppure una forza generata al suo interno, si possono avere diverse conseguenze i n funzione di:
• Entità della forza
• Tipo di materiale : metallico, ceramico, polimerico, composito
• Geometria del corpo
Se la forza è sufficientemente piccola il corpo si deforma ma la deformazione è completamente recuperata quando viene rimossa la forza
COMPORTAMENTO ELASTICO
Problemi di fatica -> anche se il materiale aveva un comportamento elastico si rompe
Aumentando la forza il corpo subisce una deformazione maggiore la quale non viene completamente recuperata al rimuovere della forza
COMPORTAMENTO PLASTICO
Applicando una forza sufficientemente elevata il corpo si giunge alla frattura, cioè alla divisione del corpo in due o più pa rti.
FRATTURA SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Pagina 44
Materiali fragili: frattura prima della deformazione plastica
Materiali te