vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CONTINUO DELLE ONDE PIANE………
Poichè H ed E sono nulli possiamo dire i campi hanno solo componenti lungo x e lungo y
z Z
ovvero hanno solo componenti perpendicolari alla direzione di propagazione e questo si
traduce dicendo che le onde piane sono onde TEM (trasverse elettromagnetiche)→ sia il
campo elettrico che campo magnetico sono trasversali rispetto alla direzione di
propagazione.
Risolviamo ora il sistema
Deriviamo rispetto a Z primo e secondo membro della prima equazione.
Sto supponendo un mezzo omogeneo quindi μ ed ε non dipendono dal punto dello spazio e
quindi non dipendono da Z e quindi li posso portare fuori dal segno di derivata.
Utilizzo la 2° equazione.
Portando tutto al primo membro e moltiplicando per “-1” avremo:
Ma (nel vuoto uso μ ed ε )
0 0
Avremo che
Otteniamo un'equazione differenziale lineare del secondo ordine a coefficienti costanti.
La soluzione generale di quest’equazione può essere scritta o come sovrapposizione di due
esponenziali complessi o anche come combinazione lineare di un seno e di un coseno.
Ci conviene descriverla come combinazione lineare di un esponenziale complesso positivo e
uno negativo,quindi avremo:
(costante per un’esponenziale negativo + costante per
esponenziale positivo)
Devo ricavare H .
y 1
Dalla prima equazione del sistema iniziale ricavo che H =− .
y ωμ
Calcolo la derivata di E x
x+ −jkz x− jkz
= −E e + E e
Vado a sostituire nell’equazione di H y
Mettendo in evidenza k e j e il segno “–” abbiamo che H è
y
(sostituisco k e per la definizione di Zita ho quel risultato)
Le soluzioni per E e H sono:
x y
Effettuando la modifica
⟶
{ ⟶ −
Al sistema
Otteniamo anche
Vediamo cosa rappresentano queste soluzioni.
Concentriamoci sulla prima coppia di soluzioni (tanto per la seconda varranno
considerazioni analoghe)
E è data dalla somma di due termini:
x • il primo termine viene detto ONDA PROGRESSIVA
• il secondo termine viene detto ONDA REGRESSIVA
Vediamo perché sono chiamati così.
Per capirlo dobbiamo tornare nel dominio del tempo e per far ciò faccio l’antitrasformata
Considero l’onda progressiva
Ora dobbiamo capire come è fatta la costante K.
Abbiamo fatto l'ipotesi che il MEZZO SIA NORMALE E OMOGENEO SPAZIALMENTE e non
abbiamo fatto l'ipotesi di mezzo non dispersivo temporalmente quindi ε e μ saranno
dipendenti da ω e saranno anche complessi (in generale) e quindi anche K sarà complessa e
quindi avrà una parte reale che chiamo con beta e una parte immaginaria che chiamo
“meno alfa”
(Piccola nota:
se poi il mezzo è anche senza perdite μ ed ε saranno reali e indipendenti dalla frequenza e
quindi K sarà pari semplicemente beta)
Avremo mentre
Andiamo a sostituire queste espressioni e andiamo a riscriverci E in termini di modulo e
x
fase:
+
cos(ωt) è una funzione sinusoidale rispetto al tempo perché siamo nel dominio dei
fasori e quindi stiamo ragionando con funzioni che variano sinusoidalmente nel tempo.
→ -αz
Se il mezzo è senza perdite α=0 e l’esponenziale e = 1,
+
risulta una funzione sinusoidale anche rispetto a Z , con
Ora in β
mettiamo in evidenza nell’argomento del coseno,“- ”.
Avremo: ω
dove =v (velocità di fase o velocità di propagazione)
f
β
O posso mettere in evidenza ω (qui abbiamo il reciproco di v )
f
Analizziamo v .
f
Consideriamo il caso di mezzo senza perdite (min 22)
• μ e ε sono reali e indipendenti dalla frequenza
β =
• √εμ
k= ω e α=0
• dipende solo dal mezzo
(NOTA:nel caso del vuoto dovrei considerare μ ,ε e v =velocità del vuoto c )
0 0 f
Considero ora
E ne traccio il grafico (o meglio un’istantanea) per t=0 al variare di z
(nota sfasamento)
(Con periodo T= λ).
t=̅
Considero poi un'altra istantanea all’istante
Avremo una funzione che sarà una versione della funzione precedente traslata nel verso
̅
positivo dell'asse Zeta di una quantità “v per ” .
f
L’onda si è propagata,è traslata rigidamente nel verso positivo dell'asse Zeta di una quantità
̅
“ v per ”.
f →avremo
Abbiamo lo spostamento,per ricavare la velocità basta dividere per il tempo v= v f
che è proprio la velocità di propagazione.
Analizziamo la seconda espressione
E ne traccio il grafico (o meglio un’istantanea) e vediamo cosa accade al variare del tempo
quando z=0 Otteniamo anche qui una sinusoide.
Considero poi un'altra istantanea nella posizione z=̅
abbiamo la stessa funzione di prima traslata nel tempo
̅
quindi ritardata di una quantità .
ho un ritardo con velocità v .
f
Ancora una volta concludiamo che quest'onda si sta propagando nel verso positivo dell'asse
Z.Ecco perché viene chiamata ONDA PROGRESSIVA
(il 1° termine viene chiamato onda progressiva).
Se avessimo fatto gli stessi ragionamenti che abbiamo fatto con l'onda progressiva per
→
l'onda regressiva sarebbe cambiato il segno e quindi il verso della traslazione avrei avuto
→
una traslazione nel verso negativo dell'asse Z ONDA REGRESSIVA.
Quindi la soluzione complessiva E può essere vista come la sovrapposizione di due onde
x
• un'onda progressiva (onda sinusoidale) che si propaga nel verso positivo dell'asse z
• un'onda regressiva (onda sinusoidale) che si propaga nel verso negativo dell'asse z
CONSIDERIAMO IL CASO DI MEZZO CON PERDITE quindi è dispersivo nel tempo
α è dipendente da ω
Facendo gli stessi ragionamenti precedenti vediamo che
facciamo un'istantanea al tempo t=0 e mettendoci nella posizione Z e registrando
vediamo come varia la funzione al variare di Z. l'andamento in funzione del tempo
nell'istante t=0 vediamo una funzione otterremo una certa funzione
sinusoidale ma con un'ampiezza che va (vedi in basso)
attenuandosi man mano che ci spostiamo
lungo l'asse Z
se facciamo la stessa istantanea dopo un nella posizione z=̅ avremo la stessa funzione
̅
tempo ,il coseno è traslato rigidamente con ̅
ritardata di (tempo necessario per
velocità pari alla velocità v ,
f ̅
spostarsi da 0 a con velocità v ) ma sarà
ma nel traslare deve rimanere all'interno di f
anche di ampiezza più piccola perché nel
questo inviluppo fatto da una funzione α
- z
esponenziale e quindi va attenuandosi frattempo mentre prima e =1 ora risulta
propagandosi nel verso positivo dell'asse Z minore di 1 (l’esponenziale quindi diminuisce)
Concludiamo che nel caso in cui ci sono le perdite l'onda progressiva si propaga nel verso
positivo dell'asse Zeta cioè trasla nel verso positivo dell'asse Z con velocità pari a v e si
f
attenua. →
Per l'onda regressiva ci sarebbero stati dei cambiamenti nei segni (tra cui alfa positiva) in
questo caso l'onda si propaga nel verso negativo dell'asse Z e procedendo nel verso
→
negativo dell’asse Zeta (diminuisce) si va attenuando nel verso negativo.
Quindi l'onda progressiva si propaga e si attenua procedendo nel verso positivo dell'asse
Zeta mentre l'onda regressiva si propaga e si attenua procedendo nel verso negativo.
Nota:
Quando vado a definire K,poiché è definita come radice moltiplicata per ω
poiché una radice ha sempre due determinazioni devo scegliere la soluzione per cui
Fine nota.
Ora facciamo valere gli stessi ragionamenti per
E avremo un onda progressiva e regressiva ….ok.
Soffermiamoci sull’onda progressiva considerando i due sistemi
e
Mettendo insieme le componenti di H avremo che
Poiché calcolando .
Riassumendo in un’onda piana E ed H hanno componenti nulle lungo Zeta .
.
Inoltre, possiamo scrivere che
. →H
H oltre a essere perpendicolare a i , è perpendicolare anche ad E ed E sono
z
perpendicolari tra di loro.
Ora se vado a moltiplicare ulteriormente per i avremo
z
i i =1 e l’ultimo termine è nullo (non dice il motivo).
z z
Ho considerato la proprietà dell’uguaglianza vettoriale
(nel nostro caso sia c che a sono i ,mentre b=E )
z
(min 45)
Ciò che otteniamo è:
Sostanzialmente E ed H sono perpendicolari a Z e sono anche perpendicolari tra di loro
e se il mezzo è senza perdite il rapporto tra i moduli di E ed H è pari a 1/ζ (zita) mentre
se il mezzo ha perdite il rapporto tra l'ampiezza di E e l'ampiezza di H è pari a 1/ζ.
Se facessimo gli stessi ragionamenti sull'onda regressiva varrebbero le stesse relazioni ma
dobbiamo considerare “-i ”.
z
Al posto di i possiamo mettere un versore generico “i” che rappresenta qual è la direzione
z
e il verso di propagazione dell'onda considerata
(per un’onda progressiva i= i mentre per l'onda regressiva i=- i ).
z z
CONSIDERIAMO ORA DEI SEGNALI GENERICI (non necessariamente sinusoidali)
Le equazioni di Maxwell nel dominio della trasformata di furier sono formalmente uguali a
quelle nel dominio dei fasori perché valgono le stesse proprietà .
Nel caso della trasformata di Fourier i campi dipendono da ω (omega).
Avremo che (ho le stesse relazioni e in più ho dipendenza da ω).
Per ritornare nel dominio del tempo devo fare l’antitrasformata (min 1:16:00)
Nel caso di z=0
Avrei che
+ + +
()
è proprio l’antitraformata di (z,t) con z=0 quindi di (0,t) .
+ +
-jkz
()e ()
Se prima E (z, ω)= ,ora per z=0 abbiamo E (0, ω)= .
x x
Ora ragioniamo separatamente per MEZZO NON DISPERSIVO NEL TEMPO e poi per
MEZZO DISPERSIVO NEL TEMPO. )
Se il mezzo è NON DISPERSIVO NEL TEMPO allora k(ω) è reale (perché sono reali ε ed μ ed
è linearmente dipendente da ω.
(ε e μ sono indipendenti da ω se il mezzo è non dispersivo nel tempo)
Ora nella trasformata di Fourier andiamo a sostituire k(&om