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Estratto del documento

Bilancio d'impresa:

  • Bilancio d'impresa
  • Quadro normativo (compreso D. Lgs 139/2015)
  • Principi (o clausole) generali
  • Principi di redazione
  • Norme contabili - Criteri di valutazione

Congiunzione tra bilancio di impresa e Co.Ge

Il bilancio d’impresa contiene sicuramente informazioni di carattere finanziario, cioè espresse in quantità monetarie, la cui origine è la Co.Ge. Sono per l’appunto quegli articoli del codice civile che richiedono una serie di informazioni che sono prodotte dalla Co.Ge, in particolare da quanto emerge per effetto della chiusura dei conti.

La Co.Ge costituisce la fonte delle informazioni che poi andremo a collocare nello Stato patrimoniale, in due certamente dei suoi principali prospetti, guarda caso si chiamano Stato Patrimoniale e Conto Economico, esattamente con lo stesso nome dei conti con cui abbiamo proceduto alla chiusura della Co.Ge.

Gli schemi di SP e di CE, che sono una parte del bilancio, traggono origine dalle informazioni contenute nella Co.Ge e in quegli articoli di chiusura datati al 31/12 dell’esercizio.

Il bilancio non si alimenta solo di informazioni tratte dalla Co.Ge, ma anche da altre informazioni che sono di origine extra-contabile, cioè non sono informazioni prodotte dalla Co.Ge, ma provengono da altre rilevazioni, come ad esempio rilevazioni statistiche, che possono riguardare il libro dei soci, se l’informazione riguarda il numero di azioni possedute, il loro valore nominale da parte di ciascun socio, che provengono dal libro dei nostri dipendenti se vogliamo sapere quanti dipendenti abbiamo avuto in media durante l'anno, quali categorie, se operai, se impiegati, se dirigenti etc..

Vi sono un po’ di informazioni, larga parte, di tipo contabile, e altra parte di informazioni di altro tipo, che possono riguardare quantità monetarie o non monetarie, o informazioni di tipo qualitativo, cioè che per esempio, ci dicono dov’è la sede dell’azienda, se vi sono sedi secondarie, quali sono le caratteristiche dei nostri prodotti. Sono informazioni qualitative che riguardano il possesso di determinate certificazioni ambientali ad esempio, o il possesso di un premio ricevuto. Tutte informazioni di origine diversa dalla Co.Ge che trovano spazio dentro il documento che chiamiamo BILANCIO.

Di questo documento ce ne occuperemo, sapendo che è alimentato da due fonti di informazioni diverse, e che esamineremo dal punto di vista della sua forma e della sua sostanza, nel senso che questo documento viene predisposto mettendo insieme queste fonti, devono rispondere a requisiti formali e requisiti sostanziali.

I requisiti formali riguardano come l’informazione viene esposta, come e dove viene collocata nel bilancio. Sono quindi norme che ci dicono solo le informazioni da produrre e includere nel bilancio, e la collocazione che gli dobbiamo dare, e sono i requisiti che vanno rispettati per dare questa informazione.

Alcune richieste sono di tipo formale, riguardo la modalità di rappresentazione dell’informazione, mentre altre richieste sono di tipo sostanziale, cioè questa informazione deve essere data rispettando le regole legale alla sua determinazione, quindi alla sua espressione valutazione annuale, cioè devi rispettare dei criteri che riguardano il modo attraverso cui quell’informazione è stata prodotta, quindi dei principi o dei criteri.

Michela Sedda

NORMATIVA CONTABILE

I requisiti formali e sostanziali stanno nella normativa che obbliga alla redazione del bilancio, che quindi impone il bilancio come documento obbligatorio a tutte le forme di attività d’impresa. La normativa contabile è ampia, certamente parte da quella di legge, ma non si limita solo a questa.

Il quadro normativo è articolato su 3 livelli:

  1. Codice civile (livello di legge) → Predisponiamo il bilancio d’impresa perché il codice civile ce lo impone. Il codice civile è una norma di legge.
  2. Influenze delle disposizioni del TUIR (livello legislativo, di legge) → Sul bilancio incide anche la normativa fiscale che ha delle influenze sulla redazione del bilancio, sono le disposizione del testo unico delle imposte sui redditi
  3. Prassi contabile nazionale (OIC) ed internazionale (IFRS) di “genereale accettazione” - Norma sulla revisione. → livello importante, ma non di legge, che fa riferimento alla cosiddetta prassi contabile che riguarda evidentemente l’attività professionale di chi si occupa di contabilità, che quindi per effetto del fatto che quotidianamente svolge l’attività professionale dell’esperto contabile, ha imparato a selezionare/identificare la 3ª fonte delle fonti giuridiche, cioè gli usi e le consuetudini.

Le prassi contabile elaborata a livello nazionale ed internazionale. Nel 1° caso è elaborata da un soggetto, è una fondazione di diritto pubblico che si chiama organismo italiano di contabilità, mentre nel 2° caso è elaborata/prodotta/emanta da una fondazione di diritto privato, non italiana, che si chiama IFRS (International Financial Reporting Standard). L’IFRS è soggetto che a livello internazionale emana questi standard che sono rappresentativi della prassi contabile a livello mondiale.

Queste norme non sono di consuetudini di generale accettazione, cioè vengono comunemente usate dai professionalisti della contabilità. A queste norme internazionali si agganciano le norme sull’attività di revisione del bilancio, revisione legale dei conti. Norme che quindi guidano l’attività di chi controlla che il bilancio e la contabilità siano stati tenuti e prodotti correttamente, cioè nel rispetto delle regole.

Questi 3 livelli ovviamente li dobbiamo prendere in esame uno alla volta.

CODICE CIVILE

  • Basato sulle disposizioni recepite dalla Quarta Direttiva (1978) ed integrate dalle disposizioni recepite con la Settima Direttiva (1983) e relative alla redazione del Bilancio consolidato.
  • Recentemente riformato con il D. Lgs 119/18 agosto 2015 che recepisce la Direttiva UE n. 34/2013
  • Ammodernamento delle Direttive in materia contabile
  • Ricerca di un equilibro tra quantità di informazioni richieste alle aziende e costi amministrativi relativi alla loro “produzione”
  • Segmentazione dei Bilanci rispetto alla dimensione operativa delle aziende.

Il 1° livello è quello nazionale della norma di legge che si trova nel codice civile. Le norme del codice civile in materia di contabilità e bilancio hanno un origine europea, cioè derivano dal recepimento di direttive europee, in particolare un’antica direttiva europea, la quarta, che venne emanta la prima volta nel 1978 e la settima, che venne emanate per la prima volta nel 1983. La settima riguarda la predisposizione del bilancio consolidato. Il bilancio consolidato è degli gruppi vi è una normativa europea, la settima direttiva che è stata recepita in Italia attraverso apposito decreto legislativo.

Michela Sedda

Queste norme di comportamento procedurali si chiamano PRINCIPI DI REVISIONE NAZIONALI e PRINCIPI DI REVISIONE INTERNAZIONALI. Le normenazionali sulla revisione si chiamano ISA Italia e sono la traduzione e l’importazione degli ISA internazionali. Gli ISA Italia sono stati recepiti dal Ministero dell’Economia e Finanza, il MEF, nel 2014 e sono l’importazione, l’adozione in Italia di queste norme internazionali che risalgono al 2009.

Chi fa la professione del revisore contabile o chi svolge questa attività all’interno di una società di revisione deve applicarli allo scopo di verificare che la contabilità è stata tenuta correttamente, cioè nel rispetto delle regole, e che il bilancio è stato redatto nel rispetto delle regole.

I revisori sono persone fisiche, mentre le società di revisione sono persone giuridiche. Ce ne sono diverse, di sicuro, ce ne sono 4 che vengono chiamate Big Four e sono multinazionali della revisione, oltre che della consulenza contabile. Tra i loro professionisti ci sono persone che hanno competenze su come si fa la contabilità e su come si fa il bilancio, perché il loro mestiere è verificare che chi ha fatto il bilancio e la contabilità, lo abbia fatto nel rispetto delle regole.

Bilancio di impresa – Normativa contabile

  • Art. 2214, 2217, 2302 → Tenuta dei libri e delle scritture contabili
  • Art. dal 2423 al 2435 ter del Codice civile modificati dalla recentissima riforma del Codice civile → In materia di Bilancio, con il Decreto Legislativo del 18 agosto 2015, n. 139
  • Prassi contabile nazionale ed internazionale di “generale accettazione”
  • DPR n. 917/1986: Testo Unico Imposte sul Reddito (TUIR)

Analizziamoli uno alla volta

Art. 2214 cc → Libri obbligatori ed altre scritture contabili1° comma → “L’imprenditore che esercita un’attività commerciale deve tenere il libro giornale ed il libro degli inventari e … altre scritture contabili che siano richieste dalla natura e dalla dimensione dell’impresa e…”

Libro degli inventari a fine anno sui beni fisici e non fisici, delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziare, del magazzino, degli investimenti in liquidità differite o immediate, dei debiti. Il libro degli inventari è qualcosa che si fa alla fine di ogni periodo amministrativo per avere una visione sul patrimonio.

Art. 2217 cc → Redazione dell’inventario“L’inventario si chiude con il bilancio e con il conto dei profitti e delle perdite, … nelle valutazioni di bilancio l’imprenditore deve attenersi ai criteri stabiliti per i bilanci delle società per azioni in quanto applicabili”

L’inventario si chiude con lo SP che è un pezzo del bilancio; dalla contabilità emergono lo SP ed il CE, ed il CE non è una cosa diversa dal bilancio, è parte del bilancio. Il bilancio include SP e CE. In altri termini, l’inventario si chiude con lo SP e con il CE (conto dei profitti e delle perdite).

Se sei un imprenditore hai obbligo di fare un bilancio che abbia SP e CE. La forma è libera, la sostanza no. Per la sostanza applichi i criteri per i bilanci delle società per azioni, ovviamente in quanto applicabili.

Art. 2220 cc → Conservazione delle scritture contabili

Le scritture contabili fanno fede, cioè in caso di controversie, sono il documento cui far riferimento, costituiscono onere di prova. Non solo bisogna avere le scritture contabili, ma vanno conservate per 10 anni dalla data dell’ultima registrazione.

Michela Sedda

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
61 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mikisedda di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Di Pietra Roberto.