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Estratto del documento

Si tratta di individuare durante l’interazione, quali sono le parole

foto a lato

e i predicati che vengono maggiormente utilizzati ( )

Vi sono dei predicati che non fanno capo a nessuna tipologia:

ti capisco (neutro)

 vedo il tuo punto di vista (no visivo)

 sono perfettamente sintonizzato (no auditivo)

 sento di essere d’accordo con te (cinestesico)

 breve

Se noi sottoponiamo il nostro interlocutore invece che una domanda, una

domanda più articolata che prevede una risposta più lunga vi fornirà una risposta

basata sul canale che utilizza meno.

Lo stesso vale anche per la valutazione degli accessi oculari.

In un primo momento per sintonizzarsi con ‘’l’altro’’ utilizzeremo gli accessi oculari e i

predicati/parole più

utilizzati da lui.

In seguito, possiamo utilizzare canali che ‘’l’altro’’ utilizza meno per raggiungere degli

obiettivi specifici.

Dobbiamo far finta di entrare in una casa: ho bisogno di una chiave per aprire la porta

(canale di accesso),

di girare una maniglia (secondo canale) e infine accedere al suo interno (canale

che sonnecchia).

Tutto questo è lo scopo o, meglio, è il miglior livello di un bravo comunicatore: riuscire

ad utilizzare il canale

che viene usato raramente. Questo tipo di processo presuppone una relazione per

gradi.

Riusciremo ad utilizzare il canale che sonnecchia solo quando saremo coinvolti

emotivamente nel rapporto

con il nostro interlocutore.

Alla base della costruzione del rapport, è un’innata tendenza nell’uomo ad uniformarsi

ai comportamenti

dell’altro. L’uniformazione avviene attraverso una comparazione del proprio modello

del mondo. Se

un’informazione è considerata possibile e conveniente allora si avvia un processo di

uniformazione e rapport.

Segnale chiaro che siamo in presenza di rapport è che la relazione diventa simbiotica,

ossia gli individui

tendono verso un compromesso comportamentale, una specie di punto di intesa su

uno o più piani di

relazione.

Si può facilmente notare come due persone con una consolidata relazione, assimilino

con il tempo reciproca

gestualità, mimica facciale, espressioni verbali, posture… a un certo punto possono

essere scambiati anche

per fratelli.

Anche in caso di disaccordo… due amici, possono bisticciare per ore laddove due

estranei troncherebbero il

dibattito subito.

Ricalco

è un processo mediante il quale un individuo costruisce ed instaura un rapport con

un’altra persona.

Con il ricalco rimandiamo ad una persona, per retroazione, con il nostro

atteggiamento, il comportamento

che abbiamo osservato in lei: andiamo verso il suo modello del mondo.

Ricalcare una persona vuol dire STARE AL PASSO CON LA SUA ESPERIENZA,

rispecchiando i suoi

atteggiamenti e stati d’animo, ricalchiamo le tracce che un individuo lascia

inevitabilmente lungo il tragitto

nella sua rappresentazione territoriale interiore dell’esperienza in corso.

Stare al passo con l’esperienza significa consentire all’altro di provare empatia nei

nostri confronti ed offre a

chi ricalca di potersi portare nei panni dell’altro e di vedere le cose secondo la sua

angolatura.

Come si ricalca? Per operare il ricalco non è necessario interessarsi al contenuto

dell’esperienza altrui, è

sufficiente soffermarsi sulla sua forma. Erroneamente si pensa che per mettersi in

rapport con una persona

triste, è necessario sapere tutto sul perché è triste e poi cominciare a fare lunghi

commenti sui motivi

dell’infelicità ecc.

Il ricalco è qualcosa di più discreto e funzionale, proprio perché si addentra

dettagliatamente nella forma,

tralasciando il contenuto.

Ricalcando una persona irrequieta, ci rendiamo subito conto del suo stato d’animo.

Ricalcando movimenti

frenetici, stati di agitazione, ci ritroveremo in parte a sperimentare la sua

irrequietezza.

Partecipando alla forma della sua esperienza, sarà facile operare verso uno stato

d’animo idoneo a recepire

ciò che vogliamo comunicargli.

Se attraverso il ricalco e la retroazione, ci rendiamo conto di essere giunti alla

modalità comportamentale

desiderata, sapremo che quello è il momento di comunicare ciò che ci siamo prefissati.

La persona che poco fa era in ansia ed agitata, sarà più ricettiva al vostro messaggio e

l’empatia da lei

provata nei vostri confronti sarà accresciuta dalla consapevolezza (conscia o

inconscia), che in qualche

modo siete riusciti a farla stare meglio.

Il fattore che rende così forte e potente il ricalco è che, quando ricalchiamo qualcuno,

questi per poterci

rifiutare dovrebbero rifiutare il suo stesso modo di essere.

Attraverso l’identificazione inconscia, la persona si è già convinta che voi viviate ciò

che vive e quindi qualsiasi

cosa voi riuscirete a fare la sperimenterà come una cosa anche alla sua portata.

l’ampia portata del ricalco:

Il concetto di ricalco trova applicazione in tutti i livelli e piani del comportamento

umano e dell’esperienza

umana.

Si possono ricalcare i movimenti e il ritmo del corpo dell’altro, imitandolo; oppure, si

possono ricalcare il suo

modo di parlare, il suo tono, il suo ritmo ma anche il tipo di terminologia da lui usata, il

suo gergo, il modo in

cui costruisce le frasi. Si possono pertanto ricalcare i fattori fisici ma anche fattori più

astratti, quali valori,

preconcetti, aspettative ecc.

Tecniche essenziali di ricalco:

ricalco della respirazione

 ricalco dell’espressione corporea

ricalco della respirazione:

allenatevi a ricalcare la respirazione del vostro interlocutore. Più precisamente:

rimo respiratorio – uniformatevi alla velocità/lentezza con la quale l’altro respira;

 locazione respiratoria – petto/stomaco; è importante rendersi conto di come

 l’altro respira

intensità respiratoria – profonda/leggera

Durante la fase di colloquio sarebbe auspicabile parlare mentre l’altro espira, in

quanto il soggetto è più

ricettivo a ciò che gli viene detto. Questa tecnica consiste nell’alternare discorso e

pause sincronicamente

alle espirazioni ed inspirazioni dell’interlocutore.

Esempio: ‘’proprio ieri, mentre pensavo a te, mi sono ricordato’’

Ricalco dell’espressione corporea

postura corporea – rigido/rilassato; chinato in avanti o indietro; direzione e

 disposizione delle braccia e delle gambe

battiti oculari – uniformate il vostro ritmo di sbattere le palpebre al suo

 movimenti della testa e delle mani – ricalcate la gestualità, l’ampiezza e la

 velocità dei gesti, il modo di tenere le mani; quando l’interlocutore annuisce

fatelo con lui; ricalcate i movimenti e le posizioni della testa, rigidità del collo

etc.

Questi citati sono solo alcuni fattori da tenere in considerazione per il rapport. In realtà

ne esistono molti altri.

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GirasolePirro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica medica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Badii Linda.