34. BASI BIOCHIMICHE DEGLI EFFETTI DELL’ESERCIZIO FISICO
Basi biochimiche degli effetti dell’esercizio fisico
- pratica sportiva -> incoraggiata per stimolare il metabolismo delle cellule del
corpo e mantenere funzionale l’apparato cardiovascolare => importanti effetti
benefici (aumento riserva funzionale cardiopolmonare, massa muscolare,
sensibilità all’insulina e capacità di utilizzazione dei substrati)
- soggetti diabetici -> effetti molto evidenti della pratica sportiva => strumento
molto utile nella prevenzione, nella cura e nella prevenzione della complicanze
croniche della patologia
+ attività fisica = azione dell’insulina -> strade diverse ma azione uguale =
riduzione della concentrazione di glucosio nel sangue
+ esercizio fisico -> dev’essere ben gestito a causa delle problematiche e
della terapia farmacologica legata alla patologia
Patologia diabetica -> patologia caratterizzata dall’eccessiva presenza di zucchero nel
● sangue a causa della incapacità di metabolizzarlo da parte dell’organismo
2 tipologie di diabete:
○ Diabete di tipo 1 o insulino-dipendente -> le cellule β del pancreas
■ (producono insulina) vengono nel tempo distrutte e il glucosio non viene
più trasportato all’interno delle cellule e utilizzato come carburante => si
determina l’iperglicemia
Diabete di tipo 2 o non insulino-dipendente -> ridotta sensibilità
■ dell’organismo all’insulina e/o ridotta secrezione di insulina da parte del
pancreas
per tenerlo sotto controllo -> si consiglia la pratica quotidiana di attività sportiva
○ => aiuta a utilizzare gli zuccheri nel sangue, a controllare il peso e ad aumentare
la sensibilità dell’insulina + riduzione livello grassi nel sangue
malattia cronica -> determina un assorbimento anomalo del glucosio nel
○ sangue => con appropriato intervento si garantisce una vita normale
Biochimica degli effetti dell’esercizio fisico
● esercizio fisico intenso -> implica un impegno energetico rilevante => arco di 2h
○ spende molte calorie ossidando acidi grassi e glucosio usando litri di ossigeno
fibre muscolari -> per ricavare energia utilizzano la molecola energetica ATP ->
○ per garantire la sua continua fruibilità si sfruttano 3 diversi sistemi di produzione
- sistema creatinfosfato o fosfocreatina
- glicolisi anaerobica
- fosforilazione ossidativa
attività metaboliche muscolari -> differenza sulla base della tipologia di
■ fibra muscolare
2 tipi di fibre muscolari -> si differenziano a seconda dell’attività
■ ATPasica
- Tipo I o rosse -> fibre lente => bassa velocità di
contrazione/forza ma molta resistenza
- Tipo II o bianche -> fibre veloci
+ Tipo IIa -> alta velocità di contrazione con elevata
capacità ossidativa e glicolitica
+ Tipo IIx -> altissima velocità di contrazione,
caratterizzate da metabolismo glicolitico
Muscolo -> riserva di glucosio e acidi grassi a cui il tessuto può velocemente
○ accedere tramite i meccanismi di regolazione ormonale
quando glicogeno e trigliceridi terminano -> il muscolo utilizza ciò che il
■ sangue rende disponibile = glucosio e grassi (attivazione metabolismo
epatico e tessuto adiposo) => riduzione livelli di insulina e aumento
ormoni controinsulari
- risposta utile nella fase di adattamento omeostatico =>
liberazione di ATP e risparmio nell’uso dell’energia
sensore energetico -> chinasi AMP-dipendente => individua l’aumento
■ di AMP come consumo di ATP ed interviene
- aumento della capacità della cellula di trasporto di glucosio
all’interno di essa
esercizio fisico regolare -> effetto potente sull’ormone insulina +
■ attenuamento dei processi infiammatori
- processi non insulino-dipendenti ma necessitano comunque
dell’insulina per il loro funzionamento
esercizio fisico acuto -> attivazione di una risposta infiammatoria =
■ aumento delle citochine infiammatorie (IL 6)
Esercizio fisico e ossidazione degli acidi grassi
● Soggetti sani -> il massimo utilizzo di acidi grassi avviene durante gli esercizi ad
○ intensità moderata (40-60% VO2Max)
- ossidazione basata sui grassi -> rapporto = 0,7
- ossidazione carboidrati -> rapporto = 1
a condizioni basali l’energia arriva dall’ossidazione di entrambi i substrati
■ -> aumentando l’intensità l’energia deriva sempre più dall’ossidazione
del glucosio
Pazienti diabetici -> spesso in eccesso ponderale, è importante che
○ raggiungano un peso utile ad evitare gli effetti negativi dell’insulino-resistenza
programma di allenamento ad intensità utile al consumo dei depositi di
■ grasso
nel diabetico la massima ossidazione degli acidi grassi avviene ad
■ intensità lieve (25%)
Fisiopatologia del metabolismo energetico durante l’esercizio nel paziente diabetico
● esercizio fisico -> induce effetti acuti sul metabolismo glucidico che sono simili
○ a quelli dell’insulina anche se sono indipendenti da questo ormone
paziente diabetico -> non c’è adeguato controllo metabolico => difficile
■ capire l’impatto dell’esercizio fisico sull’alterazione glicemica,
soprattutto nel diabete di tipo I (per la terapia con insulina)
Terapia con insulina -> durante l’esercizio fisico il soggetto può
■ incorrere dell’effetto ipoglicemizzante se l’insulina è eccessiva o
impedirlo se è presente in livelli molto bassi
soggetti con diabete di tipo II -> riduzione dei livelli di glucosio soprattutto con
○ esercizio prolungato e ad intensità moderata
riduzione della glicemia durante l’esercizio -> dipende dall’intensità
■ dell’esercizio stesso
- alta intensità -> aumento degli ormoni iperglicemizzanti =>
inducono la produzione di glucosio da parte del fegato per
bilanciare l’uso del glucosio da parte dei muscoli
- glicemia -> può aumentare durante l’esercizio e rimanere alta
nelle ore successive (soprattutto se non allenati)
esercizio svolto in modo cronico nel paziente con diabete di tipo II ->
■ può aumentare la capacità di ossidare gli acidi grassi in quanto:
- aumentata espressione di proteine di trasporto
- maggiore capillarizzazione
- aumentare massa muscolare
maggiore utilizzo dei depositi di tessuto adiposo + incremento
➔ della resistenza aerobica + miglioramento dei carichi di lavoro
35. IL DIABETE E GLI EFFETTI CRONICI DELL’ESERCIZIO FISICO
Diabete ed effetti cronici dell’esercizio fisico
- attività fisica -> effetti benefici su tutti i distretti dell’organismo umano (fisici e
psichici) => per mantenerli c’è bisogno di costanza + sessioni ravvicinate
+ intervalli troppo elevati -> vengono meno i benefici ottenuti => effetti
benefici durano tra le 48-72 h
- effetti benefici dell’attività fisica sul metabolismo del glucosio in soggetti
diabetici -> si ottengono solo tramite un’attività fisica regolare (utilizzo del
glucosio in eccesso)
Differenze tra i vari tipi di training
● In base alla tipologia dell’allenamento l’attività fisica si divide in diverse tipologie:
○ Allenamento aerobico
○ - cambiamento nel fenotipo delle fibre muscolari verso quelle di
tipo 1
- aumento della massa mitocondriale e della capillarizzazione dei
muscoli
- induce l’aumento della capacità di ossidazione dei substrati
Mitocondrio -> attività di PGC-1 è un fattore chiave nei cambiamenti
■ indotti dall’attività fisica
- fattore di trascrizione -> funge da stimolatore della genesi dei
mitocondri e del rimodellamenti del tessuto muscolare
- interviene nella transizione da metabolismo glicolitico a quello
ossidativo
interviene nella capillarizzazione dei muscoli a causa del
➢ aumentato fabbisogno di ossigeno -> induce molti fattori
pro-angiogenetici
Esercizio fisico -> aumenta i mitocondri + incrementa l’espressione dei
■ trasportatori di glucosio GLUT-4
- glucose transporters o GLUT -> responsabili del rifornimento di
energia alle cellule => i carboidrati assunti vengono assorbiti
grazie a questi veicolatori = ingresso del glucosio nelle cellule
- Numero del trasportatore -> cambia in base al tessuto in cui
svolgono la loro funzione e a seconda del meccanismo d’azione
GLUT4 -> trasportatore di glucosio dipendente dall’azione
➢ dell’insulina
Allenamento anaerobico o di forza => training di forza
○ - ipertrofia = incremento delle miofibrille muscolari => grazie
all’aumento della sintesi proteica muscolare
- conseguenze minori sulle caratteristiche delle fibre muscolari
fattore chiave dei meccanismi muscolari dell’allenamento di forza ->
■ attivazione di una serin-treonin-chinasi mTOR => regolazione dei
processi dipendenti e indipendenti dall’insulina
- integra diversi segnali => stimoli ormonali e disponibilità di
nutrienti
Principali differenze tra allenamento aerobico e anaerobico
○ Composizione corporea
■ - aerobico -> diminuzione massa grassa + aumento massa ossea
- allenamento di forza -> aumento massa magra + aumento massa
ossea
Conclusioni
● Training aerobico e di forza
○ - aumento metabolismo basale
- incremento del colesterolo HDL (buono), diminuzione LDL e trigliceridi
- miglioramento del controllo glicemico
Training di forza
○ - inalterazione di frequenza cardiaca, pressione arteriosa e gittata
cardiaca massimale a riposo
- significativo aumento di forza muscolare
- aumento del numero delle miofibrille
Training aerobico
○ - diminuzione della frequenza cardiaca, aumento della gittata cardiaca
massimale e lieve diminuzione della pressione sistolica e diastolica a
riposo
- massimo consumo di ossigeno -> molto evidente dopo esercizio
aerobico rispetto a quello di forza
- aumento della massa mitocondriale e capillarizzazione del tessuto
muscolare => aumento dell’energia
Combinazione di entrambe le tipologie di training -> evidente riduzione della
○ capacità di sviluppare la forza senza compromettere quella di sviluppare la
capacità aerobica => ipotesi: effetto inibitorio sulla stimolazione di mTOR da
parte dell'AMP chinasi e di altri fattori attivati dall&r
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