T T T
1 2
7.1.3 Seconda Legge di Gay-Lussac (Trasformazione Isocora)
A volume costante (V costante), la pressione di una data massa di gas è direttamente
=
proporzionale alla sua temperatura assoluta.
P P P
1 2
costante
= =⇒ =
T T T
1 2
7.2 Equazione di Stato e Calori Specifici
7.2.1 Equazione di Stato dei Gas Perfetti
Combinando le tre leggi con il si ottiene l’equazione di stato dei
Principio di Avogadro,
gas perfetti: P V = nRT
• = Pressione [Pa]
P
• = Volume [m ]
3
V
• = Numero di moli [mol]
n
• = Costante universale dei gas J mol K
−1 −1
≈ · ·
R 8.314
• = Temperatura assoluta [K]
T 15
Principi di Termodinamica Damiano
7.2.2 Energia Interna di un Gas Perfetto
L’energia interna di un gas perfetto dipende unicamente dalla sua temperatura:
Questo perché l’energia interna è data solo dalla somma dell’energia cinetica
U = U (T ).
delle sue molecole, che è proporzionale alla temperatura. La variazione di energia interna
per un gas perfetto è sempre data da:
∆U = nC ∆T
V
Questa formula è valida per qualsiasi trasformazione.
7.2.3 Calore Scambiato e Calori Specifici Molari
Il lavoro è nullo (L Dal primo
• = = 0).
Trasformazione Isocora (V cost):
principio: Q = ∆U = nC ∆T
V V
è il
C calore specifico molare a volume costante.
V
• Il gas compie lavoro (L ).
= = P ∆V
Trasformazione Isobara (P cost):
Q = ∆U + L = nC ∆T + P ∆V
P V
Usando l’equazione di stato (P ):
∆V = nR∆T
Q = nC ∆T + nR∆T = n(C + R)∆T
P V V
Si definisce e il calore scambiato è:
C = C + R,
P V Q = nC ∆T
P P
è il
C calore specifico molare a pressione costante.
P
Relazione di Mayer
La relazione fondamentale tra i due calori specifici è:
−
C C = R
P V
Questo significa che, per aumentare la temperatura di una mole di gas di 1 K, a
pressione costante è necessario fornire una quantità di calore aggiuntiva pari a R
rispetto al caso a volume costante, per compiere il lavoro di espansione.
16
Principi di Termodinamica Damiano
C C γ = C /C
Tipo di Gas V P P V
Monatomico (He, Ne, Ar) 3 5 ≈
R R 5/3 1.67
2 2
Biatomico (N , O , H ) 5 7
R R 7/5 = 1.40
2 2 2 2 2
Tabella 2: Valori dei calori specifici molari per gas ideali.
8 Analisi Dettagliata delle Trasformazioni
8.1 Trasformazione Isocora (Volume costante)
• L = 0.
Lavoro:
• .
Q = nC ∆T
Calore: V V
• .
∆U = Q
Energia Interna: V
8.2 Trasformazione Isobara (Pressione costante)
• .
L = P ∆V = nR∆T
Lavoro:
• .
Q = nC ∆T
Calore: P P
• .
∆U = nC ∆T
Energia Interna: V
8.3 Trasformazione Isoterma (Temperatura costante)
• ∆U = 0.
Energia Interna:
V .
• P
f = nRT ln
Q = L = nRT ln
Calore e Lavoro: i
V P
i f
8.4 Trasformazione Adiabatica (Senza scambio di calore)
Definizione
Non c’è scambio di calore tra il sistema e l’ambiente (Q Il processo avviene in
= 0).
un contenitore isolato o molto rapidamente.
• costante, costante, costante,
γ γ−1 γ 1−γ
P V = T V = T P =
Equazioni di Poisson:
dove è il coefficiente adiabatico.
γ = C /C
P V
• Q = 0.
Calore:
• −L.
∆U =
Energia Interna: 17
Principi di Termodinamica Damiano
−P
P V V .
• i i f f
−∆U −nC
L = = ∆T =
Lavoro: V γ−1
9 Le Macchine Termiche
Definizione
Una macchina termica è un dispositivo ciclico che converte in
calore lavoro mec-
Opera scambiando calore con una (T ) e una
canico. sorgente calda sorgente
C
(T ).
fredda F
9.1 Principio di Funzionamento
1. Assorbe calore dalla sorgente calda a .
|Q | T
C C
2. Converte parte di questa energia in lavoro utile, L.
3. Cede il calore residuo alla sorgente fredda a .
|Q | T
F F
Dal primo principio per un ciclo (∆U = 0):
|Q | − |Q |
L = C F
Il Secondo Principio della Termodinamica (enunciato di Kelvin-Planck) implica che è
impossibile convertire il 100
9.2 Rendimento
Il (η) di un motore termico è il rapporto tra il lavoro prodotto e il calore
rendimento
assorbito: |Q | − |Q | |Q |
L C F F
−
= =1
η = |Q | |Q | |Q |
C C C
Poiché si ha sempre
|Q | > 0, η < 1.
F
10 La Macchina di Carnot
Concetto Chiave
La macchina di Carnot è una macchina termica e che definisce
ideale reversibile
il tra due temperature e .
T T
massimo rendimento possibile C F
18
Principi di Termodinamica Damiano
10.1 Il Ciclo di Carnot
È composto da quattro trasformazioni reversibili:
1. : Assorbe calore
→ |Q |.
T
Espansione Isoterma (A B) a C C
2. La temperatura scende da a .
→ T T
Espansione Adiabatica (B C): C F
3. : Cede calore
→ |Q |.
T
Compressione Isoterma (C D) a F F
4. La temperatura risale da a .
→ T T
Compressione Adiabatica (D A): F C
10.2 Rendimento di Carnot e Teorema
Il rendimento della macchina di Carnot dipende solo dalle temperature assolute delle
sorgenti: T
F
−
η = 1
Carnot T
C
Rendimento di Carnot
Per una macchina di Carnot, si dimostra che vale la relazione:
|Q | T
F
F =
|Q | T
C C
Sostituendo nella formula generale del rendimento:
|Q | T
F F
− −
η =1 =⇒ η = 1
Carnot
|Q | T
C C
Teorema di Carnot
1. Nessuna macchina termica reale (irreversibile) può avere un rendimento
maggiore di una macchina di Carnot che opera tra le stesse temperature.
≤
η η
reale Carnot
2. Tutte le macchine reversibili che operano tra le stesse due sorgenti hanno lo
stesso rendimento di Carnot.
Per ottenere un rendimento del 100%, servirebbe una sorgente fredda a
Osservazione:
0 K, il che è impossibile per il Terzo Principio della Termodinamica.
19
Principi di Termodinamica Damiano
11 Secondo Principio della Termodinamica
Il secondo principio della termodinamica è un principio fondamentale che stabilisce la
dei processi termodinamici spontanei e i di conversione del calore in
direzione limiti
lavoro.
11.1 Enunciati Fondamentali
Esistono due enunciati storici, ma equivalenti, del secondo principio:
Enunciato di Clausius
È impossibile realizzare un processo il cui unico risultato sia il passaggio di calore da
un corpo più freddo a uno più caldo. Per far avvenire tale passaggio, è necessario
compiere un lavoro dall’esterno (come nel caso di un frigorifero).
Enunciato di Kelvin-Planck
È impossibile realizzare una macchina termica, operante in un ciclo, il cui unico
risultato sia la conversione in lavoro di tutto il calore assorbito da un’unica sorgente a
temperatura uniforme. Ciò significa che nessuna macchina può avere un rendimento
del 100%.
11.2 Dimostrazione dell’Equivalenza degli Enunciati
I due enunciati sono due facce della stessa medaglia. Si può dimostrare che se uno è falso,
lo è anche l’altro. 20
Principi di Termodinamica Damiano
La violazione di Clausius implica la violazione di Kelvin-Planck
Supponiamo, per assurdo, di possedere un frigorifero "impossibile" che
Ipotesi:
viola l’enunciato di Clausius. Questo frigorifero trasferisce spontaneamente una
quantità di calore da una sorgente fredda a una sorgente calda senza
Q T T
F F C
richiedere lavoro esterno (L = 0).
Costruzione del sistema combinato:
• Accoppiamo il frigorifero impossibile con una normale macchina termica che
opera tra le stesse sorgenti e .
T T
C F
• La macchina termica assorbe un calore dalla sorgente calda, compie un
Q C
lavoro e cede il calore alla sorgente fredda.
−
L = Q Q Q
C F F
Analisi del sistema combinato:
La sorgente fredda cede al frigorifero impossibile e riceve dalla
• Q Q
F F
macchina termica. Il suo bilancio termico netto è nullo.
• La sorgente calda cede alla macchina termica e riceve dal frigorifero.
Q Q
C F
Il calore netto scambiato dalla sorgente calda è .
−
Q = Q Q
netto C F
• Il sistema combinato (frigorifero + macchina) produce un lavoro netto L =
.
−
Q Q
C F Il sistema combinato si comporta come un unico dispositivo che
Conclusione:
assorbe il calore netto da un’unica sorgente (quella calda) e lo converte
Q
netto
interamente in lavoro Questo contraddice l’enunciato di Kelvin-Planck. Pertanto,
L.
se Clausius fosse falso, anche Kelvin-Planck sarebbe falso.
21
Principi di Termodinamica Damiano
La violazione di Kelvin-Planck implica la violazione di Clausius
Supponiamo, per assurdo, di avere una macchina termica "impossibile"
Ipotesi:
che viola l’enunciato di Kelvin-Planck. Questa macchina assorbe calore da una
Q
sorgente e lo converte integralmente in lavoro L = Q.
Costruzione del sistema combinato:
• Utilizziamo il lavoro prodotto da questa macchina per alimentare un
L
frigorifero ordinario che opera tra una sorgente fredda e la stessa sorgente
T
F
(ora calda) .
T
C
• Il frigorifero assorbe calore dalla sorgente fredda e, utilizzando il lavoro
Q
F
cede un calore alla sorgente calda.
L, Q = Q + L
C F
Analisi del sistema combinato:
• Il lavoro totale scambiato dal sistema combinato con l’esterno è nullo.
• La sorgente calda cede calore alla macchina impossibile e riceve calore
Q
dal frigorifero. Poiché il calore netto ricevuto dalla
Q = Q + L L = Q,
C F
sorgente calda è .
−
(Q + Q) Q = Q
F F
Il sistema combinato agisce come un unico dispositivo il cui solo
Conclusione:
risultato è trasferire una quantità di calore dalla sorgente fredda alla sorgente
Q T
F F
calda senza alcun apporto di lavoro esterno. Questo viola l’enunciato di Clausius.
T
C
Pertanto, se Kelvin-Planck fosse falso, anche Clausius sarebbe falso.
11.3 Dimostrazione del Teorema di Carnot
Il Teorema di Carnot
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