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Vantaggi della perfusione intraossea

Se si ha un problema nell’accesso venoso, ad esempio se le vene sono danneggiate o se vi è un flemmone a carico dell’arto che rende la vena non visibile, la perfusione intraossea può essere ripetuta anche tutti i giorni senza problemi legati alla reazione vascolare.

Svantaggi

Un possibile svantaggio della perfusione intraossea è il dolore, soprattutto durante l’infusione, per cui va effettuata sempre in anestesia generale.

Perfusione regionale limb

  • Antibiotico idrosolubile (si diluisce nella soluzione che iniettiamo).
  • Selezionare con esame culturale l’antibiotico efficace nei confronti di quel germe; altrimenti scegliere un antibiotico battericida dose-dipendente per concentrare una dose elevata in quel sito, tale da uccidere tutti i germi (efficacia deve essere elevata!).
  • Non fare associazioni di antibiotici in soluzione, poiché interferiscono fra loro e sono meno efficaci a livello locale.
  • Dosaggio elevato di antibiotico mantenuto per almeno 24 ore.
  • Tempo vs concentrazione dipende dagli antibiotici battericidi.
  • Dose: empiricamente si fa 1/3 della dose sistemica.

Terapia per trauma muscolo-scheletrico

I traumi possono verificarsi in caso di incidente o durante l’attività agonistica dell’animale (es. in corsa, durante gare di salto ad ostacoli, ecc.). È importante gestire quella che viene definita un’emergenza.

  • Tipo di lesioni in atto: ferite, lacerazioni, soluzioni di continuo a carico dei tessuti di rivestimento, dei distretti interni (es. muscolo), danni vascolari, lesioni nervose.
  • In conseguenza del trauma, il sistema simpatico riduce le attività secondarie per proteggere le strutture vitali, instaurando una fase di flusso per ripristinare la funzione e riparare i danni.
  • Verificare lesioni gravi, ad esempio alla colonna vertebrale, con una valutazione sommaria prima di decidere se l’animale deve essere spostato.
  • Adottare tutte le cautele per la gestione del paziente, poiché in queste situazioni sono più agitati e stressati.
  • Dopo aver verificato che non ci sono lesioni gravi, esaminare specificatamente le lesioni con ausili di diagnostica per immagini (RX ed eco).
  • Per lesioni specifiche (pneumotorace, perforazione articolare, cavo addominale), attuare trattamenti immediati per contenere il rischio.
  • Gestire le lesioni vascolari per evitare shock ipovolemico.
  • Lesioni nervose potrebbero essere reversibili: valutare la funzionalità del nervo.

Per gestire al meglio il CV, sedare l'animale e non eccedere nel contenimento fisico poiché stressa l'animale e mette a rischio chi compie le operazioni.

Trattamenti ottimali includono

  • Induzione anestetica per mettere meglio un bendaggio rigido.
  • Pulizia, lavaggio e bendaggio delle ferite.
  • Impostare terapia medica nell’immediato se ci sono lesioni aperte, iniziando con antibiotici come Penicillina e Gentamicina.
  • Somministrazione di antinfiammatori per dare più comfort all’animale.
  • Somministrazione di fluidi endovenosi.
  • Trasferimento a una struttura specializzata.

Apparato riproduttore

Castrazione

La castrazione indica la rimozione delle gonadi, con conseguente perdita del comportamento riproduttivo, sebbene la risposta comportamentale non sia immediata.

Sterilizzazione

La sterilizzazione implica che l’animale non sia fecondo, ma potrebbe mantenere le gonadi (vasectomia, legatura delle tube).

Differenza tra castrazione e sterilizzazione

Nella sterilizzazione, l’animale non si riproduce ma può mantenere il comportamento riproduttivo. Nella castrazione, l’animale perde il comportamento riproduttivo.

Emasculazione

Non è un tipo di castrazione, è una tecnica di taglio (exeresi) del funicolo spermatico negli equidi.

Gelding

Il termine "castrone" si riferisce a un equino che è stato sottoposto a castrazione.

Complicazioni post-operatorie della castrazione

  • Tumefazione del sito d’intervento.
  • Emorragia: quella dell’arteria testicolare raramente mette a rischio di vita.
  • Infezione: abbastanza frequente, specialmente in castrazioni senza sutura della breccia operatoria.
  • Peritonite settica: grave situazione che richiede attenzione immediata.
  • Prolasso dei visceri: nei casi più lievi solo omento, nei casi più gravi anche intestino.

Anatomia del testicolo

Il testicolo è posizionato all’interno dello scroto, con una testa e una coda dell'epididimo. Presenta un colore bianco lucido e caratteristico sotto l’albuginea di vasi tortuosi paralleli.

Annessi

  • Epididimo: dà luogo al vaso deferente che termina sul collo della vescica.
  • Funicolo: contiene arteria e vena testicolare, arteria e vena deferente.
  • Vaginale comune: evaginazione del peritoneo parietale.
  • Legamenti: legamento della coda dell’epididimo e legamento scrotale.
  • M. Cremastere: struttura che si contrae con temperature basse.

In caso di criptorchidismo, possono esserci legamenti allungati, con il testicolo rimasto in addome o a livello inguinale.

Castrazione vaginale

Castrazione vaginale chiusa

In questa tecnica non viene aperta la vaginale per evitare rischi di contaminazione dell’addome.

Castrazione a vaginale aperta

La vaginale viene aperta per esporre strutture come epididimo e testicolo.

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Scienze agrarie e veterinarie VET/09 Clinica chirurgica veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale166 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Clinica chirurgica veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Petrizzi Lucio.
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