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Una delle specie più importanti è la Trematodi digenei Schistosomatidae. Le specie del genere Schistosoma
sono responsabili della schistosomatosi, una delle principali parassitosi umane, che porta a forte
debilitazione e può condurre alla morte. Si trovano nelle vene mesenteliche, sono gonocorici e i due sessi,
se si incontrano, hanno un rapporto molto stretto dato che la femmina alloggia nel solco ginecoforo del
maschio. Quando la femmina produce le uova queste rompono le vene e erompono nel lume dell’intestino
e vengono disperse con le feci. Il suo secondo ospite sono sempre le chiocciole oltre l’uomo e per l’uomo
provoca una diarrea emorragica molto debilitante.
CESTODI (tenie)
Le tenie sono i parassiti più specializzati fra i platelminti. Si sono evoluti per vivere nell’intestino dei
vertebrati, si attaccano al lume interno nell’intestino, quindi, dato che vivono in mezzo a cibo digerito, non
hanno più né bocca né intestino, ma assumono il cibo attraverso tutto il tegumento. Il corpo è composto da
uno scolice, un organo di attacco minuto di ventose e uncini, e una serie segmenti uguali fra loro, le
proglottidi. Il capo di questi animali si chiama scolice perché non avendo organi non c’è un vero e proprio
capo. Le proglottidi sono prodotte in serie (strobilazione) poco sotto lo scolice, quindi sono immature
vicino allo scolice e sono invece più vecchie verso la fine. Le proglottidi alla saranno dei sacchi di uova
mature all'estremità opposta. Sono ermafroditi sufficienti, le uova dopo essere state fecondate vengono
rilasciate dalle feci, tramite il distacco della proglottide finale. L’essere chiuse nella proglottide fa anche si
che le uova sopravvivano più a lungo.
Può esserci una deviazione a questo ciclo (cisticercosi). Quando l’essere umano non è l’ospite primari ma
intermedi, quella dei maiali. Le cisti possono mettersi nel cuore, nel cervello, negli occhi ecc...
Per esempio, la Echinococcus granulosus, che solitamente è la tenia dei cani, ma se la prende l’uomo si
incista.
Nemertea (nemertini)
A simmetria bilaterale, vermiformi (come i veri piatti,
chiamati vermi a nastro per differenziarli). Hanno un corpo
a struttura triblastica (= tre strati embrionali), con tessuti e
organi, un sistema digerente completo: intestino
longitudinale, che termina in un ano, hanno la bocca
cefalica (nel capo). Non hanno una cavità del corpo, ma con
un tessuto parenchimatoso che fa da scheletro. Sono più
lunghi e hanno quindi un sistema circolatorio, non c’è un
vero e proprio cuore ma il flusso sanguigno (irregolare) è
assicurato dalle contrazioni della parete dei vasi sanguigni e
dagli stessi movimenti del corpo. Hanno un’epidermide
ciliata, senza cuticola esterna. Si muovono sia per
contrazione muscolare sia per sistemi di ciglia facilitata con
la produzione di muco. Il corpo è schiacciato dorso
ventralmente, spesso contiene organi in serie ripetute (serie
di tasche intestinali pari, organi protonefridiali, gonadi),
dall’esterno sembra un tutt’uno ma in realtà sono divisi in
parti ognuno con i propri organi.
Non hanno un apparato respiratorio (come i platelminti),
ma hanno un sistema nervoso con un cervello e, di norma,
tre cordoni longitudinali. Hanno una lunga proboscide
(ectodermale) estroflessibile e retrattile contenuta in una cavità longitudinale dorsale all’intestino, il
rincocele, che si apre vicino alla bocca, ma che non ha niente a che vedere con l’intestino, infatti è prodotto
dall’ectoderma. La proboscide è alloggiata nel rincocele, profondo come quasi tutta la lunghezza del corpo,
rivestito dallo stesso epitelio dell’esterno del corpo. L’estroflessione avviene ‘strizzando’ il rincocele, il
recupero attraverso un muscolo retrattore posteriore.
Sono animali marini, dulcacquicoli e terrestri.
IMMAGINE:
rosso – circolatorio
verde – nervoso
arancione – digerente
blu – gonadi
Quasi tutte le specie sono predatrici, e cacciano prede che vanno dai protisti ai pesci a seconda della
dimensione. L’animale più lungo del pianeta è un nemertino: Lineus longissimus (ribbonworm) può
raggiungere i 58 m.
Esistono sia fasi di moltiplicazione asessuale per frammentazione, quando le condizioni sono ottime e
costanti, sia fasi a riproduzione sessuale. Molte specie sono gonocoriche, ma alcune forme dulcacquicole e
terrestri sono ermafrodite (nelle acque di fiume le condizioni sono peggiori per la fecondazione esterna, nei
terrestri è difficile l’incontro e quindi è meglio essere almeno ermafroditi non autosufficiente), con possibile
autofecondazione (non spesso). Lo sviluppo diretto è la norma, ma alcuni nemertini posseggono una fase
larvale (pilidio). La fecondazione è di norma esterna.
MOLLUSCHA (molluschi)
Sono un gruppo molto ampio e diversificato,
probabilmente (si ipotizza ma non si sa) originatosi
da vermi piatti che si sono inventati un guscio. Sono
più di 100.000 specie marine, dulcacquicole e
terrestri (bivalvi e gasteropodi ne costituiscono il
98%). Fanno parte di un ramo non risolto, non si
sanno bene le parentele fra loro. Ne fanno parte
anche i polipi (cefalopodi), che sono gli invertebrati
più intelligenti al mondo, hanno la capacità di
imparare dagli altri, pur avendo una vita molto breve
(l’apprendimento è tipico degli animali longevi).
Sono il 10% di tutti gli animali.
In generale noi faremo 3 gruppi di molluschi: BIVALVI
(vongole, cozze, ostriche) GASTEROPODI (chiocciole,
lumache) e i CEFALOPODI (polpi, seppie, calamari)
CARATTERISTICHE COMUNI:
(nessun mollusco è fatto in questo modo, questa è solo la generalizzazione della struttura dei molluschi,
come si pensa che fosse l’antenato dei molluschi)
Ha simmetria bilaterale, il corpo è composto da più di due strati cellulari, tripoblastico, hanno tessuti e
organi. Hanno un vero intestino, con ano, non hanno una vera cavità del corpo, a parte l’emocele (rosso),
rappresentato da varie lacune e seni sanguigni, ovvero lacune all’interno delle quali è raccolto il sangue,
non ci sono vasi sanguigni (= sistema circolatorio aperto). C’è una cavità pericardica piena di sangue dove
c’è il cuore. Il corpo è ricoperto da uno strato epidermico cuticolare, il MANTELLO, che forma una cavità,
ripiegandosi in un punto, creando la cavità palleale esterna al corpo, ma interna al guscio, in cui si
contengono le ctenidi (branchie), osfradi (sono degli rgani di senso chimici che rilevano la qualità dell’acqua
all’interno del mantello), nefridiopori (sistema escretore di composti azotati), gonopori (uscita dei gameti) e
ano. Alcuni possono anche far uscire il mantello a ricoprire la conchiglia fuori e poi lo possono ritirare