Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Classificazione dei gruppi basali quarta lezione Pag. 1 Classificazione dei gruppi basali quarta lezione Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Classificazione dei gruppi basali quarta lezione Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

NUTRIMENTO

I lamellibranchi sono di gran lunga i migliori sospensivori fra i molluschi. Gli ctenidi sono diventati dei

filamenti a V (due placche degli ctenidi bipettinati = forma a W). L’acqua pompata attraverso la cavità

palleale (tutto il corpo) viene fatta passare, dal movimento di ciglia, attraverso gli spazi interfilamenti delle

branchie che filtra il cibo e poi ri-pompata fuori.

I lamellibranci sono divisi in due. Nei lamellibranchi meno evoluti, fillibranchi, i filamenti a V degli ctenidi

sono legati solo lassamente tra loro (cozze), mentre negli eulamellibranchi questi sono uniti da giunzioni

tissutali e sono più resistenti (come un lenzuolo), molto più efficiente, recupera molto più cibo e più fine

per unità di volume di acqua (vongole).

Quasi tutti i bivalvi mangiano così, altri sono predatori, altri raccolgono il cibo dai detriti con il piede.

Anche alcuni bivalvi possono essere parzialmente o totalmente dipendenti da simbionti intracellulari

fotosintetici (zooxantelle).

SISTEMA NERVOSO

I bivalvi hanno 3 grossi gangli ed è un sistema come quello base dei gasteropodi però schiacciato

lateralmente.

RECETTORI SENSORIALI

• osfradi, all’interno

• tentacoli, tipicamente nelle aree del sifone, ma in molte specie sono lungo tutti i lobi del mantello

alla periferia della conchiglia, con cellule tattili e chemiocettori,

• ocelli (di varia complessità, ma tutti sui lobi del mantello)

RIPRODUZIONE

Condizione primitiva: gonocorici (?), fecondazione esterna, due grosse gonadi e gonodotti che raggiungono

i nefridi.

Condizione evoluta: ermaroditi, anche sequenziali, in alcuni casi esiste un unico ovotestis

Classe Scafopoda – i dentali

350 specie di molluschi allungati, cilindrici, quasi completamente racchiusi in un mantello, che secerne una

singola conchiglia calcarea, tubolare, aperta ad entrambe le estremità.

Si infossano nei substrati molli mantenendo al di sopra della superficie l’estremità più stretta della

conchiglia. Dall’apertura più ampia della conchiglia escono un piede fossorio conico, un capo senza occhi

ma con una radula e dei fasci appaiati di filamenti sottili, i captacoli (organi di senso attorno alla bocca).

Sono gonocorici, con una singola gonade che sbocca all’esterno attraverso il rene destro.

CEFALOPODI

“arti attaccati al capo”

Attuali 650 specie. Le testimonianze fossili, in realtà ci dicono che questo gruppo contava migliaia di specie

e fu dominante nella fauna tra il carbonifero ed il cretaceo.

Esistono varie sottoclassi:

Sottoclasse Nautiloidea (pochissime specie, poco comuni)

Sottoclasse Coleoidea (dominante, senza conchiglia o con conchiglia molto ridotta)

Ordine Sepioida (seppie)

Ordine Teuthoida (totani, calamari)

Ordine Octopoda (polpi)

Ordine Vampyromorpha (simili ai polpi con i tentacoli uniti da membrane)

Quasi sicuramente questo è un gruppo evolutosi da Gasteropodi ancestrali. Per arrivare ai cefalopodi

dovete pensare che il piede si sia trasformato in tentacoli (la parte anteriore) ed in un imbuto alla bocca

della cavità palleale (la parte posteriore).

Possono utilizzare i tentacoli come noi usiamo le mani, non li usano per nuotare, nuotano raccogliendo e

buttando fuori l’acqua.

1. assenza di piede, trasformato in tentacoli o braccia prensili attorno alla bocca e in un imbuto

muscoloso attorno all’apertura della cavità del mantello;

2. l’accesso dell’acqua nella cavità del mantello avviene tramite contrazioni muscolari e non con

movimento ciliare;

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
6 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mat31 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia degli invertebrati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Cannicci Stefano.