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PATOLOGIA DELLA CICATRIZZAZIONE:

molli e dei tessuti duri. quando si parla di patologia è evidente

Patologia della cicatrizzazione dei tessuti molli:

riferirsi alla cicatrizzazione per seconda intenzione. Le cause sono: fattori batterici, fattori

meccanici (instabilità), fattori termici, chimici, neoplastici. Una delle principali cause della

patologia della cicatrizzazione sono le infezioni da piogeni che comportano la formazione di

pus; un9altra causa importante sono tutti i disturbi di circolo con vascolarizzazione ineciciente.

Le due principali strade che può prendere una cicatrizzazione per seconda patologica sono:

allungamento tempi di cicatrizzazione o assenza totale di cicatrizzazione. La formazione del

tessuto di granulazione prende il nome di Si può andare incontro quindi a:

sarcosi.

insuciciente tessuto di granulazione; il fenomeno più rilevante

Iposarcosi:

¥ all9iposarcorsi è l9ulcera, soluzione di continuo che permane e non cicatrizza, essa si

veriûca solitamente a carico di strutture di rivestimento (cute e mucose),

eccesso di granulazione senza evolvere verso la riparazione; in

Ipersarcosi:

¥ conseguenza di questi si possono ritenere le saldature patologiche a carico

aderenze,

di parti disgiunte che intervengono come conseguenza di una cicatrizzazione che non si

veriûca correttamente; i fenomeni patologici associati ad ipersarcosi sono le piaghe

(soluzioni di continuo caratterizzate da formazione di tessuto id

esuberanti

granulazione che va oltre il piano cutaneo; può essere esuberante di vario grado in base

a quanto sporge dal piano cutaneo) o addirittura i (si compone sempre da

cheloidi

tessuto di granulazione che si sporge molto oltre il piano cutaneo ricreando quasi una

neoformazione simil-neoplastica che esubera in maniera consistente; tende alla

recidiva dopo asportazione dato che alla base pare che ci sia una condizione genetica).

Patologie della cicatrice: è l9esito di un processo di cicatrizzazione abnorme ma concluso,

Cicatrice ipertroûca:

¥ solitamente segue un9ipersarcosi. La cicatrice esuberante è matura e completa in ogni

sua parte connettivale o epiteliale. È povera di vasi e tende a retrarsi spontaneamente,

legata a neuriti di natura infettiva, o spesso all9inglobamento di

Cicatrice dolorosa:

¥ terminazioni nervose, a neuromi o a retrazioni eccessive,

possono produrre stenosi di organi tubulari o di commissure e

Cicatrice retratta:

¥ sûnteri. A livello articolare possono produrre anchilosi,

la metaplasia è la formazione di qualcosa di simile, ma

Cicatrici metaplastiche:

¥ diverso; di solito è la trasformazione di un tessuto in un altro della stessa linea

ontogenetica: un epitelio mono stratiûcato può trasformarsi in un epitelio stratiûcato

(sotto stimoli patologici), lo stesso avviene nei connettivi (la cicatrice è tessuto

connettivo). si possono distinguere due/tre situazioni

Patologie della cicatrizzazione dei tessuti duri:

principali:

Ritardo nella cicatrizzazione (delayed union),

¥ Mancata cicatrizzazione (non 3 da un punto di vista morfologico

union pseudoartrosi):

¥ possono comparire in strutture diverse:

- non c9è alcuna continuità tra i monconi di frattura. Questi

Pseudoartrosi libera:

cicatrizzano autonomamente e separatamente con obliterazione del canale

midollare. Si veriûca solitamente per interposizione di tessuti molli,

- i monconi sono collegati da un ponte di tessuto ûbroso

Pseudoartrosi ûbrosa:

(callo ûbroso); consegue ad eccessiva dislocazione dei monconi,

- comprende tutti gli elementi dell9articolazione

Pseudoartrosi ûbro-sinoviale:

vera (tessuto ûbroso, cartilagini, sinovia); consegue ad insuciciente

immobilizzazione dei monconi. La mobilizzazione è talmente regolare che nel

sito di fratture si riproduce una specie di articolazioni.

o

Malunion callo deforme:

¥ - conseguono a ûssazione e consolidazione in posizione scorretta

Callo deforme:

dei capi di frattura o di loro frammenti,

- più sviluppati della norma. Possono essere paragonati alle

Callo esuberante:

cicatrici ipertroûche dei tessuti molli,

- determinano crisi nevralgiche locali, spontanee o ad intervalli in

Callo doloroso:

occasione di movimenti. Sono causati da compressione o dall9inglobamento di

nervi vicini.

Le cause che comportano un9estensione situazioni sono le stesse, ciò che cambia sono le

intensità con cui agiscono:

Grave comminuzione della frattura o mancata riduzione della frattura con notevole

¥ dislocazione dei monconi: questi producono un ritardo perché si deve formare molto

tessuto oppure, se la comminuzione è davvero molto estesa, può causare un9assenza

assoluta di granulazione, soprattutto quando tra i monconi si contrappone la presenza

di aponeurosi o ventri muscolari;

Interposizione di tessuti molli;

¥ Mobilità eccessiva: il movimento fra i monconi traumatizza il tessuto di granulazione e

¥ prolunga la cicatrizzazione; se è una mobilità che non si riesce a stabilizzare può essere

causa di manicata cicatrizzazione;

Infezione lieve e gestita può portare ad un ritardo, se l9infezione è causata da agenti

¥ resistenti quindi non gestibile può esitare in pseudoartrosi,

Disturbi di circolo;

¥ Malattie generalizzate e debilitanti;

¥ Presenza di materiale estraneo.

¥

ULCERE, CARIE E FISTOLE:

Problemi di cicatrizzazioni associate ad iposarcosi; la ûstola è un9entità patologica ben deûnita

che si riscontra di frequente.

soluzione di continuo dei tessuti molli con scarsa tendenza alla

Ulcera o elcoma (ulcus):

cicatrizzazione. Più frequenti a carico di cute e mucose. Possono essere:

o il termine idiopatico signiûca <stessa patologia=, ovvero quel

Semplici idiopatiche:

¥ sintomo rappresenta esso stesso la patologia; quindi, un9ulcerosa idiopatica è

un9ulcerosa che costituisce essa stessa la patologia, da qui proviene il fatto che la causa

possa essere non nota;

(secondarie); rappresenta uno dei sintomi di un processo morboso più

Sintomatiche

¥ ampio del quale l9ulcerosa rappresenta uno dei fenomeni (in un animale per capire se

l9ulcera è idiopatica o sintomatica bisogna ecettuare una visita clinica generale; le

ulcere sintomatiche possono essere associate a diabete, insucicienza renale,

calicivirus, herpesvirus, afta epizootica),

questo tipo di classiûcazione fa riferimento alla causa, questa ci consente

Speciûche:

¥ di risalire alla causa (speciûco: ci consente di risalire alla causa; patognomonico: ci

consente di risalire ad una malattia); ci sono alcune ulcere che hanno forme speciûche

come, ad esempio, le ulcere a <cul di pollo= spesso associata a determinate lesione di

origine batteriche associate ai vasi linfatici,

Aspeciûche.

¥

L9ulcera è una soluzione di continuo che persiste e non guarisce, persistendo la causa che la

sostiene in assenza o in difetto di un processo riparativo che si opponga alla distruzione locale

di tessuto (o è incapace l9organismo di produrre sarcomi o quella che viene prodotta viene

anche distrutta dall9agente eziologico). I due meccanismi possono essere esclusivi oppure

possono essere presenti contemporaneamente. La patogenesi alla base dell9ulcera può

essere:

Difetto primitivo dei processi riparativi (iposarcosi),

¥ Persistenza dello stimolo lesivo.

¥

L9ulcera può essere superûciale e profonda, quando si approfonda oltre i tessuti di

rivestimento; quando interessa la parete di organi interni può anche essere perforante (ulcera

gastrica). Le ulcere invadenti che perforano i rivestimenti possono anche raggiungere i vasi

provocando emorragie. L9ulcera può essere:

quando i processi riparativi e quelli di distruzione si bilanciano,

Stabile:

¥ quando prevalgono i processi di distruzione (invadente, corrodente),

Ingrandirsi

¥ quando prevalgono i fenomeni riparativi; possono anche guarire per

Rimpicciolirsi

¥ seconda lasciando una cicatrice.

La guarigione dell9ulcera avviene per trasformazione in piaga, ovvero l9espressione morfologica

della sarcosi (non è quindi sempre patologica, ma può essere il processo di attività della

sarcosi).

Si analizzano:

Forma,

¥ Estensione: (tessuti di rivestimento), (oltrepassa i tessuti di

superûciali profonde

¥ rivestimento) (perforano organi interni),

perforanti

Margini,

¥ Fondo: liscio, anfrattuoso, bernoccoluto, netto, sporco, lardaceo,

¥ Secreto: liquido albuminoso che contiene detriti mortiûcati, leucociti, microorganismi,

¥ ûbrina. Si deposita sul fondo formando membrane anche spesse e liquido giallastro,

emorragico, fetido.

Tipi particolari di ulcera:

andamento lineare dell9ulcerosa spesso associate a infezione, compaiono

Ragadi:

¥ infatti nei punti più a contatto con lo sporco e dove c9è movimento (nei cavalli possono

comparire nella pastoia);

ulcera interna che comparve all9interno di parenchimi con soluzioni di

Caverne:

¥ continuo cavitarie; possono essere espressione di forme settiche (tubercolosi) o

degenerative polmonari (enûsema polmonare cronico, bolsaggine).

Se prevalgono fenomeni proliferativi: e o

ulcere esuberanti fungose lussureggianti.

Se prevalgono fenomeni regressivi: e

ulcere invadenti, corrodenti perforanti.

Se i due fenomeni si bilanciano: e

ulcere torpide atoniche.

In base alla sensibilità: ulcere indolenti o dolorose.

In base all9aspetto della superûcie e del materiale che eliminano: ulcere necrotiche

gangrenose, putride, purulente, saniose umide, asciutte, crupali, difteriche, emorragiche.

ed

Ulcere interne esterne.

Conseguenze dell9ulcera:

Esaurimento organico: l9organismo è congruamente impegnato nel tentativo di

¥ produrre sarcosi,

Entrata germi,

¥ Emorragia o peritonite settica;

¥ Complicanze funzionali dirette o riüesse.

¥ processo di lenta e progressiva distruzione di tessuti duri (denti o osso) in esito ad

Carie:

infezione piogena locale. È analoga all9ulcera dei tessuti molli:

molto tessuto di granulazione e poco pus,

Carie secca:

¥ abbondante presenza di liquido purulento,

Carie umida:

¥ o (ûstole cariose).

Carie chiusa aperta

¥ via di conduzione patologica (non avrà rivestimento, ma sarà costituito da tessuto di

Fistola:

granulazione) di materiali organici scavata in tessuti ed organi. Mette in comunicazione cavità

naturali, accidentali o cistiche e parenchimi organici con altre cavità o con l9esterno.

canale ed oriûzi,

F

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Scienze mediche MED/18 Chirurgia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AleCo25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologie chirurgiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Tamburro Roberto.
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