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STRUTTURA TRIDIMENSIONALE DELLE MOLECOLE: ANALISI CONFORMAZIONALE
Una catena di atomi di carbonio è flessibile, può essere “ripiegata” nello spazio in modi diversi:
Le diverse forme che può assumere una
molecola per rotazione attorno ai suoi
legami semplici si dicono conformazioni.
La molecola in una data conformazione si
dice conformero.
Ogni molecola può assumere in generale n
conformazioni, che differiscono tra loro per il
contenuto energetico.
La rotazione lungo l’asse carbonio-carbonio non influenza la sovrapposizione dei due orbitali sp3 che
formano il legame carbonio-carbonio e quindi non modifica l’energia di legame. Per questo motivo la
rotazione intorno all’asse C-C è libera. Il cicloesano non può avere una
struttura piatta, i carboni non stanno
sullo stesso piano ma si dispongono per
avere la Lione possibile.
Due conformazioni a sedia si interconvertono passando attraverso una conformazione a barca.
L’interconversione sedia-sedia a temperatura ambiente è velocissima.
Durante l’inversione della sedia, i sostituenti assiali diventano equatoriali e viceversa.
Isomeri cis e trans su un anello
cis: stanno dalla stessa parte del piano
dell’anello
trans: stanno da parti opposte del piano
dell’anello
queste due formule rappresentano due conformeri della stessa molecola:
Anche questi sono due conformeri:
Il conformero più stabile sarà in generale quello con il sostituente più ingombrante in posizione
equatoriale. (In modo tale da evitare le interazioni assiali)
ESERCIZIO: disegnare la conformazione più stabile del cis-1,3-dietilcicloesano
Riassunto su come disegnare:
A. Disegno l’anello
B. Inserisco gli assiali (paralleli e uno su e uno giù)
C. Riempio con gli equatoriali
I COMPOSTI POLICICLICI I composti policiclici sono molecole
organiche costituite da due o più anelli (o
cicli) che sono connessi tra loro. Questi
anelli possono essere condensati insieme
in varie configurazioni, creando una
struttura tridimensionale complessa. I
composti policiclici sono ampiamente
presenti in natura e vengono utilizzati in
vari settori, tra cui la chimica farmaceutica,
la chimica dei materiali e la sintesi di
composti organici complessi. A causa della
loro struttura intricata, spesso presentano
proprietà chimiche e fisiche uniche che li
rendono interessanti per numerosi scopi
applicativi.
ESEMPI DI COMPOSTI POLICICLICI: GLI STEROIDI
Gli steroidi sono una classe di lipidi (= molecole a polari, non solubili in acqua) vegetali e animali che
possiedono
l’anello tetraciclico:
1) La maggior parte degli steroidi ha un doppio legame tra i
carboni 4-5 o 5-6.
2) La fusione degli anelle è trans
3) l’anello steroideo è particolarmente piatto e rigido.
4) Molti steroidi hanno metili assiali al C-10 e al C-13 dell’anello tetra- ciclico.
Colesterolo
1) Componente essenziale delle membrane (120g su 140 in un
adulto)
2) E’ il precursore degli ormoni sessuali, adrenocorticoidi, acidi
biliari e vitamina D.
3) Ha 8 stereocentri, quindi 28 steroisomeri (256), in natura ne esiste uno solo.
4) E’ insolubile nel plasma, viene trasportato dalle lipoproteine
LDL (liporoteine a bassa densità). -> Trasportano dal fegato, dove viene sintetizzato, ai vari tessuti.
HDL (lipoproteine ad alta densità). -> Riportano il colesterolo in eccesso Al fegato per degradazione a
acidi biliari ed escrezione.
LA VITAMINA D
La vitamina D è un altro esempio di composto policiclico in chimica organica. La sua struttura chimica
comprende quattro anelli cicloalifatici condensati, che conferiscono alla molecola una forma
tridimensionale complessa. Questa struttura policiclica è cruciale per le funzioni biologiche della vitamina
D nel corpo umano, in particolare per la regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo, che sono
essenziali per la salute delle ossa e per molte altre funzioni fisiologiche. La struttura policiclica della
vitamina D la rende un esempio interessante di come la complessità molecolare possa influenzare le
proprietà e le funzioni biologiche di un composto organico.
GLI ALCHENI
Gli alcheni sono una classe di composti organici che contengono almeno un legame doppio carbonio-
carbonio nella loro struttura molecolare. Questo legame doppio conferisce loro una maggiore reattività
rispetto agli alcani (composti con legami singoli carbonio-carbonio). Gli alcheni sono ampiamente
utilizzati in sintesi organica per la produzione di una vasta gamma di composti chimici, inclusi
plastificanti, solventi, polimeri e farmaci. La loro reattività chimica è principalmente dovuta alla presenza
del legame doppio, che può subire addizioni, eliminazioni , o reazioni di polimerizzazione. Gli alcheni
sono anche importanti intermedi nella sintesi di molti composti organici complessi, rendendoli una classe
di composti fondamentale in chimica organica.
Ciascun carbonio ha elettroni in un piano perpendicolare a
sigma, gli elettroni di questo piano si sovrappongono a
quelli dell’altro carbonio => nuvola elettronica sopra e sotto
=> legame pigreco (più debole del legame sigma)
Funzioni:
-fotosintesi (pigmenti accessori per la cattura della luce
-protezione contro i danni foto-ossidativi
-coloranti
La retina contiene un composto chiamato rodopsina che e’
una molecola di opsina (PROTEINA) e 11-cis-retinale.
Cambio conformazionale della rodopsina che causa la
scarica dei neuroni del nervo ottico e produce la
sensazione visiva.
BUTENI Isomeria geometrica
Il 2- butene può esistere in due isomeri diversi: - con i
metili dalla stessa parte ( cis o Z)
- con i metili da parti opposte ( trans o E)
Essendo la rotazione impedita non possono essere convertiti l’uno nell’altro; questo tipo di isomeria è
detto isomeria geometrica.
Le reazioni degli alcheni
ALCHENI - reazioni di addizione elettrofila
Il legame pigreco è relativamente debole e ha una alta
densità elettronica.
=> gli alcheni tendono a reagire con specie povere di elettroni (perché nell’ ALCHENI c’è un alla densità
elettronica dove ho il doppio legame)
=> reazioni di addizione - qualcosa si attacca (vs reazioni di sosituzione)
ADDIZIONE DI ACIDI ALOGENIDRICI
Il prodotto della reazione è un alogenuro alchilico.
La reazione decorre attraverso una rottura eterolitica (reazione ionica). L’intermedio è un
carbocatione, cioè un catione al carbonio. E’ una specie povera di elettroni (elettrofilo) e viene
immediatamente attaccato da X-.
Il prodotto della reazione è un alogenuro alchilico.
Stabilità dei carbocationi
Regola di markovnikov
Nell’addizione di HX ad un alchene il prodotto
predominante è l’alogenuro proveniente dall’intermedio più stabile, cioè dal carbocatione più sostituito
Altre reazioni di addizione elettrofila agli alcheni:
ADDIZIONE DI ACQUA catalizzata da acidi
L’acido fa partire la reazione poi torna in se (può poi
catalizzare un’altra reazione), non serve in quantità
stechiometriche ma minime.
ADDIZIONE DI ALOGENI I prodotti sono dialogenuri vicinali.
Questa reazione costituisce anche un semplice saggio di
riconoscimento degli alcheni; se Br2 (rosso-bruno)
scolora, è presente l’insaturazione.
IDROGENAZIONE CATALITICA
Le reazioni di idrogenazione si conducono in presenza
di catalizzatori metallici quali: Pd, Pt, Rh, Ni.
I prodotti sono gli alcani corrispondenti.
REAZIONI CON KMnO4
Questa reazione costituisce anche un
semplice saggio di riconoscimento degli
alcheni;
se KMnO4 (viola) scolora, è presente
l’insaturazione
TERPENI
Gli alcheni, che sono composti organici contenenti un legame doppio carbonio-carbonio (C=C), possono
essere coinvolti nella biosintesi dei terpeni attraverso una serie di reazioni di polimerizzazione,
isomerizzazione, ciclizzazione e altre trasformazioni chimiche. Nella biosintesi dei terpeni, le unità
isoprene vengono assemblate per formare la struttura a scheletro dei terpeni, spesso attraverso reazioni
che coinvolgono legami doppi carbonio-carbonio.
VITAMINA A
La vitamina A è strettamente correlata ai
terpeni poiché è uno dei composti
biosintetizzati a partire da precursori
terpenici. La biosintesi della vitamina A
coinvolge il mevalonato, un precursore che
deriva dalla via metabolica degli isoprenoidi,
che a sua volta è coinvolta nella sintesi di
terpeni.
La vitamina A stessa è un terpene, in
particolare un terpene diterpeno. Il retinolo,
la forma principale di vitamina A, è costituito da una catena isoprenoide di 20 atomi di carbonio. La
struttura chimica del retinolo si sviluppa attraverso una serie di reazioni biosintetiche che coinvolgono
precursori terpenici.
LA POLIMERIZZAZIONE
In queste reazioni tante unità monomeriche si uniscono senza perdita di atomi.
I prodotti sono detti POLIMERI; sono alcani ad alto peso molecolare, molto stabili e inerti chimicamente.
A questa classe appartengono molte materie plastiche, fibre sintetiche e altri materiali.
I polimeri rivestono una grossa importanza nell’ industria chimica perché hanno proprietà desiderabili
come la durevolezza, l’inerzia chimica, l’elasticità, la trasparenza, la resistenza elettrica e termica
Polimerizzazioni:
Cationiche (catalizzate da acidi, intermedi carbocationici)
Radicaliche (iniziatori radicalici)
Anioniche (iniziate da basi forti)
Catalizzate da metalli (es. catalizzatore di Ziegler Natta)
Meccanismo di polimerizzazione radicalica dell’etene
Anche i dieni sono in grado di dare addizione
sia con elettrofili che con radicali liberi. Sono
molto più reattivi degli alcheni semplici.
Una polimerizzazione simile avviene in natura, grazie
all’isoprene contenuto nel lattice del caucciù che
polimerizza a dare la gomma naturale:
GLI IDROCARBURI AROMATICI
Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA o PAH)
Si formano durante la combustione incompleta (pirolisi) di altri idrocarburi, per es. nel fumo di sigaretta,
nei terreni che hanno subito incendi, nei cibi abbrustoliti, nei residui di carbone, nel petrolio ecc. Alcuni,
come il benzopirene, sono sospetti cancerogeni in quanto in vivo vengono ossidati a dare dei metaboliti
mutageni. Questi composti possono andare a reagire
con le basi azotate del dna, quindi possono
creare mutazioni di tipo irreversibile, perché il
legame che si va a formare è covalente e
quindi stabile.
Alcaloidi
Il termine alcaloidi raggruppa una serie di composti che hanno la caratteristica comune d