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EFFETTO DELLA TEMPERATURA
• La maggior parte delle sostanze si scioglie più velocemente ad alta temperatura (non
necessariamente la solubilità aumenta.
• In certi casi la solubilità diminuisce all’aumentare della temperatura (gas)
• La maggior parte dei solidi ionici e molecolari è più solubile in acqua calda che in acqua
fredda.
• Alcuni solidi sono più solubili in acqua fredda (Li2SO4)
• Altri hanno un comportamento misto (Na2SO4)
Proprietà colligative
-La presenza del soluto (qualunque esso sia) influisce su 4 proprietà fisiche del solvente.
-Sono proprietà colligative quelle che dipendono dal numero di moli di soluto e non dalla sua
natura.
TENSIONE SUPERFICIALE
- È la forza di coesione delle particelle sulla superficie del liquido ed è dovuta alla mancanza
di legami su un lato.
-La superficie di un liquido ha caratteristiche diverse rispetto al resto della massa, perché
sulla superficie le forze intermolecolari non sono bilanciate.
-Quindi le forze intermolecolari tendono ad attrarre le molecole tra loro e verso l'interno.
La risultante delle forze di attrazione verso l'interno del liquido è la tensione
superficiale.
Particelle d’acqua trattenute dalle altre che stanno dentro.
➔
A causa della tensione superficiale la superficie di un liquido è curva.
Ad esempio, per questa ragione una goccia d'acqua ha una forma sferica.
Senza la tensione superficiale le molecole del liquido si diffonderebbero sul piano in un
piccolissimo strato a livello molecolare
L’acqua interagisce con diversi materiali, forma legami a idrogeno con essi e li bagna
- Azione capillare (si forma un menisco, una sorta di sorriso all’insù e all’ingiù):
innalzamento del liquido in un tubo sottile, determinato dall’interazione tra acqua e vetro
(forze di adesione)
- Menisco di un liquido: superficie curva che il liquido forma in un tubo sottile.
TENSIONE DI VAPORE
In un recipiente chiuso il liquido evapora:
Aumentano il numero di molecole nella fase calore, aumenta anche il numero di
molecole che urtano contro la superficie del liquido e vi rientrano.
Si instaura così un equilibrio dinamico.
Equilibrio di evaporazione —> equilibrio dinamico
velocità di evaporazione —>velocità di condensazione
Un liquido evapora a causa della tensione di vapore
-Si definisce pressione o tensione di vapore di un liquido la pressione esercitata dal suo
vapore quando esso si trova in equilibrio con il liquido in un sistema chiuso.
-Si definisce pressione o tensione di vapore di un solido la pressione esercitata dal suo
vapore quando esso si trova in equilibrio con il solido in un sistema chiuso.
È presente, quindi, anche per i solidi (che quindi evaporano), ma i solidi hanno pressione
di vapore minore dei liquidi.
I liquidi possono essere volatili (acetone) o non volatili.
I liquidi volatili sono ad alta pressione di vapore.
Ad una data temperatura, ogni liquido ha una PRESSIONE DI VAPORE caratteristica.
La pressione di vapore aumenta con la temperatura e diminuisce all'aumentare delle
forze Intramolecolari.
EBOLLIZIONE
avviene quando la pressione di vapore del liquido eguaglia la pressione ambiente.
Consiste nella vaporizzazione in tutta la massa del liquido.
• In un contenitore aperto il liquido evapora senza mai raggiungere l’equilibrio dinamico
• Velocità di condensazione < velocità di vaporizzazione
Punto di ebollizione ordinario= temperatura alla quale il liquidò bolle quando la pressione
è di una atm
Se Patm>1 il liquido bolle a T<Teb
Se P Atm<1 atm il liquido bolle a T>Teb
SOLIDIFICAZIONE E FUSIONE
• I liquidi solidificano quando le molecole hanno energia cinetica così bassa da non potersi
allontanare.
• Nel solido le molecole vibrano intorno a posizioni determinate.
punto di fusione ordinario o punto di solidificazione:
temperatura alla quale il liquido solidifica alla pressione di un’atmosfera.
Solitamente i solidi sono più densi dei liquidi. La maggior parte dei liquidi, sotto pressione
solidifica a T>T (fase solida più densa). Questo ad esclusione dell’acqua, che è una delle
pochissimi sostanze per le quali la densità dello stato solido è minore rispetto a quella dello
stato liquidi (ghiaccio galleggia nell’acqua).
DIAGRAMMA DI STATO
Il diagramma di stato (o diagramma di fase) mostra le transizioni di fase della materia. Ogni
sostanza è caratterizzata da un proprio diagramma di stato.
Si ha la temperatura sull’asse x e la pressione sull’asse y.
Poi, abbiamo delle curve che determinano delle regioni (i tre stati fisici) con confini che
indicano i passaggi di stato.
Esiste un punto dove coesistono le tre fasi: il punto triplo.
PUNTO CRITICO: Temperatura e pressione per la quale non può più esistere la fase liquida
(temperatura critica e pressione critica). Una sostanza può essere liquefatta per
compressione solo se si trova a temperatura inferiore rispetto a quella critica. Al di là del
punto critico, abbiamo prima la fase gassosa, poi la fase del fluido supercritico.
FLUIDO SUPERCRITICO
• Le proprietà della sostanza sono in parte analoghe a quelle di un liquido (ad esempio la
densità) e in parte simili a quelle di un gas (ad esempio la viscosità).
• Sono completamente miscibili
• Le sostanze nello stato supercritico trovano applicazione come solventi industriali per
estrazione (decaffeinizzazione, estrazione olii essenziali) rapida e senza tracce.
PROPRIETÀ DELLE SOLUZIONI
• Soluzioni liquide, solide, gassose.
• Soluzioni liquide di particolare importanza, in quanto ioni e molecole sono più immobili
in soluzione che nell'originario stato solido e possono reagire più velocemente
• Soluzioni acquose e non acquose.
• Sono miscele omogenee.
• Contatto tra molecola di soluto e di acqua, legami H.
• Contatto tra solido ionico e acqua, legami tra H dell'acqua e anioni, attrazione tra la carica
negativa sull'atomo di O dell'acqua e cationi.
• Agitazione e mescolamento accelerano il processo.
La temperatura aumenta la solubilità di alcuni soluti ma diminuisce quella dei gas.
Una data quantità di solvente può sciogliere solo una determinata quantità di solito:
• Soluzione satura: il solvente ha sciolto tutto il solito che poteva
• Soluzione satura con corpo di fondo: il solvente ha sciolto tutto il solito che poteva e ne
rimane una parte.
La solubilità di una sostanza dipende da:
• Natura del soluto
• Natura del solvente
• Pressione parziale (per i gas)
• Temperatura
LE PROPRIETÀ COLLIGATIVE
inerenti a soluzioni che sono strettamente legate alla quantità del soluto (quantità di moli) e
non alla sua natura.
Cambiano a seconda della quantità, che influisce su 4 proprietà fisiche.
Sono quattro:
- Abbassamento della pressione di vapore del solvente
- Innalzamento ebullioscopico
- Abbassamento crioscopico
- Pressione osmotica
ABBASSAMENTO DELLA PRESSIONE DI VAPORE DEL SOLVENTE
→ La pressione di vapore di una soluzione è data dalla tensione di vapore del solvente per
la frazione molare del solvente stesso.
P = X Solvente x P puro
Sarà minore del solvente puro.
P<P puro
Le soluzioni reali si comportano come quelle ideali, tanto più sono diluite.
INNALZAMENTO EBULLIOSCOPICO
(innalzamento del punto di ebollizione del solvente)
È direttamente correlata alla variazione della pressione di vapore.
→ Il punto di ebollizione del solvente puro è sempre più basso del punto di ebollizione
del solvente contenente un soluto (soluzione).
ABBASSAMENTO CRIOSCOPICO
(Abbassamento del punto di congelamento)
→ Il punto di congelamento del solvente puro è sempre più alto del punto di
congelamento del solvente contenente un soluto (soluzione)
La variazione di temperatura sia nel caso dell’ebollizione che nel caso del congelamento si
può collegare:
MX = sali composti da due specie in rapporto 1:1 (NaCl) M2X o MX2 = in rapporto 2:1 o 1:2
PRESSIONE OSMOTICA
L’osmosi è la tendenza di un solvente di fluire dalla soluzione più diluita a quella più
concentrata tramite una membrana semipermeabile (lascia passare solvente e non
soluto).
→ La pressione osmotica è la pressione applicata dalle particelle del solvente, che passano
dalla soluzione a concentrazione minora a quella a concentrazione maggiore.
La differenza di livello che si va a misurare, è quella della pressione osmotica. Si può
ottenere attraverso una formula:
π= C R T i
dove:
C= concentrazione molare soluzione
R=costante universale dei gas
T=temperatura assoluta
i=indice di Van’t Hoff
Soluzioni isotoniche = due soluzioni con la medesima pressione osmotica (no concentrazione!
Possono essere isotoniche ma con soluti diversi)
Soluzioni ipertoniche / ipotoniche = soluzioni ad una pressione osmotica maggiore / minore
rispetto ad un’altra.
OSMOSI INVERSA
si applica una forza per far andare il solvente al di là della membrana semipermeabile.
→ Applicazione di una pressione dalla parte della soluzione, in maniera da ottenere un
flusso di solvente dalla soluzione concentrata verso quella diluita (o dalla soluzione diluita
verso il solvente puro)
CINETICA CHIMICA
La cinetica chimica studia la velocità delle reazioni chimiche, le leggi della velocità e i
meccanismi delle reazioni.
I fattori che influenzano la velocità di una reazione sono:
- Concentrazione
- Stato fisico
- Temperatura
- Presenza o meno di catalizzatori
Concentrazione: la velocità aumenta all’aumentare della concentrazione dei reagenti
Stato fisico: le molecole per urtarsi devono mescolarsi -> la cinetica sarà più veloce in un
fluido (gas o liquido) piuttosto che in un solido.
Temperatura: la velocità aumenta all’aumentare della temperatura.
Catalizzatori: la presenza di catalizzatori aumentano la velocità, senza modificarne però la
resa.
Calcolo velocità di reazione
Anziché guardare lo spazio di percorso nell’unità di tempo, si guarda la variazione di
concentrazione nell’unità di tempo.
Avendo un reattivo A che diventa un prodotto B, la velocità sarà: V = ΔA / Δt = ΔB / Δt
Per reazioni più complesse bisogna tener conto dei coefficienti stechiometrici, che si
aggiungeranno davanti.
V = a ΔA / Δt = b ΔB / &D