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MUFA
• = Monounsaturated Fatty Acids
PUFA
• = Polyunsaturated Fatty Acids
In questi acidi grassi si ha la presenza di insaturazioni, cioè di doppi legami
Questo sta a significare che si potranno avere degli isomeri geometrici e di posizione
cis,
In natura, esistono solo gli isomeri che sono:
• Sono più facilmente digeribili dal nostro organismo, perché l’acido grasso che si trova nella conformazione
30°
cis, forma un angolo di nella catena carboniosa, e questa disposizione spaziale impedisce all’acido
grasso di interagire con altre catene di acidi grassi, così da evitare di andare a confermare delle strutture più
complesse e difficilmente digeribili
• Hanno punto di fusione più basso rispetto al isomero trans
Isomeri geometrici
Sebbene in natura esistono solo isomeri cis, negli alimenti si possono trovare isomeri trans
Questo avviene per:
trattamenti tecnologici
• a —> come ad esempio il riscaldamento prolungato in olio
enzimi
• ad opera di particolari che si trovano nello stomaco dei ruminanti
Questo può portare alla formazione di isomeri geometrici, cioè quando si passa dal acido grasso
in conformazione cis a conformazione trans
Isomeri di posizione
Gli isomeri di posizione si ha quando la posizione del doppio legame nella catena carboniosa cambia shift della insaturazione
In natura, gli acidi grassi polinsaturi non sono mai coniugati, ma possono esiste se vanno incontro a uno
che va a sposare il doppio legame CLA (Conjugated
In questo modo si possono formare degli acidi grassi polinsaturi coniugati, di cui i principali sono la famiglia dei
Linoleic Acid)
Questo avviene, sempre, per:
trattamenti tecnologici
• per —> come ad esempio si attua la rettifica del olio, cioè quando si va a decolorare l’olio
reazioni di degradazione
• per dell’alimento —> che possono essere reazioni di irrancidimento ossidativo o per trattamento termico
enzimi
• per che si trovano nello stomaco dei ruminanti —> questi enzimi sono anche in grado di andare a eliminare l’insaturazione
anfipatiche
Gli acidi grassi sono molecole
La testa polare —> è rappresentata dal gruppo carbossilico
La coda apolare—> è rappresentata dalla catena carboniosa
Gli acidi grassi sono molecole anfipatiche perché sono costituite da una porzione polare e una porzione apolare
Negli alimenti, gli acidi grassi, per questa caratteristica, si possono disporre in vario modo:
Strato monomolecolare
•
Si ha gli acidi grassi che si dispongo in riga e rivolgeranno la testa polare verso un liquido polare, come un mezzo acquosa,
e la coda apolare verso una componete apolare come l’aria
Infatti questa disposizione la si può avere quando siamo all’interfaccia tra un mezzo acquosa e l’aria
Micelle
•
La micelle si formano quando la catena carboniosa si rivolge verso l’interno e la testa
polare del gruppo carbossilico si rivolge verso l’esterno
Queste micelle, se vengono guardate in sezione, hanno una forma conica ma perché,
trasversalmente, la testa polare è più larga della coda apolare
Doppio strato lipidico
•
Si ha un doppio strato di acidi grassi, dopo le code si rivolveranno verso l’interno e le teste verso l’esterno
La sezione trasversale di questo strato sarà cilindrico perché la testa polare e le catene carboniose avranno la stessa larghezza
Liposomi
•
Si vanno a formare quando il doppio strato lipidico si avvolge su se stesso, andando a formare una cavità
I liposomi, infatti rappresentano un ottimo sistema per veicolare una matrice lipidica in un mezzo acquoso, visto che non può
essere solubili in esso e quindi comporterebbe alla formazione di una separazione di fase
essenziali
Acidi grassi
Gli acidi grassi essenziali sono chiamati in questo modo perché devono essere introdotti con la dieta perché l’organismo
non è in grado di sintetizzarli
Sono così essenziali che all’inizio veniva chiamato vitamine F, anche se non sono vitamine
serie ω-3 linolenico ω-6 linoleico
Gli acidi grassi essenziali sono quelli della =l’acido e = l’acido Nomi serie essenziali:
e tutti i loro derivati ω-3 = acido linolenico = ALA
Sono dei acidi grassi insaturi che vengono indicati con la nomenclatura ω e non Δ ω-6 = acido linoleico = LA
ω-9 = acido oleico
In che cibi li troviamo: ittico
Gli acidi grassi della serie ω-3 si trovano prevalentemente nel mondo
Gli acidi grassi della seria ω-6 li troviamo nei semi delle piante fanerogame (cioè che hanno gli organi riproduttori chiaramente visibili)
Derivati di ω-3 e ω-6:
Anche se noi non siamo in grado di sintetizzarli, nel nostro organismo ci sono degli
enzimi desaturasi elongasi
ed che sono in grado di allungare le loro catene carboniose
e trasformarli nei rispettivi derivati
Grazie all’azione di questi due tipi di enzimi: arachidonico (AA)
Dall’acido linoleico (ω-6) —> si ottiene l’acido eicosapentaenoico (EPA)
Dall’acido linolenico (ω-3) —> si ottiene l’acido docosapentaenoico (DPA)
l’acido docosaesaenoico (DHA)
l’acido
Quindi, a partire dai capostipi delle famiglie degli ω-6 e ω-3, si ottengono degli altri acidi grassi polinsaturi
Anche se questi derivati possono essere prodotti dall’organismo, bisogna comunque introdurli anche con la dieta perché la
quantità sintetizzata non è sufficiente per far svolgere tutte le loro funzioni
Funzione dei acidi grassi essenziali e solo derivati:
Per i derivati: colesterolo
- Acido arachidonico —> serve a ridurre i livelli di
trigliceridi
- EPA, DPA, DHA —> servono a ridurre i lievvi di
regolazione dei lipidi ematici
In ogni caso, tutti i derivati servono per la
Per i capostipiti, sia ω-3 e ω-6:
membrane biologiche
• sono i costituenti delle biosintesi lipidi ematici colesterolo
• per la regolazione della dei e
eicosanoidi
• sono i precursori degli
Alimenti che contengono ω-3, ω-6 e loro derivati:
• EPA e DHA —> solo nel pesce, altrimenti bisogna introdurli con integratori
• ω-3 e ω-6 —> si trovano in frutta secca (maggiormente), pesce e carne
corretta alimentazione
Per avere una (Linea guida per una sana alimentazione italiana)
35%
La quantita di grassi che si introducono non deve superare il della quota calorica giornaliera
Altrimenti c’è il rischio di sviluppare obesità, sopratutto se si sfora con i grassi saturi
Di questo 35%: saturi
• Non più del 10% di lipidi = es. burro
polinsaturi
• 5-10% di lipidi = es. olio di masi e soia
monoinsaturi
• 10-15% di lipidi = es. olio d’oliva
Reazioni di Degradazione dei lipidi
Le reazioni di degradazione che possono andare incontro le componenti lipidiche aliminetari sono:
• Irrancidimento lipolitico (queste reazioni sono da saper
scrivere e commentare)
• Irrancidimento chetonico
• Irrancidimento ossidativo
Irrancidimento = Processo di alterazione subito dagli oli e dai grassi, che acquistano odore e sapore sgradevole
Irrancidimento lipolitico enzimi
Questa reazione avviene ad opera di che si trovano già presenti naturalmente all’interno degli alimenti oppure
sono di natura microbica
In questa reazione si ha l’idrolisi del legame delle catene di acidi grassi con il glicerolo
trigliceridi
Questa reazione avviene principalmente in che sono esterificati con acidi grassi a catena corta
glicerolo acidi grassi a catena corta
Infatti si va a liberare e
Una volta che sono stati liberati, l’alimento assume delle caratteristiche
organolettiche di un forte odore spiacevole
Irrancidimento chetonico acidi grassi
Queste reazione interessano gli che si sono liberati per irrancidimento lipolitico oppure che erano già
liberi nell’ambiente formaggi erborinati
È una reazione voluta in ambito alimentare ed è tipica dei
enzimi beta-ossidasi
La reazione avviene ad opera di di origine fungina, in presenza
ossigeno
di beta-chetoacido
Quindi, in presenza di ossigeno e enzima, dall’acido grasso si forma il
dialchilchetone
che, poi, per decarbossilazione da origine al
Questi dialchilchetone sono responsabili del forte odore che si sente in questi formaggi erborinati
Irrancidimento ossidativo
Di questo tipo di reazione di degradazione ce ne possono essere di due tipi:
Autossidazione
• —> è un processo spontaneo che avviene in seguito a un innesco nell’alimento
Fotossidazione
• —> è una reazione che avviene per azione della radiazione luminosa
• Autossidazione = meccanismo esclusivamente radicalico
• Fotossidazione = meccanismo non radicalico a causa del primo step
Cosa succede in entrambi i tipi di reazione: O2
Entrambe le reazione richiedono l’intervento dell’ossigeno
specie radicaliche, radicali idroperossidici ROO•
e entrambe portano alla formazione di in particolare di
Questi radicali sono estraneamente reattivi e portano, a loro volta, la formazione di altre specie radicaliche
Quindi, nel momento in cui si innesta questa reazione, si ha un veloce deterioramento del prodotto alimentare
Quindi, per rallentare questa reazione ossidativa (non si può impedire che avvenga, solo rallentare), bisogna aggiungere
antiossidanti
degli alla matrice alimentare
Reazione di autossidazione
È una reazione che avviene in maniera spontanea, ma è fortemente influenzata da vari fattori:
insaturi,
• Composizione del lipide —> nei lipidi che contengono maggiormente acidi grassi sono più soggetti a questa reazione
temperature
• Temperatura —> le alte vanno a favorire l’innesco di questa reazione
luce
• Contatto con l’ossigeno ed Esposizione alla —> sia l’ossigeno che la luce possono andare a velocizzare il processo di
degradazione, infatti le bottiglie d’olio, per essere ben conservate, devono essere in bottiglie sigillate (assenza di ossigeno
all’interno) e con vetro scuro
ioni metallici
• Presenza di —> gli ioni metallici vanno a fungere da catalizzatori, velocizzando l’innesco della reazione, e
possono essere presenti già nella matrice alimentare o possono derivare dalle apparecchiature utilizzate per la produzione del
prodotto alimentare
lipasi
• Attività della —> la presenza di questi enzimi va a influenzare molto questa reazione di autossidazione
divisa in 3 fasi:
Come avviene la reazione di autossidazione, è un reaz