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Estratto del documento

Y Z

densità elettronica simmetrica rispetto ad un piano (simmetria

planare).

• Sulla base del principio di esclusione di Pauli, un orbitale

molecolare può essere occupato al massimo da due elettroni

aventi spin opposti (ms = ± ½). Ordine di legame

numero di elettroni di legame - numero di elettroni di antilegame

• L’ordine 

di legame: ordine di legame 2

• L’H è stabile perché in tale molecola ci sono 2 elettroni di legame e 0 di antilegame

2

• L’He non esiste perché in tale molecola ci sarebbero 2 elettroni di legame e 2 di antilegame,

2

l’ordine l’azione l’azione

di legame sarebbe 0, cioè legante eguaglierebbe non legante, quindi

in natura troviamo He e non He .

2

Legame Metallico

• Come già detto quando abbiamo parlato di proprietà periodiche degli elementi i metalli:

• presentano un'elevata conducibilità elettrica e termica

• possono facilmente subire delle deformazioni permanenti

• Il perché di tali proprietà deve essere cercata nel particolare tipo di legame presente nei

metalli, detto legame metallico.

• Un modello molto semplice che ci fa capire come «funziona» il legame metallico, è quello di:

• un reticolo di ioni positivi, che sono praticamente i nuclei degli atomi del particolare elemento circondati da

tatti gli elettroni dei gusci elettronici interni

• immersi in un mare di elettroni che sono in pratica tutti gli elettroni del guscio di valenza e nel caso dei metalli

di transizione possono essere anche gli elettroni contenuti negli orbitali di tipo d e/o f, liberi di muoversi in

tutto il solido metallico.

• Questa nube negativa (nota come gas di Fermi) circonda e trattiene gli ioni positivi realizzando il legame tra gli

atomi. Legame Metallico

• Nel legame metallico gli elettroni di legame non appartengono alla singola coppia di atomi che

all’intero

li ha condivisi, ma solido metallico. Questa particolarità è evidenziata dicendo che il

legame metallico, a differenza di quello covalente, è un legame delocalizzato.

• L’elevata conducibilità elettrica e termica dei metalli è dovuta proprio alla presenza di questi

all’altra l’azione

elettroni che possono migrare facilmente da una parte del solido sotto di un

campo elettrico o di un gradiente di temperatura.

• all’aumentare

Per un metallo, la conducibilità termica diminuisce della temperatura, perché

 

aumentando la temperatura aumenta la vibrazione degli ioni positivi aumenta la

resistenza al moto degli elettroni.

• Le caratteristiche dei metalli possono essere spiegate applicando la teoria degli orbitali

molecolari.

Legame Metallico: teoria delle bande

•   2 1

Consideriamo il metalli più semplice: il Litio Z = 3 1s 2s

• Consideriamo di avere un solo atomo di litio: abbiamo un solo livello energetico, quello

dell’orbitale 2s che contiene 1 solo elettrone.

• Consideriamo di avere due atomi di litio: abbiamo due livelli energetici, corrispondenti ai due

orbitali «molecolari» che si ottengono come combinazione dei due orbitali atomici 2s dei due

atomi Li. E

Energia, Numero di atomi, n

Legame Metallico: teoria delle bande

• 

3 atomi di Li 3 livelli energetici

• 

4 atomi di Li 4 livelli energetici

• Cosa notiamo: che mano a mano il numero di livelli energetici aumenta, la distanza tra un

livello energetico ed il successivo diminuisce.

•   

n atomi di litio n livelli energetici distanza tende a 0 (zero) banda continua di energia

 banda di valenza. E

Energia, Numero di atomi, n

Legame Metallico: teoria delle bande

•  

Quando abbiamo n atomi di Li n livelli energetici possibilità di sistemare 2n elettroni

•   

ma in n atomi di Li n elettroni banda di valenza parzialmente piena conducibilità: gli n

elettroni possono muoversi liberamente nella banda di valenza parzialmente vuota.

E

Energia, Numero di atomi, n

Legame Metallico: teoria delle bande

•  

Nel caso del Be, analogamente, quando abbiamo n atomi di Be n livelli energetici

possibilità di sistemare 2n elettroni

•   

ma in n atomi di Be 2n elettroni banda di valenza piena no conducibilità: i 2n elettroni

non possono muoversi nella banda di valenza piena.

• Ma il Be è comunque un metallo.

• Oltre alla banda di valenza completamente piena, abbiamo la banda di conduzione, che viene

fuori dalla sovrapposizione degli orbitali atomici 2p, che è completamente vuota e che si

sovrappone energeticamente alla banda di valenza.

• Gli elettroni possono saltare dalla banda di valenza piena

alla banda di conduzione vuota conducibilità.

Legame Metallico: teoria delle bande

• Quindi possiamo dire che i metalli sono dei buoni conduttori perché:

1. hanno una banda di valenza parzialmente piena, per cui gli elettroni possono muoversi liberamente in tale

banda;

2. hanno una banda di valenza piena, ma la banda di conduzione è vuota e sovrapposta, come Be e Mg.

• l’intervallo

Se di energia (band gap) tra la banda di valenza (VB) piena e la banda di conduzione

(CB) vuota è molto grande, gli elettroni non ce la fanno a saltare dalla VB alla CB, anche sotto

l’azione di forti campi elettrici. Quindi il materiale è un isolante.

• Se il band gap non è molto grande, alcuni elettroni possono passare dalla VB alla CB per

eccitazione termica il materiale è un semiconduttore.

• Per un semiconduttore, il numero di elettroni che passano dalla VB alla CB aumenta con la

temperatura la conducibilità dei semiconduttori aumenta con la temperatura

(contrariamente a quanto detto per i metalli).

Legame Metallico: teoria delle bande

Interazioni deboli: «legame» a idrogeno

• Il «legame» a idrogeno è in realtà una interazione tra le molecole.

• Si forma quando un atomo di H è legato ad atomi piccoli e molto elettronegativi (N, O, F).

• l’acqua:

Consideriamo per esempio H O.

2

• l’atomo

In tale molecola centrale di O è legato ai due atomi di H mediante due legami

covalenti singoli polari.

• l’ossigeno c’è

Poiché è più elettronegativo, su tale atomo una parziale carica negativa, mentre

c’è

sugli idrogeni una parziale carica positiva.

Interazioni deboli: «legame» a idrogeno

_

• sull’atomo

Tra la parziale carica negativa ( ) presente di O su una molecola e la parziale carica

+ sull’atomo un’altra

positiva ( ) presente di H di molecola nasce una interazione di tipo dipolo-

dipolo.

• Poiché in questo caso tale interazione è forte, storicamente è stata indicata come «legame» a

idrogeno, ma in realtà non è una legame chimico che tiene insieme due atomi in una

molecola, ma una interazione tra due molecole.

Interazioni deboli: forze di Van der Waals

• l’acqua,

Tra le molecole di sostanze covalenti polari, come per esempio vi sono delle

interazioni di natura elettrostatica, indicate genericamente forze di Van der Waals.

a) interazioni dipolo permanente dipolo permanente,

b) interazioni dipolo permanente dipolo indotto,

c) interazioni dipolo istantaneo dipolo indotto.

• Le interazioni di van der Waals sono dovute comunque alla presenza di dipoli elettrici.

Le reazioni chimiche

• l’andamento

Le rappresentano con linguaggio convenzionale di

equazioni chimiche

una reazione chimica.

• Una equazione chimica è composta:

1. da un primo membro che descrive la natura dei reagenti e la loro quantità,

2. da un secondo membro che descrive i prodotti della reazione e le loro quantità.

 

3. Tali due membri sono separati dai segni =

• Quindi una equazione chimica ci da informazioni circa:

• la natura chimica dei reagenti e dei prodotti

• le quantità (moli) di reagenti che si convertono nei prodotti (coefficienti

stechiometrici)

• il «tipo» di reazione chimica: completa o reversibile (di equilibrio).

Le reazioni chimiche

• Per determinare i rapporti quantitativi tra reagenti e prodotti (cioè i coefficienti

stechiometrici della reazione) devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:

poiché in una reazione chimica non si creano né si distruggono

1. Bilancio di massa:

atomi, il numero totale di atomi di ciascun elemento deve essere lo stesso nei due

membri dell'equazione, cioè nei reagenti e nei prodotti.

quando nella reazione di interesse sono coinvolte specie cariche,

2. Bilancio di carica:

cioè cationi ed anioni, la carica elettrica totale nei reagenti deve essere uguale alla

carica elettrica totale nei prodotti.

3. Tra le diverse equazioni equivalenti che è possibile scrivere per rappresentare una

data reazione, si deve utilizzare quella con i più piccoli coefficienti interi.

Bilanciamento per tentativi

• Consideriamo la seguente reazione (di doppio scambio):

→ Ba

BaCl + Na AsO (AsO ) + NaCl.

2 3 4 3 4 2

• Tale reazione ci da delle informazioni qualitative, cioè ci dice chi sono i reagenti e chi

sono i prodotti, ma non è bilanciata.

• Proviamo a bilanciarla:

_ →

43

1. Bilancio anione AsO : BaCl + 2 Na AsO Ba (AsO ) + NaCl.

2 3 4 3 4 2

+

2. Bilancio catione Na : BaCl + 2 Na AsO Ba (AsO ) + 6 NaCl.

2 3 4 3 4 2

_ →

3. Bilancio anione Cl : 3 BaCl + 2 Na AsO Ba (AsO ) + 6 NaCl.

2 3 4 3 4 2

• La reazione è così bilanciata, e ci da anche informazioni quantitative ben precise:

3 moli di BaCl reagiscono con 2 moli di Na AsO per dare 1 mole di Ba (AsO ) e 6 moli

2 3 4 3 4 2

di NaCl. Bilanciamento reazioni di combustione

• Consideriamo la seguente reazione (di combustione):

→ CO

C H + O + H O.

4 8 2 2 2

• Tale reazione ci da delle informazioni qualitative, cioè ci dice chi sono i reagenti e chi

sono i prodotti, ma non è bilanciata.

• Come bilanciarla: →

1. Bilanciamento C: C H + O 4 CO + H O.

4 8 2 2 2

2. Bilanciamento H: C H + O 4 CO + 4 H O.

4 8 2 2 2

3. Bilanciamento O: C H + 6 O 4 CO + 4 H O.

4 8 2 2 2

• La reazione è così bilanciata, e ci da anche informazioni quantitative ben precise:

1 mole di C H reagisce con 6 moli di O per dare 4 moli di CO e 4 moli di H O.

4 8 2 2 2<

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Publisher
A.A. 2023-2024
210 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/03 Chimica generale e inorganica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rosa2703 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Argurio Pietro.