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REAZIONE IN CONDIZIONE DI CATALISI ACIDA
L’apertura dell’anello viene ottenuta trattando, in condizioni di catalisi acida, l’ossido di etilene con un
nucleofilo che non è un anione. In caso di epossidi con sostituenti asimmetrici, il nucleofilo anionico si
lega al C meno sostituito, mentre, in condizione di catalisi acida, viene attaccato il C più sostituito.
Eteri a corona: sono molto efficienti nel solfatare ioni metallici sequestrandoli all’interno della cavità; i
complessi tra eteri a corona e sali metallici diventano solubili in solventi organici. Nei solventi organici
l’anione rimane ‘nudo’ e quindi molto più reattivo come nucleofilo in reazione SN2.
AMMINE
Derivati dell’ammoniaca in cui uno o più H vengono sostituiti da gruppi alchilici o arilici.
- Ammine alifatiche: tutti i C direttamente legati all’atomo di azoto derivano da gruppi alchilici. Tutte le
ammine alifatiche hanno all’incirca la stessa basicità (pKb = 3,0-4,0) e sono basi leggermente più
forti dell’ammoniaca
- Ammine aromatiche: uno o più gruppi legati direttamente all’azoto sono gruppi arilici. Basi più
deboli delle ammine alifatiche.
- Ammine eterocicliche: in cui l’azoto è uno degli atomi dell’anello. Basi più deboli delle ammine
alifatiche.
Proprietà fisiche:
- Ammine primarie e secondarie possono formare legami a idrogeno con l’acqua e hanno solubilità Pagina 33 di 65
simile agli alcoli.
- Ammine terziarie si comportano come gli eteri
- Buon comportamento basico fa si che la loro solubilità aumenti molto in ambiente basico, caratteristica che le distingue dagli alcoli
Proprietà chimiche:
- Sono sostanze basiche e la loro basicità deriva dalla presenza sull’atomo di azoto di una coppia solitaria di elettroni che, attirando protoni,
provoca l’aumento dei gruppi OH- liberi e quindi rende più basica la soluzione
- Le ammine aromatiche, a cause dell’instaurazione dell’anello benzenico, per la presenza dei doppietti elettronici delocalizzati, sono basi più deboli
dell’ammoniaca
PIridina Pirrolo Imidazolo
TIOLI E MERCAPTANI
I tioli, anche detti mercaptani, sono composti organici che derivano da un alcol (R-OH) per sostituzione di una atomo di O con un atomo di zolfo S.
Pertanto -SH (solfidrilico) è il gruppo funzionale dei tioli. Vengono chiamati mercaptani poiché formano complessi stabili con cationi di metalli
pesanti come il mercurio (captano il mercurio) e l’arsenico. Presentano un odore sgradevole. Il legame O-H degli alcoli è più forte del legame S-H dei
tioli. I tioli quindi presentano una acidità maggiore rispetto ai corrispondenti alcoli.
Vengono facilmente ossidati a disolfuri (reazione reversibile): Pagina 34 di 65
Il ponte disolfuro è
un gruppo funzionale
costituito da due
atomi di zolfo
legati (S- S) che
riveste una
notevole
importanza nella
stabilizzazione della struttura terziaria di molte proteine.
Analogamente agli alcoli, i mercaptani possono reagire come nucleofili nei confronti di substrati elettronici come gli alogenuri o i derivati degli acidi
carbossilici.
Contrariamente agli alcoli, non possono essere usati come substrati per reazioni di sostituzione nucleofila o di eliminazione in quanto -SH è un
cattivo gruppo uscente,
SOLFURI
Sono eccellenti nucleofili perché la nuvola elettronica è polarizzabile
• Reagiscono facilmente con gli alogenuri alchilici formando i sali di solfonio
• Poiché possiedono un gruppo uscente debolmente basico, uno ione solfonio subisce facilmente reazioni di sostituzione nucleofila
•
Reazioni degli acidi carbossilici e dei loro derivati Pagina 35 di 65
I composti carbonilici contengono un gruppo carbonilico
Composti aventi un gruppo carbonilico:
Acidi Esteri Ammidi Cloruri acilici
carbossilici
Aldeidi Chetoni
STRUTTURA DEGLI ACIDI CARBONILICI
Il C carbonilico è ibridato sp2 e ha geometria trigonale planare. Presenta caratteristiche simili a quelle del doppio legame C-C. L’atomo di O,
elettronegativo, nel gruppo carbonilico rende il legame polarizzato, e questo risulta nel fatto che il carbonio carbonilico è povero di elettroni. Il
gruppo carbonilico può essere quindi rappresentato da due strutture di risonanza.
PROPRIETA’ FISICHE
Hanno valori di pKa circa uguali a 5.
Punti di ebollizione:
Ammide > acido carbossilico >> estere = cloruro acilico = chetone = aldeide
Hanno punti di ebollizione relativamente alti poiché ogni molecola ha due gruppi che possono formare legami idrogeno che per essere rotti
necessitano di elevata energia che dunque aumenta il punto di ebollizione.
GRUPPO CARBONILICO
L’ossigeno è più elettronegativo del carbonio. Il carbonio è quindi elettronpovero (elettrofilo). Quando un
nucleofilo attacca il carbonio carbonilico il doppio legame C-C si rompe e si forma un intermedio (intermedio Pagina 36 di 65
Tetraedrico) in cui il carbonio passa da essere sp2 a sp3. Tale intermedio non è un prodotto in quanto instabile.
La base più debole è il miglior gruppo uscente:
Cl- < OR- <OH- < NH2-
I derivati degli acidi carbossilici hanno quindi la seguente reattività:
Cloruro di acile > estere > acido carbossilico > ammide
Un derivato di un acido carbossilico può essere convertito in un derivato meno reattivo ma non in uno più reattivo.
REAZIONI DEI CLORURI ACILICI
Nel primo stadio avviene l’addizione di un nucleofilo al gruppo carbonilico, con formazione di un intermedio tetraedrico, una coppia di elettroni
dell’ossigeno sposta il gruppo uscente Y, generando come prodotto un nuovo composto carbonilico. Pagina 37 di 65
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REAZIONI DEGLI ESTERI
Un estere può reagire con acqua (reazione di idrolisi) per formare un acido carbossilico e un alcol. Tale reazione è l’opposto della esterificazione di
Fischer.
Un estere può reagire con alcol (transesterificazione) per formare un nuovo estere e alcol. Entrambe le reazioni sono molto lente e richiedono un
catalizzatore quando svolte in laboratorio.
Gli esteri possono reagire con le ammine per formare le ammidi (amminolisi). La reazione è più veloce delle due reazioni precedenti in quanto
l’ammina è un nucleofilo migliore (non necessita di catalisi acida). La velocità di reazione può essere aumentata per riscaldamento.
Mecanismo a due stadi: Nel primo stadio si ha l’attacco del nucleofilo dell'ammoniaca al carbonio
carbonilico dell’estere. Si ha la formazione di un intermedio tetraedrico neutro.
Nel secondo stadio della reazione si ha la dissociazione dell’intermedio tetraedrico con
formazione di un alcol e di una ammide. Pagina 39 di 65
REAZIONI DEGLI AMMIDI
Le ammidi sono composti poco reattivi. Per farle reagire è necessario riscaldarle o usare un catalizzatore acido.
IDROLISI DELLE AMMIDI
Aldeidi e chetoni
Sono composti organici dotati di un gruppo funzionale carbonilico (doppio legame C-C). L’atomo di C di questo legame ha 2 legami rimanenti che
possono essere occupati da H, da un sostituto alchilico o arilico. Se almeno uno di questi sostituenti è un H il composto è un aldeide. Se nessuno
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dei due sostituenti è un H, il composto è un chetone. Il gruppo carbonilico è polare in quanto
l’ossigeno, più elettronegativo del carbonio, attira verso di se gli elettroni del doppio legame. Il
C del carbonile dunque è elettronpovero (un elettrofilo) e quindi reagisce con i nucleofili.
Reattività:
Formaldeide > aldeide > chetone
La maggior reattività dell’aldeide rispetto al chetone è dovuta a:
- Maggior carica + parziale sul C carbonilico dell’aldeide rispetto a quello del chetone, poiché un H è più elettron-attrattore rispetto a un gruppo
alchilico
- Fattori sterici (il C carbonilico di un aldeide è più accessibile a un nucleofilo) —> i chetoni con gruppi piccoli legati al C carbonilico sono più
reattivi di quelli che hanno gruppi con grande ingombro sterico.
Reattività relative dei composti carbonilici:
Cloruro acilico > anidride > aldeide > chetone > estere = acido carbossilico > ammide > ione carbossilato
Aldeidi e chetoni sono diffusi in natura, spesso combinati con altri gruppi funzionali. Dal momento che il C carbonilico è legato con basi troppo forti
(H- e R-) che non possono fungere da buoni gruppi uscenti, non possono subire reazioni di sostituzione nucleofili ma subiscono reazioni di
addizione nucleofila. composti organo-
Per rendere il C nucleofilo è necessario legarlo a un metallo. Composti che presentano un legame carbonio-metallo sono detti
metallici. reattivi di Grignard
Quelli noti come sono i nucleofili al carbonio più usati. Essi reagiscono come se fossero carbocationi. Sono ottimi
nucleofili e anche basi tanto forti da reagire immediatamente con qualsiasi acido presente in ambiente di reazione.
REAZIONI DI CHETONI E ALDEIDI CON I REATTIVI DI GRIGNARD
Il prodotto iniziale dell’addizione è un ossido di magnesio complesso da cui può essere liberato alcol per aggiunta di acido diluito. Se l’alcol è
sensibile all’azione dell’acido, l’idrolisi può essere fatta con una soluzione di cloruro ammonio.
L’addizione di un reattivo di Grignard alla formaldeide porta alla formazione di un alcol primario. Tutte le altre aldeidi addizionano i reattivi di Grignard
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portando alla formazione di alcoli secondari, mentre i chetoni portano ad alcoli terziari.
REAZIONE DEI COMPOSTI CARBONILICI CON LO IONE CIANURO
L’addizione di idrogeno cianide agli aldeidi ed ad alcuni chetoni porta alla
formazione di cianidrina.
Dal momento che l’idrogeno cianide è di per se acido (pKa = 9,25) l’addizione è non acido-catalizzata. La formazione di cianidrina è favorita per gli
aldeidi e per i chetoni ciclici liberi e metilici. Pagina 42 di 65
REAZIONE DI FORMAZIONE DELLE IMMINE
La reazione di aldeidi e chetoni con ammoniaca o con ammine primarie porta alla formazione di immune e suoi derivati /badi di Schiff); composti
aventi un gruppo funzionale C- -N. Tale reazione svolge un ruolo importante nella sintesi di ammine secondarie. Una molecola d’acqua viene
eliminata nella reazione, che è acido-catalizzata e reversibile.
Nel primo stadio di reazione il catalizzatore acido H3O+ cede un protone all’ossigeno dell’aldeide o del chetone.
In questo modo il carbonio carbonilico viene attivato nei confronti del nucleofilo.
Nel secondo stadio l’ammina effettua un attacco nucleofilo
al carbonio carbonilico.
Nel terzo stadio si viene a formare la
carboinolammina.
Nel