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GLI ISOTOPI
gli isotopi sono atomi dello stesso elemento che hanno le stesse proprietà chimiche
ma masse diverse. Quello che cambia è semplicemente il numero di neutroni.
In tutti e tre i casi il numero atomico è sempre 1.
Deuterio è un atomo di idrogeno e ha un neutrone in più, la carica è sempre neutra.
Un’altro tipo di idrogeno che si chiama trizio,con numero di protoni 1, numero
elettroni 1 ma contiene 2 elettroni diversi che è proprio questa differenza che dona la
possibilità di emettere radiazioni.
Molti elementi hanno al loro interno degli isotopi, anche se noi generalmente gli
chiamiamo Ossigeno, diremo che l’ossigeno 16 è il più stabile perché fargli
perdere ulteriori elettroni è molto difficile. L’ossigeno 17, è un isotopo molto meno
abbondante, con il fatto che contiene un neutrone in più gli dona una più bassa
stabilità chimica.
Abbondanza relativa:frazione del numero totale di atomi di un dato isotopo
MODELLI ATOMICI
Atomo di Thomson: modello a panettone.
Atomo di Rutherford: gli elettroni devono orbitare in determinate posizioni.
Atomo di bohr: gli elettroni possono girare solo in determinate orbite (orbite
quantizzate) e a determinate distanze.
Atomo di Schroedinger: esiste matematicamente il fatto che ogni elettrone ha una
certa probabilità di trovarsi in determinati punti.
esempio per ricordare punto 4: i braccialetti che quando si spezzano emettono colore
fluo.Sono sostanze chimiche fluo rompendosi avviene una reazione chimica per cui una
certa quantità di energia viene rilasciata e quindi si ha il salto dell’elettrone.
quando si accende? quando l’elettrone che è saltato da un livello all’altro spontaneamente
torna al livello precedente.
Aggiungendo energia si eccita,la tolgo torna come prima.
Ogni livello energetico (o guscio) è costituito da sottolivelli (o sottoguscio) che
differiscono tra loro non per una differenza di energia ma semplicemente per una
disposizione nello spazio.
Io posso avere due elettroni che hanno la stessa energia ma si trovano in posizioni dello
spazio diverse, ovvero hanno una probabilità diversa di trovarsi in punti diversi dello spazio
intorno al nucleo.
Questi sottolivelli sono una questione di forma dell’orbita. Queste diverse forme
prendono il nome di orbitale.
L’orbitale è una funzione matematica che sta ad indicare la probabilità di trovare l’elettrone in
un punto piuttosto che un altro.
L’EQUAZIONE DI SCHRODINGER
Il grande scienziato Schrodinger ha tirato fuori un’equazione che descrive
esattamente la probabilità che l’elettrone si trovi in un certo volume infinitesimo
attorno al nucleo. Se c’è un punto dove un elettrone non può mai stare è nel nucleo.
Dalla sua equazione sappiamo inoltre che:
Il moto dell’elettrone nel campo del nucleo si descrive con una equazione d’onda.
Le soluzioni delle equazioni d’onda applicate all’elettrone sono chiamate funzioni
orbitali o più semplicemente orbitali.
● Numero quantico principale (n) ci indica di ogni elettrone, l’energia.
Se un elettrone si trova in un guscio sferico, un altro elettrone potrebbe
trovarsi in un altro guscio sferico però più grande. Più elevata è l’energia più
è grande la sfera in qui si trova l’elettrone.
● Numero quantico secondario (l) che ci dice la forma dell’orbitale.
● Quantico magnetico (m) ci dice su che tipo di asse si sta rivolgendo l’orbitale.
VALORI NUMERI QUANTICI
numero quantico principale: qualsiasi valore che va da 1 a infinito
numero quantico secondario: valori che vanno da 0 a x-1.
(esempio: Se x è 3, quindi n=3, l può essere o,1 o 2)
numero quantico magnetico m: valori che vanno da -l a +l.
Tutti gli orbitali atomici vengono rappresentati con la seguente notazione
V (n, l, m) in cui n, l, ed m rappresentano i tre numeri quantici. Ogni terna di questi numeri
definisce un orbitale. Il numero degli orbitali atomici è, quindi, uguale al numero di
tutte le possibili terne che si possono realizzare.
Vediamo ora il significato di questi numeri, le relazioni esistenti tra di essi e i valori che
possono assumere.
● n è detto numero quantico principale e può assumere tutti i valori interi che
vanno da 1 a infinito
Il valore di n determina l'energia dell'orbitale, ovvero l'energia totale
dell'elettrone. L'energia aumenta con l'aumentare di n. Alternativamente si
può dire che n definisce i vari stati o livelli energetici che il sistema può
assumere. Così per n = 1, si ha il primo livello di energia; per n = 2, il secondo
livello, e così via.
Appare evidente che il numero n assume lo stesso significato che aveva nel
modello atomico di Bohr. Pertanto n è strettamente correlato alle dimensioni
dell'orbita descritta dall'elettrone. Quanto maggiore è n tanto maggiore risulta
il raggio dell'orbita. Più correttamente, con l'aumentare di n aumenta la
probabilità che l'elettrone si trovi ad una distanza maggiore dal nucleo.
In conclusione, il numero quantico principale n definisce sia il livello di energia
dell'orbitale sia la distanza dell'elettrone dal nucleo; il numero quantico e definisce
la forma dell'orbitale e i sottolivelli energetici di cui è costituito ogni livello, il numero
quantico magnetico m, l'orientazione dell'orbitale ed il número di livelli isoenergetici
(molteplicità) di cui è formato ogni sottolivello.
Le relazioni tra i numeri quantici permettono di ricavare tutte le possibili
combinazioni e, quindi, tutti i possibili orbitali atomici. Le terne si ricavano
assegnando ad n valori crescenti e ricavando, per ogni valore di n, i corrispondenti
valori di l ed m.
Quando n = 1, l ed m assumono rispettivamente valore zero.
Pertanto, la prima terna di numeri n = 1, l = 0, m = 0 individua il primo orbitale
atomico (1,0,0).
Quando n = 2, l può assumere due valori, l = 0 e l = 1.
Il momento magnetico m assumerà il valore m = 0 quando l = 0 ed i valori m = -1, 0,
+1, quando l = 1.
Le quattro possibili combinazioni che si hanno per n = 2 sono riportate nella Tabella.
Si può facilmente osservare che l'uso della notazione V (n, l, m) per rappresentare i
vari orbitali atomici risulta poco pratica. Per facilitare la loro rappresentazione si è
introdotta una simbologia.
Essa si basa sul valore del numero quantico angolare l, cioè sul valore del numero
quantico che definisce la forma dell'orbitale. In base al valore di l gli orbitali vengono
così indicati:
GLI ORBITALI ATOMICI
Orbitale atomico = regione nello spazio nella quale esiste una elevata probabilità di
trovare l'elettrone.
Un orbitale atomico è una funzione d'onda Ψ che descrive il comportamento di un
elettrone in un atomo. La collocazione dell'elettrone in un atomo si descrive tramite una
nube di posizioni probabili. Le sagome più importanti di tali nubi sono quelle
corrispondenti agli orbitali sferici, s, a quelli bilobati, p e agli orbitali d.
Ad ogni orbitale corrisponde un definito livello energetico.
Il numero di orbitali per ogni sottolivello, quindi, è:
• sottolivello s, l = 0. 1 orbitale
• sottolivello p, l = 1. 3 orbitali
• sottolivello d, l = 2 5 orbitali
• sottolivello f, l = 3 7 orbitali