Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
TM
T, noto anche come Calcon .
Questo indicatore presenta un gruppo solfonico che in acqua è
completamente dissociato e due ossidrili fenolici che si dissociano
-7 -12
secondo il pH (K = 5∙10 , K = 2.8∙10 ).
1 2
Un tipico esempio è costituito dalla titolazione di Mg con EDTA
2+
usando come indicatore il nero eriocromo T:
→
MgIn + EDTA MgEDTA + In
N.B. Poiché il colore dell’indicatore libero dipende dal pH, molti indicatori possono essere
utilizzati solo in determinati intervalli di pH. Le soluzioni di indicatori azoici (composti con
legami N=N) si deteriorano rapidamente e andrebbero preparate al momento dell’uso.
AA. 2022-2023
113 Chimica analitica e Analisi dei medicinali
Agenti complessanti ausiliari
Molti cationi formano con l’EDTA complessi sufficientemente stabili solo per valori di pH ai
quali il catione forma precipitati di ossidi idrati. Quando s’incontra questo problema,
è necessario un agente complessante ausiliario (ammoniaca, tartrato, citrato). Un
agente complessante ausiliario è un legante che lega il metallo in modo
sufficientemente forte da prevenire la precipitazione dell’idrossido, ma anche in
modo sufficientemente debole da rilasciare il metallo quando viene aggiunto EDTA. La
2+
titolazione di Zn ad esempio richiede la presenza di un tampone ammoniacale.
Agenti mascheranti e demascheranti
Un agente mascherante è un reagente che protegge alcuni componenti del
campione dalla reazione con EDTA. Viene utilizzato per prevenire l’influenza di un
elemento nella determinazione di un altro. Un esempio di agente mascherante è il cianuro
2+ 2+ 2+ 2+ + + 2+ 2+ 2+ 2+ 3+ 2+
che maschera Cd , Zn , Hg , Co , Cu , Ag , Ni , Pd , Pt , Fe e Fe ma non Mg ,
2+ 2+ 2+ 2+ 2+
Ca , Mn o Pb . Quando si aggiunge il cianuro ad una soluzione contenente Cd e Pb ,
2+
solo Pb reagisce con EDTA. Altri esempi di agenti mascheranti sono il fluoruro, che
3+ 3+ 4+ 2+ 3+ 3+ 2+
maschera Al , Fe , Ti e Be , e la trietanolammina che maschera Al , Fe e Mn .
Gli agenti demascheranti sono invece composti che effettuano un demascheramento
ovvero causano il rilascio di uno ione metallico da un agente mascherante. Ad
esempio i complessi del cianuro possono venire demascherati mediante trattamento con
formaldeide (ag. demascherante).
N.B. La selettività delle titolazioni complessometriche è permessa dal controllo del pH,
dal mascheramento e dal demascheramento e permette di determinare mediante
titolazione con EDTA i singoli componenti di miscele complesse di ioni metallici.
TECNICHE DI TITOLAZIONE CON EDTA
Le possibili tecniche di titolazione con EDTA sono:
• Titolazione diretta;
• Retrotitolazione;
• Per spostamento;
• Titolazione indiretta;
Titolazione diretta
La soluzione in esame viene addizionata dell’opportuno tampone e dell’indicatore. L’EDTA
2+
a titolo noto è in buretta. Un esempio di titolazione diretta è la titolazione di Mg in presenza
di nero eriocromo T come indicatore. →
4- - + 2- 2-
Y + MgIn + H MgY +Hin
→
MgIn + EDTA MgEDTA + In
Retrotitolazione
Si usa se la reazione è lenta o non è disponibile un indicatore efficace. Si aggiunge
alla soluzione in esame un eccesso noto di soluzione standard di EDTA, poi tampone e
indicatore. Quando la reazione si ritiene completa, l’eccesso di EDTA viene retrotitolato
con una soluzione standard di un secondo ione metallico che formi con EDTA un complesso
a stabilità inferiore rispetto a quella del Me-EDTA da titolare (non deve spostare lo
ione Metallico dell’analita dal suo complesso con EDTA). AA. 2022-2023
114 Chimica analitica e Analisi dei medicinali
Per spostamento
Si usa quando non c’è un indicatore adatto. L’analita in esame viene trattato
2- 2+
generalmente con un eccesso di complesso MgY da cui sposta Mg (K’ > K’ ), che
MeY MgY
viene successivamente titolato con EDTA standard.
→
2- n+ 2+ n-4
MgY + Me Mg + MeY
→
2+ 4- 2-
Mg + Y MgY
Titolazione indiretta
Permette di titolare anioni al posto di cationi. Gli anioni che formano precipitati con ioni
metallici possono essere determinati con EDTA mediante titolazione indiretta. Un anione
può essere precipitato con lo ione metallico in eccesso noto. Il precipitato viene
32-
filtrato e lavato e lo ione in eccesso nel filtrato viene titolato con EDTA. Anioni come CO ,
42- 2- 42-
CrO , S e SO possono essere determinati mediante titolazione indiretta con EDTA.
DETERMINAZIONE COMPLESSOMETRICA DEL CALCIO (CaCO ,
3
PM=100.01)
In una beuta da 250 mL, disciogliere 0.250 g di CaCO , esattamente pesati in 20 mL di acqua
3
e aggiungere 3 mL di HCl diluito. Bollire per due minuti, raffreddare e diluire a 200 mL con
acqua. Aggiungere 5 mL di sodio idrossido concentrato e 15 gocce di calcon™. Titolare con
sodio EDTA 0.1 M fino a viraggio da violetto ad azzurro.
Equivalente volumetrico: 1 mL di EDTA 0.1 M equivale a 10.01 mg di CaCO .
3
I composti contenenti calcio riportati nella FU X sono : calcio carbonato, calcio cloruro
esaidrato, calcio folinato, calcio fosfato, calcio glicerofosfato, calcio gluconato, calcio lattato,
calcio solfato triidrato, calcio stearato. AA. 2022-2023
115 Chimica analitica e Analisi dei medicinali
GENERALITÀ SULL’ANALISI STRUMENTALE
E VARIE TECNICHE
I metodi di analisi quantitativa visti finora, come titolazioni ed analisi gravimetrica, sono
molto datati e non richiedono l’uso di strumentazione, con esclusione di bilance e vetreria.
A partire dalla metà del XX secolo, nei laboratori di analisi hanno iniziato ad apparire nuovi
metodi basati sull’uso di strumentazione dedicata, e non sempre basati su reazioni
chimiche. Si usa distinguere queste due grandi categorie di metodi in:
• Metodi chimici di analisi;
• Metodi chimico-strumentali (o “strumentali”) di analisi;
N.B. I metodi chimico strumentali sono più recenti dei metodi chimici ma non per questo
sono migliori.
Per capire in cosa un metodo può essere migliore o peggiore di un altro è prima necessario
conoscere le caratteristiche di un metodo di analisi:
1. Limite di rivelabilità: Tutti i metodi sono in grado di rilevare gli analiti solo se
questi superano una certa concentrazione limite. La minima concentrazione
rivelabile è detta limite di rivelabilità (LOD, limit of detection). Il LOD di un
metodo dovrebbe idealmente essere il più basso possibile. −4
Per le titolazioni e per le analisi gravimetriche si è visto che il LOD è circa 10
M. Tale LOD è insoddisfacente in molte situazioni, soprattutto nelle analisi
ambientali e mediche, dove gli inquinanti possono essere presenti anche a
concentrazioni bassissime. Spesso è invece adeguato per le analisi farmaceutiche
−4
dove le concentrazioni degli analiti sono raramente minori di 10 M.
2. Selettività: Capacità di un metodo di rilevare e quantificare l’analita anche se
il campione contiene tante altre sostanze chimicamente simili ad esso. La
selettività di un metodo dovrebbe idealmente essere la migliore possibile, perché ciò
permetterebbe di discriminare e quantificare analiti simili tra loro.
Per le titolazioni e per le analisi gravimetriche si è visto che la selettività è tale da
poter quantificare uno o due (massimo tre) sostanze dello stesso tipo presenti in
miscela. Tale selettività è insoddisfacente in molte situazioni, soprattutto nelle
analisi ambientali e mediche dove le matrici sono molto ricche, ma a volte è adeguata per
le analisi farmaceutiche poiché i farmaci sono sempre costituiti da un numero modesto
di sostanze (solo quelle che servono).
3. Rapidità: Tempo impiegato per ottenere il risultato sperimentale voluto, più un
metodo è rapido, meglio è. Le titolazioni sono i metodi più rapidi che ci siano.
4. Economicità: Costi complessivi di strumenti, reagenti, manutenzione, costo
personale, ecc. (più un metodo è economico, meglio è). Le titolazioni sono i metodi
più economici che ci siano.
5. Semplicità: Facilità di esecuzione di un metodo, più un metodo è semplice,
meglio è. Le titolazioni sono i metodi più semplici che ci siano.
6. Precisione: Entità degli errori casuali che si possono commettere in un metodo.
Un metodo deve essere il più preciso possibile.
7. Esattezza: Entità degli errori sistematici che si possono commettere in un
metodo. Un metodo deve essere il più preciso possibile. Le titolazioni sono i metodi
più precisi ed esatti che ci siano. AA. 2022-2023
116 Chimica analitica e Analisi dei medicinali
Riassumendo.
-Titolazioni: Le titolazioni, inventate nel XIX secolo, si basano su reazioni chimiche in
soluzione e non richiedono strumentazione. Presentano un bassa selettività e alti LOD,
che però non rappresentano gravi problemi nelle analisi farmaceutiche. Sono
metodi rapidi, economici e semplici con precisione ed esattezza ottime.
-Metodi chimico-strumentali: Questi metodi, inventati nel XX secolo, non sono sempre
basati su reazioni chimiche e richiedono l’uso di strumentazione. Presentano una
selettività buona o ottima e LOD anche molto bassi. Tuttavia i metodi chimico-
strumentali sono più lenti, costosi e complicati delle titolazioni e sono caratterizzati da
una precisione ed esattezza peggiori.
Quindi, se il campione e l’analita lo permettono, è meglio fare una titolazione,
altrimenti si deve usare un metodo strumentale.
Classificazione dei metodi strumentali di analisi
I metodi strumentali sono classificabili in base alla grandezza che viene misurata, e quindi
in base a quale proprietà dell’analita viene evidenziata.
1. Metodi spettroscopici: Basati sull’interazione con la radiazione elettromagnetica.
Misurano l’intensità luminosa.
–5 –10
a. LOD da discreto (10 M) ad eccellente (10 M);
b. Selettività: da uguale a molto migliore di quella delle titolazioni;
c. Semplicità, rapidità, economicità, precisione, esattezza: Mediamente
ottime, peggio rispetto alle titolazioni, meglio rispetto agli altri metodi
strumentali;
2. Metodi termici: Basati sulle proprietà termiche degli analiti, misurano il calore.
Sono usati solo in ambiti specifici (praticamente mai in analisi farmaceutiche), poiché
quasi tutte le loro caratteristiche sono modeste.
3. Metodi di massa: Basati sulla ionizzazione degli analiti e analisi del loro peso
molecolare. Si misura l’intensità elettrica. Sono i metodi forse più importanti in
assoluto, e in futuro si prevede c