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CONFORMAZIONE CARBOIDRATI
I carboidrati che ciclizzano a 6 termini si possono presentare in 3
modi: a sedia, come un cicloesano, in cui gli OH che nella
rappresentazione lineare stanno a destra vengono scritti in
posizione assiale, mentre quelli a sinistra vengono scritti in
posizione equatoriale; proiezione di Haworth, in cui vi è un
esagono tridimensionale con una parte di esso più annerita per far
capire che non sta tutto nello stesso piano, inoltre anche qua gli OH
di destra si scrivono verso il basso mentre quelli di sinistra verso
l’alto; a cuneo e tratteggio, in cui si mette l’anello totalmente
poggiato sul piano e questa volta ad essere tridimensionali sono i
legami (cunei) che saranno pieni (sopra il piano) o tratteggiati (sotto
il piano).
Di norma per rappresentare un glucosio, si usa il cicloesano a sedia
e le due forme alfa e beta si distinguono per la posizione dell’OH
anomerico (quello che si forma nuovo). Se si scrive in posizione
assiale allora sarà l’anomero alfa, in posizione equatoriale
allora sarà l’anomero beta. Sono più stabili quando si trovano in
posizione equatoriale rispetto a quella assiale. Quindi in teoria
l’anomero beta è più stabile di quello alfa. In realtà quello alfa ha
una stabilizzazione elettronica poiché ha un doppietto libero
sull’ossigeno che va verso l’alto, mentre gli elettroni del legame
dell’OH anomerico vanno verso il basso: quindi si ha poca
repulsione e quindi si parla di stabilizzazione elettronica.
Si parla di MUTAROTAZIONE quando si varia il potere ottico
rotatorio di uno zucchero in soluzione. Questa variazione è dovuta
all’equilibrio dinamico che si instaura tra la forma aperta e i due
anomeri alfa e beta. Quindi in realtà uno zucchero non ciclizza
totalmente in alfa o in beta ma c’è questo equilibrio (reazione
reversibile).
REAZIONI DEI CARBOIDRATI
La reazione che fanno i carboidrati è la FORMAZIONE DI
GLICOSIDI quando reagiscono con un alcol nel suo carbonio
anomerico, formando un acetale (glicoside) in cui il legame tra
zucchero e alcol è chiamato legame glicosidico. Invece la parte
non zuccherina di un glicoside si chiama aglicone. Quando i
carboidrati ciclizzano, diventano ciclici in forma emiacetalica,
quando reagisce con un altro alcol forma il glicoside. La reazione è
la stessa vista in aldeidi e chetoni, in cui l’emiacetale viene trattato
in ambiente acido per buttare fuori H O. Viene formato un
2
carbocatione stabilizzato per risonanza (l’ossigeno può condividere
un doppietto e formare doppio legame). Qui l’anello non è più una
sedia poiché il carbonio ha cambiato ibridazione (è diventato sp2).
Poi si aggiunge un’altra molecola di alcol che attacca il carbonio
anomerico (legame a serpentello poiché l’ossigeno attacca il
carbonio sia sopra sia sotto, sia assiale sia equatoriale). Per
stabilizzarsi, questo composto perde il protone per ripristinare il
catalizzatore acido e si forma il prodotto (in cui non è specificato se
alfa o beta poiché è presente il legame a serpentello). I carboidrati
in forma acetalica vengono chiamati zuccheri non riducenti, cioè
in laboratorio con i vari reattivi (Fehling o Tollens) non si possono
ossidare.
Un’altra reazione è quella di ALLUNGAMENTO della catena o
SINTESI DI KILIANI-FISCHER, in cui il carboidrato viene trattato
con acido cianidrico HCN e forma 2 cianidrine poiché il carbonio
sp2 diventa sp3. Queste cianidrine tra di loro sono
diastereoisomere. Prendiamo una delle 2 e la trattiamo con
idrogeno e catalizzatore (palladio) per ridurre il gruppo C≡N a C=N
sommando l’idrogeno e formando una immina. Questa immina, per
idrolisi, ritorna ad essere aldeide. Quindi si parte da un carboidrato
a 6C e si arriva ad uno con 7C.
Al contrario la catena può essere anche accorciata tramite la
reazione di ACCORCIAMENTO o DEGRADAZIONE DI RUFF. In
questa reazione il carboidrato viene ossidato con H O e bromo
2
molecolare Br . Però essa è un’ossidazione blanda, cioè si ossida
2
solo l’aldeide ad acido carbossilico. A questo punto si tratta l’acido
aldonico con carbonato di calcio CaCO salificandolo e rendendolo
3
COO . Adesso si agisce nella parte con la parentesi quadra, si
-
riscalda così si butta fuori CO (togliendo così il carbonio che
2
vogliamo eliminare) e l’H-OH rimasto si ossida con H O e diventa
2 2
aldeide. Alla fine avremo un carboidrato con un carbonio in meno.
Per quanto riguarda L’OSSIDAZIONE DEI CARBOIDRATI, dipende
da quale agente ossidante usiamo. Su usiamo bromo e acqua,
l’ossidazione è blanda e si formano gli acidi gliconici, mentre se
ossidiamo con un agente più forte, ad esempio l’acido nitrico HNO ,
3
si ossida sia sopra sia sotto, quindi sia sopra sia sotto si avranno i
gruppi COOH, ottenendo gli acidi glicarici.
In laboratorio invece si usano dei reattivi per capire se il carboidrato
in soluzione è in forma acetalica o emiacetalica (riducente o non
riducente).
Uno dei metodi usati in laboratorio per capire se uno zucchero è
aldoso o chetoso, si fa UN’OSSIDAZIONE CON ACIDO
PERIODICO HIO , una reazione molto violenta detta anche
4
scissione ossidativa poiché si rompono i legami tra un carbonio e
un altro. Ad esempio si parte dalla gliceraldeide, si mette a reagire
con acqua in ambiente acido e il gruppo aldeidico diventa diolo
geminale (con 2 gruppi OH sullo stesso carbonio). A questo punto si
mette l’acido periodico e si forma un ciclo a 5C molto instabile
poiché ci sono 2 ossigeni e uno iodio, quindi il ciclo si spezza e si
rompe il legame tra un carbonio e l’altro della catena: il primo
diventa acido carbossilico e l’altro un carboidrato con un carbonio in
meno e così via. Alla fine si ottiene acido + aldeide (più acido e
meno aldeide). Invece se si parte da un chetoso, si ottiene acido +
aldeide (meno acido e più aldeide) e in più si libera CO .
2
I DISACCARIDI sono l’unione di due monosaccaridi. La loro
formazione si ha perché due gruppi OH appartenenti a due
monosaccaridi diversi reagiscono tra loro. Un alcol + altro alcol
formano etere eliminando acqua. Quindi qui si formerà un legame
etereo (con ossigeno a ponte tra i due). Però nel SACCAROSIO
(glucosio + fruttosio) si ha l’unico caso in cui il legame avviene tra i
due OH dei carboni anomerici (accanto all’ossigeno) e non due H a
caso. Quindi il saccarosio è l’unico zucchero non riducente perché è
come se fosse in forma acetalica. Il LATTOSIO è galattosio +