L’isteresi puo essere
digerito pensando ad una
sorta di ritardo con cui le
spire elementari presenti
all’interno del materiale
seguono le f.ze
magnetiche applicate
Non si potrebbe
parlare di permeabilità
ma attraverso una
semplificazione (cioè
trattare materiali con
un ciclo di isteresi con
una area pari a zero)
Circuito elettrico: è un
insieme di materiali
conduttori e materiali
isolanti. I materiali
isolanti stanno per
confinare le correnti nei
in specifiche regioni
dello spazio, cioè i
conduttori. in generale, nel caso magnetico NON posso escludere che ci siano linee di flusso di B che si
sviluppano in aria mentre nel caso elettrico potevamo dire che le linee di flusso di J si sviluppavano
tutte nel conduttore e niente nell’isolante perché in quel caso il rapporto tra la conducibilità del
conduttore e dell’isolante era di 10^21 mentre qui si parla di 10^5
Se io ho due resistenze in serie, chi è che pesa di più ? quella più grande!!perché la resistenza equivalente è uguale alla
somma delle due, ma se una delle due è molto più grande dell’altra si può approssimare la resistenza a quella più grande
Nel caso parallelo, pesa di più quella più piccola Xche è quella che assorbe maggiore corrente
La stessa cosa vale per le riluttanze!
Abbiamo linearizzato le equazioni del materiale e non il materiale . Il ciclo lo abbiamo
schiacciato fino ad avere una curva caratteristica e stiamo lavorando nel primo tratto della
caratteristica quella ad elevata pendenza xche la saturazione non ci interessa a livello pratico
Flusso concatenato con l’ avvolgimento 1 quando
è acceso i2 oppure il flusso concatenato con l’
avvolgimento 2 quando è acceso i1
A cosa può servire un
circuito magnetico?
Oltre a sfruttare
l’autoinduzione si
sfrutta anche la
mutua induzione
xche questo permette
di avere effetti a
distanza senza
connessione elettrica
o galvanica
Flusso generato dalla
corrente i1 che circola
nell’avvolgimento 1 oppure
flusso generato
dall’avvolgimento 1 e
concatenato con le N1
spire dell’avvolgimento 1
(spegni i2)
Corrente i1 Flussi —> Correnti
F.ze Magneto-Motrici —> Gen. Tensione
Riluttanze —> Resistenze
DETERMINAZIONE SEGNO COEFF. MUTUA INDUZIONE M
Il segno di M dipende dipende da come sono avvolti gli avvolgimenti e dal verso della
corrente
Regola della mano DX : le dita seguono l’avvolgimento nella direzione in cui
viene percorso dalla corrente. Il pollice ci dirà la direzione del flusso
Consiglio Tutor: disegna i versi dei 2 flussi
flusso auto generato dal primo avvolgimento
Il segno di M sarà Positivo se: Il si
STESSO VERSO flusso auto generato dal
concatena con l’altro avvolgimento nello del
secondo avvolgimento
Altrimenti è Negativo
Stesso discorso si poteva fare per l’altro coeff. Di mutua induzione, cioè flusso generato dal
secondo avvolgimento si concatena nello stesso verso del flusso generato dal primo
avvolgimento. Flusso nella colonna 1 quando
opera solo la corrente i1 Riluttanza equivalente vista dal generatore
phi 1-i1.
Abbiamo trovato phi 2-i1
Adesso prendiamo la palla al balzo e calcoliamoci anche :
Perché le 3 riluttanze non state inserite?
Xche essendo in serie sono attraversati tutti e 3 da phi 1-i1
Dubbio:
perché abbiamo considerato tutto quel blocco di “resistenze”
come R2?
Risposta (secondo me):
perché per applicare il partitore di corrente abbiamo bisogno di
una corrente nota entrante nel nodo e di 2 resistenze disposte in
parallelo. R2 è l’altra resistenza in parallelo. Altrimenti potresti
applicare i principi di kirchoff per i circuiti magnetici, ma è più
contoso.
Quindi mi sorge il dubbio e se phi 2-i1 fosse stata presente in un
altro ramo e non come nell’esercizio di partenza? Perché non
riesco ad individuare le resistenze in parallelo per il partitore di
corrente
Sempre la stessa cosa. Devi individuare la riluttanza equivalente