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Estratto del documento

Con il termine brevetto si indica il documento con cui un'autorità a ciò preposta, generalmente un organismo amministrativo nazionale, riconosce all'inventore la facoltà di sfruttare in modo esclusivo su tutto il territorio dello Stato e per un determinato periodo di tempo l'invenzione industriale da lui realizzata.

Lo sfruttamento esclusivo è subordinato ai seguenti requisiti di validità dell'invenzione:

  1. Novità: l'invenzione non dev'essere compresa nel patrimonio tecnologico preesistente.
  2. Originalità: l'invenzione dev'essere frutto dell'attività inventiva, cioè non essere ricavabile dagli elementi che costituiscono lo stato della tecnica, neanche attraverso una ricomposizione di elementi frammentari.
  3. Industrialità: l'invenzione dev'essere suscettibile di utilizzo pratico da parte di qualunque tipo d'industria, anche agricola.
  4. Liceità: non si possono brevettare le invenzioni la cui attuazione sarebbe contraria all'ordine pubblico o al buon costume, né i metodi per il trattamento chirurgico, terapeutico e diagnostico del corpo umano o animale (tali metodi devono essere esplicati in tutti).

La disciplina del brevetto è stata quella su cui ha inciso maggiormente la revisione del Codice della proprietà industriale nel 2010, volta ad armonizzare la normativa nazionale in materia di proprietà intellettuale con quella Europea e Internazionale (brevettabilità di un brevetto corrisponde a una delle 3 sentinelle. Le procedure di brevettazione, e di registrazione, includendo gli adeguamenti amministrazione.

Il brevetto dell'invenzione attribuisce al titolare il diritto esclusivo al suo intellettuale economico alla sua commercializzazione. Tuttavia:

  • È escluso entro determinati limiti; l'utilizzo dell'invenzione da parte di chi ne abbia fatto uso nella propria azienda nei 12 mesi anteriori alla domanda di brevettazione (c.d. diritto di preuso).

Non si può inibire la circolazione del bene brevettato una volta messo in commercio (c.d. principio dell'esaurimento).

Il diritto di brevetto spetta all'autore dell'invenzione e ai suoi aventi causa, è trasferibile, ed espropriabile per pubblica utilità. Lo sfruttamento dura 20 anni dalla data di deposito della domanda di brevetto (20 anni).

Accanto al brevetto per invenzione, è previsto un brevetto per modelli di utilità e modelli di disegni avente durata, rispettivamente, di 10 e di 5 anni dalla data di presentazione della domanda.

Modello di utilità e modello d'invenzione (20 anni)

È piccola invenzione, si migliora il prodotto già esistente.

I diritti industriali racchiudono una serie di istituti giuridici quali brevetti per invenzioni, i modelli, i disegni, i marchi, la disciplina della concorrenza sleale, il diritto d’autore e le limitazioni antitrust.

La proprietà industriale nasce come un istituto giuridico alla fine del 1700 insieme alla rivoluzione industriale in America e Francia che affermano i diritti dell’uso esclusivo dell’inventore e al riconoscimento di una proprietà sui risultati di un’attività intellettuale di un singolo. Prima di allora, chi inventava qualcosa, riceveva solo una protezione eventuale e legata della buona remunerazione del sovrano. In particolare:

A fine della rivoluzione, i creatori di opere intellettuali ottengono pieno riconoscimento di un diritto di autore, cioè sull’opera creata da loro. Nascono nei contratti tra lo Stato e il cittadino (non i sudditi) che garantiva una certa protezione per chi offriva un’attività intellettuale, si parla di un diritto soggetto nei confronti dello Stato.

Il termine “proprietà”, anche l’autore dell’invenzione gode di questo diritto di proprietà.

È un diritto caratterizzato da esclusività e di garanzia nei confronti dei terzi, quindi facoltà esclusiva di sfruttare economicamente l’opera stessa. La ragione del fondo per cui si riconosce una proprietà su un’attività intellettuale, di ciascuno è di carattere economico e specificamente concorrenziale: si concede all’autore di sfruttare il risultato economico della sua attività. Questo significa però pagare dei leggi per gli investimenti che ha fatto per produrre la sua attività. Senza protezione, chiunque potrebbe copiare, quindi si ridurrebbe l’incentivo a fare qualcosa di innovativo. Senza protezione, il rischio di essere rimunerati sarebbe limitissimo (free-rider) (il brevetto gode di un monopolio sulla buona invenzione).

Il brevetto viene riconosciuto dall'ordinamento giuridico dello stato. Nella domanda di brevetto alla quale lo stato deve dare una risposta positiva o negativa previa vedendo i requisiti che la legge prevede per il brevetto. L’inventore deve descrivere la sua invenzione: Non solo descriverla, ma anche spiegarla in modo che anche i futuri anche altri possano riprodurla. Anche perché così l’autore si compensa e questo funziona per avere un’applicabilità nel commercio e essa stessa risulta effettivamente reale. Il brevetto dura circa 20 anni, allo scadere chiunque può realizzarla la stessa cosa.

Cause di merito: la novità. Se manca la descrizione è insufficiente, la descrizione ha anche altro scopo: i documenti del deposito della domanda, tutti possono avere una conoscenza delle informazioni contenute. Quindi è inutile continuare a cercare delle stesse soluzioni. Il primo che arriva prende tutto, il quando diviene anche un incentivo. Il può trovare vantaggio documentato il brevetto.

Il brevetto prima di sé ciò che arriva primo, non annullando il lavoro dei terzi, vantaggi di investimenti già dedicati. Gli altri, no, nell’altro vantaggio di ottenerlo per raggiungere lo stesso obiettivo. Si impegnano per ottenere lo scopo, striminuire la concorrenza. Ancora quando il brevetto è attivo, i consumatori possono attuare l’invenzione brevettata a scopo sperimentale quindi attuare i risultati possono poi verificare nuovi vantaggi dei vantaggi, quindi diffondere in giro.

La legge quindi consente l’attuazione sperimentale solo allo scopo di analizzare migliorare il più delle volte un’invenzione risiede un mezzo nella catena di innovazioni. L’ultimo arrivato si avvale delle invenzioni precedenti.

depositare una sola domanda presso l'ufficio, sostenendo i costi di una sola domanda, consentendo di ottenere un brevetto valido nei paesi europei che hanno aderito a questa convenzione. Il Brevetto Europeo è una procedura per l'ottenimento di tanti brevetti nazionali. Se il brevetto viene concesso, il titolare sceglie in quali paesi vuole esse tutelato. Esiste un'ulteriore convenzione e solo per i paesi che l'hanno eletto "Brevetto Unitario" e un'unica procedura con un unico brevetto - brevetto comunitario, valido esclusivamente in tutti i paesi. A livello europeo le legislazioni nazionali sono state fondamentalmente omogenee, quindi i requisiti e le procedure sono gli stessi.

La concorrenza. Il successo commerciale di un'invenzione dipende in larga misura da politiche di marketing, consumatore, ecc. una brevettò non commercializzata provoca una perdita di investimento e presto dove pubblicare informazioni come Brevettabilità di una F.A. esclusione - simulazione (diritto di escludere gli altri dal far l'innovazione commercializzare, fabbricare.) L'invenzione

La protezione riguarda la fabbricazione, la commercializzazione e l'utilizzo del prodotto. Chiunque fabbrichi, venda o utilizzi un prodotto brevettato è è con contraffazione.* Se non ha fatto un prodotto controffatto, la tacciatura che fabbrica parti(componenti) che una volta messe insieme danno nascita a un'altro prodotto contraffatto. Ciò andrebbe esclusivo di lavorazione e l'accordo constata la legge, uno chi fabbrica una volta messo chi distribuisce prodotto contraffatto.

** sul piano internazionale, se il prodotto è stato fabbricato all'estero e l'Italia e sotto brevetto, deve rimanere il prodotto contraffato. Il titolare di tanti brevetti nazionali può far leva su questo, principio per eviterà la sia che i principali di libera commercializzazione del mercato europeo che invece è stato creato per abbattere le barriere commerciali.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
14 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Priya786 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto della proprietà industriale e della concorrenza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Rocchi Ettore.