Le componenti chimiche dei viventi:
1. acqua
2. sostanze inorganiche
3. sostanze organiche
Acqua : è una sostanza inorganica, le cui reazioni metaboliche avvengono in
soluzione acquosa; è il reagente di molte reazioni chimiche (fotosintesi, scissione
di polimeri…). Nei frutti carnosi e nelle foglie abbiamo un contenuto di acqua circa
del 90%, nei frutti secchi e nei semi abbiamo invece un contenuto in acqua tra
1-5%
Sostanze inorganiche : sono presenti come ioni in soluzione nell’acqua
+ ++ ++ ++ +++ ++ 4+
- cationi = K , Mg , Ca , Fe / , Mn , NH
4- 4- - 3- 3-
- anioni = H PO , SO , Cl , HCO , NO
2
Sostanze organiche :
1. proteine
1. carboidrati
2. lipidi
3. acidi nucleici
Proteine : sono polimeri costituiti da amminoacidi e sono caratterizzati da un gruppo –NH amminico, un gruppo
2
–COOH carbossilico e una catena laterale R.
Le proteine ad attività enzimatica come quelle di papaina (papaya), bromelina (ananas) e ficina (fico) sono caratteri
diagnostici. Il frutto maturo dell’ananas contiene acidi organici, vitamina A,B,C , zuccheri e l’enzima proteolitico
bromelina, che facilita la digestione ed ha azione antiinfiammatoria. Nella papaya la droga è costituita da latice di
frutti immaturi (bacche) ed è ricco di papaina, un enzima proteolitico utilizzato in caso di insufficienze gastriche e
duodenali; tale enzima si usa nell’industria per rendere tenera la carne e favorire la digestione. Nel fico la droga è
costituita da frutti e foglie a proprietà bechiche (bechico: combattono la tosse e facilita l’espettorazione) ed
emmenagoghe (emmenagogo: ristabilisce o rende regolare il ciclo mestruale); i frutti sono ricchi di zucchero (fino al
60% del peso secco) e vitamine (A, B1, C), se ingeriti a digiuno hanno effetti lassativi; discorso a parte per il latice,
che si ottiene per incisione del fusto, all’aria rapprende e costituisce la ficina, miscuglio di proteasi ad attività simile
alla papaina.
Carboidrati : sono sostanze formate da carbonio ed acqua, aventi formula (CH20)n.
- I monosaccaridi sono zuccheri semplici
(glucosio e fruttosio: esosi ; ribosio: pentoso);
se contengono un gruppo aldeidico (H-C=O)
prendono il nome di aldosi, se invece
contengono un gruppo chetonico (C=O)
prendono il nome di chetosi; in soluzione, il
gruppo aldeidico o chetonico reagisce con il
gruppo -OH, formando una molecola ad
anello. Svolgono la funzione di combustibili
della cellula
- I disaccaridi sono costituiti dall’unione di due
zuccheri semplici tramite reazione di
condensazione, per la quale si forma un
legame covalente (glicosidico) tra due
monosaccaridi. Esempi sono il maltosio, il
quale si forma con l’unione di due molecole di
glucosio, e il saccarosio, il quale si forma
tramite unione di una molecola di glucosio e
una molecola di fruttosio.
- I polisaccaridi sono polimeri prodotti dall'aggregazione di più di dieci molecole di monosaccaridi uguali o diversi e
legati da legami glicosidici; le catene possono essere lineari o ramificate e sono insolubili in acqua. Svolgono la
funzione di: materiali di riserva (amido nelle piante, glicogeno in animali e funghi), elementi strutturali (cellulosa),
riconoscimento tra cellule (associati a proteine e lipidi). Quelli di maggiore importanza sono l'amido e la cellulosa
per le piante, e il glicogeno per animali e funghi.
L’amido esiste in due forme: amilosio e amilopectina. L’amilosio è una catena lineare (200-2000 unità) di alfa-
→ glucosio, uniti da legame alfa 1-4 glicosidici, e presenta una catena ripiegata regolarmente su se stessa a
formare un’elica. L’amilopectina è una catena ramifica (centinaia di migliaia) di alfa-glucosio e presenta legami
alfa 1-4 glicosidici (per le ramificazioni abbiamo legami 1-6 alfa glicosidici).
La cellulosa è formata da catene lineari di beta-glucosio (da 300 a 15000 unità), possiede legami beta 1-4
→ glicosidici e legami idrogeno tra le molecole per formare robuste microfibrille.
Emicellulose: sostanze a scheletro celluloso che presentano ramificazioni di mannosio e xilosio, le più diffuse sono
gli xiloglucani
La barbabietola (Beta vulgaris L. Chenopodiaceae), che viene coltivata nei paesi a clima temperato, è una pianta a
ciclo biennale: nel primo anno nella radice si accumulano riserve sotto forma di zucchero, nel secondo si sviluppa il
fusto fiorifero. In coltura, per l’estrazione dello zucchero, la pianta viene raccolta al completamento dello sviluppo del
primo anno.
Il Saccarum officinarum L. Gramineae è una pianta tropicale perenne, di ambiente umidi e caldi, che raggiunge in
media 4-5 metri d’altezza. Il caule (fusto) di 4-6 cm di diametro è utilizzato per estrarre saccarosio, che si accumula
nel midollo che riempie il fusto chiamato culmo, tipicamente cavo e di interesse alimentare, anche come correttivo e
veicolo di farmaci.
Lipidi : sono un gruppo di sostanze che pur
avendo strutture molto diverse, hanno in comune
la caratteristica di derivare dagli acidi grassi,
solubili in solventi organici come cloroformio,
acetone, etere, certi alcoli e benzene, ma non in
acqua. Gli acidi grassi sono formati da lunghe
catene di atomi di C con un unico gruppo
carbossilico.
- Trigliceridi : grassi di riserva (se ossidati, a parità di peso, danno il doppio di energia dei carboidrati). Si parla di oli
liquidi quando siamo di fronte a trigliceridi costituiti da acidi grassi insaturi (acido oleico, linoleico, linolenico); si
parla di grassi solidi in riferimento a trigliceridi in cui sono presenti acidi grassi saturi (acido palmitico, stearico). In
senso generale gli acidi insaturi sono più frequenti nei vegetali, mentre quelli saturi negli animali. Inoltre, negli
animali tendono a predominare acidi grassi a catena lunga e saturi (quindi solidi a temperatura ambiente), mentre
nei vegetali troviamo acidi grassi a catena breve o insaturi (quindi liquidi oleosi). Oli e grassi sono importanti
componenti per l’alimentazione: l’80% degli oli prodotti in commercio sono utilizzati in campo alimentare, un
ulteriore 6% per l’alimentazione degli animali. Il resto è impiegato per la produzione di saponi, detergenti e
creme, sia per uso cosmetico che terapeutico
- Lipidi complessi : comprendono fosfolipidi, steroidi e glicolipidi
i fosfolipidi sono costituiti da 1 molecola di glicerolo, 2 molecole di acidi grassi, 1 molecola di acido fosforico e
→ 1 molecola variabile polare; presentano una testa polare (idrofila) e una coda non polare (idrofoba), in acqua
formano doppi strati e hanno funzione strutturale
i glicolipidi sono costituiti da 1 molecola di glicerolo, 2 molecole di acidi grassi, 1 molecola di zucchero e 1
→ molecola variabile polare; sono fondamentali nelle interazioni cellulari
gli steroidi comprendono il colesterolo, il quale ha una funziona strutturale, e gli ormoni, che sono regolatori
→ metabolici
- Cutina, suberina e cere : hanno una prevalente funzione strutturale e di protezione contro la perdita di acqua, ma
sono importanti anche per la difesa contro agenti patogeni e agenti nocivi (piogge acide, gas inquinanti). La cutina
e la suberina sono dei miscugli di polimeri di acidi grassi esterificati; nella suberina compare anche una
componente polifenolica, mentre le cere presentano alcoli alifatici.
La cutinizzazione è l’impregnazione delle pareti esterne delle cellule epidermiche con cutina, lo strato che si
→ forma è detto cuticola.
La suberina forma le pareti cellulare suberificate (sughero).
→ Le cere per la loro struttura alifatica satura sono insolubili in H2O e chimicamente inerti; tali proprietà
→ conferiscono alle cere funzioni protettive, che esplicano sulle epidermidi di molte piante, in particolare su quelle
delle foglie e molti frutti. INTRODUZIONE ALLA CELLULA VEGETALE
Teoria cellulare (1839): ‘tutti gli esseri viventi sono formati interamente da cellule, le quali sono considerate le più
piccole unità indipendenti della vita”
Importante è il concetto di superficie relativa (rapporto tra superficie e volume) : con la divisione dell’organismo in
cellule la superficie attraverso quale possono avvenire gli scambi con l’esterno è fortemente aumentata. Altre
strategie per aumentare la superficie relativa delle cellule sono:
1. forma ancora isodiametrica: l’aumento di superficie è ottenuto attraverso rientranze e sporgenze;
2. superficie liscia, ma forma allungata prevalentemente in una sola direzione;
3. forma estesa in due direzioni (larga e piatta);
4. sfera massiccia isodiametrica, superficie liscia senza rientranze o sporgenze;
5. sfera cava all’interno (si può considerare derivata dalle 3 e si è ripiegata in modo da delimitare uno spazio chiuso),
un esempio è il vacuolo
La cellula degli Eucarioti : forma e dimensioni della cellula sono legate alla funzione che essa deve svolgere. Tra le
cellule vegetali, la forma sferica è assai rara, mentre la più frequente è quella poliedrica. Al microscopio si
distinguono cellule a sezione ellittica, quadrangolare, poligonale, stellata, allungata; ognuna di queste forme è
determinata dalle modalità di genesi della cellula e soprattutto dalla funzione a cui questa è deputata. Le dimensioni
variano tra 10 e 40 micron di diametro. La barriera chimica selettiva che avvolge la cellula è la membrana
→
plasmatica.
Il citoplasma è un materiale semifluido nel quale sono sospesi gli organelli cellulari; è
sede di importanti vie metaboliche (non a caso i costituenti chimici più abbondanti sono
proteine, ad attività enzimatica…), come la glicolisi e la sintesi degli acidi grassi.
Il nucleo è delimitato da una doppia membrana con numerosi pori. Contiene i cromosomi,
costituiti in massima parte da DNA e proteine, ed è sede dell’informazione genetica.
Un’altra delle sue funzioni è produrre ribosomi, sintetizzati a livello dei nucleoli (zone del
nucleo particolarmente ricche di DNA) e trasferiti nel citoplasma attraverso i pori nucleari.
Il reticolo endoplasmatico è costituito da membrane
(simili alla membrana plasmatica) che formano canali
o sacchi appiattiti, che delimitano cavità chiuse, dette
cisterne. Esiste il reticolo endoplasmatico liscio (ha
funzioni specializzate e connesse col metabolismo
lipidico), e il reticolo endoplasmatico ruvido (le
proteine sintetizzate dai ribosomi vengono scaricate
nelle cisterne, dove verranno trasferite per
destinazioni cellulari varie; le proteine nelle cisterne
subiscono l’aggiunta di catene oligosaccaridiche).
L’apparato di golgi (dictiosoma) è costituito da sacchi
membranosi appiattiti e impilati, da cui si distaccano
la
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Biologia vegetale
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Biologia vegetale e botanica farmaceutica
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