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MERISTEMI INTERCALARI

Meristemi localizzati a livello dei nodi delle graminacee. Servono a

far crescer di quasi un metro al giorno il bambù, è una crescita

veloce. Servono a far diventare alto il grano prima che si secchi, in

modo che possa disperdere i frutti.

MERISTEMI SECONDARI

Si formano in un secondo momento per la ripresa dell’attività della

divisione cellulare di certe cellule. Daranno origine al corpo

secondario della pianta. Determinano un accrescimento in spessore,

laterale, del fusto e/o sviluppo di strutture secondarie come i fiori e

i frutti. Si dividono in:

cambio cribro-vascolare: si trova nella parte interna

- legnosa di un fusto. Questo cambio ha attività dipleurica,

danno origine a due tessuti. Verso l’interno fa una cellula

rossa chiamata xilema o legno, mentre verso l’esterno forma

una cellula viola chiamata floema. E va avanti così, formano

questi due foglietti, in questo modo il fusto si ingrandisce.

Xilema e floema sono due tessuti di conduzione adulti.

cambio subero-fellodermico: si trova esternamente al

- cambio cribro-vascolare. Con la stessa modalità dipleurica forma un tessuto di protezione chiamata

sughero, che formerà la corteccia degli alberi. (Vedi struttura secondaria del fusto)

meristemi avventizi: si possono formare in qualsiasi parte della piantata in relazione alla riparazione

- delle ferite, forma un callo per cicatrizzare. È secondario perché si forma da cellule che si erano già

differenziate che tornano sui loro passi.

TESSUTI ADULTI

L’insieme di tutti i tessuti adulti vanno a formare il cormo o corpo primario della pianta (radici, fusto e foglie).

Si dividono in:

Semplici formati da cellule tutte uguali sono quelli parenchimatici, tegumentali, meccanici, secretori

- Complessi di conduzione che sono un insieme di tessuti xilematici e floematici

-

TESSUTI TEGUMENTALI O DI PROTEZIONE

Tegumentali ricoprono il cormo, mente quelli di protezione proteggono i tessuti sottostanti. Possono essere

divisi in primari (derivano da meristemi primari) o secondari (derivano dai meristemi secondari) e in interni

(proteggono delle strutture interne) o esterni (esterni al corpo della pianta, lo proteggono). 30

I tessuti tegumentali esterni sono:

- epidermide della foglia e del fusto

- emergenze (es. rosa)

- rizoderma (epidermide della

radice)

- esoderma (tessuto di protezione

della radice, quando muore il

rizoderma)

Interni:

- endoderma (tessuto di protezione

del cilindro centrale della radice) 08/11

EPIDERMIDE

Tessuto di protezione primato che ha la funzione di proteggere tutto il corpo primario del fusto e costituisce

lo strato di rivestimento della foglia (sia spora che sotto) e del fusto. Il rizoderma è lo stesso tessuto

dell’epidermide, ma ricopre la radice.

Funzioni:

Rallentare e impedire la perdita eccessiva di acqua

- Protegge contro fattori abiotici (es.

- traumi, temperatura, pioggia, clima...)

e contro fattori biotici (es. batteri,

funghi, animali…).

funzioni di relazione: sull’epidermide ci

- sono delle strutture importanti per la

relazione della pianta con l’ambiente,

sia vive che morte (es peli urticanti

dell’ortica, tengono lontani gli animali).

funzione di assorbimento, nelle piante dei climi equatoriali, dove la perdita d’acqua non è un problema

- (nelle piante epifite l’acqua viene presa dalla pioggia), ci sono dei peli che assorbono dall’umidità

dall’aria.

Di solito l’epidermide è unistratificato (altre hanno strati), le pareti trasversali sono molto salde le une

3/4

alle altre. La parete che guarda all’esterno è modificata con cutina, quindi il tessuto sarà altamente

impermeabile. Sopra la parete ci sono degli strati di cutina (sostanza oleosa) pura che formano una struttura

chiamata cuticola. Sopra la cuticola c’è uno strato ceroso, altamente impermeabile (non presente in tutte le

piante). Impedisce alla pianta di disidratarsi. Le cellule dell’epidermide sono prive di cloroplasti, ma la foglia

si vede verde perché l’epidermide è trasparente solitamente, intravedo le cellule sottostanti. In alcuni casi il

31

vacuolo può essere riempito di antociani (es. cipolla di tropea) perché agiscono come protezione da

un’eccessiva irradiazione di luce. Sempre viva, se muore si disidrata la pianta

I

STOM

Si trovano qua e là sull’epidermide ci sono gli stomi (guarda

meccanismo di apertura) che sono delle aperture regolabili.

Morfologia degli stomi:

Stoma diacritico stoma che tocca due cellule

- disposte ai poli della cellula. Piante labiate (es.

menta)

Stoma paracitico cellule della rima stomatica

- sono parallele alle cellule compagne. (es. piante

convolvulacee)

Stoma anomocitico cellule compagne non si

- distinguono dalle altre, sono tutte uguali. Non si

riescono ad individuare le cellule compagne. (es. presente in piante ranuncolacee)

Stoma anisocitico: ci sono 3 cellule compagne di dimensioni diverse. (es. piante crucifere come la

- rucola)

La morfologia degli stomi è un carattere diagnostico, mi serve per il controllo qualità delle droghe di origine

vegetale.

[Indice stomatico = 100 stomi / numero cellule epidermiche + numero stomi per una data superficie]

TRICOMI O PELI

Sono delle espansioni delle cellule epidermiche. Hanno funzione:

Protettiva contro l’eccessiva traspirazione,

- trattengono l’umidità vicino all’epidermide; contro

l’eccesso di irradiazione perché i peli di protezione

sono morti, sono bianchi, quindi riflettono la luce. (Es.

Nella stella alpina). Possono essere unicellulari o

pluricellulari. Possono essere semplici o ramificati.

Difensiva (es. ortica) peli vivi [il pelo dell’ortica è

- unicellulare, la parete è mineralizzata con il biossido di

silice sopra e sotto con il carbonato di calcio. Dove la

mineralizzazione cambia c’è un punto di rottura, La

parte superiore si rompe facilmente. Visto che il pelo è

vivo, il vacuolo spinge dentro all’ago sostanze come

l’istamina, ciò è causa del prurito] 32

Ghiandolare secernono sostanze profumate (es.

- menta) oppure sale (es. tamerici, traspirano

l’eccessivo sale assorbito dal terreno). Possono

essere capitati cioè con la testa piccola e il collo

lungo, o peltati con testa grande e il collo è

costituito solo da una cellula. Veri tessuti di

secrezione. Sono vivi

Assorbenti denominati anche squame (Es.

- Tillandsia), sono piccole squamette che assorbono

l’umidità dall’aria tipiche di piante epifite delle zone

equatoriali o tropicali. Sono vivi.

Tattile (es. nella dionea) Sono tipici delle piante carnivore. Quando gli insetti toccano i peli tattili

- la pianta si chiude e l’insetto viene digerito vivo. Si chiude grazie all’azione del vacuolo. Perché le

piante insettivore mangiano insetti? Le piante insettivore vivono in un terreno acido, l’NH4+ non può

essere assorbito quindi la pianta estrae delle proteine gli amminoacidi e usa il gruppo amminico

dell’insetto per costruire le proprie proteine. Sono vivi perché sfruttano il vacuolo.

RIZODERMA

Uguale all’endoderma ma ricopre le radici,

presenta delle evaginazioni chiamate peli radicali.

La sua funzione è assorbire acqua e sali minerali.

Sonno cellule vive e molto attive. La loro parete è

celluloso-pectica, delicatissima e molto

permeabile perché deve entrare acqua e sale. Ci

saranno tante pompe a livello della membrana per

pompare dentro i sali, con conseguente consumo

di ATP. Grazie a queste strutture le radici hanno

una enorme superficie di assorbimento. Prendono

contatto intimamente con le particelle del terreno.

Si formano per una evaginazione di una cellula.

Sono strutture delicatissime, hanno una vita che va

dal giorno all’ora, perché man mano che la radice

affonda nel terreno il rizoderma si rompe. I primi

strati esterni sotto il rizoderma formano

l’esoderma.

La funzione dell’esoderma è mantenere

l’isolamento della radice quando il rizoderma muore. È un tessuto con parete suberificata e lignificata con

funzione di protezione. 33

ENDODERMA

Tessuto tegumentale interno del corpo primario, ha una funzione importante nell’assorbimento dell’acqua e

dei sali.

Come entrano acqua e sali in una radice, ci sono due

modalità:

Via simplastica: entrano dentro il pelo apicale,

- passano rizoderma e gli strati sottostanti e

penetrano dentro le cellule; di cellula in cellula

arrivano al centro. Compartimento del

simplasto comprende tutte le membrane

cellulari e il citoplasma delle cellule, è lo spazio

interno alle cellule. È il sistema più controllata

e regolamentata.

Via apoplastica: acqua entra attraverso le

- pareti e passa di parete in parete. Il

compartimento apoplastico è il compartimento

che comprende gli spazi intercellulari e le pareti

cellulari, gli spazi fra cellula e cellula. Via non

controllata, possono penetrare anche delle

sostanze dannose.

L’endoderma serve a non far passare l’acqua che arriva dall’apoplasto. L’acqua dell’apoplasto, quando

arriva qui non riesce a passare perché l’endoderma ha una parete saldata. Inoltre, la parete radiale e le pareti

tangenziali esterne ed interne hanno una banda chiamata banda del Caspary che serve ad

impermeabilizzante, è una banda di suberina. Quindi l’acqua è costretta a passare dentro la cellula per

arrivare ai tessuti di conduzione. L’endoderma seleziona qualità e quantità di acqua e Sali minerali che

dell’esterno vengono assorbite dalla radice per la parte interna della pianta. È un tessuto epidermico vivo, le

membrane devono essere integre. Avvolge il cilindro centrale della radice, cioè la parte interna.

TESSUTO TEGUMENTALE SECONDARIO O SUGHERO

Sostituisce l’epidermide, l’esoderma e rizoderma quando

queste si rompono in seguito dell’espansione laterale in

spessore del fusto e delle radici. Si firmano degli strati di

sughero perché dalla parte interna cresce il fusto e

l’epidermide si rompe.

Il sughero si forma per attività del cambio subero-

fellodermico (= fellogeno) produce sughero all’esterno e

felloderma all’interno. Il sughero è formato da cellule con

parete suberificata, quindi è un tessuto con cellule morte. 34

Le funzioni del sughero sono: protezione dalla

disidratazione, protezione dagli animali, coibentaz

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
14 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher riiiriirr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia vegetale con elementi di botanica farmaceutica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Roli Giulia.