CAVITÀ TORACICA
La maggior parte del volume è occupato dai polmoni dentro la loggia polmonare destra/sinista e contiene anche visceri da
tenere in posizione. Il mediastino è lo spazio intermedio fra le due logge polmonari. Tramite questo si possono delimitare
anatomicamente gli organi respiratori, digerenti e cardiocircolatori (superiore/inferiore-anteriore/posteriore) o attraverso la
proiezione dell’organo sulla colonna vertebrale in base al numero delle vertebre. Infatti il cuore si trova sopra il diaframma e
fra due polmoni sorpradiaframmatica del mediastino inferiore anteriore. Sono presenti, inoltre, membrane sierose
→regione
con doppio foglietto che si distribuisce sui visceri; si crea uno spazio intermedio lubrificato da un liquido di secrezione che
limita l’attrito quando un organo scivola lungo la cavità o tra gli altri visceri.
PERITONEO
è una membrana sierosa che tappezza la superficie interna delle pareti della cavità addominale e pelvica e la superficie
esterna degli organi pieni e cavi. Appare come liscia, sottile e quasi trasparente. È formato da due foglietti: parietale, che
riveste le pareti della cavità, e un foglietto viscerale, che rivesta la superficie dei visceri. Si crea, quindi, la cavità peritoneale,
rivestita da un epitelio pavimentoso semplice, il mesotelio, che poggia su una lamina di tessuto connettivo lasso, la tonaca
propria. Nella cavità è presente anche il liquido peritoneale (acqua, elettroliti, soluti peptidici, macrofagi, mastociti,
leucociti e linfociti) che permette lo scorrimento tra i due foglietti, riducendo l’attrito. Sotto di esso si trova la tonaca sierosa,
uno strato di tessuto connettivo fibroso denso ricco di cellule, tra le cui maglie decorrono i vasi sanguigni e linfatici e i rami
nervosi.
Le funzioni del peritoneo:
fissa i visceri (fissità)→mantiene gli organi nella loro posizione grazie alle pieghe che esso forma e che contornano
- i peduncoli vascolari
garantisce mobilità dei visceri facilita la separazione e lo scorrimento dei visceri fra di loro e rispetto alla parete
→
- addominale (mobilità)
protegge la cavità peritoneale dagli agenti patogeni perchè nel liquido peritoneale ci sono cellule deputate alla difesa
- (macrofaci, leucociti e mastociti)
Gli organi addominali, in base al loro rapporto con il peritoneo, vengono distinti in intraperitoneale (fegato, senza cui
collasserebbe) e retro/sotto peritoneali. I legamenti peritoneali fissano un viscere con un altro; i mesenteri fissano i
visceri alla parete addominale. Se il peritoneo copre solo la faccia anteriore/posteriore del viscere si hanno struture
intraperitoneali o retroperitoneali. 59
APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO
Le cellule che costituiscono i tessuti vivono immerse nell’istolinfa dalla quale traggono ossigeno, sostanze nutritive e
cedono anidride carbonica e scorie. L’istolinfa si rinnova continuamente grazie agli scambi con il sangue, veicolato
dall’apparato cardiocircolatorio. Per apparato cardiocircolatorio si intende l’apparato cardiocircolatorio, l’apparato
linfatico e l’apparato emolinfopoietico.
Si tratta di un circuito chiuso di canali rivestiti da endotelio attraverso i quali il sangue è veicolato in tutti i distretti del corpo.
È formato da due componenti:
strutture tubulari cave per la circolazione del sangue→ vasi sanguigni (vasi ematici)
- classificati in base al loro diametro e in arterie (trasporto di sangue ossigenato) e vene
(trasporto di sangue che con anidride carbonica e metaboliti) che si uniscono a livello dei
capillari. I vasi ematici si dividono in quelli che compiono
circolo polmonare: trasportano sangue da e verso le superfici di scambio dei polmoni,
partono dalle arterie e vene polmonari
circolo sistemico: trasportano sangue da e verso il resto del corpo, partono dall’aorta e dalle
vene cave
cuore→ pompa propulsiva formata da tessuto muscolare striato cardiaco a contrazione
- autonoma.
CUORE
È una pompa muscolare, racchiusa in un sacco sieroso, il pericardio, situata nel mediastino interiore fra le due cavità
pleuriche. Pesa all’incirca 330g, ha una lunghezza di 13-15cm, una larghezza di 9-10cm e 6 cm di spessore. Ha una forma
conica con la base rivolta in alto e indietro e verso destra, e con l’apice rivolto verso il basso e a sinistra che corrisponde al
5° spazio intercostale lungo la linea mammillare. È situato nella cavità toracica e appartiene all’apparato cardiocircolatorio.
È localizzato posteriormente allo sterno, spostato verso sinistra di 2/3 (polmone sinistro più piccolo del polmone destro) e
inclinato (angolo acuto) rispetto al piano frontale. Il setto mediano lo divide in parte destra e sinistra.
Ogni cavità destra e sinistra è divisa da un piano trasversale (solco coronario/atrioventricolare) che forma l’atrio superiore
destro/sinistro e il ventricolo inferiore destro/sinistro. Il solco interatriale separa i due atri ed è continuo, ossia non avviene
il passaggio di sangue dal lato destro a quello sinistro; mentre il solco interventricolare separa i due ventricoli.
Del cuore si distinguono:
faccia sternocostale/anteriore→ ha una forma triangolare e prevale la parte destra del cuore, viene incisa dal solco
- interventricolare anteriore
faccia diaframmatica/posteriore→ ha una forma triangolare e prevale la parte sinistra del cuore, mostra il solco
- interventricolare posteriore
Si distingue anche:
base: formata dai due atri che abbracciano l’origine dei due vasi arteriosi, anteriormente l’larteria polmonare e
- posteriormente l’aorta. È convessa e irregolare ed è rivolta in alto, indietro e a destra.
apice: è rivolto in basso, indietro e a sinistra e corrisponde al V spazio intercostale e appartiene solamente al
- ventricolo sinistro. 60
La parete del cuore è formata da tre tonache:
endocardio: riveste le cavità interne del cuore incluse le valvole cardiache. È formato da un epitelio pavimentoso
- semplice che si continua nell’endotelio dei vasi.
Miocardio
- epicardio (pericardio viscerale/sieroso): ricopre la superficie del cuore e presenta un mesotelio e uno strato di
- supporto sottostante di tessuto areolare (tessuto fibroso denso esterno).
Miocardio
Il miocardio è formato da tessuto muscolare striato con contrazione autonoma. Le fibrocellule del miocardio si interiscono
in formazioni di tessuto fibroso che circondano gli orifizi atrio-ventricolari e gli orifizi arteriosi, costituendo lo scheletro
fibroso del cuore, ossia i trigoni e gli anelli fibrosi, il tendine del cono e il setto membranoso intraventricolare. Il miocardio
atriale è sottile e contine degli strati che circondano gli sbocchi dei vasi venosi negli altri. Il miocardio ventricolare è più
spesso e l’orientamento dei cardiomiociti varia da strato a strato.
È formato da:
comune (vedi parte istologia)
→miocardio specifico (sistema di conduzione del cuore): forma il nodo seno-atriale che è una struttura laminare in
→miocardio
prossimità dello sbocco della vena cava superiore e funge da pacemaker naturale da cui si origina impulso di contrazione.
Infatti le cellule nodali determinano la frequenza della contrazione cardiaca attraverso la depolarizzazione spontanea
degli atri; e le fibre di conduzione distribuiscono lo stimolo al miocardio comune. Da quello, le fibre danno l’impulso di
contrazione al nodo atrio ventricolare (fascio di His), che ha la funzione di rallentare la progressione dell’impulso dall’atrio
al ventricolo in modo che contrazione non sia sincrona. Il sistema di His si sviluppa nella parte membranacea del tronco
comune. Questo poi si divide in branca destra e sinistra che hanno la funzione di controllare uno il ventricolo destro e l’altro
il ventricolo sinistro. Ricevono lo stimolo di contrazione e lo trasmettono alle fibre di Purkinje. Le fibre di Purkinje si
sviluppano lungo il ventricolo e aiutano la contrazione delle pareti del cuore trasportando gli impulsi verso le cellule
miocardiche
Atri
Sono separati dal setto interatriale e presentano delle espansioni, le auricole e la loro parete è più sottile rispetto a quella
dei ventricoli. La superficie interna è liscia tranne dove sono situati i muscoli terminali che la rendono irregolare.
ha una forma cuboide, riceve il sangue che proviene dalle vene cave (superiore e inferiore) e dal seno coronario
→destro:
che fanno parte della circolazione sistemica
ha una forma ovoidale, riceve sangue ossigenato che arriva dalle vene polmonari destra e sinistra (circolazione
→sinistro:
polmonare).
I muscoli degli atri si dividono in base a dove sono situati:
(interni) : fasci muscolari propri (anulari, ad ansa, muscoli pettinati), formati da cellule con un
→profondamente
andamento anulospirale che circondano gli orifizi di sbooco delle vene di ciascun atrio per ogni atrio
(esterni): fasci muscolari comuni che si estendono da un atrio all’altro attraverso un decorso
→superficialmente
trasversale. L’unione delle contrazioni di entrambi i fasci di muscoli da origine alla contrazione sincrona dei due atri.
Ventricoli
Hanno una forma conica con l’apice in basso e la base in alto, sono separati dal setto interventricolare. La loro superficie
interna è irregolare per la presenza di rilievi muscolari (trabecole carnee). Ricevono il sangue dal corrispondente atrio e lo
pompano. pompa il sangue nel tronco arterioso polmonare, immettendolo nella circolazione polmonare
→destro: pompa sangue nell’aorta, deve imprimere una maggiore compressione sul sangue poichè deve essere
→sinistro:
immesso nella circolazione sistemica
I muscoli dei ventricoli si dividono in:
intermedio : fasci muscolari propri che si inseriscono sull’anello fibroso dell’orifizio atrio-ventricolare, corrono
→strato
verso il basso senza raggiungere l’apice della cavità, formano un’ansa e risalgono per terminare sullo stesso anello fibroso
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profondo e superficiale: fasci muscolari comuni che si originano dagli anelli fibrosi e discendono con un
→strato
andamento obliquo rispetto alle fibrocellule proprie e, raggiunto l’apice del ventricolo, descrivono un vortice e risalgono in
una posizione profonda rispetto alle fibre proprie.
I muscoli devono essere più robusti rispetto a quelli degli atri perchè devono esercitare una contrazione maggiore che
consente di spingere il sangue verso tutte le cavità del corpo.
Trabecole carnee
Sono rilievi muscolari rivestiti da endocario e sono distinte in tre tipologie:
I: sono formate da muscoli papillari→ aderiscono alla parete del ventricolo solo con un’estremità, l’altra aderisce ai
→Tipo
margini ispessiti delle cuspidi. Garantisce una chisura perfetta della valvola e il flusso unidirezionale del
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